Cielo di Gennaio 2009
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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Versione delle 21:33, 14 dic 2008
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testo in corso di aggiornamento
Indice |
SOLE
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al 19, quando passa nella costellazione del Capricorno.
• 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.51
• 15 gennaio: il sole sorge alle 7.38; tramonta alle 17.06
• 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.26
La durata del giorno aumenta di 49 minuti dall'inizio del mese.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Il 4 gennaio la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147,1 milioni di km.
LUNA
Le Fasi:
• Primo quarto il 4
• Luna piena l'11
• Ultimo quarto il 18
• Luna nuova il 26
OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: dopo la congiunzione con il Sole di novembre, Mercurio ricompare nel cielo della sera, subito dopo il tramonto. Nelle prime settimane sarà ancora troppo basso sull’orrizzonte occidentale per riuscire ad individuarlo. Avremo qualche possibilità in più negli ultimi giorni dell’anno, quando il pianeta tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole.
Venere: il pianeta più brillante guadagna un’ora in più di osservabilità, pertanto le condizioni per ammirarlo nel cielo serale sono ottimali. Possiamo seguirlo per quasi 4 ore dopo il tramonto del Sole. A Sud-Ovest. Da non perdere l’evento più importante del mese, l’occultazione del pianeta da parte della Luna (v. paragrafo sucessivo). Il giorno 7 il pianeta passa dalla costellazione del Sagittario al Capricorno. Il pianeta concluderà il 2008 al limite tra il Capricorno e l’Acquario.
Marte: il pianeta rosso è inosservabile. Il giorno 5 si trova in congiunzione con il Sole. Dovremo attendere il nuovo anno per vederlo ricomparire ad oriente tra le luci dell’alba.
Giove: il primo giorno del mese, in coincidenza con l’occultazione di Venere, si verifica anche il “sorpasso” di quest’ultimo su Giove. I due pianeti saranno in congiunzione, dopo di che Venere proseguirà il suo cammino verso il Sagittario, elevandosi sempre di più sull’orizzonte, mentre Giove sarà sempre più basso, fino a limitare a circa un’ora l’intervallo di tempo disponibile per osservarlo sull’orizzonte a Sud-Ovest. Giove si trova nel Sagittario, costellazione che lo ha ospitato per tutto l’anno.
Saturno: aumentano ulteriormente le ore di osservabilità del pianeta con gli anelli. E’ ormai possibile seguirlo per tutta la seconda metà della notte. Al sorgere del Sole Saturno si trova a Sud, alla massima altezza (culminazione) sull’orizzonte. Saturno si trova nella costellazione del Leone, dove è rimasto per tutto il 2008.
Urano: al momento del tramonto del Sole il pianeta è prossimo alla culminazione a Sud. Successivamente, con il calare dell'oscurità, lo si può individuare a Sud-Ovest. Rimane quindi visibile per la prima metà della notte, fino al suo tramonto. La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi sempre necessario l'uso del telescopio. Urano si trova ancora nella parte orientale della costellazione dell'Acquario, non lontano dal limite con i Pesci.
Nettuno: come nei mesi precedenti, le condizioni per l'osservazione sono simili a quelle di Urano, anche se l'intervallo di osservabilità è più breve di circa 1 ora e mezza. Nettuno tramonta prima di Urano e ormai restano disponibili appena un paio d'ore di tempo per tentare di individuarlo dopo il tramonto del Sole, molto basso sull’orizzonte occidentale, nella costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone
Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
È ormai completamente inosservabile: il giorno 22 si trova infatti in congiunzione con il Sole. Si trova nella costellazione del Sagittario, dove era entrato nel 2006 per rimanervi fino al 2023!
CONGIUNZIONI
Mercurio - Giove: come inizia dal punto di vista astronomico il 2009, Anno internazionale dell'Astronomia? Ecco la mappa del cielo serale,poco dopoil tramonto del 1 gennaio. Ci vorrà un po' di fortuna e un cielo limpido per riuscire ad individuare, molto bassi sull'orizzonte, tra le luci del crepuscolo, i pianeti Mercurio e Giove. La congiunzione vera e propria in realtà è avvenuta il giorno prima, il 31 dicembre. Il 1° gennaio i due pianeti si trovano proprio al confine tra due costellazioni: Giove nel Sagittario e Mercurio nel Capricorno. Più in alto potremo ammirare l'inconfondibile splendore di Venere, appena entrato nell'Acquario. (vedi mappa)
Luna – Saturno: nelle ore centrali della notte tra il 14 e il 15 è possibile osservare la Luna in congiunzione con Saturno, nella costellazione del Leone. (vedi mappa)
Luna – Venere : la Luna e Venere saranno in congiunzione, nella costellazione dei Pesci, la sera del giorno 30. (vedi mappa).
COSTELLAZIONI
Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone.
A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso.
Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.
La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.
Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka.
Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.
Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione.
Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.
APPRENDISTA ASTROFILO
Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.
L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.
In particolare, per la stagione invernale, l'AA propone queste osservazioni: Programma osservazioni invernali (file pdf, 780kB). La costellazione di Cassiopea, circumpolare, e' alta nel cielo con la sua caratteristica forma a W. La zona tra Cassiopea e Perseo, immersa nella Via Lattea, e' ricca di ammassi stellari, ottima per l'esplorazione binoculare. Sempre piu' alto nel cielo anche Orione, con la nota nebulosa M42 e l'ammasso delle Pleiadi nella costellazione del Toro, come pure la galassia di Andromeda, tutti ottimi obiettivi per l'esplorazione binoculare.
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Gamma Andromedae.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
CARTE DEL CIELO
costellazioni: latino e italiano
Sfondo nero | ||||
Sfondo bianco | ||||
Congiunzioni | ||||
Mappe del cielo realizzate con il programma Starry Night
COMETE DEL MESE
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Ricordiamo che, salvo casi eccezionali, l’osservazione visuale delle comete presenta delle difficoltà analoghe a quelle degli oggetti deep-sky, perciò per cogliere questi sfuggenti visitatori celesti nel campo del nostro oculare, sarà necessario osservare da cieli bui e trasparenti, lontani dalla foschia e dalle luci che affliggono spesso i luoghi in cui normalmente viviamo. Nel caso siate incerti sulla reale identificazione della cometa (talvolta, cercando deboli oggetti diffusi, è possibile essere tratti in inganno da gruppetti o singole stelline al limite della visibilità, che paiono assumere un aspetto nebuloso), provate a fare uno schizzo della posizione della “presunta” cometa rispetto alle stelle a essa vicine; quindi ripetete l’osservazione a distanza di una mezz’oretta: la cometa dovrà essersi spostata rispetto alle stelle di campo per effetto del suo moto proprio.
Buone osservazioni!
Ulteriori informazioni
Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it/
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2008A1.html
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2006W3_1.html
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2006OF2_1.html