Cielo di Gennaio 2009
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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== OSSERVABILITÀ DEI PIANETI == | == OSSERVABILITÀ DEI PIANETI == | ||
- | '''Mercurio''': | + | '''Mercurio''': : i primi giorni dell’anno sono abbastanza favorevoli per tentare di individuare il pianeta sull’orizzonte occidentale dopo il tramonto del Sole. Mercurio raggiunge la massima elongazione serale il giorno 4, trovandosi ad oltre 19° dal Sole. Nei giorni seguenti il pianeta si riavvicina alla nostra stella, fino alla congiunzione del giorno 20. Alla fine del mese Mercurio ricompare al mattino, poco prima del sorgere del Sole, ad oriente. |
- | '''Venere''': | + | '''Venere''': Il fulgore di Venere dominerà le prime ore delle notti di gennaio, mese di migliore osservabilità del pianeta. Infatti Venere arriverà alla massima elongazione est la sera del 14 gennaio, ad una distanza angolare di oltre 47° dal Sole. Qualche giorno dopo, il 20 gennaio, si verificherà la migliore visibilità: alla latitudine 42° Nord, Venere tramonterà ben quattro ore dopo il Sole. Nelle prime settimane dell’anno Venere attraversa per intero la costellazione dell’Acquario; il 23 fa il suo ingresso nei Pesci. |
- | '''Marte''': | + | '''Marte''': idopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, il pianeta rosso è ancora confuso tra le luci dell’alba. Con l’aumentare della sua distanza angolare dalla nostra stella, a fine mese potremo tentare di scorgerlo sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Marte si trova nella costellazione del Sagittario. |
- | '''Giove''': il | + | '''Giove''': Dopo aver trascorso tutto il 2008 nella costellazione del Sagittario, Giove entra nel Capricorno il 4 gennaio, costellazione che lo ospiterà tutto l’anno. Il pianeta gigante è però ormai inosservabile: sarà infatti in congiunzione con il Sole il 24 gennaio. |
- | '''Saturno''': | + | '''Saturno''': dopo diversi mesi di attesa, il pianeta con gli anelli torna a sorgere nelle prime ore della notte, rendendo possibile la sua osservazione prima della mezzanotte, quando è possibile vederlo mentre si eleva ad Est guadagnando, notte dopo notte, una sempre maggiore visibilità. Saturno si trova ancora nel Leone, costellazione che lo ospita da oltre due anni. |
- | '''Urano''': | + | '''Urano''': l'osservabilità del pianeta è ormai ridotta a poche ore dopo il tramonto del Sole. A fine mese sarà ormai molto basso sull'orizzonte occidentale. La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi necessario il telescopio per osservarlo. Urano si trova ancora nella costellazione dell'Acquario, nei pressi del confine con i Pesci. |
- | '''Nettuno''': | + | '''Nettuno''': precedendo Urano di circa 1 ora e mezza nell'orario del proprio tramonto, Nettuno alla fine del mese diventa praticamente inosservabile, immergendosi nelle luci del crepuscolo serale. Anche nel 2009 il pianeta rimarrà nella costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio. |
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Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei [http://www.iau.org/public_press/news/release/iau0804/ Plutoidi]. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare. | Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei [http://www.iau.org/public_press/news/release/iau0804/ Plutoidi]. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare. | ||
- | + | Plutone si trova infatti nella costellazione del Sagittario dove rimarrà fino al 2023! Dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, è ancora praticamente inosservabile. A fine mese ricompare al mattino molto basso sull’orizzonte ad oriente. Per osservarlo è comunque indispensabile l'uso di un telescopio. | |
Versione delle 19:05, 20 dic 2008
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testo in corso di aggiornamento
Indice |
SOLE
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al 19, quando passa nella costellazione del Capricorno.
• 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.51
• 15 gennaio: il sole sorge alle 7.38; tramonta alle 17.06
• 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.26
La durata del giorno aumenta di 49 minuti dall'inizio del mese.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Il 4 gennaio la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147,1 milioni di km.
LUNA
Le Fasi:
• Primo quarto il 4
• Luna piena l'11
• Ultimo quarto il 18
• Luna nuova il 26
OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: : i primi giorni dell’anno sono abbastanza favorevoli per tentare di individuare il pianeta sull’orizzonte occidentale dopo il tramonto del Sole. Mercurio raggiunge la massima elongazione serale il giorno 4, trovandosi ad oltre 19° dal Sole. Nei giorni seguenti il pianeta si riavvicina alla nostra stella, fino alla congiunzione del giorno 20. Alla fine del mese Mercurio ricompare al mattino, poco prima del sorgere del Sole, ad oriente.
Venere: Il fulgore di Venere dominerà le prime ore delle notti di gennaio, mese di migliore osservabilità del pianeta. Infatti Venere arriverà alla massima elongazione est la sera del 14 gennaio, ad una distanza angolare di oltre 47° dal Sole. Qualche giorno dopo, il 20 gennaio, si verificherà la migliore visibilità: alla latitudine 42° Nord, Venere tramonterà ben quattro ore dopo il Sole. Nelle prime settimane dell’anno Venere attraversa per intero la costellazione dell’Acquario; il 23 fa il suo ingresso nei Pesci.
Marte: idopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, il pianeta rosso è ancora confuso tra le luci dell’alba. Con l’aumentare della sua distanza angolare dalla nostra stella, a fine mese potremo tentare di scorgerlo sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Marte si trova nella costellazione del Sagittario.
Giove: Dopo aver trascorso tutto il 2008 nella costellazione del Sagittario, Giove entra nel Capricorno il 4 gennaio, costellazione che lo ospiterà tutto l’anno. Il pianeta gigante è però ormai inosservabile: sarà infatti in congiunzione con il Sole il 24 gennaio.
Saturno: dopo diversi mesi di attesa, il pianeta con gli anelli torna a sorgere nelle prime ore della notte, rendendo possibile la sua osservazione prima della mezzanotte, quando è possibile vederlo mentre si eleva ad Est guadagnando, notte dopo notte, una sempre maggiore visibilità. Saturno si trova ancora nel Leone, costellazione che lo ospita da oltre due anni.
Urano: l'osservabilità del pianeta è ormai ridotta a poche ore dopo il tramonto del Sole. A fine mese sarà ormai molto basso sull'orizzonte occidentale. La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi necessario il telescopio per osservarlo. Urano si trova ancora nella costellazione dell'Acquario, nei pressi del confine con i Pesci.
Nettuno: precedendo Urano di circa 1 ora e mezza nell'orario del proprio tramonto, Nettuno alla fine del mese diventa praticamente inosservabile, immergendosi nelle luci del crepuscolo serale. Anche nel 2009 il pianeta rimarrà nella costellazione del Capricorno. Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone
Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Plutone si trova infatti nella costellazione del Sagittario dove rimarrà fino al 2023! Dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, è ancora praticamente inosservabile. A fine mese ricompare al mattino molto basso sull’orizzonte ad oriente. Per osservarlo è comunque indispensabile l'uso di un telescopio.
CONGIUNZIONI
Mercurio - Giove: come inizia dal punto di vista astronomico il 2009, Anno internazionale dell'Astronomia? Ecco la mappa del cielo serale,poco dopoil tramonto del 1 gennaio. Ci vorrà un po' di fortuna e un cielo limpido per riuscire ad individuare, molto bassi sull'orizzonte, tra le luci del crepuscolo, i pianeti Mercurio e Giove. La congiunzione vera e propria in realtà è avvenuta il giorno prima, il 31 dicembre. Il 1° gennaio i due pianeti si trovano proprio al confine tra due costellazioni: Giove nel Sagittario e Mercurio nel Capricorno. Più in alto potremo ammirare l'inconfondibile splendore di Venere, appena entrato nell'Acquario. (vedi mappa)
Luna – Saturno: nelle ore centrali della notte tra il 14 e il 15 è possibile osservare la Luna in congiunzione con Saturno, nella costellazione del Leone. (vedi mappa)
Luna – Venere : la Luna e Venere saranno in congiunzione, nella costellazione dei Pesci, la sera del giorno 30. (vedi mappa).
COSTELLAZIONI
Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone.
A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso.
Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.
La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.
Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka.
Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.
Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione.
Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.
APPRENDISTA ASTROFILO
Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.
L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.
In particolare, per la stagione invernale, l'AA propone queste osservazioni: Programma osservazioni invernali (file pdf, 780kB). La costellazione di Cassiopea, circumpolare, e' alta nel cielo con la sua caratteristica forma a W. La zona tra Cassiopea e Perseo, immersa nella Via Lattea, e' ricca di ammassi stellari, ottima per l'esplorazione binoculare. Sempre piu' alto nel cielo anche Orione, con la nota nebulosa M42 e l'ammasso delle Pleiadi nella costellazione del Toro, come pure la galassia di Andromeda, tutti ottimi obiettivi per l'esplorazione binoculare.
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Gamma Andromedae.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
CARTE DEL CIELO
costellazioni: latino e italiano
Sfondo nero | ||||
Sfondo bianco | ||||
Congiunzioni | ||||
Mappe del cielo realizzate con il programma Starry Night
COMETE DEL MESE
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Ricordiamo che, salvo casi eccezionali, l’osservazione visuale delle comete presenta delle difficoltà analoghe a quelle degli oggetti deep-sky, perciò per cogliere questi sfuggenti visitatori celesti nel campo del nostro oculare, sarà necessario osservare da cieli bui e trasparenti, lontani dalla foschia e dalle luci che affliggono spesso i luoghi in cui normalmente viviamo. Nel caso siate incerti sulla reale identificazione della cometa (talvolta, cercando deboli oggetti diffusi, è possibile essere tratti in inganno da gruppetti o singole stelline al limite della visibilità, che paiono assumere un aspetto nebuloso), provate a fare uno schizzo della posizione della “presunta” cometa rispetto alle stelle a essa vicine; quindi ripetete l’osservazione a distanza di una mezz’oretta: la cometa dovrà essersi spostata rispetto alle stelle di campo per effetto del suo moto proprio.
Buone osservazioni!
Ulteriori informazioni
Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it/
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2008A1.html
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2006W3_1.html
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2006OF2_1.html