Cielo di Gennaio 2018
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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- | '''Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho''' <br> | + | '''Situazione delle macchie solari nel visibile dal [https://sohowww.nascom.nasa.gov/sunspots/ sito dell'Osservatorio Solare Soho]''' <br> |
[[Image:logo_soho.jpg|120x80px|link=http://sohowww.nascom.nasa.gov/sunspots/]] | [[Image:logo_soho.jpg|120x80px|link=http://sohowww.nascom.nasa.gov/sunspots/]] | ||
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- | <span style="color:red"><span style="font-size: | + | <span style="color:red"><span style="font-size: 22px">'''NELLA NOTTE TRA L’1 E IL 2 GENNAIO SI VERIFICHERA’ UNA SUPERLUNA'''</span></span> |
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- | '''Quella della prima notte del 2018 sarà una Luna davvero “super”: ci sono infatti appena 4 ore e mezza di differenza tra l’istante in cui la Luna | + | '''Quella della prima notte del 2018 sarà una Luna davvero “super”: ci sono infatti appena 4 ore e mezza di differenza tra l’istante in cui la Luna si trova al perigeo, il punto di minima distanza dalla Terra, e la fase di Luna Piena.''' <br> |
'''Nel dettaglio: ''' <br> | '''Nel dettaglio: ''' <br> | ||
''' Il 1° gennaio, alle ore 22:56, la Luna si troverà al perigeo, ad una distanza di 356.565 km. ''' <br> | ''' Il 1° gennaio, alle ore 22:56, la Luna si troverà al perigeo, ad una distanza di 356.565 km. ''' <br> | ||
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''' https://science.nasa.gov/science-news/news-articles/a-supermoon-trilogy ''' <br> | ''' https://science.nasa.gov/science-news/news-articles/a-supermoon-trilogy ''' <br> | ||
- | ''' L’eclissi totale di Luna : ''' <br> | + | ''' L’eclissi totale di Luna del 31 gennaio: ''' <br> |
''' - https://eclipse.gsfc.nasa.gov/LEplot/LEplot2001/LE2018Jan31T.pdf ''' <br> | ''' - https://eclipse.gsfc.nasa.gov/LEplot/LEplot2001/LE2018Jan31T.pdf ''' <br> | ||
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+ | [https://www.nasa.gov/feature/super-blue-blood-moon-coming-jan-31 '''- Nasa.gov : ‘Super Blue Blood Moon’ Coming Jan. 31'''] | ||
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+ | * '''Come per la precedente Superluna dello scorso mese di dicembre, ricordiamo alcuni dati e consigli per le osservazioni.''' <br> | ||
+ | '''Le maggiori dimensioni della "Superluna" non sono così evidenti. La differenza tra una Superluna al perigeo e una Miniluna all'apogeo è di circa il 14%.''' <br> | ||
+ | '''Il consiglio è di fotografare la Superluna e di confrontare l'immagine con altre riprese con la Luna all'apogeo, e quindi con minori dimensioni apparenti. ''' <br> | ||
+ | '''Avremo un'occasione speciale per farlo, perchè l'eclissi totale di Luna del 27 luglio 2018 avverrà a 14 ore di distanza dall'apogeo. Potremo confrontare la Superluna con la Miniluna rossa in eclisse ! '''<br> | ||
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+ | '''"The instant of greatest eclipse takes place on 2018 Jul 27 at 20:22:54 TD (20:21:45 UT1). This is 0.6 days after the Moon reaches apogee." ''' (dal sito [https://www.eclipsewise.com/lunar/LEprime/2001-2100/LE2018Jul27Tprime.html eclipsewise.com] ) | ||
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+ | | [[Image:Miniluna_8-6-17_superluna_1-1-2018_supersole_2-1-2018.jpg|thumb|'''[https://divulgazione.uai.it/index.php/Superluna_01-01-2018 '''Confronto tra la "Mininiluna" dell’ 8 giugno 2017 , la "Superluna" dell’ 1 gennaio 2018 e il Sole prossimo al perielio del 2 gennaio 2018''' ] ]] | ||
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+ | * <span style="font-size: 20px">[[Superluna_gennaio_2018|'''LE IMMAGINI DELLA SUPERLUNA DI GENNAIO''']]</span> | ||
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- Ulteriori approfondimenti sul fenomeno della '''Superluna''' : <br> | - Ulteriori approfondimenti sul fenomeno della '''Superluna''' : <br> | ||
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- | ''' | + | '''Giove – Marte''' : la prima congiunzione significativa del 2018 vede protagonisti due pianeti che si incontrano nella costellazione della Bilancia. Il 7 gennaio Giove e Marte saranno molto vicini: potremo osservarli a Sud-Est prima del sorgere del Sole. [[media:Cdm_20180107_0400_CongiunzioneGioveMarte.jpg|(vedi mappa)]] |
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+ | '''Luna – Giove – Marte''' : L’11 gennaio la Luna calante sorge seguita da due pianeti, Giove e Marte. I tre astri si trovano nella costellazione della Bilancia. Come già anticipato nei paragrafi precedenti, i principali pianeti per diverse settimane saranno visibili solo al mattino molto presto. Questa ed altre congiunzioni simili saranno quindi osservabili prima del sorgere del Sole tra le prime luci dell’alba. [[media:Cdm_20180111_0400_CongiunzioneLunaGioveMarte.jpg|(vedi mappa)]] | ||
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+ | '''Saturno – Mercurio''' : Mercurio si avvicina al Sole e sta per diventare inosservabile. Saturno sta tornando visibile nel cielo del mattino. I due pianeti incrociano le loro strade la mattina del 13 gennaio, molto bassi sull'orizzonte orientale, dove si può tentare di individuarli tra le luci dell'alba, nella costellazione del Sagittario. [[media:Cdm_20180113_0700_CongiunzioneSaturnoMercurio.jpg|(vedi mappa)]] | ||
'''Luna – Saturno – Mercurio''' : poco prima del sorgere del Sole il 15 gennaio si può tentare l’osservazione di un suggestivo incontro ravvicinato tra la sottilissima falce di Luna calante e i pianeti Saturno e Mercurio. I tre astri sono molto bassi sull’orizzonte a Sud-Est, riconoscibili nella costellazione del Sagittario. [[media:Cdm_20180115_0630_CongiunzioneLunaSaturnoMercurio.jpg|(vedi mappa)]] | '''Luna – Saturno – Mercurio''' : poco prima del sorgere del Sole il 15 gennaio si può tentare l’osservazione di un suggestivo incontro ravvicinato tra la sottilissima falce di Luna calante e i pianeti Saturno e Mercurio. I tre astri sono molto bassi sull’orizzonte a Sud-Est, riconoscibili nella costellazione del Sagittario. [[media:Cdm_20180115_0630_CongiunzioneLunaSaturnoMercurio.jpg|(vedi mappa)]] | ||
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| [[Image:cdm_20180111_0400_CongiunzioneLunaGioveMarte.jpg|thumb|Congiunzione Luna Giove Marte<br/> 11 gennaio ore 04:00]] | | [[Image:cdm_20180111_0400_CongiunzioneLunaGioveMarte.jpg|thumb|Congiunzione Luna Giove Marte<br/> 11 gennaio ore 04:00]] | ||
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| [[Image:cdm_20180115_0630_CongiunzioneLunaSaturnoMercurio.jpg|thumb|Congiunzione Luna Saturno Mercurio<br/> 15 gennaio ore 06:30]] | | [[Image:cdm_20180115_0630_CongiunzioneLunaSaturnoMercurio.jpg|thumb|Congiunzione Luna Saturno Mercurio<br/> 15 gennaio ore 06:30]] | ||
| [[Image:cdm_20180117_1703_CongiunzioneLunaVenere.jpg|thumb|Congiunzione Luna Venere<br/> 17 gennaio ore 19:00]] | | [[Image:cdm_20180117_1703_CongiunzioneLunaVenere.jpg|thumb|Congiunzione Luna Venere<br/> 17 gennaio ore 19:00]] | ||
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- | + | Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell'anno, quello delle '''Quadrantidi''', dette anche da molti Bootidi, poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all'incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote. <br> | |
- | Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell'anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi, poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all'incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote. | + | Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all'orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto, e solamente da mezzanotte all'alba, man mano che il radiante sale sempre più in altezza, diventa conveniente osservarle. <br> |
- | Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all'orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto, e solamente da mezzanotte all'alba, man mano che il radiante sale sempre più in altezza, diventa conveniente osservarle. | + | |
Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso nelle ore notturne del 3/4 gennaio [*] ma purtroppo il disturbo della Luna (plenilunio il 2 gennaio) sarà quasi sempre presente, cosicchè il loro numero risulterà di parecchio ridotto. Dall'Italia centro settentrionale il radiante è visibile per tutta la notte, ma dal tramonto a mezzanotte risulta troppo basso per ottenere osservazioni soddisfacienti, occorre pertanto osservare da mezzanotte in poi per vedere via via aumentare il numero delle stelle cadenti. Per latitudini inferiori (all'incirca di Napoli) l'osservazione è ancor meno agevole, poichè il radiante risulta tramontare verso le 20h e quindi poco dopo sorgere nuovamente. | Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso nelle ore notturne del 3/4 gennaio [*] ma purtroppo il disturbo della Luna (plenilunio il 2 gennaio) sarà quasi sempre presente, cosicchè il loro numero risulterà di parecchio ridotto. Dall'Italia centro settentrionale il radiante è visibile per tutta la notte, ma dal tramonto a mezzanotte risulta troppo basso per ottenere osservazioni soddisfacienti, occorre pertanto osservare da mezzanotte in poi per vedere via via aumentare il numero delle stelle cadenti. Per latitudini inferiori (all'incirca di Napoli) l'osservazione è ancor meno agevole, poichè il radiante risulta tramontare verso le 20h e quindi poco dopo sorgere nuovamente. | ||
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- | + | In genere questa corrente nella sua fase di massima attività produce frequenze al di sopra delle 100 meteore/h per circa 4 ore e si mantiene sopra le 50 per quasi 10 ore. Nelle notti lontane dal massimo queste meteore sono poco luminose e paiono irradiarsi da un'area di cielo molto diffusa, mentre durante la maggiore attività appaiono più brillanti e da un radiante più compatto. <br> | |
- | In genere questa corrente nella sua fase di massima attività produce frequenze al di sopra delle 100 meteore/h per circa 4 ore e si mantiene sopra le 50 per quasi 10 ore. Nelle notti lontane dal massimo queste meteore sono poco luminose e paiono irradiarsi da un'area di cielo molto diffusa, mentre durante la maggiore attività appaiono più brillanti e da un radiante più compatto. | + | <br> |
- | + | Oltre alle Quadrantidi in gennaio sono attive anche alcune piogge minori, per lo più con radianti vicini all’eclittica e quindi ormai diffuse, difficili da investigare visualmente a causa dell’esiguo numero degli eventi. Abbastanza produttiva di meteore è soprattutto la regione tra le costellazioni dei Gemelli, Cancro, Cane Minore e Idra. Di questi sciami quest'anno saranno ben osservabili le correnti meteoriche attive in lontananza dai pleniluni del 2 e 31 gennaio, ovvero le lente e brillanti '''Delta Cancridi''' (max 16 gennaio), le '''Alfa Canisi Minoridi''' (max 16 gennaio) e le '''Alfa Idridi''' (max 18/19 gennaio). | |
- | Oltre alle Quadrantidi in gennaio sono attive anche alcune piogge minori, per lo più con radianti vicini all’eclittica e quindi ormai diffuse, difficili da investigare visualmente a causa dell’esiguo numero degli eventi. Abbastanza produttiva di meteore è soprattutto la regione tra le costellazioni dei Gemelli, Cancro, Cane Minore e Idra. Di questi sciami quest'anno saranno ben osservabili le correnti meteoriche attive in lontananza dai pleniluni del 2 e 31 gennaio, ovvero le lente e brillanti Delta Cancridi (max 16 gennaio), le Alfa Canisi Minoridi (max 16 gennaio) e le Alfa Idridi (max 18/19 gennaio). | + | |
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- | In http://meteore.uai.it/sciami/2018/gen2018.htm maggiori dettagli sulle meteore di gennaio. | + | In http://meteore.uai.it/sciami/2018/gen2018.htm maggiori dettagli sulle meteore di gennaio. |
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- | In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati | + | In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati. |
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'''C/2016 R2 PanSTARRS''' | '''C/2016 R2 PanSTARRS''' | ||
- | Questa cometa si sta muovendo attualmente nella costellazione del Toro. Nel mese scorso è stata protagonista di una serie improvvisa di outburst che l’hanno fatta aumentare di circa 1.8 magnitudini, manifestando da subito una coda molto irregolare ed una colorazione azzurro-bluastra, segno che si tratta di emissione di ioni di monossido di carbonio (CO+). L’attività della cometa è così dinamica che cambia visibilmente durante una singola sessione di osservazione. | + | Questa cometa si sta muovendo attualmente nella costellazione del Toro. Nel mese scorso è stata protagonista di una serie improvvisa di outburst che l’hanno fatta aumentare di circa 1.8 magnitudini, manifestando da subito una coda molto irregolare ed una colorazione azzurro-bluastra, segno che si tratta di emissione di ioni di monossido di carbonio (CO+). L’attività della cometa è così dinamica che cambia visibilmente durante una singola sessione di osservazione. <br> |
- | La cometa si | + | La cometa si sta avvicinando al suo perielio che sarà il 09/05/2018 ed il giorno 23 dello scorso mese di dicembre è transitata alla minima distanza dalla Terra di circa 2.05 UA ed ora si sta allontanando, ma in virtù dell’avvicinamento al Sole la sua attività si rafforza. <br> |
Nei primi giorni del mese di gennaio, la cometa transiterà a circa 3 gradi da Aldebaran e quindi in prossimità dell’ammasso aperto delle Iadi. A fine mese si troverà a circa 3 gradi dalle Pleiadi. | Nei primi giorni del mese di gennaio, la cometa transiterà a circa 3 gradi da Aldebaran e quindi in prossimità dell’ammasso aperto delle Iadi. A fine mese si troverà a circa 3 gradi dalle Pleiadi. | ||
Versione corrente delle 23:20, 15 gen 2019
Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!
INDICE
Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu
• 15 gennaio: il sole sorge alle 7.37; tramonta alle 17.06 • 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.25
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Fonte U.S. Naval Observatory.
Il diagramma è calcolato per le ore 00:00 TU.
Un articolo di approfondimento : L’eclissi totale di Luna del 31 gennaio:
Le maggiori dimensioni della "Superluna" non sono così evidenti. La differenza tra una Superluna al perigeo e una Miniluna all'apogeo è di circa il 14%. "The instant of greatest eclipse takes place on 2018 Jul 27 at 20:22:54 TD (20:21:45 UT1). This is 0.6 days after the Moon reaches apogee." (dal sito eclipsewise.com )
Per una descrizione della periodicità delle fasi lunari nei vari mesi dell'anno, vedi il nostro articolo Mesi con cinque fasi lunari.
Sezione a cura di Paolo Morini e Alfonso Zaccaria. Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Sezione di Ricerca Luna UAI
Il 17 gennaio 2018, al tramonto del Sole, la Luna ha un'età di 13.8 ore e una fase dello 0.3%. Il giorno successivo, 18 gennaio 2018, al tramonto del Sole la Luna ha un'età di 37.8 ore e una fase del 2.3%.
A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto. Mappe del cielo realizzate con Stellarium
Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).
Giove – Marte : la prima congiunzione significativa del 2018 vede protagonisti due pianeti che si incontrano nella costellazione della Bilancia. Il 7 gennaio Giove e Marte saranno molto vicini: potremo osservarli a Sud-Est prima del sorgere del Sole. (vedi mappa) Luna – Giove – Marte : L’11 gennaio la Luna calante sorge seguita da due pianeti, Giove e Marte. I tre astri si trovano nella costellazione della Bilancia. Come già anticipato nei paragrafi precedenti, i principali pianeti per diverse settimane saranno visibili solo al mattino molto presto. Questa ed altre congiunzioni simili saranno quindi osservabili prima del sorgere del Sole tra le prime luci dell’alba. (vedi mappa) Saturno – Mercurio : Mercurio si avvicina al Sole e sta per diventare inosservabile. Saturno sta tornando visibile nel cielo del mattino. I due pianeti incrociano le loro strade la mattina del 13 gennaio, molto bassi sull'orizzonte orientale, dove si può tentare di individuarli tra le luci dell'alba, nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa) Luna – Saturno – Mercurio : poco prima del sorgere del Sole il 15 gennaio si può tentare l’osservazione di un suggestivo incontro ravvicinato tra la sottilissima falce di Luna calante e i pianeti Saturno e Mercurio. I tre astri sono molto bassi sull’orizzonte a Sud-Est, riconoscibili nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa) Luna – Venere : un evento molto difficile da osservare, essendo passate poche ore dalla Luna Nuova. La sera del 17 gennaio la Luna è ancora vicinissima al Sole e il falcetto lunare è quasi impercettibile. Segnaliamo comunque la congiunzione per evidenziare il ritorno di Venere nel cielo serale, dopo una lunga assenza. La congiunzione si verifica nei pressi del limite tra le costellazioni del Sagittario e del Capricorno, appena dopo il tramonto del Sole, sull’orizzonte a occidentale . (vedi mappa)
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare la Theta 1 Orionis. Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 2 contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-2 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia.
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare! Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone. A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono. La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione. Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka. Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42. Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione. Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.
Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano Elenco delle stelle che hanno un nome Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI
Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium
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