Previsioni seeing

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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Cosa si intende per "seeing" (dal verbo inglese to see = vedere)?
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Molto spesso, soprattutto nelle notti estive, vediamo ad occhio nudo che il cielo viene solcato da punti luminosi, come aspetto in tutto simili a stelle, ma che si muovono con un moto molto regolare e attraversano il cielo in un tempo che oscilla fra i 5 e i 10 minuti.
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"Per seeing s'intende genericamente l'insieme di quesi disturbi di origine atmosferica che degradano in varia isura l'immagine telescopica" (1)
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Uno dei componenti ottici principali che si frappongono fra noi e le stelle, oltre al telescopio e al nostro apparato visivo, è costituito dall'atmosfera terrestre, uno strato di gas nei cui primi 10 km di spessore è concentrata la maggior parte della sua massa.
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L'atmosfera si estende per molte decine di km al di sopra della superficie terrestre, ma la maggior parte dei fenomeni meteorologici che la interessano si svolgono in questo primo tratto.
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Una delle immagini che più spesso vengono usate per descrivere il seeing, o meglio l'effetto di un cattivo seeing, è quella di osservare il fondo di una piscina attraverso l'acqua mossa e increspata: l'acqua è trasparente ma l'immagine è deformata e distorta.
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Altro esempio è quello di osservare davanti a sè lungo una strada asfaltata in un caldo pomeriggio estivo: si ha la netta impressione che l'aria "bolla" e gli oggetti lontani si vedono indistinti.
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Mentre il nostro occhio è poco affetto dal seeing - per questo bisogna ricorrere a qualche esempio - il telescopio ci mette in grado di rilevare disturbi lievissimi dell'atmosfera, dovuti ad esempio all'incontro di masse d'aria a temperature diverse, o a correnti in quota.
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Per poter vedere un satellite artificiale, che non brilla di luce propria, occorre anzitutto che sia illuminato dal Sole e che il nostro luogo di osservazione sia nell'oscurità.
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Il risultato è che il telescopio non riesce a mostrarci quello che dovrebbe (o che potrebbe), nei casi più sfavorevoli è difficile mettere a fuoco l'immagine, e le stelle "ballano" nel campo dell'oculare.
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I satelliti artificiali sono meglio visibili poco dopo il tramonto e poco prima dell'alba, anche se d'estate, essendo il cono d'ombra della Terra abbastanza basso sopra alle nostre teste, è facile osservare satelliti nel corso di tutta la notte.
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D'inverno, al contrario, la "finestra" di visibilità tende a ridursi a ridosso del tramonto e dell'alba.
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Evidentemente un cattivo seeing influenza quelle osservazioni dove è essenziale cogliere i dettagli più fini degli oggetti osservati: esempio tipico l'osservazione dei pianeti, della Luna e delle stelle doppie.
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Proprio sulle stelle doppie ci siamo già occupati [[Introduzione_alle_stelle_doppie#Il_seeing|'''degli effetti del seeing''']].
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Che il seeing dipenda fortemente dalle condizioni generali dell'atmosfera sopra al nostro luogo di osservazione è evidente.
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Il calcolo delle orbite e della visibilità dei passaggi è abbastanza complesso e, all'inzio dell'era spaziale, erano molti gli astrofili che registravano e fotografavano passaggi di satelliti, collaboravano con le agenzie fornendo i loro dati, si ingegnavano con calcoli e mappe per prevedere i passaggi dei satelliti.
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Molti hanno sperimentato che nelle serate di calma atmosferica, senza vento, con alta pressione e magari un velo di nebbiolina (tipiche serate estive in pianura con il bel tempo), si riescono a usare alti ingrandimenti sui pianeti e la Luna e a ricavarne immagini bellissime, scolpite, che rivelano tutti i dettagli alla portata del telescopio.
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Al contrario, nelle serate limpidissime, quando le schiarite seguono i temporali, il cielo è nerissimo, le stelle scintillano (indice di cattivo seeing!), basta puntare il telescopio per patire una delusione: tutto "bolle", bisogna ingrandire poco, la messa a fuoco è difficile.
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La ISS, essendo così grande e relativamente vicina, con ingrandimenti modesti (20x) consente di apprezzarne le dimensioni, si vede cioè che non ha un aspetto puntiforme.
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Una correlazione fra le condizioni meteo e il seeing viene elaborata in via sperimentale dal servizio meteorologico [http://www.meteoblue.com/it_IT/maps '''Meteoblue'''].
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Per chi vuole tentare questa esperienza, l'Apprendista Astrofilo consiglia di scegliere un transito non troppo oltre il tramonto. Il cielo ancora chiaro, infatti, diminuisce il contrasto dell'immagine, e l'immagine binoculare o telescopica della luminosa ISS produce meno raggi e baffi di luce ("spara di meno", in gergo). Date le condizioni di osservazione occorre un supporto per muovere velocemente lo strumento e la messa a fuoco va effettuata in anticipo, in modo da non perdere tempo e concentrarsi sull'inseguimento.  
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Una volta selezionata la località che interessa, compare l'elaborazione delle previsioni di seeing per la serata, e viene visualizzata una tabella come questa:
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Oltre alla ovvia indicazioni che i valori possono non rispecchiare precisamente la realtà, per la ricerca di buone condizioni di seeing bisogna:
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* vedere le caselle blu nelle prime tre righe, relative alla copertura nuvolosa dovuta a nubi alte, medie e basse
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* cercare le caselle verdi nelle righe del Seeing Index 1 e 2 e nella riga Jet Stream
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* le condizioni stimate di seeing variano da 1 (seeing scarso) a 5 (seeing eccellente). Questi valori sono calcolati in base ad analisi matematiche della turbolenza atmosferica.
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La stima del seeing in secondi d'arco è un servizio in corso di sviluppo ma in grado di dare valori molto indicativi della qualità del seeing telescopico.
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La copertura nuvolosa varia dal blu scuro (copertura 0%) al bianco (copertura 100%).
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La nebbia o nuvole molto basse non sono comtemplate in questa tabella.
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Correnti a getto in quota di solito corrispondono a un cattivo seeing, il colore dà una indicazione di massima.
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Le righe "Bad Layers" indicano se sono previste variazioni di temperatura fra strati d'aria adiacenti in grado di innescare turbolenze e peggiorare il seeing.
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Esiste nel sito Meteoblu una pagina esplicativa, in inglese, [http://www.meteoblue.com/it_IT/content/324 '''per leggere queste tabelle'''], che a sua volta rimanda alla voce [http://en.wikipedia.org/wiki/Astronomical_seeing '''seeing della versione inglese di Wikipedia'''] - una pagina abbastanza tecnica.
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(1) da Marco Falorni e Paolo Tanga "Osservare i pianeti", Quaderni di L'astronoia, febbraio 1994
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I dati principali della tabella sono la data del transito e la magnitudine massima calcolata.
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Sono poi indicati per tre punti, vale a dire per l'inizio e la fine del transito, e per il punto di massima altezza sull'orizzonte:
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- l'orario preciso al secondo (si tratta dell'ora locale e tiene conto dell'ora legale, quindi non ci sono correzioni da fare)
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- l'altezza in gradi rispetto all'orizzonte, da 0° a 90°
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- la direzione verso la quale osservare, espressa in funzione dei punti cardinali rispetto all'osservatore
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Occorre un minimo di cura per trovarsi sul posto all'ora giusta: un orologio sincronizzato sul normale segnale orario radiotelevisivo è più che sufficiente.
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Conviene comunque iniziare qualche l'osservazione qualche minuto prima per orientarsi e adattarsi un minimo all'oscurità. 
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Le date di transito presentano un link, seguendo il quale ci si trova in una pagina in cui è disegnata la traiettoria della ISS rispetto alle costellazioni, come pure una mappa dettagliata e interattiva che mostra il transito della ISS rispetto alle stelle con grande precisione.
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Esplorando queste pagine e quelle collegate, si trovano numerose altre informazioni.
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Per qualunque tipo di domande e richieste di informazioni l'Apprendista Astrofilo è sempre disponibile.
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Gli indirizzi e-mail li trovate nella [https://divulgazione.uai.it/index.php/Apprendista_Astrofilo_Contatti pagina dei contatti] del dito dell'Apprendista Astrofilo.
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Buone osservazioni!
 
Ringraziamo per la gentile collaborazione Chris Peat, responsabile del sito [http://www.heavens-above.com Heavens Above] [[image:AA_Logo_Heavens_Above.jpg‎|80px]] che ci ha consentito di linkarci alle previsioni dei passaggi della ISS calcolati in tempo reale e per i dieci giorni successivi.
Ringraziamo per la gentile collaborazione Chris Peat, responsabile del sito [http://www.heavens-above.com Heavens Above] [[image:AA_Logo_Heavens_Above.jpg‎|80px]] che ci ha consentito di linkarci alle previsioni dei passaggi della ISS calcolati in tempo reale e per i dieci giorni successivi.

Versione delle 13:03, 25 set 2010


Cosa si intende per "seeing" (dal verbo inglese to see = vedere)?

"Per seeing s'intende genericamente l'insieme di quesi disturbi di origine atmosferica che degradano in varia isura l'immagine telescopica" (1)

Uno dei componenti ottici principali che si frappongono fra noi e le stelle, oltre al telescopio e al nostro apparato visivo, è costituito dall'atmosfera terrestre, uno strato di gas nei cui primi 10 km di spessore è concentrata la maggior parte della sua massa. L'atmosfera si estende per molte decine di km al di sopra della superficie terrestre, ma la maggior parte dei fenomeni meteorologici che la interessano si svolgono in questo primo tratto.

Una delle immagini che più spesso vengono usate per descrivere il seeing, o meglio l'effetto di un cattivo seeing, è quella di osservare il fondo di una piscina attraverso l'acqua mossa e increspata: l'acqua è trasparente ma l'immagine è deformata e distorta.

Altro esempio è quello di osservare davanti a sè lungo una strada asfaltata in un caldo pomeriggio estivo: si ha la netta impressione che l'aria "bolla" e gli oggetti lontani si vedono indistinti.

Mentre il nostro occhio è poco affetto dal seeing - per questo bisogna ricorrere a qualche esempio - il telescopio ci mette in grado di rilevare disturbi lievissimi dell'atmosfera, dovuti ad esempio all'incontro di masse d'aria a temperature diverse, o a correnti in quota.

Il risultato è che il telescopio non riesce a mostrarci quello che dovrebbe (o che potrebbe), nei casi più sfavorevoli è difficile mettere a fuoco l'immagine, e le stelle "ballano" nel campo dell'oculare.

Evidentemente un cattivo seeing influenza quelle osservazioni dove è essenziale cogliere i dettagli più fini degli oggetti osservati: esempio tipico l'osservazione dei pianeti, della Luna e delle stelle doppie. Proprio sulle stelle doppie ci siamo già occupati degli effetti del seeing.

Che il seeing dipenda fortemente dalle condizioni generali dell'atmosfera sopra al nostro luogo di osservazione è evidente.

Molti hanno sperimentato che nelle serate di calma atmosferica, senza vento, con alta pressione e magari un velo di nebbiolina (tipiche serate estive in pianura con il bel tempo), si riescono a usare alti ingrandimenti sui pianeti e la Luna e a ricavarne immagini bellissime, scolpite, che rivelano tutti i dettagli alla portata del telescopio.

Al contrario, nelle serate limpidissime, quando le schiarite seguono i temporali, il cielo è nerissimo, le stelle scintillano (indice di cattivo seeing!), basta puntare il telescopio per patire una delusione: tutto "bolle", bisogna ingrandire poco, la messa a fuoco è difficile.

Una correlazione fra le condizioni meteo e il seeing viene elaborata in via sperimentale dal servizio meteorologico Meteoblue.

Una volta selezionata la località che interessa, compare l'elaborazione delle previsioni di seeing per la serata, e viene visualizzata una tabella come questa:


Oltre alla ovvia indicazioni che i valori possono non rispecchiare precisamente la realtà, per la ricerca di buone condizioni di seeing bisogna:

  • vedere le caselle blu nelle prime tre righe, relative alla copertura nuvolosa dovuta a nubi alte, medie e basse
  • cercare le caselle verdi nelle righe del Seeing Index 1 e 2 e nella riga Jet Stream
  • le condizioni stimate di seeing variano da 1 (seeing scarso) a 5 (seeing eccellente). Questi valori sono calcolati in base ad analisi matematiche della turbolenza atmosferica.

La stima del seeing in secondi d'arco è un servizio in corso di sviluppo ma in grado di dare valori molto indicativi della qualità del seeing telescopico.

La copertura nuvolosa varia dal blu scuro (copertura 0%) al bianco (copertura 100%).

La nebbia o nuvole molto basse non sono comtemplate in questa tabella.

Correnti a getto in quota di solito corrispondono a un cattivo seeing, il colore dà una indicazione di massima.

Le righe "Bad Layers" indicano se sono previste variazioni di temperatura fra strati d'aria adiacenti in grado di innescare turbolenze e peggiorare il seeing.

Esiste nel sito Meteoblu una pagina esplicativa, in inglese, per leggere queste tabelle, che a sua volta rimanda alla voce seeing della versione inglese di Wikipedia - una pagina abbastanza tecnica.











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(1) da Marco Falorni e Paolo Tanga "Osservare i pianeti", Quaderni di L'astronoia, febbraio 1994


Ringraziamo per la gentile collaborazione Chris Peat, responsabile del sito Heavens Above che ci ha consentito di linkarci alle previsioni dei passaggi della ISS calcolati in tempo reale e per i dieci giorni successivi.

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