Passi sulla Luna: Stofler
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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| La zona del cratere Stofler è mappata nella mappa numero 112 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del [[Image:Logo Lunar and Planetary Institute.jpg|80px]] [http://www.lpi.usra.edu/ '''Lunar and Planetary Institute''']. | | La zona del cratere Stofler è mappata nella mappa numero 112 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del [[Image:Logo Lunar and Planetary Institute.jpg|80px]] [http://www.lpi.usra.edu/ '''Lunar and Planetary Institute''']. | ||
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- | ''*'' Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa. | + | ''*'' Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa. |
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+ | ''**'' Per la ricerca e la selezione delle immagini del Lunar Reconnaisance Orbiter ringraziamo Massimo Morroni dell'[http://www.amastrofili.org|'''Associazione Marchigiana Astrofili di Ancona''']. Massimo Morroni ha pubblicato il libro '''Crateri Lunari''' [[image:AA BibliotecaLuna MorroniCrateriLunari.jpg|30px]] che raccoglie una serie di queste immagini ordinate secondo i crateri lunari più importanti e significativi. | ||
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Versione corrente delle 17:47, 23 dic 2017
a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini
IL NOME Johannes Stoffler nasce il 10 ottobre 1452 a Justingen vicino a Blauberen sulla Swabian Jura (le Alpi Sveve). Inizia giovanissimo un percorso spirituale che lo porterà a dirigere la canonica di Justingen e contemporaneamente studia all’Università di Ingolstadt raggiungendo il grado di Baccalaureato prima e di Magistero, poi. Studia astronomia e astrologia, una attività comune a quei tempi e si dedica a cosruire strumenti astronomici e orologi, acquisendo vasta notorietà. Ottiene la cattedra di matematica e astronomia presso l’Università di Tubnga e ne diventa Rettore nel 1522. Compila accurate effemeridi e prosegue il lavoro di Regiomontano. Scrive la Elucidatio fabricae ususque astrolabii che diventa uno standard per molto tempo. Muore durante una epidemia di peste a Blauberen il 16 febbraio 1531. IL CRATERE A est della linea che congiunge Tycho al Polo Sud si estende una vasta regione ricca di crateri di medie dimensioni, in genere a fondo piatto, abbastanza simili gli uni agli altri, senza particolari caratteristiche distintive. Non è facile orientarsi. Maurolycus e Stofler sono relativamente vicini e di dimensioni più grandi degli altri. Srofler si trova circa 380 Km a E di Tycho. Ha un diametro di 126 Km ed un borso molto eroso, con diversi crateri di impatto. Il maggiore è Faraday, a SE, che si sovrappone parzialmente al bordo. Altri due, rispettivamente a SO e a N, sono Stofler F (18Km) e Stofler K (19Km). IL fondo è piatto, privo di picco centrale. La lava che lo ha riempito ha una tonalità scura e si dispone a strisce, visibili soprattutto con Sole alto, che contribuiscono alla localizzazione di questo cratere. Tali strisce, disposte lungo l’assa EO, derivano dagli ejecta di Tycho. Si osservano diversi piccoli crateri all’interno, soprattutto a N. A SE, l’impatto di Faraday ha provocato una grossa “onda” rilevata che protrude ad arco all’interno di Stofler.
IL NOME Jean Francois Fernel nasce a Montdidier (Somme) nel 1497.Studia a Parigi dapprima matematica e astronomia. Nel suo libro Cosmotheoria del 1528 descrive la determinazione del grado del meridiano terrestre tra Parigi e Amiens, mediante l’uso di un contagiri su una ruota di circonferenza nota. Si dedica anche approfonditamente alla medicina. Conia i termini fisiologia e patologia; descrive il canale vertebrale. Dotato di grande erudizione, diffonde e fa rivivere lo studio della medicina dell’antica Grecia. La sua fama è tale che diventa il medico di corte di Enrico II. Muore a Fontainebleau nel 1558. IL CRATERE Ha un diametro di 65 Km ed un bordo ben definito interessato da diversi crateri. Il più grande è a O (Fernelius A), altri a N disposti ad arco lungo il bordo. Il fondo è piatto, privo di picco centrale.
IL NOME Michael Faraday nasce a Newington Butts (Surrey) il 22 settembre 1791 da famiglia poverissima e molto religiosa (corrente sandemaniana del Protestantesimo). Da ragazzo fa il rilegatore di libri e questo gli da’ l’occasione per leggere moltissimo, soprattutto testi scientifici. Nel 1812 inizia, su raccomandazione di un cliente, a seguire le lezioni di chimica e fisica di Humphry Davy alla Royal Institution e nell’arco di pochi anni ne diventa assistente di chimica. Negli anni il rapporto tra i due si incrinerà in quanto il professore mal tollererà l’inventiva e la bravura del suo assistente. Non essendo di nascita un gentleman, si adatta anche a mansioni umili. Tuttavia, nel 1818 comincia a pubblicare articoli scientifici, scopre il benzene e ciò lo introduce nel campo industriale allora in grande fermento iniziale. Liquefa vari gas e scopre il comportamento degli ioni in un liquidi ponendo la basi per l’elettrolisi. Nel campo dell’elettricità sviluppa il concetto dell’elettromagnetismo, costruendo dispositivi per produrre la “rotazione elettromagnetica” e successivamente l’”induzione elettromagnetica”. Da qui la dimostrazione che un campo magnetico variabile produce un campo elettrico (Legge di Faraday-Neumann-Lenz). Costruisce su questo principio, la prima dinamo. Cmprende che le forze elettromagnetiche possono propagarsi nel vuoto attorno al conduttore (linee di flusso). Grazie ai suoi studi, e ai suoi esperimenti, i vari tipi di fenomeni elettrici allora considerati distinti, convergono in un’unica visione nella quale l’elettricità è una entità unica con diverse espressioni a seconda della differenza di potenziale e della carica elettrica. La sua fama è anche legata all’avere scoperto che la carica elettrica risiede solamente all’esterno di un conduttore carico e che pertanto la la carica esterna non ha influenza sull’interno del conduttore (gabbia di Faraday). Faraday è forse il più grande scienziato sperimentatore, quasi privo com’è di validi strumenti matematici atti a supportare i suoi esperimenti. Decenni dopo sarà Maxwell ad utilizzare i suoi esperimenti e a ricavarne precise formule matematiche. Riceve numerosi attestati di merito ma rifiuta il titolo di cavaliere e rifiuta pure di diventare il Presidente della Royal Society. Inoltre, forte della sua rigorosa formazione religiosa, rifiuta di studiare la produzione di armi chimiche da utilizzare nella guerra di Crimea. Una persona straordinaria per volontà, capacità intuizione, capace di scalare le più alte vette della scienza partendo con fortissimo handicap sociale in una società, quella inglese di allora, estremamente selettiva sotto questo aspetto. Da lui prende il nome il farad, l’unità di misura della capacità elettrica. Muore ad Hampton Court il 25 agosto 1867. IL CRATERE Ha un diametro di 70 Km ed una altezza del bordo di oltre 4000 m. E’ un cratere piuttosto tormentato per la presenza di diversi crateri sul bordo, in particolare Faraday C a SO e Faraday A a NE. Il fondo è piatto nella parte NO mentre appare più irregolarmente rilevato a SE con crateri e collinette che vanno a formare un arco rilevato che arriva fino al centro del cratere. Manca il picco, probabilmente incorporato
** Per la ricerca e la selezione delle immagini del Lunar Reconnaisance Orbiter ringraziamo Massimo Morroni dell'Associazione Marchigiana Astrofili di Ancona. Massimo Morroni ha pubblicato il libro Crateri Lunari che raccoglie una serie di queste immagini ordinate secondo i crateri lunari più importanti e significativi.
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