Stella doppia del mese di marzo 2009

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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La 12 Lyncis è una stelle priva di nome proprio. Flamsteed le assegnò il numero 12, e si trova in una costellazione poco nota. Se tutti quanti associano determinati campi stellari a Orione, allo Scorpione, all'Orsa Maggiore, quando si parla della Lince (Lynx) le idee sono molto più confuse.
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L'ammiraglio Smyth presenta la Iota Cancri come una stella doppia situata alla fine della chela settentrionale della figura del granchio (la costellazione del Cancro rappresenta infatti il granchio che Giunone mandò a uccidere Ercole), con una principale color arancio pallido di magnitudine 5,5 e una secondaria azzurra di magnitudine 8.
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La costellazione della Lince fu introdotta dall'astronomo Hevelius nel 1687. Lo stesso Hevelius scrisse che bisognava avere i proverbiali occhi di lince per riuscire a vedere a occhio nudo le stelle che la formavano.  La Lince riempie uno spazio vuoto fra l'Orsa Maggiore e l'Auriga, suno spazio molto ampio. La lince, ad esempio, copre un'area di cielo superiore a quelle della costelazione dei Gemelli. Non è dato sapere se Hevelius avesse in mente, quado ha designato la costellazione, il personaggio mitologico di Linceo, che godeva della vista più acuta al mondo e che partecipò alla spedizione degli Argonauti.
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Come si vede i valori di magnitudine sono alquanto diversi da quelli riportati nella tabellina riassuntiva (tratti dal database del Washington Double Star Catalog), ma questo non ci deve meravigliare più di tanto; è anzi molto comune, sfogliando vecchi repertori di osservazioni di stelle doppie, trovare dati spesso difformi, da un osservatore all'altro, in termini di magnitudine e colorazione. Ad esempio il Burnham's Celestial Handbook indica colori più decisi, cioè giallo e blu.
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La stella doppia di questo mese è quindi una sfida per la sua ricerca visuale e l'occasione per visitare una costellazione decisamente poco praticata dai principianti.
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A maggior ragione se confrontiamo queste stime con i moderni dati fotometrici e spettroscopici.
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La 12 Lyncis, catalogata da F.G.W. Struve al numero 948 del suo catalogo, e nota oggi con la sigla STF 948, è famosa fra gli appassionati di stelle doppie per la sua componente AC: una coppia con magnitudini 5.4 e 7.1 separate da 9.4" all'epoca della scoperta (1782) e oggi distanti 8.9" (2007): in poco più di 200 anni la separazione è diminuita di circa 1/2 secondo d'arco, mentre l'angolo di posizione è passato da 303° a 310°.
 
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[[image:AA_Iota_Cancri_Mappa_Olcott.jpg|center|600px]]
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La stella doppia di questo mese è tutto sommato riposante, sia in termini di ricerca visuale che come difficoltà di risoluzione.
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<div style="text-align: center;">''Mappa per l'individuazione della Iota Cancri''</div>
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Sempre dalle note dell'ammiraglio Smyth, per trovare la Iota Cancri basta tracciare una inea immaginaria dalla stella Epsilon dei Gemelli fino a Polluce, e proseguire della stessa distanza verso est.
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Esiste anche una componente AB, di magnitudini 5.4 e 6, separazione 1.9" (2007) e angolo di posizione 62°, più impegnativa da sdoppiare ma comunque alla portata di piccoli telescopi in serate con buon seeing. Per questa componente è stata calcolata l'orbita. Il suo periodo è di 907.6 anni.
 
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[[image:AA_Iota_Cancri_Mappa_Olcott.jpg|center|600px]]
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Un'altra componente, la AD, è costituita, oltre che dalla principale, da una stella di magnitudine 10.5, separata di 172.2" dalla principale e a 259° di angolo di posizione.
 
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<div style="text-align: center;">''Mappa per l'individuazione della Iota Cancri tratta dal libro di WIlliam Tyler Olcott "In Starland with a three inch telescope". Pubblicato nel 1909, il suo autore, avvocato di professione, era un valente astrofilo, instancable divulgatore e uno dei fondatori dell'AAVSO (American Association of Variable Star Observers)''</div>
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Cammille Flammarion ne suo "Le stelle e le curiosità del cielo" (1904) riporta quanto segue:
 
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''La stella n.12 è un sistema triplo. Grandezza delle componenti 5,8-6,5-7,5. Le due prime sono strette l'una contro l'altra a 1",4, la terza è discosta di 8",3: eccellente oggetto di osservazione per un buon cannocchiale. Dippiù, siamo di fronte a un importante sistema ternario: i due primi soli di questo lontano universo già decrissero, in un secolo, 53° l'uno attorno all'altro, rivelando quindi un periodo rivolutivo di circa 700 anni: quanto alla terza è così lenta che a compiere il suo giro deve certo impiegare parecchie migliaia di anni''
 
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La Iota Cancri è una doppia semplice, cioè il sistema ha due componenti in tutto.
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Scoperta da F.G.W. Struve nel 1777, e catalogata nel suo catalogo al numero 1268 (sigla moderna STF 1268), la distanza fra le componenti (al 2007) è passata da 31" a 30,5", mentre l'Angolo di Posizione è passato da 302° a 307°.
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Queste note sono tratte dal "Celestial Objects for Common Telescopes" del reverendo Thomas Webb. I sui appunti suonano spesso criptici, queste righe hanno il seguente significato (ringraziamo Robert Argyle della [http://www.webbdeepsky.com/ Webb Society] che ci ha aiutato a tradurle per esteso):
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5° in 230 anni: se questa fosse la velocità media il periodo di rivoluzione sarebbe superiore ai 16000 anni!
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stella doppia 12 Lyncis, alias FGW Struve (STF) 948, RA 6h39.2m Dec +59°32’
 
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magnitudini 5.2, 6.1, 7,4  Angoli di posizione 153°.7 e 304°.2  Separazioni 1”.5 and 8”.7
 
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componenti A e B verdastre, C bianco-bluastra.
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[[image:AA_Iota_Cancri_Immagini.jpg|center]]
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nel 1914 Phillips misurò angoli di 112°.2 e 306°.3 e separazioni di 1".6 e 8".5
 
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Webb trovava che A e B erano bianco-giallastre e C rossa nel, nel 1854, come anche Gerge Hunt (astrofilo inglese che possedeva un rifrattore da 200 mm).
 
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AB sono state allungate a 80x nel rifrattore da 94 mm di Webbs, e sdoppiate a momenti a 144x
 
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il sistema AB è una doppia fisica.
 
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[[image:AA_Iota_Cancri_Immagini.jpg|center]]
 
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<div style="text-align: center;">''Alcune immagini della Iota Cancri: a sinistra una schematizzazione prodotta con il software Aberrator, al centro un disegno dell'astrofilo Kenichi Kushida eseguito con un rifrattore da 102 mm, a destra una fotografia dello stesso autore ripresa con un telescopio da 250 mm di apertura''</div>
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<div style="text-align: center;">''Rappresentazione della 12 Lyncis al telescopio eseguita dall'astrofilo Richard Jepeal che ringraziamo per la collaborazione''</div>
 
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Una stella facile e pallida, dunque?
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Al contrario: l'astrofila americana Sissi Haas, nel suo libro "Double stars for Small Telescopes" (Stelle doppie per piccoli telescopi) ci trasmette un certo entusiasmo per la Iota Cancri: " Una stella doppia da esposizione. Con un telescopio da 60 mm a 25 ingrandimenti è una doppia separata e brillante e dai colori straordinari: una stella principale gialla come il Sole e una compagna blu savoia ('royal blu' in inglese). Questi colori si mostrano molto netti, con un contrasto quasi drammatico"

Versione corrente delle 21:44, 26 feb 2009

Una doppia al mese - Marzo 2009 - Iota Cancri


AR (2000) Dec (2000) magnitudine separazione AP
08 hh 46,7 mm +28° 46' 4,1/6.0 30,5" 307°




Mappa per l'individuazione della Iota Cancri


L'ammiraglio Smyth presenta la Iota Cancri come una stella doppia situata alla fine della chela settentrionale della figura del granchio (la costellazione del Cancro rappresenta infatti il granchio che Giunone mandò a uccidere Ercole), con una principale color arancio pallido di magnitudine 5,5 e una secondaria azzurra di magnitudine 8.

Come si vede i valori di magnitudine sono alquanto diversi da quelli riportati nella tabellina riassuntiva (tratti dal database del Washington Double Star Catalog), ma questo non ci deve meravigliare più di tanto; è anzi molto comune, sfogliando vecchi repertori di osservazioni di stelle doppie, trovare dati spesso difformi, da un osservatore all'altro, in termini di magnitudine e colorazione. Ad esempio il Burnham's Celestial Handbook indica colori più decisi, cioè giallo e blu.

A maggior ragione se confrontiamo queste stime con i moderni dati fotometrici e spettroscopici.



La stella doppia di questo mese è tutto sommato riposante, sia in termini di ricerca visuale che come difficoltà di risoluzione.


Sempre dalle note dell'ammiraglio Smyth, per trovare la Iota Cancri basta tracciare una inea immaginaria dalla stella Epsilon dei Gemelli fino a Polluce, e proseguire della stessa distanza verso est.




Mappa per l'individuazione della Iota Cancri tratta dal libro di WIlliam Tyler Olcott "In Starland with a three inch telescope". Pubblicato nel 1909, il suo autore, avvocato di professione, era un valente astrofilo, instancable divulgatore e uno dei fondatori dell'AAVSO (American Association of Variable Star Observers)


La Iota Cancri è una doppia semplice, cioè il sistema ha due componenti in tutto.

Scoperta da F.G.W. Struve nel 1777, e catalogata nel suo catalogo al numero 1268 (sigla moderna STF 1268), la distanza fra le componenti (al 2007) è passata da 31" a 30,5", mentre l'Angolo di Posizione è passato da 302° a 307°.

5° in 230 anni: se questa fosse la velocità media il periodo di rivoluzione sarebbe superiore ai 16000 anni!



Alcune immagini della Iota Cancri: a sinistra una schematizzazione prodotta con il software Aberrator, al centro un disegno dell'astrofilo Kenichi Kushida eseguito con un rifrattore da 102 mm, a destra una fotografia dello stesso autore ripresa con un telescopio da 250 mm di apertura


Una stella facile e pallida, dunque?


Al contrario: l'astrofila americana Sissi Haas, nel suo libro "Double stars for Small Telescopes" (Stelle doppie per piccoli telescopi) ci trasmette un certo entusiasmo per la Iota Cancri: " Una stella doppia da esposizione. Con un telescopio da 60 mm a 25 ingrandimenti è una doppia separata e brillante e dai colori straordinari: una stella principale gialla come il Sole e una compagna blu savoia ('royal blu' in inglese). Questi colori si mostrano molto netti, con un contrasto quasi drammatico"


Ringraziamo:

l'editore Legenda che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie.

l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma Aberrator con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio.

l'astrofilo Kenichi Kushida per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo Kazumi Funakoshi per il supporto tecnico.

l'astrofilo Toshimi Taki per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie.


Per saperne qualcosa in più sulle Stelle Doppie ...

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