Cielo di Settembre 2019

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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* [http://www.arar.it/oculus/2010/OculusEnoch_Numero_26_novembredicembre2010.pdf '''Tutti i nomi della Luna Piena'''], un articolo in un notiziario a cura dell'ARAR di Ravenna spiega perchè periodicamente i media parlano di Lune con nomi fantasiosi, a volte fuorvianti (lune rosa, lune della fragola, ecc.).
* [http://www.arar.it/oculus/2010/OculusEnoch_Numero_26_novembredicembre2010.pdf '''Tutti i nomi della Luna Piena'''], un articolo in un notiziario a cura dell'ARAR di Ravenna spiega perchè periodicamente i media parlano di Lune con nomi fantasiosi, a volte fuorvianti (lune rosa, lune della fragola, ecc.).
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* [http://astronomiapraticapertutti.blogspot.it/2015/07/i-nomi-e-i-colori-della-luna.html '''I Nomi e i Colori della Luna'''], un articolo a cura di Giuseppe Petricca (Astronomia Pratica) che illustra tutta la nomenclatura che viene data alle varie lune piene durante l'anno, risalendo alle sue origini storiche.
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* [http://astropratica.space/nomi-e-colori-della-luna/ '''I Nomi e i Colori della Luna'''], un articolo a cura di Giuseppe Petricca (Astronomia Pratica) che illustra tutta la nomenclatura che viene data alle varie lune piene durante l'anno, risalendo alle sue origini storiche.
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'''Nettuno''': il giorno 10 settembre il pianeta si trova all’opposizione. Nettuno rimane quindi osservabile per tutta la notte. Lo si può individuare ad Est dopo il tramonto del Sole, al culmine a Sud nelle ore centrali della notte e a Sud-Ovest prima dell’alba. Nonostante le condizioni ottimali di osservabilità, è comunque necessario l’uso del telescopio per poter individuare il pianeta, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un lungo periodo, fino all’anno 2022.  
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'''Nettuno''': il giorno 10 settembre il pianeta si trova all’opposizione. Nettuno rimane quindi osservabile per tutta la notte. Lo si può individuare ad Est dopo il tramonto del Sole, al culmine a Sud nelle ore centrali della notte e a Sud-Ovest prima dell’alba. Nonostante le condizioni ottimali di osservabilità, è comunque necessario l’uso del telescopio per poter individuare il pianeta, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un lungo periodo, fino all’anno 2022 [[media:Nettuno_9-2019.JPG|'''(vedi mappa)''']].  
|[[Image:Nettuno_9_2019.png|120px|link=Pianeti_di_Settembre_2019#NETTUNO]]
|[[Image:Nettuno_9_2019.png|120px|link=Pianeti_di_Settembre_2019#NETTUNO]]
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Settembre è un ottimo mese per osservare le stelle cadenti, dato che le notti cominciano ad allungarsi, il clima diviene più mite e il numero delle sporadiche, che si assommano alle meteore dei vari sciami, raggiunge nel nostro emisfero il suo massimo annuale. In questo periodo dell’anno il punto nello spazio verso cui la Terra si muove lungo la sua orbita viene a trovarsi più alto nel cielo, pertanto alle nostre latitudini l’atmosfera terrestre viene investita da una quantità maggiore di particelle meteoriche.  
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Settembre è un ottimo mese per osservare le stelle cadenti, dato che le notti cominciano ad allungarsi, il clima diviene più mite e il numero delle sporadiche, che si assommano alle meteore dei vari sciami, raggiunge nel nostro emisfero il suo massimo annuale. In questo periodo dell’anno il punto nello spazio verso cui la Terra si muove lungo la sua orbita viene a trovarsi più alto nel cielo, pertanto alle nostre latitudini l’atmosfera terrestre viene investita da una quantità maggiore di particelle meteoriche. <br>
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Se osserviamo attentamente il cielo in condizioni ottimali di trasparenza e di non inquinamento luminoso potremo aspettarci di osservare in un’ora 10-20 stelle cadenti, con un minimo di prima sera e un massimo prima dell’alba.
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Se osserviamo attentamente il cielo in condizioni ottimali di trasparenza e di non inquinamento luminoso potremo aspettarci di osservare in un’ora 10-20 stelle cadenti, con un minimo di prima sera e un massimo prima dell’alba. <br>
Per tutto il mese le regioni di cielo comprese tra le costellazioni dell’Auriga, Perseo, Ariete e Pesci offrono il maggiore interesse per chi osserva meteore, poiché da qui si sovrappone l’attività di numerose correnti minori molto vicine tra loro.  
Per tutto il mese le regioni di cielo comprese tra le costellazioni dell’Auriga, Perseo, Ariete e Pesci offrono il maggiore interesse per chi osserva meteore, poiché da qui si sovrappone l’attività di numerose correnti minori molto vicine tra loro.  
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Nelle notti a cavallo tra agosto e settembre è attiva la corrente meteorica delle Aurigidi, uno sciame molto interessante, originato dalla cometa a lungo periodo 1911 Kiess, che mostra meteore veloci simili a quelle delle Perseidi e frequenze orarie all’incirca di una decina di meteore. Questo sciame è di particolare interesse poiché la sua attività è a volte variabile e può mostrare in particolari circostanze gravitazionali coi pianeti maggiori dei veri e propri exploit di centinaia di meteore, come è avvenuto ad esempio nel 1986 (ZHR 250) e nel 1994 (ZHR 400). Lo studio di queste meteore appare interessante in quanto l'area radiante risulta sfasata da quella teorica e spostata più a est allorchè avvengono gli exploit, tanto che alcuni hanno messo in dubbio che si tratti di uno stesso sciame. Quest'anno avremo un'ottima occasione per osservarle poichè la Luna sarà al novilunio il 30 agosto. Il radiante sarà ben osservabile alle nostre latitudini da dopo mezzanotte fino alle prime luci dell'alba.   
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Nelle notti a cavallo tra agosto e settembre è attiva la corrente meteorica delle '''Aurigidi''', uno sciame molto interessante, originato dalla cometa a lungo periodo 1911 Kiess, che mostra meteore veloci simili a quelle delle Perseidi e frequenze orarie all’incirca di una decina di meteore. Questo sciame è di particolare interesse poiché la sua attività è a volte variabile e può mostrare in particolari circostanze gravitazionali coi pianeti maggiori dei veri e propri exploit di centinaia di meteore, come è avvenuto ad esempio nel 1986 (ZHR 250) e nel 1994 (ZHR 400). Lo studio di queste meteore appare interessante in quanto l'area radiante risulta sfasata da quella teorica e spostata più a est allorchè avvengono gli exploit, tanto che alcuni hanno messo in dubbio che si tratti di uno stesso sciame. Quest'anno avremo un'ottima occasione per osservarle poichè la Luna sarà al novilunio il 30 agosto. Il radiante sarà ben osservabile alle nostre latitudini da dopo mezzanotte fino alle prime luci dell'alba.   
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Verso il 5/6/7 settembre diventano più evidenti le epsilon Perseidi, uno sciame già conosciuto a fine '800 grazie ai disegni di W.Denning, ritornato di attualità in questi ultimi anni per aver mostrato un inatteso rinvigorirsi della frequenza e aver avuto una decisa conferma da parte dalle osservazioni video. Quest’anno la loro visione sarà favorevole, data l’assenza del disturbo lunare e in quanto la maggiore attività è prevista nelle ore notturne del 6/7 settembre.  
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Verso il 5/6/7 settembre diventano più evidenti le '''epsilon Perseidi''', uno sciame già conosciuto a fine '800 grazie ai disegni di W.Denning, ritornato di attualità in questi ultimi anni per aver mostrato un inatteso rinvigorirsi della frequenza e aver avuto una decisa conferma da parte dalle osservazioni video. Quest’anno la loro visione sarà favorevole, data l’assenza del disturbo lunare e in quanto la maggiore attività è prevista nelle ore notturne del 6/7 settembre. <br>
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Intorno all’8/9/10 settembre potremo ben osservare, sempre nella seconda parte della notte dopo il tramonto della Luna, irradiarsi da poco più in alto in declinazione anche le Perseidi di settembre (max 9 settembre), una corrente alquanto irregolare generata dalla cometa Bradfield, che mostra in genere meteore di medio-debole luminosità.
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Intorno all’8/9/10 settembre potremo ben osservare, sempre nella seconda parte della notte dopo il tramonto della Luna, irradiarsi da poco più in alto in declinazione anche le '''Perseidi di settembre''' (max 9 settembre), una corrente alquanto irregolare generata dalla cometa Bradfield, che mostra in genere meteore di medio-debole luminosità. <br>
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Molte stelle cadenti in settembre mostrano un’alta velocità e risulta spesso molto difficile per chi osserva visualmente decidere sulla base allo spostamento angolare a quale radiante appartengano, è consigliabile pertanto per chi osserva visualmente disegnarle tutte su delle carte stellari, possibilmente su quelle specifiche per meteore [*] per poter valutare poi a tavolino il tipo di associazione.
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Molte stelle cadenti in settembre mostrano un’alta velocità e risulta spesso molto difficile per chi osserva visualmente decidere sulla base allo spostamento angolare a quale radiante appartengano, è consigliabile pertanto per chi osserva visualmente disegnarle tutte su delle carte stellari, possibilmente su quelle specifiche per meteore [*] per poter valutare poi a tavolino il tipo di associazione. <br>
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Nell'ultima decade del mese la progressiva assenza della Luna permetterà nuovamente proficue osservazioni soprattutto della diffusa corrente eclitticale delle Piscidi (max 20 settembre) e di quella delle delta Aurigidi (max 3/4 ottobre), attiva già dal 22 settembre e poi per tutto il mese sucessivo.
Nell'ultima decade del mese la progressiva assenza della Luna permetterà nuovamente proficue osservazioni soprattutto della diffusa corrente eclitticale delle Piscidi (max 20 settembre) e di quella delle delta Aurigidi (max 3/4 ottobre), attiva già dal 22 settembre e poi per tutto il mese sucessivo.
[*] http://meteore.uai.it/mappe.htm
[*] http://meteore.uai.it/mappe.htm
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'''COMETE DI SETTEMBRE 2019'''
'''COMETE DI SETTEMBRE 2019'''
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<span style="color:red">'''testo in corso di aggiornamento'''</span> ...................... ......................  
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[[File:Comete set 2019.png|center]]
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'''C/2018 W2 Africano'''
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Questa cometa si muoverà nel mese di settembre tra le costellazioni del Perseo, Andromeda, Pegaso e Pesci, quindi la sua declinazione andrà via via diminuendo nel corso del mese. Arriverà al perielio il 5 settembre e di conseguenza la sua luminosità andrà ad aumentare per tutto il mese di settembre arrivando a fine mese alla magnitudine 8.8.
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Il massimo avvicinamento alla Terra si avrà il 27 settembre a circa 73 milioni di km ed il giorno 19 si troverà a qualche grado dalla grande galassia di Andromeda M31.
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[[File:Tabella africano set 2019.png|center]]
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|[[Image:C2019 W2 lightcurve set 2019 africano.png|thumb|Curva di luce della cometa C/2018 W2 (Africano)]]
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|[[Image:C2018W2 visibilita set 2019.JPG|thumb|Mappa della visibilità della cometA C/2018 W2 (Africano)]]
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|[[Image:Mappa C2018 W2Africano-set 2019.jpg|thumb|Mappa del percorso della cometa C/2018 W2 (Africano)]]
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|[[Image:Mappa2 C2018 W2 (Africano) set 2019.jpg|thumb|Mappa del percorso della cometa C/2018 W2 (Africano) nei pressi di Andromeda]]
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'''C/2018 N2 ASASSN'''
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Questa come si muoverà ad inizio mese nella costellazione dell’Ariete e nella seconda parte del mese nella costellazione del Triangolo. Sarà visibile per tutta la parte della notte e la sua magnitudine andrà sensibilmente ad aumentare nel corso del mese arrivando a circa 11.8, proprio perché il perielio sarà il 11 novembre prossimo. Il massimo avvicinamento alla Terra avverrà il 20 ottobre a circa 330 milioni di km. A fine mese di troverà a circa 2° ad est della galassia M33.
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''Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.''
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[[File:Tabella ASASSN set 2019.png|center]]
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|[[Image:C2018N2ASASSN visibilita set 2019.JPG|thumb|Mappa della visibilità della cometaC/2018 N2 ASASSN]]
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'''260/P McNaught'''
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Questa cometa avrà il suo perielio il 12 settembre 2019 e sta continuando a manifestare un’attività interessante. La sua magnitudine è attualmente di circa 12 e sarà pressoché costante per tutto il mese.
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Si muoverà per la prima parte del mese nella costellazione dei Pesci per poi via via risalire di declinazione ed entrare dapprima nella costellazione del Triangolo e successivamente nella costellazione del Perseo.
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[[File:Tabella McNaught set 2019.png|center]]
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|[[Image:260P lightcurve set 2019.png|thumb|Curva di luce della cometa 260/P McNaught]]
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|[[Image:260P visibilita set 2019.JPG|thumb|Mappa della visibilità della cometa 260/P McNaught]]
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'''29/P Schwassmann-Wachmann'''
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Come detto lo scorso mese, inizia ad essere visibile nella seconda parte della notte, la oramai famosa cometa 29/P che ci potrà riservare sempre sorprese con i suoi inaspettati outburst. Si muoverà per tutto il mese di agosto nella costellazione dei Pesci e sarò visibile per tutta la notte, sorgendo ad inizio mese alle 21:29.
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''Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.''
''Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.''
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'''ASTEROIDI PER SETTEMBRE 2019'''
'''ASTEROIDI PER SETTEMBRE 2019'''
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Questo mese lanciamo la sfida all'osservazione dell'asteroide della fascia principale '''(51) Nemausa'''.
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Visibile nella costellazione del Sagittario  per poi spostarsi nell'Aquila con una luminosità di 11.9 mag. non è certo un oggetto facile da individuare ma con un po' di volontà si riuscirà con un piccolo telescopio a osservarlo.
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(51) Nemausa è stato scoperto 22 gennaio 1858 da '''J. Laurent'''. Il suo nome latino Nemausa è relativo alla città dove era situato l'osservatorio da cui Laurent osservava.
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L'asteroide ha una dimensione di circa 148 km e dall'osservazione fotometrica è stato individuato un compagno, per cui (51) Nemausa è un asteroide binario.
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| [[Image:Nemausa percorso set 2019.png|thumb|Percorso apparente nella volta celeste dell'asteroide (51) Nemausa. Dalla costellazione del Sagittario andrà a far visita all'Aquila]]
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| [[Image:Nemausa part set 2019.png|thumb|Il percorso dell'asteroide (51) Nemausa  dal 01/09/2019 al 30/09/2019 ]]
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Versione corrente delle 11:28, 15 set 2019

Diventa anche tu Apprendista Astrofilo con l’aiuto del Cielo del Mese!


Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici image:AA minilogoA2 35.gif o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!

Indice

INDICE

L'ASTROFOTO DEL MESE


"Transito della Stazione Spaziale Internazionale davanti al Sole"
Immagine ripresa con un rifrattore da 72 mm focale 435 mm utilizzando una ZWO ASI120mm.
Ripresa effettuata dagli astrofili dell'Associazione Astrofili Bolognese AAB il 3 agosto 2019 alle 14:23:38 UT nella località Villafranca (Modena) per essere dentro la fascia di visiilità.

Credits: Adriano Valvasori, Roberto Di Luca, Laura Leonelli, Davide Alboresi Lenzi, Frigeri Massimiliano.






PER PRIMA COSA IL CIELO SERENO

Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare

Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu


SOLE



Il giorno 17 passa dalla costellazione del Leone a quella della Vergine.

  • 1 settembre: il sole sorge alle 6.37; tramonta alle 19.46
  • 15 settembre: il sole sorge alle 6.51; tramonta alle 19.22
  • 30 settembre: il sole sorge alle 7.07; tramonta alle 18.56

Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 20 minuti per una località alla latitudine media italiana.


23 settembre = Equinozio d'Autunno , alle ore 09:50 TMEC.


(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)



Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho

Segnaliamo un sito alternativo per seguire l'aspetto del Sole giorno per giorno :
- https://umbra.nascom.nasa.gov/newsite/images.html



LUNA


Le Fasi:

Fasi Lunari settembre 2019

Data Fase Orario

06/09/2019

Primo Quarto

05h 10m

14/09/2019

Luna Piena

06h 33m

22/09/2019

Ultimo Quarto

04h 41m

28/09/2019

Luna Nuova

20h 26m



Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile:

  • T.M.E.C. (Tempo Medio Europa Centrale = TU + 1h) da domenica 1 gennaio 2019 a sabato 30 marzo 2019 e da lunedì 28 ottobre a martedì 31 dicembre 2019
  • O.E. (Ora Estiva = TU + 2h) da domenica 31 marzo 2019 a domenica 27 ottobre 2019

Fonte U.S. Naval Observatory



Diagramma di librazione per il mese di Settembre 2019

Una breve spiegazione del fenomeno delle librazioni e perchè sono interessanti per chi osserva la Luna


- Fasi lunari e librazioni - a cura dello Scientific Visualization Studio della NASA


Quando la Luna è piena e al perigeo si verifica un evento comunemente noto come Super-Luna. Ecco le date delle prossime Super-Lune.


Come si vede la Luna ora? A cura dello U.S. Naval Observatory

  • Tutti i nomi della Luna Piena, un articolo in un notiziario a cura dell'ARAR di Ravenna spiega perchè periodicamente i media parlano di Lune con nomi fantasiosi, a volte fuorvianti (lune rosa, lune della fragola, ecc.).
  • I Nomi e i Colori della Luna, un articolo a cura di Giuseppe Petricca (Astronomia Pratica) che illustra tutta la nomenclatura che viene data alle varie lune piene durante l'anno, risalendo alle sue origini storiche.


Passi sulla Luna: Posidonius


Archivio di Passi sulla Luna: osservazioni, storia e materiali lunari

Sezione a cura di Paolo Morini e Alfonso Zaccaria.

Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Sezione di Ricerca Luna UAI


Contributi di Paolo Morini, Giovanna Ranotto, Alfonso Zaccaria.


OSSERVIAMO IL FALCETTO DI LUNA CRESCENTE



Falce di Luna, le foto dei nostri lettori
La falce lunare vicina alla Luna nuova
Che cos'è il crepuscolo? (da Wikipedia)
L'Eclittica al tramonto: attenzione al calendario!
Falcetto Luna crescente
31 agosto ore 20:00
Falcetto Luna crescente
1 settembre ore 20:15
Fine del crepuscolo civile
Falcetto Luna crescente
2 settembre ore 20:47
Fine del crepuscolo nautico
Falcetto Luna crescente
29 settembre ore 19:15
Falcetto Luna crescente
30 settembre ore 19:23
Fine del crepuscolo civile
Falcetto Luna crescente
1 ottobre ore 19:54
Fine del crepuscolo nautico
Mappa visibilità 10 settembre
Mappa visibilità 11 settembre


Il 29 settembre 2019, al tramonto del Sole, la Luna ha un'età di 22.5 ore e una fase dell'1.5%. Il giorno successivo, 30 settembre 2019, al tramonto del Sole la Luna ha un'età di 46.5 ore e una fase del 5.7%.

Da Astronomia UAI un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà)

A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto.

Mappe del cielo realizzate con Stellarium

Le mappe di visibilità sono state concesse dal loro autore, il dr. R.H. (Rob) van Gent dell'Istituto di matematica dell'Università di Utrecht che ringraziamo per la collaborazione. Il dr. van Gent mantiene un sito sulle previsioni di visibilità del crescente di Luna.


LE MAREE


L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche.

Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).


ITALIA SETTENTRIONALE
Imperia Genova La Spezia Ravenna Venezia Trieste


ITALIA CENTRALE
Livorno Piombino Civitavecchia Ancona


ITALIA MERIDIONALE E ISOLE
Napoli Cagliari Palermo Porto Empedocle Messina Taranto Brindisi



Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante campo di indagine e di studio.



PIANETI


  • Pianeti di Settembre 2019 : Le immagini nella colonna di destra mostrano lo spostamento mensile del pianeta nel cielo. Cliccando sulle stesse si aprirà una versione a maggiore risoluzione.


Mercurio: questo mese di settembre non è favorevole all’osservazione dell’elusivo pianeta. Mercurio si trova in congiunzione con il Sole il 4 settembre. In seguito torna in orario serale sull’orizzonte occidentale, ma rimanendo estremamente basso in cielo e sempre nella luce del crepuscolo che ne ostacola l’individuazione. Il giorno 13 è in congiunzione con Venere.


Venere: dopo una lunga assenza dai cieli serali, il luminoso Venere si accinge a farvi ritorno. Dovremo tuttavia attendere il mese di ottobre per osservarlo in condizioni relativamente agevoli. In queste settimane Venere rimane ancora molto vicino al Sole ed estremamente basso sull’orizzonte occidentale, dove, insieme a Mercurio – con cui, come già indicato nel paragrafo precedente, si trova in congiunzione il giorno 13 – rimane sempre immerso nella luce del crepuscolo. Venere a fine mese tramonta appena mezz’ora dopo il Sole: non c’è abbastanza tempo perché cali l’oscurità e riuscire ad osservarlo facilmente. Nel corso del mese Venere completa il percorso nella costellazione del Leone e percorre un ampio tratto della Vergine.

Marte: il pianeta rosso è inosservabile per tutto il mese. Il 2 settembre si trova in congiunzione con il Sole. Nelle settimane successive si affaccia sull’orizzonte orientale, ma è ancora molto vicino al Sole. Rimane pertanto estremamente basso in cielo, praticamente impossibile da individuare nella luce dell’alba. Dovremo attendere il mese successivo per tentarne l’osservazione al mattino presto. Marte completa il suo percorso nella costellazione del Leone e il giorno 24 entra nella Vergine.


Giove: dopo aver dominato la volta celeste per tutta la stagione estiva, il pianeta gigante orami limita la sua presenza in cielo alle prime ore della notte. Possiamo osservare Giove progressivamente più basso in cielo in direzione Sud – Ovest. A fine mese lo vediamo tramontare già intorno alle ore 22.00. Giove si trova ancora nella costellazione dell’Ofiuco, dove si sposta lentamente in direzione del Sagittario.


Saturno: le condizioni di osservabilità di Saturno sono ancora buone nel corso della prima parte della notte. Al calare del Sole lo possiamo individuare mentre culmina a Sud. Nelle ore successive si avvia a tramontare a Sud – Ovest, preceduto da Giove. Il 18 settembre inverte il proprio moto, che torna diretto, ancora all’interno della costellazione del Sagittario.


Urano: il pianeta è osservabile per gran parte della notte. Il pianeta compare a Est nel corso della prima parte della notte e lo si può seguire mentre culmina a Sud nel corso delle ore seguenti. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo individuare agevolmente si consiglia l’utilizzo di un telescopio. Il pianeta si sposta lentamente con moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete, vicino al limite con la Balena e i Pesci.


Nettuno: il giorno 10 settembre il pianeta si trova all’opposizione. Nettuno rimane quindi osservabile per tutta la notte. Lo si può individuare ad Est dopo il tramonto del Sole, al culmine a Sud nelle ore centrali della notte e a Sud-Ovest prima dell’alba. Nonostante le condizioni ottimali di osservabilità, è comunque necessario l’uso del telescopio per poter individuare il pianeta, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un lungo periodo, fino all’anno 2022 (vedi mappa).


Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Lo si può cercare a Sud all’inizio della notte. Non è molto distante da Saturno. Le condizioni di osservabilità dei due pianeti sono quindi molto simili. Con il passare delle ore lo si trova sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest. A causa della luminosità molto bassa, è sempre indispensabile l’utilizzo di un telescopio di adeguata potenza per poterlo osservare. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario ancora per molti anni, fino al 2023.




CONGIUNZIONI


Luna - Giove : da non perdere lo spettacolare allineamento di astri, visibile la sera del 6 settembre. Il corteo è aperto, a Sud-Ovest, dalla rossa Antares, la stella più luminosa della costellazione dello Scorpione, seguita dal pianeta Giove, nell’Ofiuco, e dalla Luna al Primo Quarto, e, infine, da Saturno nel Sagittario (vedi mappa)

Luna - Saturno : l’8 settembre cambia l’ordine degli astri allineati a Sud-Ovest. La Luna “sorpassa” Saturno, nella costellazione del Sagittario. Più in basso troviamo ancora Giove ed Antares. (vedi mappa)

Luna - Venere : Venere è ancora molto basso sull’orizzonte occidentale. La sera del 29 settembre troviamo il pianeta, ancora praticamente inosservabile, nella luce del tramonto, sotto la Luna anch’essa quasi impercettibile, reduce dalla fase di Luna Nuova. Venere e la Luna si trovano nella costellazione della Vergine. (vedi mappa)


OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO

Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di settembre 2019.

Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.



OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.

  • ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
  • Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.


COSTELLAZIONI


Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell'estate. Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare. Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull'orizzonte lo Scorpione, seguito dal Sagittario e, più in alto, dall'Ofiuco e da Ercole.
Più a Nord - Ovest tramonta invece la brillante stella Arturo, nella costellazione del Bootes: al suo fianco sinistro notiamo la piccola costellazione della Corona Boreale.
Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi verso l'orizzonte occidentale. La descrizione dettagliata del Triangolo Estivo è consultabile nelle rubriche del Cielo di Luglio e Agosto, ma ne ricordiamo ancora una volta le componenti principali: sopra il Sagittario troviamo l'Aquila, con la stella Altair che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo.
La stella più brillante delle tre è invece Vega, nella Lira. La figura geometrica è completata da Deneb, la coda del Cigno. Con l'aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare anche le costellazioni minori, disposte tra l'Aquila e il Cigno; in particolare, sono riconoscibili la Volpetta, la Freccia e il Delfino.
Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti.
Capricorno, Acquario e Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti.
Più facile da trovare la minuscola costellazione dell'Ariete, che vedremo sorgere a Est.
Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze: Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est.
Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di Andromeda, dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede già ad occhio nudo) è possibile osservare l'omonima galassia. Andromeda è seguita da Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso la Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a "W", e la meno appariscente costellazione di Cefeo.
Tra Perseo e Cassiopea c'è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita di essere osservato: si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo".
I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce, separati da circa un migliaio di anni luce l'uno dall'altro.
Il "Doppio Ammasso" è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo, che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel ristretto campo inquadrato da un telescopio.
Completiamo la descrizione della volta celeste con l'Orsa Maggiore, che troviamo a Nord - Ovest, accompagnata dal Dragone, un "serpente" di stelle che si snoda tra le due Orse.


Note:(*)
Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.



Quante sono le costellazioni zodiacali?
12, 13 o ... molte di più ? Scoprilo cliccando qui.



CARTE DEL CIELO

Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano

Elenco delle stelle che hanno un nome

Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI


Mappe del cielo del mese



Orizzonte Nord
15 settembre ore 22:00
Orizzonte Est
15 settembre ore 22:00
Orizzonte Sud
15 settembre ore 22:00
Orizzonte Ovest
15 settembre ore 22:00
Zenit
15 settembre ore 22:00

Congiunzioni



Congiunzione Luna Giove
6 settembre ore 22:00
Congiunzione Luna Saturno
8 settembre alle ore 22:00
Congiunzione Luna Venere
29 settembre alle 19:00


Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium


METEORE

a cura di Enrico Stomeo - Sezione Meteore UAI

METEORE DI SETTEMBRE 2019


Settembre è un ottimo mese per osservare le stelle cadenti, dato che le notti cominciano ad allungarsi, il clima diviene più mite e il numero delle sporadiche, che si assommano alle meteore dei vari sciami, raggiunge nel nostro emisfero il suo massimo annuale. In questo periodo dell’anno il punto nello spazio verso cui la Terra si muove lungo la sua orbita viene a trovarsi più alto nel cielo, pertanto alle nostre latitudini l’atmosfera terrestre viene investita da una quantità maggiore di particelle meteoriche.
Se osserviamo attentamente il cielo in condizioni ottimali di trasparenza e di non inquinamento luminoso potremo aspettarci di osservare in un’ora 10-20 stelle cadenti, con un minimo di prima sera e un massimo prima dell’alba.
Per tutto il mese le regioni di cielo comprese tra le costellazioni dell’Auriga, Perseo, Ariete e Pesci offrono il maggiore interesse per chi osserva meteore, poiché da qui si sovrappone l’attività di numerose correnti minori molto vicine tra loro.


Grosso bolide filmato il 4 settembre 2012 sui cieli del Friuli, che ha mostrato lungo il percorso ben 8 flare seguiti da un'evidente frammentazione finale. © E.Stomeo (Venezia) - IMG-UAIsm /IMO Video Network.



Nelle notti a cavallo tra agosto e settembre è attiva la corrente meteorica delle Aurigidi, uno sciame molto interessante, originato dalla cometa a lungo periodo 1911 Kiess, che mostra meteore veloci simili a quelle delle Perseidi e frequenze orarie all’incirca di una decina di meteore. Questo sciame è di particolare interesse poiché la sua attività è a volte variabile e può mostrare in particolari circostanze gravitazionali coi pianeti maggiori dei veri e propri exploit di centinaia di meteore, come è avvenuto ad esempio nel 1986 (ZHR 250) e nel 1994 (ZHR 400). Lo studio di queste meteore appare interessante in quanto l'area radiante risulta sfasata da quella teorica e spostata più a est allorchè avvengono gli exploit, tanto che alcuni hanno messo in dubbio che si tratti di uno stesso sciame. Quest'anno avremo un'ottima occasione per osservarle poichè la Luna sarà al novilunio il 30 agosto. Il radiante sarà ben osservabile alle nostre latitudini da dopo mezzanotte fino alle prime luci dell'alba.

Moto diurno dei principali radianti di settembre nella zona tra Auriga e Perseo.



Verso il 5/6/7 settembre diventano più evidenti le epsilon Perseidi, uno sciame già conosciuto a fine '800 grazie ai disegni di W.Denning, ritornato di attualità in questi ultimi anni per aver mostrato un inatteso rinvigorirsi della frequenza e aver avuto una decisa conferma da parte dalle osservazioni video. Quest’anno la loro visione sarà favorevole, data l’assenza del disturbo lunare e in quanto la maggiore attività è prevista nelle ore notturne del 6/7 settembre.
Intorno all’8/9/10 settembre potremo ben osservare, sempre nella seconda parte della notte dopo il tramonto della Luna, irradiarsi da poco più in alto in declinazione anche le Perseidi di settembre (max 9 settembre), una corrente alquanto irregolare generata dalla cometa Bradfield, che mostra in genere meteore di medio-debole luminosità.

Molte stelle cadenti in settembre mostrano un’alta velocità e risulta spesso molto difficile per chi osserva visualmente decidere sulla base allo spostamento angolare a quale radiante appartengano, è consigliabile pertanto per chi osserva visualmente disegnarle tutte su delle carte stellari, possibilmente su quelle specifiche per meteore [*] per poter valutare poi a tavolino il tipo di associazione.

Nell'ultima decade del mese la progressiva assenza della Luna permetterà nuovamente proficue osservazioni soprattutto della diffusa corrente eclitticale delle Piscidi (max 20 settembre) e di quella delle delta Aurigidi (max 3/4 ottobre), attiva già dal 22 settembre e poi per tutto il mese sucessivo.


[*] http://meteore.uai.it/mappe.htm

---


In http://meteore.uai.it/sciami/2019/set2019.htm maggiori dettagli sulle meteore di settembre.

In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati.

Scrivere a < meteore@uai.it > per collaborare o segnalare avvistamenti di bolidi.



COMETE

a cura di Adriano Valvasori

COMETE DI SETTEMBRE 2019



C/2018 W2 Africano

Questa cometa si muoverà nel mese di settembre tra le costellazioni del Perseo, Andromeda, Pegaso e Pesci, quindi la sua declinazione andrà via via diminuendo nel corso del mese. Arriverà al perielio il 5 settembre e di conseguenza la sua luminosità andrà ad aumentare per tutto il mese di settembre arrivando a fine mese alla magnitudine 8.8. Il massimo avvicinamento alla Terra si avrà il 27 settembre a circa 73 milioni di km ed il giorno 19 si troverà a qualche grado dalla grande galassia di Andromeda M31.



Curva di luce della cometa C/2018 W2 (Africano)
Mappa della visibilità della cometA C/2018 W2 (Africano)
Mappa del percorso della cometa C/2018 W2 (Africano)
Mappa del percorso della cometa C/2018 W2 (Africano) nei pressi di Andromeda






C/2018 N2 ASASSN

Questa come si muoverà ad inizio mese nella costellazione dell’Ariete e nella seconda parte del mese nella costellazione del Triangolo. Sarà visibile per tutta la parte della notte e la sua magnitudine andrà sensibilmente ad aumentare nel corso del mese arrivando a circa 11.8, proprio perché il perielio sarà il 11 novembre prossimo. Il massimo avvicinamento alla Terra avverrà il 20 ottobre a circa 330 milioni di km. A fine mese di troverà a circa 2° ad est della galassia M33. Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.



Curva di luce della cometaC/2018 N2 ASASSN
Mappa della visibilità della cometaC/2018 N2 ASASSN
Mappa del percorso della cometa C/2018 N2 ASASSN






260/P McNaught

Questa cometa avrà il suo perielio il 12 settembre 2019 e sta continuando a manifestare un’attività interessante. La sua magnitudine è attualmente di circa 12 e sarà pressoché costante per tutto il mese. Si muoverà per la prima parte del mese nella costellazione dei Pesci per poi via via risalire di declinazione ed entrare dapprima nella costellazione del Triangolo e successivamente nella costellazione del Perseo.



Curva di luce della cometa 260/P McNaught
Mappa della visibilità della cometa 260/P McNaught
Mappa del percorso della cometa 260/P McNaught






29/P Schwassmann-Wachmann

Come detto lo scorso mese, inizia ad essere visibile nella seconda parte della notte, la oramai famosa cometa 29/P che ci potrà riservare sempre sorprese con i suoi inaspettati outburst. Si muoverà per tutto il mese di agosto nella costellazione dei Pesci e sarò visibile per tutta la notte, sorgendo ad inizio mese alle 21:29.



Curva di luce della cometa 29/P Schwassmann-Wachmann
Mappa della visibilità della cometa 29/P Schwassmann-Wachmann
Mappa del percorso della cometa 29/P Schwassmann-Wachmann





Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.


Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:

http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html

Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail comete@uai.it
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ASTEROIDI

a cura di Paolo Bacci



ASTEROIDI PER SETTEMBRE 2019

Questo mese lanciamo la sfida all'osservazione dell'asteroide della fascia principale (51) Nemausa.

Visibile nella costellazione del Sagittario per poi spostarsi nell'Aquila con una luminosità di 11.9 mag. non è certo un oggetto facile da individuare ma con un po' di volontà si riuscirà con un piccolo telescopio a osservarlo.

(51) Nemausa è stato scoperto 22 gennaio 1858 da J. Laurent. Il suo nome latino Nemausa è relativo alla città dove era situato l'osservatorio da cui Laurent osservava.

L'asteroide ha una dimensione di circa 148 km e dall'osservazione fotometrica è stato individuato un compagno, per cui (51) Nemausa è un asteroide binario.


Percorso apparente nella volta celeste dell'asteroide (51) Nemausa. Dalla costellazione del Sagittario andrà a far visita all'Aquila
Il percorso dell'asteroide (51) Nemausa dal 01/09/2019 al 30/09/2019





Asteroidi in opposizione nel mese di Agosto 2019
01 Settembre 2019 (130) Elektra mag. 10.5
06 Settembre 2019 (135) Hertha mag. 9.6
09 Settembre 2019 (13) Egeria mag. 10.8
18 Settembre 2019 (36) Atalante mag. 10.5
22 Settembre 2019 (103) Hera mag. 10.8
23 Settembre 2019 (247) Eukrate mag. 10.4
29 Settembre 2019 (21) Lutetia mag. 9.4


CALENDARIO DELLE PROSSIME OPPOSIZIONI DI RILIEVO 2019 - Asteroidi luminosi con mag.<11 (*)
01 Ottobre 2019 (52) Europa mag. 10.8
11 Ottobre 2019 (29) Amphitrite mag. 8.7
16 Ottobre 2019 (33) Polyhymnia mag. 10.2
19 Ottobre 2019 (14) Irene mag. 10.6
26 Ottobre 2019 (9) Metis mag. 8.6
02 Novembre 2019 (196) Philomela mag. 10.9
06 Novembre 2019 (675) Ludmilla mag. 10.5
12 Novembre 2019 (4) Vesta mag. 6.5
24 Novembre 2019 (10) Hygiea mag. 10.3
26 Novembre 2019 (88) Thisbe mag. 10.9
02 Dicembre 2019 (97) Klotho mag. 9.9
10 Dicembre 2019 (28) Bellona mag. 10.4
23 Dicembre 2019 (563) Suleika mag. 10.6
29 Dicembre 2019 (69) Hesperia mag. 10.4
12 Gennaio 2020 (192) Nausikaa mag. 10.0
16 Gennaio 2020 (511) Davida mag. 9.6
21 Gennaio 2020 (5) Astraea mag. 8.9
22 Gennaio 2020 (230) Athamantis mag. 10.4
02 Febbraio 2020 (139) Juewa mag. 10.9
04 Febbraio 2020 (37) Fides mag. 10.1
01 Marzo 2020 (30) Urania mag. 10.6

(*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale


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Gli autori del Cielo del Mese

I nominativi dei collaboratori sono indicati nella pagina "chi siamo"




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