Cielo di Gennaio 2014

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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METEORE DI GENNAIO 2014
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Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è
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attivo uno dei maggiori sciami dell’anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi, poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all'incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote.
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Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all’orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto e solamente da mezzanotte all’alba diventa conveniente osservarle, man mano che il radiante sale sempre più in altezza.
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Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso intorno alle 20h-21h del 3 gennaio. A quell'ora, come detto, il radiante sarà ancora sull'orizzonte, pertanto solo dalla mezzanotte in poi avremo la possibilità di osservare utilmente già nella loro fase discendente dell'attività. La loro osservazione sarà in ogni modo favorevole, dato che il maggior numero di Quadrantidi si riscontra per una decina di ore, e quindi in buona parte quest'anno nelle ore notturne del 3 gennaio.
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Nelle notti lontane dal massimo queste meteore sono poco luminose e paiono irradiarsi da un’area di cielo molto diffusa, mentre durante la massima attività appaiono molto brillanti da un radiante molto compatto.
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durante la notte del massimo 2012 --- © S.Crivello
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Oltre alle Quadrantidi in gennaio sono attive anche alcune piogge minori, per lo più vicine all’eclittica e quindi ormai diffuse, difficili da investigare a causa dell’esiguo numero degli  eventi.
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Abbastanza produttiva di meteore è soprattutto la regione tra le costellazioni dei Gemelli, Cancro, Cane Minore e Idra. Si tratta di sciami visibili per l’intera notte, i cui radianti raggiungono ragguardevoli altezze sopra l’orizzonte. Il numero delle meteore è abbastanza contenuto, e in certi casi, come ad esempio nel caso delle Delta Cancridi (max 17 gennaio), è possibile assistere all’apparire di lente meteore brillanti, facilmente osservabili.
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Di questi sciami quest'anno saranno ben osservabili le correnti meteoriche lontane dal plenilunio del 16 gennaio, ovvero le Rho Geminidi (max 7/8 gennaio) soprattutto dopo le 23h quando non ci sarà più il disturbo della Luna e le Alfa Leonidi (max 31/01 gennaio).
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In http://meteore.uai.it/gen2014.htm maggiori dettagli sulle meteore di gennaio.
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In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati e per segnalare avvistamenti.
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In http://meteore.uai.it/tecniche_osservative.htm informazioni per collaborare e osservare con la sezione di ricerca UAI.
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Versione delle 21:04, 25 dic 2013

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Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici image:AA minilogoA2 35.gif o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!

Indice

INDICE



PER PRIMA COSA IL CIELO SERENO

Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare

Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu


SOLE



Si trova nella costellazione del Sagittario fino al giorno 20, quando passa nella costellazione del Capricorno.


• 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.51

• 15 gennaio: il sole sorge alle 7.38; tramonta alle 17.06

• 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.25


La durata del giorno aumenta di 48 minuti dall'inizio del mese.

(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).


Il 4 gennaio alle ore 12 la Terra si troverà al perielio, cioè alla minima distanza dal Sole, pari a 147 104 739 km.


Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho


LUNA


Le Fasi:

Fasi Lunari gennaio 2014

Data Fase Orario

01/01/2014

Luna Nuova

12h 14m

08/01/2014

Primo Quarto

04h 39m

16/01/2014

Luna Piena

05h 52m

24/01/2014

Ultimo Quarto

06h 19m

30/01/2014

Luna Nuova

22h 38m



Il mese di gennaio 2014 presenta 5 fasi lunari. Il 2014 presenta 3 mesi con 5 fasi lunari (gennaio, marzo e ottobre) e un mese con 3 fasi lunari (febbraio).

Per una descrizione della periodicità delle fasi lunari nei vari mesi dell'anno, vedi il nostro articolo Mesi con cinque fasi lunari.

Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile:

  • T.M.E.C. (Tempo Medio Europa Centrale = TU + 1h) dal 1 gennaio 2014 a sabato 29 marzo 2014 e da domenica 26 ottobre a mercoledì 31 dicembre 2014
  • O.E. (Ora Estiva = TU + 2h) da domenica 29 marzo 2014 a sabato 25 ottobre 2014.

Fonte U.S. Naval Observatory.



Diagramma delle librazione lunare per il mese di Gennaio 2014

Una breve spiegazione del fenomeno delle librazioni e perchè sono interessanti per chi osserva la Luna

Come si vede la Luna ora? A cura dello U.S. Naval Observatory

Passi sulla Luna: Maginus


Archivio di Passi sulla Luna: osservazioni, storia e materiali lunari


A cura della Sezione di Ricerca Luna UAI

Contributi di Paolo Morini, Alfonso Zaccaria.





OSSERVIAMO IL FALCETTO DI LUNA CRESCENTE



La falce lunare vicina alla Luna nuova
Che cos'è il crepuscolo? (da Wikipedia)
L'Eclittica al tramonto: attenzione al calendario!


testo in corso di aggiornamento



Da Astronomia UAI un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà)

A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto.

Mappe del cielo realizzate con Stellarium


LE MAREE

L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche.

Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).


ITALIA SETTENTRIONALE
Imperia Genova La Spezia Ravenna Venezia Trieste


ITALIA CENTRALE
Livorno Piombino Civitavecchia Ancona


ITALIA MERIDIONALE E ISOLE
Napoli Cagliari Palermo Porto Empedocle Messina Taranto Brindisi



Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante campo di indagine e di studio.


OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: dopo la congiunzione con il sole dello scorso 29 dicembre, il pianeta rimane inosservabile per diversi giorni. La ridotta distanza angolare dal Sole rende impossibile distinguerlo tra le luci del tramonto. Successivamente il pianeta torna nei cieli serali. Nell’ultima decade del mese la situazione diventa più favorevole: Mercurio tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole ed è possibile scorgerlo basso sull’orizzonte occidentale. Raggiunge la massima elongazione (18°) dal Sole il 31 gennaio.


Venere: la scomparsa dal cielo della sera del pianeta più luminoso è particolarmente repentina. Nel giro di pochi giorni la distanza angolare con il Sole si riduce drasticamente. Già il giorno 11 si verifica la congiunzione tra Venere e il Sole. In questo periodo il pianeta è inosservabile. A fine gennaio ricompare prima del sorgere del Sole, moto basso sull’orizzonte orientale. Venere attraversa buona parte della costellazione del Sagittario: negli ultimi giorni del mese raggiunge il limite del Sagittario ed entra impercettibilmente nella costellazione del Corvo.

Marte: il pianeta rosso, come accade da molte settimane, continua ad anticipare lentamente l’orario del proprio sorgere. Negli ultimi mesi Marte era osservabile agevolmente solo nelle ore immediatamente precedenti il sorgere del Sole. A fine gennaio, finalmente, è possibile scorgerlo al suo sorgere ad Est già intorno alla mezzanotte, per poi vederlo culminare a Sud all’apparire delle prime luci dell’alba. Marte attraversa un tratto della costellazione della Vergine, fino a trovarsi, alla fine del mese, in congiunzione con la stella Spica.


Giove: è l’astro più luminoso di queste notti invernali (dopo la Luna, ovviamente) e il 5 gennaio, trovandosi all’opposizione, raggiunge la massima luminosità, la minima distanza dalla Terra e il periodo più lungo di osservabilità. Lo si può seguire in cielo per l’intera notte lungo il suo percorso da Est a Ovest. Giove continua a spostarsi con moto retrogrado nella regione centrale della costellazione dei Gemelli, dove rimane ancora per tutto questo mese.


Saturno: il pianeta è osservabile solo nelle ultime ore della notte, ma la sua altezza sull’orizzonte aumenta gradualmente consentendo di individuarlo facilmente a Sud-Est prima dell’alba. Saturno si trova ancora nella costellazione della Bilancia, che lo ospiterà per tutto l’anno 2014.


Urano: il tempo a disposizione per individuarlo si riduce sensibilmente. Con il passare dei giorni, al calare dell’oscurità si trova sempre più basso a Sud-Ovest e nelle prime ore della notte tramonta sull’orizzonte ad occidente. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per riuscire ad osservarlo è consigliabile l’ausilio di un telescopio. Il pianeta rimane ancora nella costellazione dai Pesci, nei pressi del limite inferiore, al confine con la costellazione della Balena.


Nettuno: all’inizio dell’anno lo si può ancora cercare a Sud-Ovest, ma il pianeta tramonta via via sempre più presto e alla fine del mese di gennaio è già difficile individuarlo, tra le ultime luci del crepuscolo serale, basso sull’orizzonte occidentale, non lontano dal pianeta Mercurio. Si ricorda che è comunque indispensabile l’uso del telescopio per poter osservare Nettuno, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.


Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Il primo evento astronomico significativo del 2014 è la congiunzione di Plutone con il Sole, che si verifica proprio il 1° gennaio. Il pianeta è quindi inosservabile, anche se in teoria ricomparirebbe poco prima del sorgere del Sole ad oriente. Data la bassa luminosità del pianeta, è comunque estremamente difficile individuarlo così basso sull’orizzonte, tra le prime luci dell’alba. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.




CONGIUNZIONI



Luna – Giove : Il 14 e il 15 gennaio si osserva la Luna che attraversa la costellazione dei Gemelli, dapprima, la notte del 14, in avvicinamento a Giove, da cui in seguito si allontana, dopo la congiunzione che si verifica al mattino del 15. (vedi mappa)

Luna - Marte: nella notte tra il 22 e il 23 gennaio si verifica un incontro ravvicinato tra il pianeta Marte, la stella Spica e la Luna, prossima alla fase di Ultimo Quarto. Questi astri sorgono intorno alla mezzanotte; la congiunzione è quindi osservabile solo nella seconda metà della notte, nella costellazione della Vergine. (vedi mappa)

Luna - Saturno : prima dell’alba del 25 gennaio la Luna calante sorge poco prima di Saturno, a cui si avvicina fino alla congiunzione che avviene nelle ore diurno. Possiamo osservare la Luna e Saturno a Su-Est nella costellazione della Bilancia prima del sorgere del Sole. (vedi mappa)

Luna - Venere: appena prima del sorgere del Sole del giorno 29 si può tentare di scorgere la sottilissima falce di Luna, ormai prossima alla fase di Luna Nuova, sorgere poco dopo Venere, a Sud-Est, nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)



OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Gamma Arietis.

Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.



OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.



OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE CINESE TIANGONG 1

La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 1 contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-1 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia.


OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES

Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!

Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.



COSTELLAZIONI


Le costellazioni zodiacali che sorgono ad oriente nelle prime ore della notte sono il Cancro e, di seguito, il Leone.

A occidente invece si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella molto più estesa ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso.

Sopra il suo vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia. Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, quasi allo Zenit, il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile per la sua forma a pentagono.

La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta". La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus. Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la costellazione di Orione.

Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia, troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka.

Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo, per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.

Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione.

Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord: attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo, il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.

Note:(*)
Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.



Quante sono le costellazioni zodiacali?
12, 13 o ... molte di più ? Scoprilo cliccando qui.

La pagina UAI su Televideo RAI: per ulteriori approfondimenti su stelle e costellazioni visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo RAI.


La nuova rubrica di informazione astronomica a cura di Paolo Colona è alla pagina 747 di Televideo RAI.




CARTE DEL CIELO

Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano

Elenco delle stelle che hanno un nome

Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI

testo in corso di aggiornamento
Mappe del cielo del mese



Orizzonte Nord
15 gennaio ore 22:00
Orizzonte Est
15 gennaio ore 22:00
Orizzonte Sud
15 gennaio ore 22:00
Orizzonte Ovest
15 gennaio ore 22:00
Zenit
15 gennaio ore 22:00





Congiunzione Luna Venere
07 novembre ore 19:00
Congiunzione Luna Pleiadi
17 novembre alle ore 22:00
Congiunzione Luna Giove
22 novembre alle 05:30
Congiunzione Luna Marte
27 novembre ore 02:30


Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium


METEORE

a cura di Enrico Stomeo - Sezione Meteore UAI

METEORE DI GENNAIO 2014


METEORE DI GENNAIO 2014

Le prime notti di gennaio sono tra le più interessanti per osservare stelle cadenti, in quanto è attivo uno dei maggiori sciami dell’anno, quello delle Quadrantidi, dette anche da molti Bootidi, poichè queste meteore sembrano irradiarsi da una zona posta all'incirca a una decina di gradi a nord della costellazione del Boote. Nel nostro paese dal crepuscolo serale a mezzanotte il radiante viene a trovarsi molto basso, quasi tangente all’orizzonte, di conseguenza il numero delle meteore osservabili risulta estremamente ridotto e solamente da mezzanotte all’alba diventa conveniente osservarle, man mano che il radiante sale sempre più in altezza. Quest’anno il maggior numero di Quadrantidi è atteso intorno alle 20h-21h del 3 gennaio. A quell'ora, come detto, il radiante sarà ancora sull'orizzonte, pertanto solo dalla mezzanotte in poi avremo la possibilità di osservare utilmente già nella loro fase discendente dell'attività. La loro osservazione sarà in ogni modo favorevole, dato che il maggior numero di Quadrantidi si riscontra per una decina di ore, e quindi in buona parte quest'anno nelle ore notturne del 3 gennaio. Nelle notti lontane dal massimo queste meteore sono poco luminose e paiono irradiarsi da un’area di cielo molto diffusa, mentre durante la massima attività appaiono molto brillanti da un radiante molto compatto.


L'area radiante delle Quadrantidi chiaramente risultante a nord della costellazione del Boote dal prolungamento all'indietro di alcune tracce meteoriche registrate durante la notte del massimo 2012 --- © S.Crivello

Oltre alle Quadrantidi in gennaio sono attive anche alcune piogge minori, per lo più vicine all’eclittica e quindi ormai diffuse, difficili da investigare a causa dell’esiguo numero degli eventi. Abbastanza produttiva di meteore è soprattutto la regione tra le costellazioni dei Gemelli, Cancro, Cane Minore e Idra. Si tratta di sciami visibili per l’intera notte, i cui radianti raggiungono ragguardevoli altezze sopra l’orizzonte. Il numero delle meteore è abbastanza contenuto, e in certi casi, come ad esempio nel caso delle Delta Cancridi (max 17 gennaio), è possibile assistere all’apparire di lente meteore brillanti, facilmente osservabili. Di questi sciami quest'anno saranno ben osservabili le correnti meteoriche lontane dal plenilunio del 16 gennaio, ovvero le Rho Geminidi (max 7/8 gennaio) soprattutto dopo le 23h quando non ci sarà più il disturbo della Luna e le Alfa Leonidi (max 31/01 gennaio).

In http://meteore.uai.it/gen2014.htm maggiori dettagli sulle meteore di gennaio. In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati e per segnalare avvistamenti. In http://meteore.uai.it/tecniche_osservative.htm informazioni per collaborare e osservare con la sezione di ricerca UAI.


Brillante Leonide ripresa alle 02:45 UT del 20 novembre 2012 --- © L.Scarpa (VE)




testo in corso di aggiornamento



In http://meteore.uai.it/gen2014.htm maggiori dettagli sulle meteore di gennaio.

In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati e per segnalare avvistamenti.

In http://meteore.uai.it/tecniche_osservative.htm informazioni per collaborare e osservare con la sezione di ricerca UAI.




COMETE

a cura di Claudio Prà

COMETE DI GENNAIO 2014


TRA PASSATO E FUTURO


Il punto:

Chiuso il 2013 con la delusione nel cuore per la triste sorte toccata alla ISON (nessuna traccia dei resti della cometa è stata avvistata, nemmeno usando il telescopio spaziale), tuffiamoci nel nuovo anno con rinnovato vigore. Si, è vero, ad oggi il futuro non ci riserva grandissime cose, ma intanto accontentiamoci di quel che si può e si potrà ammirare (ce ne occupiamo nel finale). E poi chissà, magari qualche sorpresa arriverà inaspettata e riaccenderà l’entusiasmo per questi fantastici oggetti celesti che spesso sembrano prendersi gioco delle previsioni. Il bello è anche questo no?

C/2013 R1 Lovejoy

Per fortuna la Lovejoy è riuscita in parte a colmare vuoto lasciato dalla ISON. A inizio dicembre è scesa al di sotto della quinta magnitudine ed è stata facilmente avvistata a occhio nudo. Bellissima la sua lunga coda di ioni, percepibile per qualche grado nei piccoli binocoli ed estesissima nelle fotografie, dove ha superato i 10°. E’ passata al perielio il 22 dicembre già in leggero calo di luminosità a causa del suo allontanamento dalla Terra e in gennaio continuerà ad affievolirsi, mantenendo comunque una brillantezza più che discreta, fattore che la renderà ancora osservabile in strumenti modestissimi. A fine mese potrebbe infatti mostrarsi di ottava magnitudine. La si dovrà cercare per tutto il mese poco prima della fine della notte astronomica, quando avrà raggiunto una discreta altezza in cielo. Si smuoverà nei pressi di Ras Alhague, la Alfa Ophiuchi, trascorrendo metà mese entro i confini dell’Ercole e l’altra metà nell’Ofiuco. A fine gennaio sarà vicina alla C/2012 X1 Linear, l’altra cometa che proponiamo alla vostra attenzione e di cui ci occupiamo immediatamente.

C/2012 X1 Linear

Le note riguardo alla posizione della Linear ricalcano quelle sulla Lovejoy, condividendo entrambi gli oggetti la stessa porzione di cielo. Anche questa cometa sarà dunque osservabile a ridosso dell’alba e il suo moto la porterà ad avvicinare la Lovejoy a fine dicembre, quando solo 4° separeranno i due “astri chiomati”. L’outburst di ottobre, oltre a provocare un deciso aumento di luminosità, aveva dilatato la sua chioma rendendo l’oggetto rarefatto e molto esteso. Le osservazioni di dicembre mostrano che molta materia che formava l’involucro esterno si è dispersa nello spazio, con la cometa che però è ricresciuta un pochino in brillantezza, mostrandosi più compatta e con una forma più tradizionale. Pur non vistosa è alla portata di piccoli strumenti nei quali, a inizio mese, sembrerà simile a un batuffolo di nona/decima magnitudine in probabile leggero aumento di luminosità con il trascorrere dei giorni. Sempre che non si ripeta un altro outburst… Il 26 e 27 dicembre sfiorerà il luminoso ammasso aperto IC 4665, mentre l’ultimo giorno del mese, come già ricordato, sarà posizionata 4° a ovest della Lovejoy.

La cartina della Lovejoy riporta la posizione della cometa alle ore 6.00. Le stelle più deboli sono di 10ma magnitudine.

La cartina della Linear riporta la posizione della cometa alle ore 6.00. Le stelle più deboli sono di 10ma magnitudine.


CometaC/2013 R1 Lovejoy
CometaC/2012 X1 Linear




BILANCIO 2013 E PREVISIONI 2014

L’anno appena trascorso ha incoronato regina la C/2011 L4 PanSTARRS, che in marzo ha raggiunto una magnitudine prossima allo 0. In molti attendevano uno spettacolo decisamente migliore ma, considerando anche le sfavorevoli condizioni geometriche, resta comunque una gran bella cometa da riporre nel cassetto dei ricordi migliori.

Sul secondo gradino del podio sale l’attualissima C/2013 R1 Lovejoy che ha raggiunto una luminosità ben maggiore di quella prevista, rendendosi osservabile senza strumenti. Ma il tocco in più è stata la sua lunga coda di gas, davvero spettacolare. Decisamente un bell’oggetto.

Medaglia di bronzo per la cometa che avrebbe dovuto strapazzare la concorrenza. Per confronto è come se nei 100 o 200 metri dell’atletica leggera Usain Bolt arrivasse terzo, un ottima posizione per tutti ma non per lui. Ovviamente stiamo parlando della C/2012 S1 ISON, che a novembre ha raggiunto la quinta magnitudine e sfoggiato una discreta codina prima di tuffarsi tra le luci del Sole in un viaggio senza ritorno. Che delusione!

Al quarto posto, decisamente staccata, la periodica di cortissimo periodo P/2 Encke, che a novembre ha quasi raggiunto la sesta magnitudine rendendosi protagonista di uno dei suoi migliori passaggi degli ultimi anni.

Quinta e ultima cometa vistosa dell’anno appena trascorso la C/2012 F6 Lemmon che, a dire il vero, ha dato il meglio di sé nell’emisfero australe scendendo sotto la quinta magnitudine. Dato però che la classifica include solo le comete visibili dalle nostre latitudini, non possiamo che valutarla per come si è mostrata ai nostri occhi, cioè una discreta cometa di settima magnitudine.

Tuffiamoci ora nel futuro e vediamo cosa ci riserva il 2014, un anno che a livello di aspettative si annuncia completamente diverso da quello appena trascorso. Un anno fa a quest’ora stavamo aspettando due potenziali grandi comete e invece oggi attendiamo una manciata di oggetti binoculari.

Nei primissimi mesi dell’anno la “vecchia” C/2013 R1 Lovejoy dovrebbe risultare l’unica cometa perlomeno discretamente luminosa, anche se destinata ben presto all’anonimato. Poi arriverà la C/2012 K1 PANSTARRS che, dai primi giorni di aprile, dovrebbe scendere al di sotto della decima magnitudine e che vedremo crescere fino ai primi giorni di luglio, quando scomparirà nel tramonto avviandosi al perielio previsto per il 27 agosto. Ricomparirà nella seconda decade di settembre, stavolta all’alba e si avvicinerà al nostro pianeta fino a scendere poco sotto l’Unita Astronomica in ottobre, raggiungendo secondo le stime la magnitudine 5,4 e rendendosi quindi forse visibile a occhio nudo, anche se la scarsa altezza sull’orizzonte la penalizzerà fortemente. Nell’ultima decade di ottobre sprofonderà sempre più nell’emisfero australe e la riperderemo, per recuperarla verso Natale, forse ancora sotto la decima magnitudine.

A fine estate sarà protagonista di una fugace apparizione la C/2013 V5 Oukaimeden, che a metà agosto dovrebbe scendere sotto la decima magnitudine, aumentando rapidamente di luminosità e raggiungendo la settima magnitudine nei primi giorni di settembre. Poi però sparirà alla nostra vista sul più bello, avviandosi al perielio immersa tra le luci dell’alba, per ricomparire solo in dicembre, quando sarà però ormai debolissima.

Infine in autunno ecco la C/2013 A1 Siding Spring, che raggiungerà al perielio il 25 ottobre. Brillerà in quel periodo di nona magnitudine e sarà posizionata molto bassa sull’orizzonte. Purtroppo il meglio lo avrà probabilmente già dato, considerato che la massima luminosità (mag. 7.5) dovrebbe averla raggiunta a settembre, quando da noi non sarà osservabile, passando a meno di 1 U.A. dalla Terra. In ogni caso, dai primi giorni di ottobre, comincerà a fare capolino ancora presumibilmente vicina al suo massimo. Da non perdere il suo incontro ravvicinatissimo con Marte, programmato per il 19 ottobre, quando soltanto una manciata di primi d’arco divideranno i due oggetti. L’avvicinamento non è solo prospettico ed esistono delle possibilità, seppur remote, che la cometa possa schiantarsi sul suolo del Pianeta Rosso.

Questo è tutto, o meglio, questo è quanto conosciuto e previsto. L’apparente pochezza potrebbe però rivelarsi la classica calma prima della tempesta. Qualche scoperta o avvenimento imprevisto potrà infatti in ogni momento modificare il quadro. Come sempre chi vivrà, meglio osserverà, vedrà… Buon 2014 a tutti!


Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.


Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:

http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html

Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail comete@uai.it


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ASTEROIDI

a cura di Carlo Muccini


ASTEROIDI PER GENNAIO 2014


Asteroidi in opposizione nel mese di Gennaio 2014
2 Gennaio , 01:37 (51) Nemausa mag. 10.4
8 Gennaio , 20:54 (19) Fortuna mag. 9.7
12 Gennaio , 02:38 (11) Parthenope mag. 9.9
28 Gennaio , 17:09 (18) Melpomene mag. 9.3
28 Gennaio , 20:56 (32) Pomona mag. 10.8



Asteroidi per il mese di Gennaio 2014
asteroide A.R. Dec. Mag Distanza Inizio Migliore Fine Costellazione
(18) Melpomene 08h48m28.1s +10°01'24" 9.5 1.4 AU 18:38 01:17 07:57 Cnc
(532) Herculina 05h49m12.5s +18°53'23" 9.7 1.8 AU 15:04 22:18 05:33 Tau
(19) Fortuna 07h07m10.0s +19°50'26" 9.9 1.3 AU 16:17 23:36 06:55 Gem




L'asteroide Herculina nel mese di Gennaio si sopsta dalla costellazione di Orione a quella del Toro, per raggiungere e superare a metà Febbraio la nebulosa del Granchio M1.

L'asteroide Fortuna a inizo mese passerà tra NGC2392 Nebulosa Eschimo di mag. 9.1 e l'ammasso aperto NGC 2304 di mag. 10.0 ricchissimo di stelle.

L'asteroide Melpomene a metà mese passerà molto vicino all'ammasso aperto M67 di mag. 6.9 e poco sotto uno dei più belli ammassi aperti del cielo invernale M44 Presepe.

Da ricordare che Melpomene è stato scoperto a Giugno del 1852 con un telescopio da 18cm !

Herculina, menzionato anche come Ercolina, è uno dei venti asteroidi più massicci della fascia principale, con un diametro di circa 225 km.



Altri asteroidi interessanti da osservare questo mese :


EFFEMERIDI PER IL GIORNO 15 Gennaio 2014 ore 22:00 (tutti gli orari sono per l'ora solare)

Visibilità degli asteroidi calcolata per il 15 del mese di Gennaio 2014
asteroide A.R. Dec. Mag Distanza Inizio Migliore Fine Costellazione
(4) Vesta 13h36m24.5s -01°41'53" 7.5 2.0 AU 00:07 06:04 12:05 Vir
(2) Pallas 10h09m25.5s -21°48'56" 7.7 1.4 AU 21:58 02:38 07:18 Hya
(1) Ceres 13h53m25.5s +00°17'32" 8.4 2.4 AU 00:17 06:21 12:29 Vir
(7) Iris 23h30m45.8s +01°16'03" 9.8 2.2 AU 09:50 16:01 22:09 Psc



Gennaio 2014
(19) Fortuna - Gennaio 2014


(532) Herculina - Gennaio 2014
(18) Melpomene - Gennaio 2014




Ulteriori notizie utili, dati e curiosità su (19) Fortuna, (532) Herculina , (18) Melpomene .


CALENDARIO DELLE PROSSIME OPPOSIZIONI DI RILIEVO 2014 - Asteroidi luminosi con mag.<11 (*)
6 Febbraio , 02:00 [704] Interamnia mag. 10.8
7 Febbraio , 13:36 [129] Antigone mag. 11.0
16 Febbraio , 15:32 [2] Pallas mag. 7.0
16 Febbraio , 15:32 [2] Pallas mag. 7.0
21 Febbraio , 22:07 [114] Kassandra mag. 10.8
25 Febbraio , 00:30 [385] Ilmatar mag. 10.7
3 Marzo, 17:01 [349] Dembowska mag. 10.3
13 Marzo, 15:48 [313] Chaldaea mag. 10.6
14 Marzo, 14:00 [24] Themis mag. 10.6
11 Aprile , 17:01 [60] Echo mag. 10.9
15 Aprile , 13:38 [43] Ariadne mag. 9.9
15 Aprile , 20:12 [4] Vesta mag. 5.8
17 Aprile , 20:55 [1] Ceres mag. 7.0
13 Maggio 2014 , 15:24 [65] Cybele mag. 10.9
14 Maggio 2014 , 00:23 [9] Metis mag. 9.6
19 Maggio 2014 , 19:16 [45] Eugenia mag. 10.7
28 Maggio 2014 , 13:53 [15] Eunomia mag. 9.5
30 Maggio 2014 , 12:51 [13] Egeria mag. 9.6

(*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale


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