Cielo di Febbraio 2009

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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== OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO ==
== OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO ==
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Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare [https://divulgazione.uai.it/index.php/Stella_doppia_del_mese_di_gennaio_2009 Beta Orionis].
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Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare [https://divulgazione.uai.it/index.php/Stella_doppia_del_mese_di_febbraio_2009 12 Lyncis].
Dalla scheda di osservazione il link [https://divulgazione.uai.it/index.php/Osserviamo_le_stelle_doppie per saperne di più sulle stelle doppie]: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.   
Dalla scheda di osservazione il link [https://divulgazione.uai.it/index.php/Osserviamo_le_stelle_doppie per saperne di più sulle stelle doppie]: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.   

Versione delle 16:28, 18 gen 2009

ANNO INTERNAZIONALE DELL'ASTRONOMIA

Il sito ufficiale

Il sito UAI con il calendario delle iniziative 2009


Indice

SOLE

Si trova nella costellazione del Sagittario fino al 19, quando passa nella costellazione del Capricorno.


• 1 febbraio: il sole sorge alle 7.25; tramonta alle 17.27

• 15 febbraio: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 17.45

• 28 febbraio: il sole sorge alle 6.49; tramonta alle 18.01


La durata del giorno aumenta di di 1 ora e 10 minuti dall'inizio del mese.

(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).



LUNA

Le Fasi:

• Primo Quarto il 2

• Luna piena il 9

• Ultimo quarto il 16

• Luna nuova il 25


OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: tornato osservabile al mattino, ad oriente, prima dell’alba, per quasi tutto il mese Mercurio raggiunge una altezza sull’orizzonte sufficiente per tentarne l’individuazione. Il periodo migliore è intorno al giorno 13, quando il pianeta raggiungerà la massima elongazione (distanza angolare) dal Sole, pari ad oltre 26°. A fine mese il pianeta si riavvicina al Sole, e la sua altezza sull’orizzonte diminuisce progressivamente.


Venere: trascorso il periodo di migliore osservabilità serale del pianeta lo scorso mese di gennaio, Venere riprende ad abbassarsi vero l’orizzonte occidentale. Lo si può ancora ammirare a lungo in tutto il suo splendore, ma l’intervallo di tempo a disposizione per seguirlo in cielo diminuisce di circa un’ora (da 4 a 3 ore dopo il tramonto del Sole). Venere rimane per tutto il mese nella costellazione dei Pesci.


Marte: per alcuni mesi l’osservabilità del pianeta rosso sarà ridotta, limitata ad un breve intervallo di tempo prima del sorgere del sole. Marte rimane quindi difficilmente osservabile, tra le prime luci dell’alba, basso sull’orizzonte ad Ovest. Il giorno 4 il pianeta passa dalla costellazione del Sagittario al Capricorno.


Giove: dopo la congiunzione con il Sole del mese scorso, il pianeta ricompare nel cielo del mattino, dove potremo individuarlo appena prima dell’alba. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Marte, con il quale si troverà infatti in congiunzione il giorno 17. Giove si trova nella costellazione del Capricorno.


Saturno: si avvicina il periodo di osservabilità ideale del pianeta. Sorge poco dopo il tramonto del Sole, per cui è possibile osservarlo per quasi tutta la notte, inizialmente ad Ovest, al suo sorgere, successivamente, dopo la mezzanotte, alla massima altezza sull’orizzonte a Sud, e infine a Sud-Ovest nelle ore che precedono l’alba. Saturno si trova ancora nella costellazione del Leone.


Urano: il pianeta è ormai praticamente inosservabile. Si avvicina sempre più al Sole, con il quale si troverà in congiunzione nel corso del prossimo mese. Dovremo attendere qualche settimana per poterlo osservare nuovamente, ma nel cielo mattutino, prima dell'alba. Urano si trova nella costellazione dell'Acquario.


Nettuno: anche Nettuno rimarrà invisibile per tutto il mese venendo a trovarsi in congiunzione con il Sole il giorno 12. Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno.


Plutone

Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Il pianeta è ancora basso sull’orizzonte orientale, al mattino, prima del sorgere del Sole. Plutone si trova nella costellazione del Sagittario. Per la sua bassissima luminosità è individuabile solo con un telescopio di adeguata potenza.




CONGIUNZIONI

Luna - Pleiadi : in un mese che non offre molte occasioni di osservare congiunzioni tra Luna e pianeti – essendo questi ultimi in gran parte difficilmente osservabili, bassi sull’orizzonte poco prima dell’alba, segnaliamo questo incontro ravvicinato tra la Luna e l’ammasso stellare delle Pleiadi, nella costellazione del Toro, nella notte tra il 3 e il 4 febbraio. (vedi mappa)

Luna – Saturno : l’11 febbraio Saturno e la Luna si troveranno in congiunzione nella costellazione del Leone, in prossimità del limite con la Vergine. (vedi mappa)

Luna – Mercurio – Giove - Marte : una configurazione veramente ai limiti delle possibilità osservative, con tutti i corpi celesti interessati molto bassi sull’orizzonte, confusi tra le luci del crepuscolo mattutino. Se il cielo all’alba del 22 febbraio fosse particolarmente limpido, e l’orizzonte privo di ostacoli, si potrà comunque tentare di individuare almeno alcuni dei pianeti, Mercurio, Giove e Marte, allineati al seguito di una sottilissima falce di Luna calante. (vedi mappa)

Luna – Venere  : ancora una sottile falce di Luna, ma questa volta crescente, visibile nelle prime ore della sera del 27 febbraio, si troverà ad attraversare la costellazione dei Pesci poco più in basso rispetto a Venere. (vedi mappa).



COSTELLAZIONI

Il cielo è ancora dominato dalle grandi costellazioni invernali. Protagonista del cielo in direzione meridionale è sempre Orione, con le tre stelle allineate della cintura (da sinistra: Alnitak, Alnilam e Mintaka) ed i luminosi astri Betelgeuse (rossa) e Rigel (azzurra).

Più in alto troviamo ancora le costellazioni del Toro con la rossa Aldebaran, la costellazione dell'Auriga con la brillante stella Capella, i Gemelli con le stelle principali Castore e Polluce. A sinistra in basso rispetto ad Orione, il grande cacciatore, nella costellazione del Cane Maggiore, brilla la notissima Sirio, la stella più luminosa del cielo. Ancora più in alto, verso sinistra, la raffigurazione della caccia è completata dal Cane Minore, dove risplende Procione. Verso Ovest, nelle prime ore della sera, c'è ancora tempo per veder tramontare le costellazioni autunnali di Andromeda, del Triangolo, dei Pesci e dell'Ariete.

Restando tra le costellazioni zodiacali, un po' più impegnativo è invece il riconoscimento della piccola e debole costellazione del Cancro, visibile tra i Gemelli e il Leone, che vedremo sorgere ad Est, seguito dalla Vergine.

Prendendo a riferimento la Stella Polare, possiamo riconoscere alcune note costellazioni del cielo settentrionale.

A Nord-Ovest riconosciamo Cassiopea con la sua caratteristica forma a "W"; tra Cassiopea e il Toro è facile individuare la costellazione del Perseo.

Più spostata a Nord-Est si trova l'inconfondibile Orsa Maggiore, vicino alla quale possiamo riconoscere la piccola costellazione dei Cani da Caccia.


Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.



APPRENDISTA ASTROFILO

image:AA minilogoA2 35.gif Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.

L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.

In particolare, per la stagione invernale, l'AA propone queste osservazioni: Programma osservazioni invernali (file pdf, 780kB). La costellazione di Cassiopea, circumpolare, e' alta nel cielo con la sua caratteristica forma a W. La zona tra Cassiopea e Perseo, immersa nella Via Lattea, e' ricca di ammassi stellari, ottima per l'esplorazione binoculare. Sempre piu' alto nel cielo anche Orione, con la nota nebulosa M42 e l'ammasso delle Pleiadi nella costellazione del Toro, come pure la galassia di Andromeda, tutti ottimi obiettivi per l'esplorazione binoculare.


OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare 12 Lyncis.

Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.


OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.


OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES

Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!

Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.



CARTE DEL CIELO

costellazioni: latino e italiano

Sfondo nero
Orizzonte Nord
15 febbraio ore 21:00
Orizzonte Est
15 febbraio ore 21:00
Orizzonte Sud
15 febbraio ore 21:00
Orizzonte Ovest
15 febbraio ore 21:00
Zenit
15 febbraio ore 21:00
Sfondo bianco
Orizzonte Nord
15 febbraio ore 21:00
Orizzonte Est
15 febbraio ore 21:00
Orizzonte Sud
15 febbraio ore 21:00
Orizzonte Ovest
15 febbraio ore 21:00
Zenit
15 febbraio ore 21:00
Congiunzioni
Luna - Pleiadi
4 febbraio ore 00:00
Luna - Pleiadi
4 febbraio ore 00:00
Congiunzione Luna – Saturno
11 febbraio ore 22:00
Congiunzione Luna – Saturno
11 febbraio ore 22:00
Luna – Mercurio – Giove - Marte
22 febbraio ore 07:00
Luna – Mercurio – Giove - Marte
22 febbraio ore 07:00
Congiunzione Luna – Venere
27febbraio ore 19:00
Congiunzione Luna – Venere
27febbraio ore 19:00

Mappe del cielo realizzate con il programma Starry Night


ATTENZIONE ! - PARAGRAFO IN LAVORAZIONE

testo in corso di aggiornamento

COMETE DEL MESE

Gennaio 2009

Con questo mese inizia lo show della C/2007 N3 (LULIN): fino all'8 Gennaio circa, la cometa si può già tentare di rintracciare nel cielo del mattino poco prima dell'alba, senza il disturbo della luce lunare, bassa verso sud-est, nella costellazione della Bilancia. Alle ore 6 locali, si troverà a circa 15 gradi di altezza sull'orizzonte. Inizialmente la cometa potrebbe essere un po’ deludente (la magnitudine totale prevista per l’inizio del mese dalle effemeridi dovrebbe attestarsi tra la settima e l’ottava magnitudine) ma le premesse per una discreta cometa osservabile da fine Gennaio ad inizi Marzo ci sono tutte, anche se il condizionale è d’obbligo, considerato che le comete sono notoriamente degli astri piuttosto imprevedibili. Tuttavia un po’ di speranza di poter vedere una bella cometa ci sono: l’astrofilo spagnolo Juan Jose Gonzalez Suarez è stato il primo a riosservare la cometa dopo la sua congiunzione col Sole, lo scorso 21 Dicembre, e tramite un binocolo 25x100 l’ha stimata di magnitudine 7,6 (dunque quasi una magnitudine e mezza più brillante del previsto) ed una chioma avente 2,5 arcmin di diametro, modestamente condensata.

Dal 9 Gennaio, la Luna inizierà a disturbare l’osservazione dell’astro chiomato, fino al 23 Gennaio, quando sorgerà sufficientemente in ritardo rispetto alla cometa; per allora, la sua visibilità  dovrebbe essere aumentata in maniera significativa, sia perché la cometa si sorgerà in anticipo, sia grazie al suo maggiore splendore, che a fine mese dovrebbe toccare la settima magnitudine e mezza. A Febbraio ci si aspetta che la cometa Lulin possa superare la soglia di visibilità ad occhio nudo (ma su questo vi aggiorneremo successivamente).

Il perielio (punto dell’orbita cometaria più vicino al Sole sarà toccato il 10 Gennaio, ad 1,2 Unità Astronomiche di distanza dalla nostra stella. La cometa Lulin si muove attorno al Sole lungo una traiettoria parabolica (eccentricità praticamente uguale ad 1), e la sua orbita è retrograda (ovvero in senso contrario rispetto al senso di rotazione dei pianeti del Sistema Solare) con un’inclinazione di 178 gradi rispetto al piano dell’eclittica. Guardando le foto d’archivio di questa cometa: http://comete.uai.it/2007n3/index.htm si direbbe che fino a tre mesi fa circa, la chioma esibiva un aspetto piuttosto compatto;  c’erano promettenti indizi di una discreta  coda di polveri in via di formazione quando la Lulin stava a circa 2,4 UA dal Sole prima del perielio: http://comete.uai.it/2007n3/C2007N3_080819.jpg Speriamo che queste premesse vengano rispettate, in modo tale che nel mese di Gennaio la coda si possa osservare discretamente anche con piccoli strumenti (in tal caso essa dovrebbe puntare approssimativamente in direzione Ovest).

Per coloro che non intendono farsi una levataccia, consigliamo di attendere il mese di Febbraio, quando la cometa Lulin diventerà facilmente osservabile nel cielo della sera, transitando velocemente dalla costellazione della Bilancia a quella della Vergine ed, infine, del Leone. Invece per i più coraggiosi, che riusciranno a sfidare il freddo del mattino a caccia della cometa Lulin, consigliamo di rintracciarla utilizzando inizialmente un buon binocolo (basterà un comune 10x50), per poi passare eventualmente ad osservala con il telescopio, sempre ad ingrandimenti medio-bassi (circa tre ingrandimenti per ogni centimetro di apertura del telescopio) possibilmente da luoghi privi di inquinamento luminoso (anche una cometa di sesta magnitudine appare come un oggetto indistinto se la si osserva dalla città).

Segnaliamo che all’interno della Sezione Comete UAI si è deciso di istituire un apposito progetto osservativo per seguire l’evoluzione della cometa, sia dal punto di vista scientifico (con misure fotometriche della sua luminosità e del tasso di produzione delle polveri) che didattico (per fare dei confronti sull’osservazione visuale attraverso vari tipi di strumenti). Chi fosse interessato a saperne di più può seguire l’evoluzione degli eventi consultando la homepage della sezione: http://comete.uai.it/

Effemeridi ed elementi orbitali aggiornati di questa cometa sono disponibili sul sito internet del Minor Planet Center: http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2007N3.html

Mappa cometa Lulin

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