Poesia per le stelle cadenti
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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== '''Il ciocco - Canto II - Giovanni Pascoli ''' == | == '''Il ciocco - Canto II - Giovanni Pascoli ''' == | ||
- | Ed incrociò con la sua via la strada <br>d'un mondo infranto, <br>e nella strada ardeva, <br>come brillante nuvola di fuoco, <br>la polvere del suo lungo passaggio. <br>Ma niuno sa donde venisse, <br>e quanto lontane plaghe già battesse il carro <br>che senza più l'auriga ora sfavilla<br> passando rotto per le vie del Sole. <br>Né sa che cosa carreggiasse intorno <br>ad uno sconosciuto astro di vita, <br>allora forse di su lui cantando i viatori <br>per la via tranquilla; <br>quando urtò, forviò, si spezzò, <br>corse in fumo e fiamme per gli eterei borri, <br>precipitando contro il nostro Sole, <br>versando il suo tesoro oltresolare: <br>stelle; che accese in un attimo e spente, <br>rigano il cielo d'un pensier di luce. | + | ...Ed incrociò con la sua via la strada <br>d'un mondo infranto, <br>e nella strada ardeva, <br>come brillante nuvola di fuoco, <br>la polvere del suo lungo passaggio. <br>Ma niuno sa donde venisse, <br>e quanto lontane plaghe già battesse il carro <br>che senza più l'auriga ora sfavilla<br> passando rotto per le vie del Sole. <br>Né sa che cosa carreggiasse intorno <br>ad uno sconosciuto astro di vita, <br>allora forse di su lui cantando i viatori <br>per la via tranquilla; <br>quando urtò, forviò, si spezzò, <br>corse in fumo e fiamme per gli eterei borri, <br>precipitando contro il nostro Sole, <br>versando il suo tesoro oltresolare: <br>stelle; che accese in un attimo e spente, <br>rigano il cielo d'un pensier di luce. ... |
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== '''10 agosto - Giovanni Pascoli''' == | == '''10 agosto - Giovanni Pascoli''' == |
Versione delle 20:51, 20 apr 2010
POESIE PER UNA NOTTE SPECIALE
(in collaborazione con Astrocultura UAI)
Le stelle cadenti - Paradiso - Canto XV - Dante Alighieri
Quale per li seren tranquilli e puri
discorre ad ora ad or subito foco,
movendo li occhi che stavan sicuri,
e pare stella che tramuti loco,
se non che da la parte ond'e' s'accende
nulla sen perde, ed esso dura poco...
Il ciocco - Canto II - Giovanni Pascoli
...Ed incrociò con la sua via la strada
d'un mondo infranto,
e nella strada ardeva,
come brillante nuvola di fuoco,
la polvere del suo lungo passaggio.
Ma niuno sa donde venisse,
e quanto lontane plaghe già battesse il carro
che senza più l'auriga ora sfavilla
passando rotto per le vie del Sole.
Né sa che cosa carreggiasse intorno
ad uno sconosciuto astro di vita,
allora forse di su lui cantando i viatori
per la via tranquilla;
quando urtò, forviò, si spezzò,
corse in fumo e fiamme per gli eterei borri,
precipitando contro il nostro Sole,
versando il suo tesoro oltresolare:
stelle; che accese in un attimo e spente,
rigano il cielo d'un pensier di luce. ...
10 agosto - Giovanni Pascoli
San Lorenzo, io lo so perché
tanto di stelle per l'aria tranquilla arde e cade,
perché sì gran pianto nel concavo cielo sfavilla.
Ritornava una rondine al tetto:
l'uccisero: cadde tra spini:
ella aveva nel becco un insetto:
la cena de' suoi rondinini.
Ora è là, come in croce, che tende
quel verme a quel cielo lontano;
e il suo nido è nell'ombra, che attende,
che pigola sempre più piano.
Anche un uomo tornava al suo nido:
l'uccisero: disse: Perdono;
e restò negli aperti occhi un grido:
portava due bambole in dono…
Ora là, nella casa romita,
lo aspettano, aspettano in vano:
egli immobile, attonito, addita
le bambole al cielo lontano.
E tu, Cielo, dall'alto dei mondi sereni,
infinito, immortale, oh!
D'un pianto di stelle lo inondi
quest'atomo opaco del Male!
In barca - David Herbert Lawrence
Dici, amore, che non viene scosso il cielo
E immobili son le sue stelle?
Là! hai visto Quella scintilla volare su di noi?
Le stelle In cielo neanche son sicure.
E di me, che sarà, amore, di me?
Cosa sarà, amore, se presto
La tua stella fosse lanciata sopra un'onda?
Sembrerebbero le tenebre un sepolcro?
Svaniresti tu, amore, svaniresti?
La stella cadente - Trilussa
Quanno me godo da la loggia mia
quele sere d'agosto tanto belle
ch'er celo troppo carico de stelle
se pija er lusso de buttalle via,
ad ognuna che casca penso spesso
a le speranze che se porta appresso.
...
Rime - Torquato Tasso
Qual rugiada e qual pianto,
quai lacrime eran quelle
che sparger vidi dal notturno manto
e dal candido volto delle stelle?
Cuntava stiddi e peni, peni e stiddi - Contava stelle e pene, pene e stelle di Santo Calì
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Étoiles filantes - Stelle cadenti di François Coppé
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Les étoiles filantes - Stelle cadenti di Victor Hugo
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