Cielo di Luglio 2009
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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+ | sotto cieli veramente bui e con l'orizzonte di Sud-Ovest non solo libero | ||
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+ | http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2008Q3.html | ||
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+ | Le mappe fornite sono solo indicative e per l'intero mese. | ||
+ | Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si | ||
+ | consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di | ||
+ | munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di | ||
+ | osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o | ||
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+ | Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del | ||
+ | Minor Planet Center: | ||
+ | http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html | ||
+ | Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: | ||
+ | http://comete.uai.it | ||
Versione delle 13:51, 29 giu 2009
ANNO INTERNAZIONALE DELL'ASTRONOMIA
Il sito UAI con il calendario delle iniziative 2009
Indice |
SOLE
Il giorno 20 passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro.
1 luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.51
15 luglio: il sole sorge alle 5.50; tramonta alle 20.46
31 luglio: il sole sorge alle 6.04; tramonta alle 20.32
Oltrepassato, il 21 giugno scorso, il Solstizio d'Estate, le giornate tornano lentamente ad accorciarsi. Dal 1° al 31 luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 43 minuti.
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)
LUNA
Le Fasi:
- Luna piena il 7
- Ultimo quarto il 15
- Luna nuova il 22
- Primo quarto il 28
OSSERVABILITÀ DEI PIANETI
Mercurio: mese poco favorevole per l’osservazione del pianeta. Possiamo ancora tentare di scorgerlo nei primi giorni di luglio poco prima dell’alba. Nell’arco di pochi giorni diventa inosservabile e il giorno 14 sarà in congiunzione con il Sole. Alla fine del mese il pianeta ricompare alla sera, poco dopo il tramonto.
Venere: continua a crescere , da due a quasi tre ore, l’intervallo di osservabilità del luminosissimo pianeta al mattino, prima del sorgere del Sole. A fine mese lo si potrà seguire per quasi due ore ad oriente prima del sorgere del Sole. Venere nel corso del mese attraversa per intero la costellazione del Toro.
Marte: migliorano significativamente le possibilità di individuare Marte nel cielo mattutino, ad Est. Dopo la congiunzione con Venere del mese scorso Marte si trova un po’ più in alto, sulla destra rispetto al pianeta più luminoso. Il pianeta rosso lascia la costellazione dell’Ariete e il giorno 2 entra nel Toro.
Giove: il pianeta gigante continua a guadagnare ore di osservabilità, diventando, fino al sorgere di Venere, il protagonista principale delle notti estive. Nella seconda parte del mese già poco dopo le 22 sarà possibile scorgere il pianeta sull’orizzonte a Est-Sud-Est. Giove si trova nella costellazione del Capricorno.
Saturno: ormai il pianeta con gli anelli si avvia al termine del periodo di osservabilità serale. Al tramonto del Sole Saturno è già basso sull’orizzonte occidentale e a fine mese ci sarà appena il tempo di individuarlo prima di vederlo scomparire tra le luci del crepuscolo. Saturno si trova nella costellazione del Leone, dove resterà per tutto l’anno.
Urano: l'intervallo di osservabilità continua a crescere, tanto che il pianeta a fine mese diventa osservabile per buona parte della notte. È comunque necessario l'uso di un telescopio o almeno un binocolo, data la sua bassa luminosità. Urano si trova nella costellazione dei Pesci.
Nettuno: sorge oltre un'ora prima di Urano, abbiamo quindi ancora più di tempo a disposizione per osservarlo prima del sorgere del Sole. Per individuarlo è sempre indispensabile l'uso di un telescopio o di un binocolo. Le condizioni di osservabilità sono del tutto analoghe a quelle di Giove, con il quale si troverà infatti nuovamente in congiunzione (dopo quella di maggio) il giorno 13, nella costellazione del Capricorno.
Plutone: Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Dopo l’opposizione del mese scorso, il pianeta è ancora osservabile per quasi tutta la notte. Si trova ancora nella costellazione del Sagittario. Per la sua bassissima luminosità è individuabile solo con un telescopio di adeguata potenza.
CONGIUNZIONI
Luna - Giove: nelle ore centrali della notte tra il 10 e l’11 luglio la Luna e Giove sorgono appaiati a Sud-Est: i due astri si trovano nei pressi del confine tra le costellazioni del Capricorno e l’Acquario (vedi mappa).
Luna - Marte: poco prima dell’alba del 18 luglio sull’orizzonte orientale appare una sorprendente concentrazione di corpi celesti: una falce di Luna calante occulta le stelle di M45, l’ammasso delle Pleiadi. Poco più in basso si può individuare Marte, il pianeta rosso, da non confondere con una stella anch’essa caratterizzata da un colore tendente al rosso, la gigante Aldebaran, stella alfa della costellazione del Toro, che si trova ancora più in basso rispetto a Marte. Alla sinistra di Aldebaran brilla il pianeta più luminoso, Venere (vedi mappa).
Luna - Venere: all'alba del 19 si ripete una configurazione molto simile a quella del giorno precedente, ancora nella costellazione del Toro, con la differenza che la falce di Luna, ancora più sottile, viene a trovarsi a breve distanza da Venere: più a destra si possono quindi riconoscere chiaramente, dall’alto in basso, le Pleiadi, Marte e la stella Aldebaran (vedi mappa).
Luna - Saturno: negli ultimi giorni del mese Saturno è ormai molto basso sull’orizzonte occidentale, ma la sera del 25, poco dopo il tramonto del Sole, c’è ancora tempo per osservare il pianeta tramontare accompagnato da una falce di Luna crescente, nella costellazione del Leone (vedi mappa).
COSTELLAZIONI
Le corte notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste.
Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit (*). Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" (vedi mappa): i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno. Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.
Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa). La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma. La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice.
La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa.
L'Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende. Tra le più note, quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo, il monte degli dei, per rubare il fuoco. Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato.
Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile. Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda. Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentati nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia. Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi!
Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Altair - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola.
Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine.
Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.
A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica (**), alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U".
Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore.
Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.
Note:(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste. (**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.
Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.
APPRENDISTA ASTROFILO
Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.
L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.
In particolare, per la stagione primaverile (astronomicamente iniziata il 20 marzo), l'AA propone queste osservazioni: Programma osservazioni primaverili (file pdf, 664kB). Vengono proposte varie osservazioni, con splendide stelle doppie, l'ammasso del Presepe (M44) e l'ammasso globulare M3, oltre a curiose ed interessanti notizie legate al cielo di questo periodo.
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Alpha Herculis.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
CARTE DEL CIELO
Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano
Mappe del cielo del mese | ||||
Congiunzioni | ||||
Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium
COMETE DEL MESE
C/2006 W3 ( Christensen ) Comoda da osservare anche con piccoli telescopi per tutta la notte. La si può cercare nella costellazione del Pegaso ad inizio mese, transiterà nella costellazione del cigno per giungere il 30 luglio nella Volpetta. Si prevede un aumento della sua magnitudine perciò la sua visibilità migliorerà sicuramente nel corso dei giorni; l'aspetto è quello di una stella sfocata dal classico colore verdognolo caratteristico delle comete. Effemeridi http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2006W3.html
22P/Kopff Molto più scomoda da osservare nella seconda parte della notte, questa cometa che, in allontanamento, ci offre le ultime possibilità. Anche per questa volta si suggerisce di usare almeno un telescopio a medi ingrandimenti. Resterà nella costellazione dell'Acquario per tutto il mese ed appare molto diffusa nonostante la sua magnitudine dovrebbe essere intorno alla ottava grandezza. Effemeridi http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/0022P.html
C/2008 Q3 (Garradd)
Nel mese di Luglio la cometa Garradd si sposterà dalla costellazione del
Corvo alla costellazione della Vergine, rimanendo quindi bassa sull'orizzonte
di Sud-Ovest ed osservabile solo nelle prime ore della sera, subito dopo il
tramonto del Sole. Nei mesi scorsi, osservatori visuali hanno riportato la
presenza di una chioma estessa e leggermente elongata. Osservazioni fotografiche
confermano l'estesa chioma dal colore verde. Le sue dimensioni apparenti
relativamente grandi, ci fanno sospettare che si tratti di un oggetto di
luminosità piuttosto “diluita”, perciò sarà bene tentarne l’osservazione
sotto cieli veramente bui e con l'orizzonte di Sud-Ovest non solo libero
da ostacoli ma soprattutto pulito e limpido.
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2008Q3.html
Le mappe fornite sono solo indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete uai.
Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center: http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it
Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it