Librazioni lunari
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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Versione delle 09:45, 8 dic 2010
Le librazioni sono "piccole oscillazioni apparenti della Luna che consentono di osservare circa 6/10 della superficie lunare e non soltanto l'emisfero sempre rivolto alla Terra" (John Gribbin, Enciclopredia di astronomia e cosmologia, Garzanti)
In effetti, considerato il fatto che la rotazione della Luna attorno alla Terra è sincrona, ci si aspetterebbe di vedere solo la metà esatta della superficie lunare. IN rfealtà la complessità dei moti lunari favorisce noi osservatori terrestri, che riusciamo a cogliere circa il 59% della superficie lunare. Anche se, ovviamente, ogni volta che guiardiamo la Luna ne vediamo solo un emisfero, ci sono dei movimenti oscillatori apparenti che ci mostrano, di volta in volta, dei piccoli "spicchi" di superficie lunare che normalmente ci sarebbero preclusi alla vista.
Un'interessante animazione del fenomeno si può apprezzare in questo sito.
La librazione è un fenomeno complesso, e le sue componenti principali, che ci avvantaggiamo come osservatyori, sono le librazioni in longitudine e in latitudine.
La librazione in latitudine è causata dal fatto che l'equatore della Luna è inclinato di 6°41' rispetto al piano orbitale: questo fa sì che la Luna presenti periodicamente verso la Terra uno dei suoi poli, e presenti l'altro polo quando è dal lato opposto della sua orbita.
Questo accade perchè l'asse della LUna, come quello di un grande giroscopio, punta sempre (a meno di moti secolari) verso lo stesso punto del cielo, indipendentemente dalla posizione della LUna nello spazio.
La librazione in latitudine è pari a +/- 6°50'.
La librazion in longitudine è causata dal fatto che la rotazione della Luna attorno al proprio asse avviene a velocità costante, mentre la vvelocità orbitale attorno alla Terra cambia in virtù dell'eccentiricità dell'orbita (ricordiamo la seconda legge di Keplero).
La velociotà orbitale ha il suo massimo al perigeo, e il suo minimo all'apogeo, oscillando nel corso della rotazione fra questi due valori estremi.
Ad esempio, dal perigeo (posizione 1) la LUna completa 1/4 della sua orbita in meno tempo rispetto al tempo che impiega per ruotare attorno a sè stessa di 90°. Questo fa apparentemente ruotare verso sinistra il centro del globo lunare, facendo in modo che noi possiamo osservare una striscia di paesaggio lunare sulla destra che normalmente ci sarebbe nascosta.
Allo steso modo, dall'apogeo (posizione 3) la LUna ci mette più tempo a raggiungere la posizione 4 di quanto non impieghi a ruotare su sè stessa di altri 90°. Questo provoca un piccola rotazione apparente opposta alla precedente, mosyrandoci quindi una steriscia di paesaggio lunare su lato sinistro.
La librazione in longitudine ammonta a +/- 7°54'
Le lilbrazioni in latitudine e in longitudine avvengono simultaneamente e il loro effetto combinato mostra o nasconde zone della supoerficie lunare dette zone di librazione. Sono un fenomeno molto importante per chi osserva la Luna, e i loro valori sono tabulati nell' Almanacco UAI.
Solitamente i dati sono raccolti in diagrammi, come quello raffigurato sopra e disponibile ogni mese nel Cielo del mese UAI, che sintetizzano gli effetti della librazizone circa la visibilità delle zone prossime al bordo lunare.
Esiste un'ulteriore effetto di librazione, detto librazione diurna, pari a circa 1°, docuto al fatto che punti differenti della Terra vedono porzioni leggermente differenti del globo lunare.
Esistono infine librazioni minori per intensità dovute a irregolarità minori del moto lunare, e costituiscono un oggetto di studio degli astronomi, coinvolgendo la forma e la struttura interna della Luna.