Un po’ di storia
Il coinvolgimento degli astrofili in questo settore di osservazione data ad epoche pre-spaziali: negli Stati Uniti, prima che venisse lanciato il primo satellite artificiale (che nel pensiero degli organizzatori doveva essere per forza americano mentre in realtà fu lanciato dai Russi il 4 ottobre 1957) venne varato il Progetto Moonwatch.
Le risorse necessarie
L'attaccapanni
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Coatghanger Cluster
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Costellazione: Vulpecula
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Ammasso aperto Collinder 399 nella costellazione della Vulpecula, RA 19h25m Dec +20°11', mag. 3.6 diam 60'
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Questo ammasso di circa 40 stelle è stato scoperto dall'astronomo arabo Al Sufi nel 964 d.C., e riscoperto in maniera indipendente dall'astronomo Hodierna.
Messier, gli Herschel e il catalogo NGC non gli riconobbero alcun numero, probabilmente a causa delle dimensioni: anche a basso ingrandimento è difficile osservarlo nel campo del telescopio, inoltre il suo aspetto suggerisce il fatto che si tratti di un asterismo. L'oggetto è spesso chiamato L'ammasso di Brocchi (Brocchi's Cluster) per ricordare l'astrofilo americano D.F. Brocchi che ne disegnò una mappa negli anni '20.
Fu incluso nell'edizione del 1931 del catalogo di ammassi aperti di Per Collinder.Fra le ultime ricerche svolte su questo ammasso, una di Brian Skiff del Lowell Observatory, basata sui dati astrometrici del satellite Hipparcos dell'ESA, porta a credere che le stelle principali dell'ammasso (quelle che formano la figura dell'attaccapanni) non siano legate fra loro, per cui l'Attaccapanni pare sia proprio un asterismo.
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Oggi, con alcune notevoli eccezioni, l'osservazione visuale dei satelliti artificiali è un'attività del marginale rispetto all'osservazione professionale, per cui l'astrofilo, se da una parte non trova una proposta di tipo scientifico a cui dedicarsi, dall'altra è libero di godersi l'aspetto più ludico di questo tipo di osservazioni.
I dati preliminari dei transiti
Cosa osservare
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