Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
Osserviamo la Stazione Spaziale Internazionale (ISS)
Molto spesso, soprattutto nelle notti estive, vediamo che il cielo viene solcato da punti luminosi, come aspetto in tutto simili a stelle, ma che si muovono con un moto molto regolare e attraversano il cielo in un tempo che oscilla fra i 5 e i 10 minuti.
Si tratta di satelliti artificiali, oggetti messi in orbita attorno alla Terra dall'uomo, che per gli scopi più vari (comunicazioni, sorveglianza, ricerca scientifica) ruotano attorno al nostro pianeta e attraversano i nostri cieli.
Di questi oggetti ce ne sono molte migliaia in orbita, e solo una minoranza sono satelliti in piena operazione: per la maggior parte dei casi si tratta di satelliti che hanno esaurito la loro vita utile, sezioni di razzi vettori, gusci protettivi, e rottami spaziali di vario genere.
I satelliti più visibili, quelli che attirano anche l'attenzione degli osservatori meno attenti, sono quelli di maggiori dimensioni e che orbitano più vicini alla superficie della Terra.
Per entrambe queste caratteristiche (grandi dimensioni e vicinanza alla supericie terrestre) il satellite artificiale più notevole è la Stazione Spaziale Internazionale ISS (International Space Station), nata dalla collaborazione fra cinque agenzie spaziali, la canadese (CSA), l'europea (ESA), la giapponese (JAXA - già NASDA), l'agenzia russa (RKA) e quella statunitense (NASA). Qui potete trovare altre notizie sulla ISS
Grande come un campo da calcio (al contrario di altri satelliti che sono poco più grandi di un pallone da pallacanestro), la ISS in condizioni favorevoli raggiunge magnitudini negative, vale a dire che fa a gara come luminosità con i pianeti più luminosi, Giove e Venere.
Vedere un satellite artificiale, che non brilla di uce propria, occorre anzitutto che sia illuminato dal Sole e che il nostro luogo di osservazione sia in una certa oscurità. I satelliti artificiali sono meglio visibili poco dopo il tramonto e poco prima dell'alba, anche se d'estate, essendo il cono d'ombra della Terra abbastanza basso sopra alle nostre teste, è facile osservare satelliti nel corso di tutta la notte.
D'inverno, al contrario, la "finestra" di visibilità tende a ridursi a ridosso del tramonto e dell'alba.
Il calcolo delle orbite e della visibilità dei successivi passaggi è molto complesso e, all'inzio dell'era spaziale, erano molti gli astrofili che registravano e fotografavano passaggi di satelliti, collaboravano con le agenzie fornendo i loro dati, si ingegnavano con calcoli e mappe per prevedere il passaggio di un satellite una volta osservato più o meno casualmente.
Un tipo di astrofilia che non c'è più, da "tempi eroici".
Oggi osservare i passaggi dei satelliti artificiali è molto più semplice, in quanto ci sono software e siti internet che offrono tabelle aggiornate e riferite alla propria località.
Da uno di questi siti,Heavens Above, ci siamo fatti gentilmente offrire la possibilità di mettere on-line i passaggi della ISS.
Basta fare click sul capoluogo di provincia a noi più vicino (differenze di qualche decina di km non cambiano le previsioni in modo significativo per l'osservazione visuale) e troveremo sul monitor del nostro PC le previsioni per i 10 giorni successivi e calcolate per la località che abbiamo scelto (le provincie con più di un capoluogo, ove possibile, come Forlì-Cesena, Pesaro-Urbino, ecc., compaiono con i nomi dei capoluoghi separati).
Tutto il sito è in inglese, i termini necessari per capire la tabella sono veramente pochi, e comunque vi proponiamo uno schema esplicativo sotto alla tabella delle località.
I dati principali della tabella sono la data del transito e la magnitudine massima calcolata.
Sono poi indicati per tre punti, vale a dire per inizio del transito, punto di massima altezza sull'orizzonte, e fine del transito:
- l'orario approssimato al secondo
- l'altezza in gradi rispetto all'orizzonte, da 0° a 90°
- la direzione verso la quale osservare, espressa in funzione dei punti cardinali rispetto all'osservatore
Occorre un minimo di cura per trovarsi sul posto all'ora giusta: un orologio sincronizzato sul normale segnale orario radiotelevisivo è più che sufficiente. Conviene comunque iniziare qualche l'osservazione qualche inuto prima per orientarsi e adattarsi un minimo all'oscurità.
Le date di transito presentano un link, seguendo il quale ci si trova in una pagine in cui è disegnata la traittoria della ISS rispetto alle costellazioni, come pure una mappa dettagliata e interattiva che mostra il transito della ISS rispetto alle stelle con grande precisione.
Esplorando queste pagine e quelle collegate, si trovano numerose altre informazioni.
Ringraziamo per la gentile collaborazione Chris Peat, responsabile del sito Heavens Above che ci ha consentito di linkarci alle previsioni dei passaggi della ISS calcolati in tempo reale e per i dieci giorni successivi.