Amici di astronomia binoculare UAI
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
Amici di Astronomia Binoculare UAI - Friends of UAI Binocular Astronomy |
Amici di astronomia binoculare UAI - Friends of UAI Binocular AstronomyQuesta pagina vuole essere un omaggio agli autori di libri, ai divulgatori, agli hobbisti che possono aver letteralmente aperto gli occhi ad altri astrofili sul grande mondo dell'Astronomia Binoculare. Ringraziamo tutte le persone citate in questa pagina per la loro ispirazione e il loro contributo. Questa pagina è l'unica pagina bilingue del sito Astronomia Binoculare UAI perché l'amicizia di questi grandi appassionati sia condivisa il più possibile. This page want to celebrate the authors of books, popularizers and hobbysts that can have truly opened the eyes of other amateurs over the great world of Binocular Astronomy. We thank you all the people quoted in this page for their inspiring work and contibution. This page is the only bilingual page of UAI Binocular Astronomy site, to share as much as possible the friendship of this great passionate astronomers. Bertrand D'ArmagnacBertrand d'Armagnac ha lavorato come ingegnere nel settore spaziale per 17 anni, e osserva il cielo dall'età di 10 anni. Appassionato di astronomia e di informatica, ha creato il sito Stelvision nel 2009. Ha poi pubblicato la mappa del cielo Stelvision 365, e nel 2015 ha lasciato la sua professione per sviluppare a tempo pieno il sito, le pubblicazioni e i prodotti Stelvision.
Una breve intervista a Bertrand D'ArmagnacD: Come è cominciata la tua passione per il binocolo e l'astronomia binoculare? R: E' iniziata a uno star party, vicino a Saint-Etienne (FR), nel 1999. Un amico aveva un binocolo 15x70 montato su un treppiede. Mi ha proposto di guardare ad alcune meraviglie del profondo cielo nel Sagittario. In pochi minuti, e molto facilmente, abbiamo fatto un viaggio fra molti meravigliosi oggetti che si trovano in questa zona: la Nebulosa Laguna (M8), la Nebulosa Trifida (M20), e altri. MI sono reso conto che questo modo diverso di osservare il cielo era interessante perchè risulta più naturale dell'osservazione al telescopio: si può saltare o spostarsi da un oggetto all'altro rapidamente, e si crea un collegamento migliore fra ciò che vedi nello strumento e quello che si vede a occhio nudo. Molti anni dopo, cercando buone idee per proporre l'astronomia in modo semplice ai principianti, ho pensato che l'astronomia binoculare costituiva un buon approccio: ci si concentra a imparare il cielo e a trovare gli oggetti da osservare sulle mappe, non si è preoccupati di gestire uno strumento complicato. D: Non credi che oggi la Astronomia Binoculare non sembri nient'altro che un approccio a basso costo all'astronomia? Decenni fa un telescopio costava cifre importanti e il binocolo era il passo intermedio (e obbligatorio) fra l'osservazione a occhio nudo e il telescopio. R: in effetti le persone sono spesso meravogliate dal fatto che è possibile avvicinarsi all'astronomia con un semplice binocolo, o persino a occhio nudo. Per molti l'astronomia è associata al telescopio. Non sono sicuro che questo sia un fatto generazionale. I telescopi sono oggetti affascinanti, quando ero givano volevo per prima cosa avere un telescopio! Ora ho imparato a divertirmi con il binocolo. Una specie di paradosso consiste nel fatto che i binocoli sono raccomandati ai principianti, ma probabilmente sono gli osservatori esperti che li apprezzano appieno. Quando hai molti anni di osservazione alle tue spalle ti accorgi che, qualunque sia lo strumento che usi (telescopio, binocolo o occhio nudo), il divertimento consiste nel vedere quante più cose possibile. E' un piacere inqudrare oggetti lontani con piccoli strumenti, anche se puoi vedere solo dei piccoli punti! D: Sei soddisfatto dei tuoi libri di astronomia binoculare? Hai ricevuto riscontri dai tuoi lettori? R: Ricevo di tanto in tanto commenti positivi dai miei lettori. E' un incoraggiamento, sembra che il libro sia apprezzato, almeno da qualcuno! Non posso dire di essere soddisfatto al 100% perchè il lilbro ha alcuni limiti. In particolare lo vorrei aumentare perchè propone solamente 35 osservazioni, e alcuni oggetti celesti molto importanti non ci sono. Fore nel 2020 o nel 2012 ...
Q: How did it start your feeling with binoculars and binocular astronomy? A: It started at a star party, near Saint-Etienne (France), in 1999. A friend of mine had 15x70 binoculars mounted on a tripod. He proposed me to have a look at some deep sky wonders within Sagittarius. In a few minutes, and very easyly, we made a tour together through several great sights in this area : the Laguna Nebula (M8), the Trifid Nebula (M20), and others . I realised that this "other way of stargazing" was interesting because it has something more "natural" than stargazing with a telescope : you can jump or slip from an object to another quickly, and you keep a better contact with the sky as you can see it with your naked eye. Many years after, looking for good ideas to promote a simple astronomy for beginners, I thought that binocular astronomy could be a good approach : you focus on learning the sky and finding your targets using a map, you are not afraid by some complex hardware. Q: Don’t you fear that Binocular Astronomy today seems a “poor man” approach to astronomy? Some decades ago a telescope costed a lot of money, and binoculars were the mandatory intermediate step between naked eye and telescope. A: Yes, people ar often surprised to hear that it is possible to enjoy astronomy with a simple pair of binoculars, or even the naked eye. For many, astronomy is associated to telescope. I am not sure that it is a matter of epoch. Telescopes are fascinating objects, when I was young I wanted to have a telescope first ! And then I learned to enjoy binocular astronomy. A kind of paradox is that binoculars are recommended to beginners, but probably they are better appreciated by experienced astronomer. When you have many years of stargazing behind you, you realize that, whatever the instrument you use (naked eye, small binoculars, big telescope), the game is always to try to see as much things as possible. It is very funny to catch some very remote targets with tiny optics, even if you can just see them as small dots ! Q: Are you satisfied of your binocular astronomy books? Do you get feedback from your readers? A: I enjoy some positive feedback from readers from time to time. It is encouraging, it seems that the book is appreciated, at least by some people ! I cannot say that I am 100% satisfied myself because it has some limitations. In particular, I would like to augment it because it proposes 35 observations only, and some great deep sky objects are missing. Maybe in 2020 or 2021...
Libri e materiali curati da Bertrand D'ArmagnacPhil HarringtonSono molto riconoscente a Phil Harrington, un autore molto prolifico di libri di astronomia amatoriale, per aver scritto il suo libro "Touring the Universe Through Binoculars", che mi ha rivelato quanto vasto sia il campo della astronomia al binocolo. Non solo la Luna, la Nebulosa di Orione e le Pleiadi: l'Universo è pieno di oggetti da osservare, e alcuni sembra che siano messi al loro posto proprio per essere osservati con il binocolo. I am grateful to Phil Harrington, a very prolific author of amateur astronomy book, to have written his "Touring the Universe Through Binoculars". This book revealed to me how big is the field of binocular astronomy. Not only the Moon, the Great Orion Nebula and the Pleiades: the Universe is full of observing target, and some of them seems to be in their location just to be observed through binoculars. Una presentazionePhil Harrington, astronomo dilettante per tutta la vita, è stato infettato dal “virus astronomico" quando gli è stato assegnato l'incarico di osservare l'eclissi lunare totale dell'aprile 1968 come compito a casa. Da allora, Phil ha trascorso innumerevoli ore a osservare l'universo attraverso telescopi e binocoli. È un ex membro dello Hayden Planetarium di New York City e istruttore al Vanderbilt Planetarium di Centerport, New York. Phil è professore a contratto presso il Suffolk County Community College, Selden, New York, dove insegna corsi di astronomia stellare e planetaria. È membro fondatore della Società Astronomica di Westport (CT) ed è anche uno dei coordinatori dell'annuale “Astronomer’s Conjunction”, che si tiene ogni estate a Northfield, MA. Phil è anche collaboratore della rivista Astronomy, sulle cui pagine ha pubblicato più di 200 articoli dal 1988. Phil recensisce telescopi, binocoli e altre attrezzature astronomiche, oltre a scrivere la colonna mensile del "Binocular Universe". Inoltre, tiene una rubrica mensile, "Cosmic Challenge", sul sito Cloudynights. Ha scritto inoltre per le riviste Deep Sky e Sky & Telescope, oltre che per altri periodici. Dal punto di vista accademico, Phil ha conseguito una laurea in educazione scientifica presso il Wagner College e in ingegneria meccanica presso il New York Institute of Technology, oltre a un master in ingegneria ambientale presso il New York Institute of Technology. Per i suoi numerosi contributi nel campo dell'astronomia amatoriale negli ultimi cinquant'anni, Phil ha ricevuto il Walter Scott Houston Award 2018 alla convention Stellafane 2018 a Springfield, nel Vermont. Nato a Rowayton, nel Connecticut, Phil ha sposato il suo amore del Wagner College, Wendy, nel 1980. Ora vivono sulla costa settentrionale di Long Island. Phil è anche un appassionato ciclista e ha scritto, con Wendy, "Short Bike Rides in and around New York City".
Libri e materiali curati da Phil HarringtonBojan KambicFoto Una breve intervista a Bojan KambicD: E’ l’editore di una rivista per astrofili, "Spika", in lingua slovena, che ha iniziato la pubblicazione nel 1993. Qual è stata la "scintilla" che ha dato il via a questa pubblicazione così longeva? R:Prima della pubblicazione di Spika non esistevano riviste di astronomia in Slovenia. C'erano alcune riviste popolari di scienze naturali che occasionalmente pubblicavano articoli astronomici, ma a mio parere era troppo poco. L'astronomia era a quel tempo molto popolare tra gli studenti delle scuole primarie e secondarie. Così ho preso una decisione e ho investito i miei risparmi in una casa editrice che ha iniziato a pubblicare la prima rivista astronomica slovena Spika (Spika è il nome sloveno di Spica, Alpha Virginis). Spika viene ancora pubblicata con successo oggi, anche se la sua sopravvivenza è sempre più minacciati dai media elettronici. Spika è una rivista mensile, vengono pubblicati 11 numeri all'anno (il numero estivo è doppio). Oltre alla rivista, ho pubblicato un planisfero in sloveno, il Mio Primo Atlante Stellare per bambini e un ampio manuale per osservatori con binocolo, “Exploring Constellations with Binoculars 10x50” (Le costellazioni al binocolo in italiano).
R:Come tutti coloro che si appassionano di astronomia, all’inizio volevo avere il telescopio più grande e potente possibile. Poi, nel 2000, ho avuto l’idea di scrivere un libro per principianti, in cui descrivere gli oggetti celesti più belli che possono essere visti con un normale binocolo, che tutti hanno più o meno a casa. Pensavo che ci sarebbero stati al massimo 50 oggetti nel libro. Ma poi, in una notte d'aprile limpida e buia, ho rivolto il binocolo verso il Leone e ho cercato di trovare le galassie M 65 e M66. Sono rimasto sorpreso. Non solo erano visibili, erano decisamente ben visibili! Dopo 30 anni di pratica dell'astronomia, mi sono reso conto che i piccoli binocoli sono in realtà molto adatti per osservare gli oggetti del cielo profondo. Questo mi ha spinto a iniziare a osservare sistematicamente tutti gli oggetti celesti, e infine, dopo sette anni, è stato scritto un libro che descrive tutti gli oggetti alla portata in un binocolo 10x50, con la descrizione di tutte le costellazioni e con mappe per trovare tutti gli oggetti descritti. Gli oggetti sono 250! Da allora sono un appassionato di binocoli.
R: No, non ho paura di questo. Gli osservatori esperti conoscono bene i vantaggi del binocolo rispetto a un telescopio (l’ampio campo visivo), e non è raro vedere un astronomo dilettante accanto al suo grande telescopio osservare il cielo con il binocolo. Questa osservazione dà una visione panoramica del cielo, una cosa che non si può ottenere con il telescopio. Questo è particolarmente vero per osservare gli ammassi aperti e le comete.
R: Il mio libro “Exploring the constellations with binoculars 10x50” è tradotto in inglese e italiano. Sono molto felice, per me questo è un grande risultato. Purtroppo gli editori italiani e americani hanno rimpicciolito le mappe, che sono la cosa più importante per i neofiti. Nell'edizione slovena, che ha 500 pagine, le mappe sono grandi e chiare, e sono un elemento importante del libro. Ho ottenuto molte buone recensioni del libro su Amazon, in particolare da lettori inglesi e italiani. Sono particolarmente felice quando sento che è stato il mio libro a incoraggiare qualcuno a impegnarsi sul serio nell'astronomia osservativa.
A: Before Spika was published, we never had an astronomy magazine in Slovenia. There were a few popular natural science journals that occasionally published astronomical articles, but that was, on my opinion, too little. Astronomy was at that time very popular among primary and secondary school students. So I’ve decided and invested my savings into a publishing company that started to publish the first Slovenian astronomical magazine Spika (Spika is Slovene name for Spica, Alpha Virginis). Spika is still being published successfully today, although we are increasingly threatened by an attack of the electronic media. Spika is a monthly magazine, 11 issues are published per year (summer issue is double). In addition to the magazine, I’ve published Slovene planisphere, the first Slovenian Star Atlas, My First Star Atlas for kids and an extensive manual for observers with binoculars, called Exploring Constellations with Binoculars 10x50 (Le costellazioni al binocolo).
A: Like everyone involved in amateur astronomy, I wanted to have the largest and the best possible telescope at the beginning. Then, in year 2000, I’ve got the idea to write a book for beginners, in which I would describe the most beautiful celestial objects that can be seen with an ordinary binoculars, that everybody has at home. I thought there would be at most 50 objects in the book. But then, on one clear and dark April night I turned my binoculars towards Leo and tried to find the galaxies M 65 and M 66. I was surprised. Not only were they visible, they were well visible! After 30 years of practicing astronomy, I realized that small binoculars are in fact very appropriate for observing deep-sky objects. This prompted me to start systematically observing all celestial objects, and finally, after seven years, a book was written, describing all objects within the range of 10x50 binoculars with description of all constellations and with good finder charts to find all described objects. And there are more than 250 such objects! Since then I’m the binoculars fan.
A: No, I’m not afraid of that. Experienced observers know the advantages of binoculars over a telescope (large field of view), so it is not uncommon to see an amateur astronomer next to his large telescope observing the sky with binoculars. Such observing gives you a panoramic view of the sky and this is something that you can’t achieve with the telescope. This is especially true for observing apparently big open clusters and comets.
A: My book Exploring the constellations with binoculars 10x50 is translated into English and Italian language. Of course I’m happy, for me this is the great achievement. But I’m not so happy, that American and Italian publishers shrink the finder charts, which are for all beginners very important. In Slovene edition, which has 500 pages, finder charts are big and clear and are in focus of the book. I’ve got a lot of good book reviews on Amazon, most of them from British and Italian readers. I am especially happy when I hear that it was my book that encouraged someone to take observational astronomy more seriously. Stephen TonkinUna presentazione"Il mio interesse verso il cielo stellato è iniziato nel 1957, quando mio padre mi portò all'aperto per vedere se riuscivamo a vedere lo Sputnik (non ce la facemmo). Questo interesse fu alimentato in seguito da Dan Dare (personaggio della fantascienza a fumetti pubblicato negli anni '50 - ndt) e dai racconti di Fred Hoyle. Il mio interesse ha avuto una pausa nella tarda adolescenza e nei primi anni da ventenne, ma da allora è sempre cresciuto. Ho scritto, come curatore e come autore, una serie di libri di astronomia pratica, ma l'unico che ha superato la prova degli anni è Binocular Astronomy, che è stato pubblicato nel 2007 ed ora è alla seconda edizione, ampiamente rinnovata ed estesa. Ora che sono in pensione posso dedicare più tempo alla divulgazione dell'astronomia e divido il mio astro-tempo fra l'osservazione e lo scrivere. Produco la newsletter mensile gratuita Binocular Sky, sono il redattore dello spazio Binocular Tour sulla rivista mensile Sky Ay Night (per la quale scrivo recensioni di binocoli e altri articoli), e ho fatto il primo passo nella auto-pubblicazione con un libro dedicato a chi comincia ad osservare il cielo con il binocolo, Discover the Night through Binoculars. Il mio sito web http://binocularsky.com vuole essere una risorsa utile per tutti gli osservatori del cielo con in binocolo. " "My interest in the night sky began in 1957, when my father took me outside to see if we could spot Sputnik (we couldn't), and was later fed by Dan Dare in the Eagle comic and the novels of Fred Hoyle. My interest lapsed briefly in my late teens and early twenties but, if anything, has grown since then. I have both edited and authored several books on practical astronomy, but the only one that has stood the test of time is Binocular Astronomy, which was first published in 2007 and is now in a second, greatly expanded, edition. Now that I am nominally retired, I am able to give a lot more time to astronomical outreach, and divide my astro-time between that, solo observing, and writing. I produce a free monthly Binocular Sky newsletter, write a monthly Binocular Tour for BBC Sky at Night magazine (for whom I also do binocular reviews and various other articles), and have just had my first foray into self-publishing with a book geared for newcomers to astronomy with binoculars, Discover the Night Sky through Binoculars. My website, http://binocularsky.com is intended to be a useful resource for my fellow binocular astronomers." Una breve intervista a Stephen TonkinD: Come è cominciata la tua passione per l'astronomia binoculare? R: Ho avuto la fortuna di crescere sotto ai cieli meravigliosi della Rhodesia (ora Zimbabwe) e, per molti anni, ho usato solo il binocolo (inizialmente lo Zeiss Dekarem 10x50 di mio padre), una situazione che si è protratta fino all'arrivo del mio primo telescopio, un riflettore da 20 cm, nel 1985. Dal 2005 i binocoli (nella gamma da 32 a 100 mm di apertura) sono stati il mio strumento di osservazione principale.
D: Non credi che oggi la Astronomia Binoculare non sembri nient'altro che un approccio a basso costo all'astronomia? Decenni fa un telescopio costava cifre importanti e il binocolo era il passo intermedio (e obbligatorio) fra l'osservazione a occhio nudo e il telescopio. R: Spesso c'è una visione dell'astronomia binoculare come un hobby "da meno" e a basso costo, ma non è questo il caso. Spesso mostro oggetti astronomici al binocolo, tenuto a mano libera, sia agli adulti che partecipano ai miei corsi che a ragazzi a cui faccio divulgazione - per entrambe le fasce di età è un modo bellissimo di cominciare a conoscere il cielo. Questo mette inoltre solide basi quando faranno il salto verso il telescopio. Molto importante, soprattutto per i ragazzi, avere e usare un binocolo è molto accessibile. sebbene usi diversi telescopi, fino a 405 mm di apertura, il mio binocolo è sempre a portata di mano. Uno dei miei piaceri nell'esplorare il cielo con il binocolo è quello di trovare nuovi asterismi, e sto compilando il mio catalogo personale di quelli che individuo. Sapevate che in Orione c'è una bicicletta rotta? Il fanale anteriore e il perno scentrato del manubrio ampio 2° è la 69 Ori, e la sella, una volta comoda ma ora girata da un lato, è un gruppo di stelle di mag 6 a forma di aquilone, 2.3° verso Nord. Un filtro rosso trasforma la 71 Ori nel fanalino posteriore.
R: I riscontro dato ai miei libri di astronomia binoculare è stato molto positivo, anche se qualcuno mi ha fatto notare che Binocular Astronomy entra molto nei dettagli per essere un libro per principianti. Meglio questo che un dettaglio insufficiente, inoltre il libro non era cocepito esclusivamente per principianti. Dopo una falsa partenza sfortunata con Discover the Night Sky through Binoculars (per un disguido è stata rilasciata una prima edizione con qualche imprecisione) ho avuto molti commenti positivi dai lettori. Sebbene questo libro sia dedicato ai principianti, mi hanno segnalato che ci sono suggerimenti anche per gli esperti. Mi è stato suggerito che potrebbe essere anche una guida utile sul campo, così lo sto trasformando in un e-book ottimizzato per i tablet.
Q: How did it start your feeling with binoculars and binocular astronomy? A: I was fortunate to grow up under the wonderful skies of Rhodesia (now Zimbabwe) and, for many years, I only ever used binoculars (initially my father's Zeiss Dekarem 10x50), a situation that persisted until I made my first telescope, an 8-inch reflector, in 1985. Since 2005, binoculars (ranging from 32mm to 100mm aperture) have been my primary observing instruments. Q: Don’t you fear that Binocular Astronomy today seems a “poor man” approach to astronomy? Some decades ago a telescope costed a lot of money, and binoculars were the mandatory intermediate step between naked eye and telescope. A: There is an unfortunate view of binocular astronomy as a "lesser" or "poor man's" hobby, but this is really not the case. When I show adult students on my courses, and children with whom I do outreach, how to use and find astronomical targets with hand-held binoculars, both age cohorts can usually see what a valuable way this is to begin to learn the night sky. This does, of course, set a good foundation for when they "progress" to a "proper" telescope. Most importantly, especially for youngsters, binoculars, and their use, are easily accessible. Although I still use several telescopes, up to 405mm in aperture, my binoculars are always within reach. One of my pleasures from scanning the sky with binoculars is finding new asterisms, and I'm compiling my own little catalogue of the ones I find. Did you know that Orion has a broken bicycle? The front light and off-centre hub of the 2° wide handlebars is 69 Ori, and the once-comfortable saddle, which has been twisted sideways, is a kite-shaped group of 6th magnitude stars, 2.3° to the north. The red filter has come off the rear light (71 Ori). Q: Are you satisfied of your binocular astronomy books? Do you get feedback from your readers? A: The reception of my binocular astronomy books has been largely positive, although some people have suggested that Binocular Astronomy goes into too much detail for a "beginners book". I'd rather that than insufficient detail, and it was never intended solely, or even primarily, as a beginners book! After an unfortunate false start with Discover the Night Sky through Binoculars (I somehow missed the small print that indicated that corrections to the proofs would take up to 72 hours to be implemented, and I managed to prematurely release an uncorrected edition), I have had some very positive comments from readers. Although this book is aimed at beginners, readers have suggested that it is also a treat for experienced observers. It has been suggested to me that it would make a useful field guide, so I have also turned it into an e-book, optimised for tablets.
Libri e materiali curati da Stephen TonkinAvete mai sentito parlare di BSO?Da questo libro di Stephen vi spieghiamo cosa si intende per BSO (Binocular Shaped Object = oggetto con la forma di un binocolo). In molti libri di astronomia binoculare, e questo non poteva fare eccezione, c'è sempre un capitolo dedicato ai binocoli, caratteristiche, dimensioni, e relativi consigli per l'acquisto. Raramente ci sono strumenti che vengono strapazzati o denigrati: Stephen lo fa in maniera molto simpatica con questi BSO ... Un BSO (Binocular Shaped Object) è un oggetto che ha la forma di un binocolo. Quello mostrato è fra i peggiori che ho avuto la sfortuna di trovare. Ecco un elenco delle sue pecche: 1. E' un binocolo zoom. Non esiste un buon binocolo zoom. Fine della storia 2. Il campo visivo, specialmente agli ingrandimenti più bassi consentiti, è così piccolo che sembra di guardare attraverso il tubo di un rotolo di carta igienica (salvo che il tubo di un rotolo di carta igienica offre un'immagine molto più chiara 3. Ha un trattamento antiriflesso color rubino. I rivestimenti devono essere contro le riflessioni indesiderate, ma questo riflette in maniera selettiva la parte rossa dello spettro, che viene tenuta fuori dallo strumento perchè le ottiche sono una tale spazzatura che non riescono a compensare l'aberrazione cromatica. Il risultato è che l'immagine ha una dominante blu-grigia, cosicché sembra che il mondo attraverso il binocolo abbia sofferto di una apocalisse zombie. 4. Non mette a fuoco; c'è una zona di "quasi messa a fuoco" ma non definita, e la messa a fuoco peggiora dal centro al bordo del campo. Il risultato è una sorta di soft-focus caratteristica (mi dicono) di un genere di film a cui non porteresti mai una tua vecchia zia. 5. Gli oculari sono così robusti ("rocky") che non possono mantenere la loro condizione di miglior fuoco. Strano che Sylvester Stallone non abbia avanzato richieste di proprietà intellettuale! 6. Fingono una apertura di 70 mm. Ma le lenti sono diaframmate internamente così solo metà della luce che si fa strada attraverso il trattamento antiriflesso arriva ai prismi. 7. In ogni caso ottieni due immagini al prezzo di una! Mi chiedono ogni tanto la marca dell'oggetto. Non ne ho idea, non c'è nessun marchio impresso (voi vorreste vedere il vostro nome impresso su un simile abominio?).
A BSO is a ‘binocular-shaped object’. The one shown is among the worst ones that I have had the misfortune to find. Here’s a summary of its faults: 1. It is a zoom binocular. There is no such thing as a good zoom binocular. The end. 2. The field of view, especially at the low magnification end of the zoom, is so small it is like looking down a toilet-roll tube (except the image you get from a toilet-roll tube is a lot clearer). 3. It has ruby coatings. Coatings should be anti-reflective, but ruby coatings selectively reflect the red end of the spectrum out of the optical system because the optics are too rubbish to properly deal with chromatic aberration. The result is that the image has a deathly blue-grey cast, so the entire world looks like it’s suffered a zombie apocalypse. 4. It does not focus properly; there’s a narrow range of “almost there”, but no sweet spot, and it’s worse away from the centre of the field of view. The result is the sort of soft-focus effect that is characteristic (or so I am told) of a genre of film that you probably wouldn’t take an elderly maiden aunt to see. 5. The eyepiece bridge is so rocky (with the result that it can’t even maintain its abysmal best focus condition) that it’s a wonder that Sylvester Stallone has not sued for breach of intellectual property rights! 6. It pretends to be 70mm aperture. This is stopped internally to 50mm, i.e. half the light that struggles through the ruby coated optics doesn’t even get as far as the prisms. 7. You do, however, get two images for the price of one! I am occasionally asked what brand it is. I have no idea; there is no brand name on it. (Well, would you want your name plastered over such an abomination?).
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