Cielo di Luglio 2008

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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'''Venere''': il giorno 9 il pianeta è in congiunzione con il Sole, pertanto è del tutto inosservabile.  Solo negli ultimi giorni di giugno il luminoso pianeta tornerà a brillare tra le luci del crepuscolo serale.  Sarà possibile scorgerlo molto basso sull'orizzonte occidentale, dove lo vedremo tramontare circa mezz'ora dopo il Sole.  
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'''Venere''': dopo la congiunzione con il Sole, avvenuta il mese scorso, il brillante pianeta ricompare tra le luci del crepuscolo serale.  Si tratta per il momento di una apparizione ancora timida: Venere rimane visibile dopo il tramonto del Sole solo per poco più di mezz’ora, confuso tra le luci del crepuscolo, per poi tramontare anch’esso ad occidente.   Nel corso del mese Venere attraversa il tratto finale della costellazione dei Gemelli, attraversa per intero il Cancro e fa il suo ingresso nel Leone.   
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Nel corso del mese Venere lascia la costellazione del Toro e percorre un ampio tratto della costellazione dei Gemelli.   
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'''Marte''': si riduce ulteriormente l'intervallo di osservabilità del pianeta rosso: alla fine del mese potremo osservarlo per appena un paio d'ore dopo il tramonto del Sole.  Marte sarà quindi molto basso sull'orizzonte sud occidentale, in progressivo avvicinamento alla stella Regolo e a Saturno.  Il 10 giugno infatti il pianeta lascia la costellazione del Cancro e fa il suo ingresso nel Leone.   
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'''Marte''': continua ad accorciarsi l’intervallo di tempo a disposizione per individuare il pianeta rosso sull’orizzonte occidentale, dove tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole.  Vale tuttavia la pena continuare ad osservarlo, in particolare per la serie di congiunzioni con la stella Regolo, la Luna e soprattutto Saturno che lo renderanno protagonista delle prime ore della sera (v. paragrafo “congiunzioni”)Nel corso del mese Marte attraversa quasi per intero la costellazione del Leone.   
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'''Giove''': finalmente sarà possibile osservare il pianeta gigante anche nella prima parte della notteIl sorgere di Giove anticipa progressivamente e alla fine del mese il fulgido pianeta apparirà sull'orizzonte orientale poco dopo il tramonto del Sole.  Con Venere inosservabile, Giove sarà l'astro più luminoso delle sere d'estate.  Giove si trova nella costellazione del Sagittario.   
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'''Giove''': il giorno 9 il pianeta sarà in opposizione al Sole, dominando con il suo splendore queste notti d’estateAl tramonto del Sole corrisponderà il sorgere di Giove, che apparirà a Sud- Est, per poi culminare nel cielo meridionale nelle ore centrali della notte.  Giove si trova nella costellazione del Sagittario.   
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'''Saturno''': le condizioni di osservabilità sono analoghe a quelle di Marte.  I due pianeti  si stanno infatti avvicinando e a luglio potremo vederli in congiunzione.  
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'''Saturno''': le condizioni di osservabilità del pianeta sono praticamente identiche a quelle di Marte, con il quale si troverà in congiunzione il giorno 11. Con il passare dei giorni potremo seguire il “sorpasso” di Marte, che proseguirà il suo cammino attraverso la costellazione del Leone, mentre Saturno, nel suo lentissimo moto orbitale, rimarrà nei pressi della stella Regolo, anticipando sempre più il suo tramonto, fino a confondersi tra le luci del crepuscolo serale.  
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Saturno si trova nella costellazione del Leone, dove resterà per tutto l'anno.  
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'''Urano''': Migliorano ulteriormente le opportunità di individuarlo al mattino, verso oriente, prima dell'alba.  È comunque consigliabile attendere ancora qualche settimana per vederlo alto in cielo e osservarlo in modo ottimale e comunque con l'ausilio di un telescopio o almeno un binocolo, data la sua bassa luminosità.
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'''Urano''': l'intervallo di osservabilità continua a crescere, tanto che il pianeta a fine mese sorge circa due ore dopo il tramonto del Sole, diventando quindi osservabile per quasi tutta la notte.  È comunque necessario l'uso di un telescopio o almeno un binocolo, data la sua bassa luminosità.   Urano si trova ancora nella costellazione dell'Acquario.  
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Urano si trova nella costellazione dell'Acquario.  
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'''Nettuno''': anche Nettuno anticipa la sua apparizione sull'orizzonte orientale: sorge infatti prima della mezzanotte.  Le condizioni di osservabilità sono quindi buone nella seconda parte della notte.  Come sempre, per individuarlo è necessario utilizzare una strumentazione adeguata, un telescopio o un binocolo.  
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'''Nettuno''': sorge circa un'ora prima di Urano, quindi rispetto a quest'ultimo le condizioni di osservabilità sono ancora migliori: a fine mese sorge poco dopo il tramonto del Sole, pertanto è visibile per quasi tutta la notte.  È però meno luminoso di Urano, per cui è sempre necessario utilizzare una strumentazione adeguata, un telescopio o un binocolo.
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Nettuno si trova nella costellazione del Capricorno, più a occidente di Urano
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Nettuno si trova nella costellazione del Capricorno, più a occidente di Urano.
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'''Plutone'''<nowiki> [pianeta nano]:</nowiki>Preso atto della decisione della IAU (International Astronomical Union) - Praga, agosto 2007 - in merito alla [http://www.uai.it/web/guest/astronews/journal_content/56/10100/1300 riclassificazione di Plutone], per il momento abbiamo scelto di mantenere comunque lo spazio dedicato all'ex-pianeta nella nostra rubrica.  
'''Plutone'''<nowiki> [pianeta nano]:</nowiki>Preso atto della decisione della IAU (International Astronomical Union) - Praga, agosto 2007 - in merito alla [http://www.uai.it/web/guest/astronews/journal_content/56/10100/1300 riclassificazione di Plutone], per il momento abbiamo scelto di mantenere comunque lo spazio dedicato all'ex-pianeta nella nostra rubrica.  
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È osservabile per tutta la durata della notte.  Il giorno 20 sarà in opposizione al Sole.
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È osservabile per quasi l'intera durata della notte, anche se tende ad anticipare il suo tramonto, che col passare del tempo avviene con sempre maggiore anticipo.  Per individuarlo è indispensabile l'uso di un telescopio.  Si trova nella costellazione del Sagittario.  
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Per individuarlo è indispensabile l'uso di un telescopio.  Si trova nella costellazione del Sagittario.  
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== CONGIUNZIONI ==
== CONGIUNZIONI ==
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'''Luna - Marte''': dopo il tramonto del 7 giugno, tra le luci del crepuscolo serale una falce di Luna crescente si troverà appena più in basso rispetto al pianeta Marte, nella costellazione del Cancro. [[media:7giuore21.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna Marte – Saturno''': spettacolare raggruppamento di astri dopo il tramonto del giorno 6.  Nella costellazione del Leone, una sottile falce di Luna tramonta ad Ovest accompagnata dalla stella Regolo e dai pianeti Marte e Saturno.   [[media:7giuore21.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna - Saturno''': la Luna, ormai prossima al primo quarto, dopo aver superato Marte, prosegue il suo cammino oltre Regolo e Saturno: nelle prime ore della sera del giorno 9 possiamo osservare l'allineamento di questi astri nella costellazione del Leone (con Marte al limite della costellazione del Cancro). [[media:9giuore21.jpg|(vedi mappa)]].  
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'''Marte - Saturno''': termina il lungo “inseguimento” di Marte, che finalmente raggiunge Saturno.  Il giorno 11 i due pianeti si troveranno in congiunzione.  Ci troviamo ancora nei pressi della stella Regolo, nella costellazione del Leone.   [[media:9giuore21.jpg|(vedi mappa)]].  
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'''Luna - Giove''': nelle ore centrali della notte del 19 il luminoso disco lunare accompagnerà il sorgere di Giove sull'orizzonte sud orientale, nella costellazione del Sagittario [[media:19giuore2330.jpg|(vedi mappa)]].
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'''Luna - Giove''': il 16 luglio potremo osservare Giove e il disco della Luna, ormai quasi piena, nella costellazione del Sagittario. [[media:19giuore2330.jpg|(vedi mappa)]].
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== COSTELLAZIONI ==
== COSTELLAZIONI ==
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In tarda serata sarà possibile vedere sull'orizzonte a Sud-Est la costellazione dello Scorpione: ha un disegno inconfondibile, con le tre stelle a destra, quasi allineate in verticale, che rappresentano le chele dell'animale.
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Le corte notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste.
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Spostandoci a sinistra, troviamo la brillante Antares, una supergigante rossa. La costellazione prosegue con le stelle che ne rappresentano il resto del corpo e la lunga coda, che termina con il pungiglione.
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Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit (*).
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Notiamo subito una particolarità delle costellazioni zodiacali estive: esse sono molto più basse sull'orizzonte rispetto a quelle invernali.
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Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" (vedi mappa): i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb.
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Mentre nei mesi invernali i Gemelli sfioravano quasi lo Zenit (*) sopra le nostre teste, è invece una sfida per gli osservatori del cielo il riuscire a scorgere tutte le stelle dello Scorpione, così basse da essere spesso in parte nascoste dai rilievi all'orizzonte o dalle foschie serali.
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Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno.
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L'ideale è osservarlo nelle notti chiare, sul mare, verso Sud, intorno alla mezzanotte.  
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Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.  
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Rimanendo lungo lo Zodiaco, potremo riconoscere più a destra la Bilancia (l'unico oggetto inanimato delle 12 costellazioni zodiacali), mentre alla sua sinistra sorgerà il Sagittario.  
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Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa).
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La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma.
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A Ovest potremo invece osservare in successione il lento tramontare delle grandi costellazioni del Leone e della Vergine.
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La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice.  
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Un discorso a parte lo merita l'Ofiuco, un'estesa costellazione situata sopra lo Scorpione; nonostante le dimensioni è poco spettacolare a causa dell'assenza di stelle particolarmente luminose.
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La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa.  
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Tuttavia l'Ofiuco periodicamente torna alla ribalta delle cronache per il suo ruolo di "13a costellazione zodiacale": in realtà non c'è nulla di clamoroso in questo fatto, ben noto ad astronomi ed astrofili; semplicemente lo Scorpione si trova in gran parte al di sotto dell'Eclittica (**), per cui il Sole, una volta sfiorato la parte superiore della costellazione, prosegue il suo cammino nell'Ofiuco, che quindi risulta essere la 13a costellazione a trovarsi sul suo cammino lungo lo Zodiaco.  
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L'Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende.
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Tra le più note, quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo, il monte degli dei, per rubare il fuoco.
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Allontanandoci dall'eclittica, alte nel cielo notiamo le due stelle più brillanti del cielo estivo: la più occidentale è Arturo, nella costellazione del Bootes.  
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Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato.  
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Più a oriente troviamo Vega. Questo astro fa parte della piccola costellazione della Lira, che insieme al Cigno e all'Aquila forma un ampio triangolo che occupa la porzione più elevata della volta celeste per tutto il periodo estivo.  
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Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.  
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Il cielo settentrionale è, come sempre, caratterizzato dalle due Orse.
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Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda.
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Volgendo lo sguardo verso la Stella Polare che nell'Orsa Minore ci indica la direzione del Nord, vedremo l'Orsa Maggiore dominare il cielo a Nord-Ovest.
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Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentati nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia.
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Dalla parte opposta rispetto alla Polare, a Nord-Est, possiamo riconoscere Cassiopea e Cefeo.  
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Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi!
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Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Altair - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola.
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Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
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Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali.
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Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine.
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Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares.
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A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica (**), alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes.
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Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U".
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Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole.
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Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore.
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Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.  
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(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
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(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.  
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.  
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.  

Versione delle 21:44, 15 giu 2008

ATTENZIONE ! - PAGINA IN LAVORAZIONE

testo in corso di aggiornamento


Indice

SOLE

Il giorno 20 passa dalla costellazione dei Gemelli a quella del Cancro.

1 luglio: il sole sorge alle 5.40; tramonta alle 20.51

15 luglio: il sole sorge alle 5.50; tramonta alle 20.46

31 luglio: il sole sorge alle 6.05; tramonta alle 20.32

Oltrepassato, il 21 giugno scorso, il Solstizio d'Estate, le giornate tornano lentamente ad accorciarsi. Dal 1° al 31 luglio la durata del giorno diventa più breve di circa 44 minuti.

Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)


LUNA

Le Fasi:

  • Luna nuova il 3
  • Primo quarto il 10
  • Luna piena il 18
  • Ultimo quarto il 25


18 - 19 Luglio - La Notte della Luna Piena

L'UAI propone un appuntamento diverso dal consueto, in una notte di Luna piena. Una serata nel corso della quale si potrà assistere al suggestivo sorgere del luminoso disco lunare in una calda notte d'estate. Un'opportunità per le associazioni di astrofili per proporre osservazioni e conferenze dedicate al nostro satellite naturale: la genesi e le caratteristiche fisiche, le missioni spaziali, la mitologia, la poesia, la musica e le diverse espressioni artistiche ispirate a Selene.

(nota: le date del 18 e 19 luglio sono da ritenersi una proposta indicativa per le associazioni locali che organizzano le manifestazioni pubbliche. Le serate possono essere organizzate anche nei giorni immediatamente successivi alla Luna Piena, nei quali la Luna sorge man mano sempre più tardi, consentendo di osservare, appena cala l'oscurità, le costellazioni e i principali oggetti del cielo profondo, per poi ammirare il sorgere del luminosissimo disco lunare in tarda serata.)

Per informazioni sulle serate osservative consultare le pagine web della Commissione Divulgazione e il sito Astroiniziative.



OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: pil mese inizia con Mercurio alla massima elongazione dal Sole. All’alba del 1° luglio il pianeta si trova a 21° 47’ dalla nostra stella. Per alcuni giorni sarà quindi possibile cercare l’elusivo pianeta sull’orizzonte orientale prima del sorgere del Sole. A partire dalla seconda settimana di luglio Mercurio si abbassa progressivamente sull’orizzonte, fino a scomparire alla nostra vista. La congiunzione con il Sole avviene il giorno 29.


Venere: dopo la congiunzione con il Sole, avvenuta il mese scorso, il brillante pianeta ricompare tra le luci del crepuscolo serale. Si tratta per il momento di una apparizione ancora timida: Venere rimane visibile dopo il tramonto del Sole solo per poco più di mezz’ora, confuso tra le luci del crepuscolo, per poi tramontare anch’esso ad occidente. Nel corso del mese Venere attraversa il tratto finale della costellazione dei Gemelli, attraversa per intero il Cancro e fa il suo ingresso nel Leone.


Marte: continua ad accorciarsi l’intervallo di tempo a disposizione per individuare il pianeta rosso sull’orizzonte occidentale, dove tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole. Vale tuttavia la pena continuare ad osservarlo, in particolare per la serie di congiunzioni con la stella Regolo, la Luna e soprattutto Saturno che lo renderanno protagonista delle prime ore della sera (v. paragrafo “congiunzioni”). Nel corso del mese Marte attraversa quasi per intero la costellazione del Leone.


Giove: il giorno 9 il pianeta sarà in opposizione al Sole, dominando con il suo splendore queste notti d’estate. Al tramonto del Sole corrisponderà il sorgere di Giove, che apparirà a Sud- Est, per poi culminare nel cielo meridionale nelle ore centrali della notte. Giove si trova nella costellazione del Sagittario.


Saturno: le condizioni di osservabilità del pianeta sono praticamente identiche a quelle di Marte, con il quale si troverà in congiunzione il giorno 11. Con il passare dei giorni potremo seguire il “sorpasso” di Marte, che proseguirà il suo cammino attraverso la costellazione del Leone, mentre Saturno, nel suo lentissimo moto orbitale, rimarrà nei pressi della stella Regolo, anticipando sempre più il suo tramonto, fino a confondersi tra le luci del crepuscolo serale.


Urano: l'intervallo di osservabilità continua a crescere, tanto che il pianeta a fine mese sorge circa due ore dopo il tramonto del Sole, diventando quindi osservabile per quasi tutta la notte. È comunque necessario l'uso di un telescopio o almeno un binocolo, data la sua bassa luminosità. Urano si trova ancora nella costellazione dell'Acquario.


Nettuno: sorge circa un'ora prima di Urano, quindi rispetto a quest'ultimo le condizioni di osservabilità sono ancora migliori: a fine mese sorge poco dopo il tramonto del Sole, pertanto è visibile per quasi tutta la notte. È però meno luminoso di Urano, per cui è sempre necessario utilizzare una strumentazione adeguata, un telescopio o un binocolo. Nettuno si trova nella costellazione del Capricorno, più a occidente di Urano.


Plutone [pianeta nano]:Preso atto della decisione della IAU (International Astronomical Union) - Praga, agosto 2007 - in merito alla riclassificazione di Plutone, per il momento abbiamo scelto di mantenere comunque lo spazio dedicato all'ex-pianeta nella nostra rubrica.

È osservabile per quasi l'intera durata della notte, anche se tende ad anticipare il suo tramonto, che col passare del tempo avviene con sempre maggiore anticipo. Per individuarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Sagittario.


CONGIUNZIONI

Luna – Marte – Saturno: spettacolare raggruppamento di astri dopo il tramonto del giorno 6. Nella costellazione del Leone, una sottile falce di Luna tramonta ad Ovest accompagnata dalla stella Regolo e dai pianeti Marte e Saturno. (vedi mappa)

Marte - Saturno: termina il lungo “inseguimento” di Marte, che finalmente raggiunge Saturno. Il giorno 11 i due pianeti si troveranno in congiunzione. Ci troviamo ancora nei pressi della stella Regolo, nella costellazione del Leone. (vedi mappa).

Luna - Giove: il 16 luglio potremo osservare Giove e il disco della Luna, ormai quasi piena, nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa).


COSTELLAZIONI

Le corte notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste. Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit (*). Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" (vedi mappa): i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb. Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente Lira, Aquila e Cigno. Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate. Vega è, insieme ad Arturo del Bootes, la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa). La costellazione della Lira comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma. La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice. La costellazione dell'Aquila ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa. L'Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende. Tra le più note, quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo, il monte degli dei, per rubare il fuoco. Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato. Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del Cigno, detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile. Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda. Dalla loro unione nacquero i Gemelli (Castore e Polluce, rappresentati nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia. Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi! Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Altair - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola. Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore. Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali. Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il Leone, ormai al tramonto, seguito dalla Vergine. Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello Scorpione con al centro la rossa Antares. A Sud - Est possiamo riconoscere il Sagittario, la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica (**), alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del Bootes. Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della Corona Boreale, a forma di "U". Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di Ercole. Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore. Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l'Orsa Maggiore sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere Cassiopea e, più in alto, Cefeo.

(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste. (**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.


Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.


CARTE DEL CIELO

costellazioni: latino e italiano

Sfondo nero
Orizzonte Nord
15 giugno 22:00
Orizzonte Est
15 giugno ore 22:00
Orizzonte Sud
15 giugno ore 22:00
Orizzonte Ovest
15 giugno ore 22:00
Zenit
15 giugno ore 22:00
Sfondo bianco
Orizzonte Nord
15 giugno 22:00
Orizzonte Est
15 giugno 22:00
Orizzonte Sud
15 giugno 22:00
Orizzonte Ovest
15 giugno 22:00
Zenit
15 giugno 22:00
Congiunzioni
Congiunzione Luna - Marte
7 giugno ore 21:00
Congiunzione Luna - Marte
7 giugno ore 21:00
Congiunzione Luna - Saturno
9 giugno ore 21:00
Congiunzione Luna - Saturno
9 giugno ore 21:00
Congiunzione Luna - Giove
19 giugno ore 23:30
Congiunzione Luna - Giove
19 giugno ore 21:30

Mappe del cielo realizzate con il programma Starry Night



COMETE DEL MESE

Nel mese di Giugno non vi sono comete osservabili con piccoli strumenti o ad occhio nudo. La C/2007 W1 (Boattini) sarà molto bassa sull'orizzonte e quindi osservabile solo dall'emisfero sud in buona posizione. Attualmente stimata di magnitudine 5, potrebbe raggiungere la magnitudine 3 o minore, ma quando ritornerà in buona posizione per gli osservatori dell'emisfero Nord, dovrebbe essere di magnitudine attorno alla 6. Naturalmente usiamo il condizionale come sempre, infatti con questi oggetti celesti bisogna essere molto cauti riguardo il loro comportamento fotometrico, perchè possono essere soggetti in qualsiasi momento a fenomeni di outburst, aumenti improvvisi di luminosità, soprattutto durante l'avvicinamento al perielio (minima distanza dal sole) e soprattutto dopo, a causa dell'interazione sia gravitazionale che termica con il sole. Queste interazioni possono provocare rotture della superficie con conseguente rilascio di materiale che fa aumentare la luminosità della cometa. Quindi in attesa di fenomeni di outburst o di un nuovo visitatore del sistema solare interno, possiamo cimentarci con comete meno luminose ma che una volta inquadrate nel telescopio possono essere oggetti molto interessanti. Per questo vi rimandiamo al sito della Sezione Comete UAI dove potete trovare le informazioni necessarie per seguire gli astri chiomati più interessanti, ma anche per eventuali novità dell'ultima ora.

Strumenti personali