Comunicati stampa

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

UNIONE ASTROFILI ITALIANI


Comunicato stampa n.10/2008

Sezioni di ricerca a confronto!


Il prossimo 21 giugno si terrà a Bologna un Meeting delle Sezioni di Ricerca dell’Unione Astrofili Italiani. Questo incontro, che non va confuso con il consueto Congresso UAI annuale, sarà un importante occasione di confronto e di discussione che coinvolgerà tutte le Sezioni di Ricerca. I lavori inizieranno alle 9.30 e si protrarranno per tutta la giornata.

È sempre buona cosa ricordare all’opinione pubblica che oggi l'astrofilo può svolgere un importante ruolo nella ricerca scientifica e nella sua capillare divulgazione. Grazie ai grandi progressi delle tecnologie al servizio dell'astronomia, la ricerca amatoriale può ormai fattivamente coadiuvare i programmi di ricerca professionali. A testimonianza di questo sta il fatto che da anni alcune delle Sezioni di Ricerca UAI lavorano in continua e attiva sinergia con i professionisti dell’astronomia.


Proprio tenendo in primo piano questo importante aspetto dell’attività dell’astrofilo, uno degli scopi principali di questo meeting sarà quello di individuare, progettare e concretizzare nuovi possibili legami tra le attività delle Sezioni di Ricerca UAI e la ricerca professionale, nonché quello di migliorare sempre di più le collaborazioni già vigenti. Al meeting parteciperanno per questo anche il Presidente dell’Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF), Professor Tommaso Maccacaro, il Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Bologna, Professor Flavio Fusi Pecci e altri scienziati.


Di seguito riportiamo il programma del Meeting.



Programma del Meeting delle Sezioni di Ricerca dell’UAI, Sabato 21 giugno 2008

(presso l’Osservatorio Astronomico di Bologna)


  • ore 09.30: Registrazione dei partecipanti
  • ore 10.00: Saluto del Presidente INAF Prof. Tommaso Maccacaro e del Direttore dell’Osservatorio Astronomico di Bologna Prof. Flavio Fusi Pecci introduzione ai lavori di E. Sassone Corsi, Presidente UAI e S. Pluchino, Coordinatore Sezioni di Ricerca UAI


Sessione I

  • ore 10.30: G. Milani, Responsabile SdR Comete, La Sezione di Ricerca Comete ed il progetto CARA
  • ore 10.45: C. Lopresti, Consigliere UAI, La Sezione di Ricerca Pianeti Extrasolari
  • ore 11.00: S. Foglia, Responsabile SdR Asteroidi, La Sezione di Ricerca Asteroidi
  • ore 11.15: G. Favero, Responsabile SdR Luna, La Sezione di Ricerca Luna
  • ore 11.30: G. Benintende, Responsabile SdR Astrofotografia, La Sezione di Ricerca Astrofotografia
  • ore 11.45: E. Stomeo, Responsabile SdR Meteore, La Sezione di Ricerca Meteore
  • ore 12.00: G. Bianciardi, Consigliere UAI, Il telescopio remoto UAI
  • ore 12.15: L. Brandi e V. Gallo, Responsabili Commissione ROSITA, La rete di Osservatori Astronomici Amatoriali e la Commissione Rosita
  • ore 12.30: T. Maccacaro, F. Fusi Pecci, E. Sassone Corsi, S. Pluchino, Discussione sulle opportunità di collaborazione INAF-UAI


Sessione II

  • ore 14.00: F. Martinelli e C. Martinelli, Presentazione dei nuovi responsabili SdR Strumentazione e Profondo Cielo
  • ore 14.15: G. Tosti, Università degli Studi di Perugia, Il progetto GLAST e la collaborazione con l'Unione Astrofili
  • ore 14.30: G. Perrotta, Responsabile del Progetto per l’UAI, Il progetto ASTROSAT-SkyWave
  • ore 14.45: A. Frosina, Responsabile SdR Stelle Variabili, La Sezione di Ricerca Stelle Variabili
  • ore 15.00: P. Bellomo, Responsabile SdR Spettroscopia, La Sezione di Ricerca Spettroscopia
  • ore 15.15: S. Pluchino, Responsabile SdR Radio Astronomia, La Sezione di Ricerca Radioastronomia
  • ore 15.30: F. Sodi, collaboratrice SdR Astrocultura, La Sezione Astrocultura
  • ore 15.45: E. Del Favero, Responsabile SdR Quadranti Solari, La Sezione Quadranti Solari
  • ore 16.00: R. Di Luca, Collaboratore SdR Occultazioni, La Sezione di Ricerca Occultazioni
  • ore 16.15: A. Carbognani e L. Bardelli, Collaboratori SdR Pianeti, La Sezione di Ricerca Pianeti
  • ore 16.30: Discussione
  • ore 17.30: Chiusura dei lavori


Roma, 18 giugno 2008


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Comunicato stampa n.9/2008

GLAST e gli astrofili!


In questi ultimi mesi, in ambito scientifico, si è spesso sentito parlare dell’osservatorio spaziale GLAST (The Gamma Ray Large Area Space Telescope), una missione internazionale sviluppata all’interno del programma della NASA sullo studio della struttura ed evoluzione dell'Universo e del programma di ricerca di fisica fondamentale senza acceleratori del Department of Energy (DOE), cui partecipano anche Francia, Germania, Italia, Giappone e Svezia.

Il Gamma Ray Large Area Space Telescope è composto essenzialmente da due strumenti: il Large Area Telescope (LAT), realizzato grazie al contributo di Italia (ASI, INAF, INFN), Francia, Svezia e Giappone, ed il Gamma-ray Burst Monitor (GBM), che permetteranno di ottenere osservazioni dell’Universo in una banda di energia compresa fra circa 10 keV e centinaia di GeV.

Questo nuovo osservatorio spaziale avrà il compito di studiare i Nuclei Galattici Attivi (AGN) delle Pulsar e dei resti di supernovae (SNR), l'emissione gamma diffusa, galattica ed extragalattica, la possibile natura della materia oscura e di effettuere rilevazioni ad alta energia dei GRB e di altri fenomeni transienti. Durante il primo anno di attività si prevede che GLAST possa rilevare più di 1000 sorgenti extra-galattiche e centinaia di sorgenti galattiche.

Un programma molto interessante sviluppato all’interno del progetto GLAST, è quello di monitoraggio ottico dei Blazar (sorgenti altamente energetiche variabili e molto compatte associate a un buco nero supermassiccio che si trova al centro di una galassia ospite) che verranno a trovarsi nel campo di vista di GLAST. Campagne di osservazioni correlate GLAST-Ottico permetteranno di studiare i tempi scala caratteristici della variabilità alle diverse lunghezze d’onda. Si tratta di informazioni importantissime per l’interpretazione teorica dei meccanismi responsabili dell’emissione gamma di alta energia.


Una novità interessante sta nel fatto che un contributo straordinario al programma di monitoraggio dei Blazar può venire oggi dalla paziente opera degli astrofili. Per questo motivo è stata avviata una collaborazione tra il team del progetto GLAST e l’Unione Astrofili Italiani per realizzare una campagna osservativa dei Blazar nella loro controparte ottica mediante fotometria CCD.

Chiunque volesse avvicinarsi all'osservazione dei Blazar potrà quindi fattivamente collaborare a questo progetto internazionale semplicemente iscrivendosi al gruppo di lavoro e ricerca UAI - GLAST inoltrando la sua richiesta all’indirizzo e-mail ricerca@uai.it ed inviando le proprie osservazioni.

Tutte le informazioni necessarie sono presenti sul Sito Internet http://uaiglast.uai.it.


Per ottenere dati sensibili per questo progetto è sufficiente utilizzare un telescopio, una camera CCD e filtri per fotometria (BVRI). Gli oggetti più studiati sono molto brillanti e quindi osservabili anche con telescopi di soli 20 cm di diametro.


Gli interessati che vogliono iniziare a collaborare possono trovare una lista di sorgenti facilmente osservabili in questi Siti Internet:

  • Sito sorgenti monitorate da Perugia:

http://astro.fisica.unipg.it/PGblazar/tabella2000.htm

  • Lista delle 200 sorgenti di interesse per GLAST:

http://glastweb.pg.infn.it/blazar/

  • Sito di GLAST-LAT a Stanford:

http://www-glast.stanford.edu/

  • Sito GLAST divulgativo italiano:

http://www.iasf-milano.inaf.it/divulgazione.php?pg=glast&mn=glast&lin=glast

  • Sito della multifrequenza di GLAST:

http://glast.gsfc.nasa.gov/science/multi/

  • Lista delle sorgenti pubbliche di GLAST:

http://glast.gsfc.nasa.gov/ssc/data/policy/LAT_Monitored_Sources.html

  • Lista delle 200 sorgenti di interesse per GLAST:

http://glastweb.pg.infn.it/blazar/

  • GTN

http://gtn.sonoma.edu/public/

  • Link a siti sui blazar

http://astro.fisica.unipg.it/blazarsintheweb.htm



Roma, 10 giugno 2008


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