Giuseppe Verdi

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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fronde. E' notte stellata. Splendore di luna.''
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(nel tempio)
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O tu che sei d'Osiride
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Madre immortale e sposa,
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Diva che i casti palpiti
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Desti agli umani in cor,
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Soccorri a noi pietosa,
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Madre d'immenso amor.
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(Da una barca che approda alla riva discendono Amneris, Ramfis, alcune donne coperte da fitto velo e Guardie)
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(ad Amneris)
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Vieni d'Iside al tempio: alla vigilia
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Delle tue nozze, invoca
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Della Diva il favore. Iside legge
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De' mortali nel core; ogni mistero
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Degli umani a lei è noto.
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Sì; io pregherò che Radamès mi doni
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Tutto il suo cor, come il mio cor a lui
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Sacro è per sempre.
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RAMFIS:
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Andiamo.
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Pregherai fino all'alba; io sarò teco.
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(Tutti entrano nel tempio)
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SACERDOTESSE, SACERDOTI:
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Soccorri a noi pietosa,
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Madre d'immenso amor.
==Otello==
==Otello==

Versione delle 20:39, 14 lug 2013

Indice

Traviata

ALFREDO

Libiam ne' lieti calici
Che la bellezza infiora,
E la fuggevol ora
S'inebri a voluttà.
Libiam ne' dolci fremiti
Che suscita l'amore,
Poiché quell'occhio al core
Onnipotente va.
Libiamo, amor fra i calici
Più caldi baci avrà.

TUTTI Libiamo, amor fra i calici
Più caldi baci avrà.


Aida

Atto III

Le rive del Nilo: rocce di granito fra cui crescono palmizi. Sul vertice delle rocce il tempio d'Iside per metà nascosto tra le fronde. E' notte stellata. Splendore di luna.

Le rive del Nilo

Rocce di granito fra cui crescono palmizi. Sul vertice delle rocce il tempio d'Iside per metà nascosto tra le fronde. è notte stellata. Splendore di luna

SACERDOTESSE, SACERDOTI:

(nel tempio)

O tu che sei d'Osiride

Madre immortale e sposa,

Diva che i casti palpiti

Desti agli umani in cor,

Soccorri a noi pietosa,

Madre d'immenso amor.

(Da una barca che approda alla riva discendono Amneris, Ramfis, alcune donne coperte da fitto velo e Guardie)

RAMFIS:

(ad Amneris)

Vieni d'Iside al tempio: alla vigilia

Delle tue nozze, invoca

Della Diva il favore. Iside legge

De' mortali nel core; ogni mistero

Degli umani a lei è noto.

AMNERIS:

Sì; io pregherò che Radamès mi doni

Tutto il suo cor, come il mio cor a lui

Sacro è per sempre.

RAMFIS:

Andiamo.

Pregherai fino all'alba; io sarò teco.

(Tutti entrano nel tempio)

SACERDOTESSE, SACERDOTI:

Soccorri a noi pietosa,

Madre d'immenso amor.

Otello

OTELLO

appoggiandosi ad un rialzo degli spaldi

Ah! la gioia m'innonda
si fieramente… che ansante mi giacio…
Un bacio…

DESDEMONA

Otello!

OTELLO

Un bacio… ancora un bacio,
alzandosi e mirando il cielo
Già la pleiade ardente al mar discende.

DESDEMONA

Tarda è la notte.

OTELLO

Vien… Venere splende.

Trovatore

Giardini del palazzo.

Sulla destra marmorea scalinata che mette agli appartamenti.

La notte è inoltrata; dense nubi coprono la luna.

Leonora

Tacea la notte placida
e bella in ciel sereno
La luna il viso argenteo
Mostrava lieto e pieno...
Quando suonar per l'aere,
Infino allor sì muto,
Dolci s'udiro e flebili
Gli accordi d'un liuto,
E versi melanconici
Un Trovator cantò.
Versi di prece ed umile
Qual d'uom che prega Iddio
In quella ripeteasi
Un nome... il nome mio!...
Corsi al veron sollecita...
Egli era! egli era desso!...
Gioia provai che agli angeli
Solo è provar concesso!...
Al core, al guardo estatico
La terra un ciel sembrò.

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