Passi sulla Luna: Gassendi

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini  
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! colspan="2" | Diametro 153 km, bordi alti 2400 m.
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! colspan="2" | Diametro 114 km, doppia montagna centrale alta 1200 m.
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| La zona del cratere Ptolemaeus è mappata nella mappa numero 77 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del [http://www.lpi.usra.edu/ [[Image:Logo Lunar and Planetary Institute.jpg|80px]]&nbsp;&nbsp;Lunar and Planetary Institute]  
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| La zona del Mare Humorum e di Gassendi è mappata nella mappa numero 93 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del [http://www.lpi.usra.edu/ [[Image:Logo Lunar and Planetary Institute.jpg|80px]]&nbsp;&nbsp;Lunar and Planetary Institute]  
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[http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac77/72dpi.jpg Download della mappa in jpeg con risoluzione 72dpi] <br> [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac77/150dpi.jpg Download della mappa in jpeg con risoluzione 150dpi] <br> [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac77/300dpi.jp2 Download della mappa in jpeg2000 con risoluzione 300dpi] <br>  
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'''Il cratere'''
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'''Da dove deriva il nome?'''
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Bellissimo cratere adagiato sul bordo settentrionale del Mare Humorum, si addentra in parte anche all’interno di esso.
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Claudio Tolomeo (Pelusio 100ca.-175 AD) visse e lavorò ad Alessandria d'Egitto in epoca imperiale, occupandosi di astrologia, astronomia e geografia. La sua opera più importante è l'Almagesto - il nome deriva dall'arabo (Al Magisti), a sua volta adattato dal greco (Megiste). Vi si argomenta a favore dell'immobilità della terra e si descrivono con notevole approssimazione i moti del Sole, della Luna e dei 5 pianeti conosciuti, oltre ad un catalogo stellare.  
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Le pareti sono di altezza variabile, più alte a occidente. Si alzano in media circa 1,8 km rispetto al fondo. Quelle meridionali sono meno alte, erose, probabilmente dalla lava proveniente dal Mare Humorum. In effetti, il tono grigio del fondo del cratere è più scuro in questa parte, rispetto al resto del cratere, come quello del Mare, segno di una maggiore presenza di rocce basaltiche di origine lavica.
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Essendo insufficiente la teoria del semplice moto circolare per spiegare l'apparente complessità dei moti planetari, vennero introdotte alcune varianti (gli eccentrici, gli equanti e gli epicicli). Il testo arabo ebbe ampia diffusione in Europa grazie alla traduzione di Gerardo da Cremona (XII sec.) e Johann Muller (Regiomontanus) (XV sec.).  
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L’interno di Gassendi è estremamente complesso, interessato com’è da innumerevoli fratture (rimae) che si intersecano in vario modo e che, almeno nella parte occidentale e meridionale, sembrano orientarsi parallelamente al bordo. Sono presenti, soprattutto nella parte meridionale, rilevatezze irregolari che vanno a costituire una specie di secondo bordo interno. Il fondo è ricco di craterini di varie dimensioni. Caratteristica di Gassendi è una grande varietà di aspetti all’osservatore frequente: l’altezza del sole e la conseguente diversità dell’angolo di illuminazione determinano una grande diversità del paesaggio.
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<br> Tolomeo si occupò anche di Geografia, disegnando una prima mappa dell'ecumene, e di ottica, in particolare dei fenomeni di riflessione e rifrazione. Si occupò, infine di Astrologia: il suo Tetrabiblos (Opera in quattro libri), è il testo fondamentale dell'astrologia classica. In essa, vengono definite con rigore le leggi che governano l'influenza degli astri sui comportamenti umani.  
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Il picco centrale complesso, costituito da almeno 3 elementi, disposto in circolo, verosimilmente componenti residui di un originario anello centrale.
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Il bordo settentrionale del cratere è occupato da Gassendi A (33km), un cratere giovane, di forma vagamente esagonale, allungata nel senso dei meridiani, profondo 3,6 km, con un fondo complesso, interessato da un struttura ontagnosa allungata in direzione N/S.
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<br> '''Il cratere Ptolemaeus''' ha una forma vagamente esagonale ed è privo del picco centrale. Al suo interno, a parte il grande cratere Ammonius, vi è una miriade di piccoli crateri semplici, che possono costituire un utile banco di prova per valutare la bontà del telescopio e/o della trasparenza dell'aria. Interessante è l'osservazione di Ptolemaeus col Sole appena sorto: lunghe ombre si proiettano dai picchi del bordo orientale lungo la grande pianura, a creare un effetto "zebra", che si risolve in alcune ore con la salita del Sole sull' orizzonte.
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'''Da dove deriva il nome?'''  
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L’abate Pierre Gassend (detto Gassendi) nasce a Champtercier nel 1592 e muore a Parigi nel 1655. Raggiunge il titolo di Dottore in teologia nel 1614, diviene sacerdote nel 1616 e professore di filosofia nel 1617 ad Aix-en-Provence.
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Dal 1645 si trasferisce a Parigi dove insegna matematica, filosofia e astronomia.
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Svolge un ruolo importantissimo nel panorama culturale e scientifico del ‘600. Contemporaneo di Galileo, ha con lui corrispondenza epistolare. Combatte l’autorità di Aristotele e il pensiero dominante dell’epoca, come pure l’astrattismo di Cartesio, valutando il metodo sperimentale come l’unica base per formulare teorie ed avvicinarsi alla conoscenza dei fenomeni naturali. E’ esponente di una corrente scettica (scetticismo metodico). Ricerca una conciliazione fra scienza e filosofia, partendo dalla negazione di ogni autorità prestabilita, rigettando l’aristotelismo, rivalutando l’epicureismo e identificando nell’atomismo e nel suo concetto di “vuoto” un punto compatibile con le nuove teorie scientifiche. Al termine della sua vita cerca anche una conciliazione fra teorie atomistiche e fede, attenuando le originali impostazioni empiristiche.
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Osserva una aurora boreale  e ne tenta una spiegazione scientifica e, il 7 novembre 1631, osserva il passaggio di Mercurio sul Sole, precedentemente previsto da Keplero.
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Questo è anche il momento per notare la presenza di alcuni crateri "fantasma", appena rilevati rispetto al fondo.
 
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Lungo il bordo nord-orientale corre una lunga fila di craterini (catena Muller), che fa il paio con l'analoga catena Davy, nel cratere omologo, appena ad Ovest di Ptolemaeus. Inoltre, tutte le formazioni orografiche hanno un orientamento SE-NO.
 
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| Disegni di Gassendi eseguiti da Andrea Boscolo del Gruppo Astrofili Margherita Hack. Il disegno in alto è stato eseguito il 29 giugno 2008 alle ore 4.00, con un rifrattore aprocromatico da 130 mm a 285x. Il disegno in basso è stato eseguito il 12 maggio 2003, alle ore 22.00, fase di Luna crescente, seeing ottimo, rifrattore apocrocromatico da 102 mm a 234x.
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| Disegno del Mare Humorum e di Gassendi eseguito da Alfonso Zaccaria
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| Disegno della zona del cratere Ptolemaeus. Nord in basso come da osservazione diretta al telescopio (Alfonso Zaccaria)
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| Disegni di Gassendi eseguiti da Giorgio Bonacorsi della [http://www.aristarcodisamo.it '''Associazione Senigalliese di Astronomia "Aristarco di Samo"''']. Il disegno in alto è stato eseguito il 19 maggio 1005 alle 21:45 con un Newton da 114 mm a 86x. Il disegno in basso è stato eseguito il 18 gennaio 2008, alle ore 22.00, con un Mewton da 150 mm a 100x.
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|[[Image:PSL Ptolemaeus foto Paolo Lazzarotti.jpg|center|400px|link=http://www.lazzarotti-hires.com/images/moon/ptolomeus-albategnius-hipparchus20070805_lazz.jpg]]
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|[[Image:PSL_Gassendi_foto_Paolo Lazzarotti.jpg|center|400px|link=http://www.lazzarotti-hires.com/wp/wp-content/uploads/2010/04/gassendi-mersenius-billy20090930_2037_lazz.jpg]]
   
   
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| Foto ad alta risoluzione del cratere Ptolemaeus eseguita da &nbsp;[[Image:Logo Paolo Lazzarotti.jpg|120px]]&nbsp;[http://www.lazzarotti-hires.com/ '''Paolo Lazzarotti''']. La foto a piena risoluzione puà essere visionata direttamente&nbsp;[http://www.lazzarotti-hires.com/images/moon/ptolomeus-albategnius-hipparchus20070805_lazz.jpg '''dal sito dell'autore'''].
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| Foto ad alta risoluzione del cratere Gassendi eseguita da &nbsp;[[Image:Logo Paolo Lazzarotti.jpg|120px]]&nbsp;[http://www.lazzarotti-hires.com/ '''Paolo Lazzarotti''']. La foto a piena risoluzione può essere visionata direttamente&nbsp;[http://www.lazzarotti-hires.com/wp/wp-content/uploads/2010/04/gassendi-mersenius-billy20090930_2037_lazz.jpg '''dal sito dell'autore'''].
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| [[Image:PSL Ptolemaeus Italia.jpg|border|400px|center]]
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| [[Image:PSL Gassendi Italia.jpg|border|400px|center]]
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| Dimensioni di Ptolemaeus sovrapposto in scala all'Italia
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| Dimensioni approssimative di Gassendi sovrapposto in scala all'Italia
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Versione corrente delle 10:49, 19 set 2013

a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini


Gassendi*
Longitudine Latitudine
39,9° W 17,5° S
Diametro 114 km, doppia montagna centrale alta 1200 m.




La zona del Mare Humorum e di Gassendi è mappata nella mappa numero 93 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del   Lunar and Planetary Institute

Download della mappa in jpeg con risoluzione 72dpi
Download della mappa in jpeg con risoluzione 150dpi
Download della mappa in jpeg2000 con risoluzione 300dpi

Il cratere

Bellissimo cratere adagiato sul bordo settentrionale del Mare Humorum, si addentra in parte anche all’interno di esso.

Le pareti sono di altezza variabile, più alte a occidente. Si alzano in media circa 1,8 km rispetto al fondo. Quelle meridionali sono meno alte, erose, probabilmente dalla lava proveniente dal Mare Humorum. In effetti, il tono grigio del fondo del cratere è più scuro in questa parte, rispetto al resto del cratere, come quello del Mare, segno di una maggiore presenza di rocce basaltiche di origine lavica.

L’interno di Gassendi è estremamente complesso, interessato com’è da innumerevoli fratture (rimae) che si intersecano in vario modo e che, almeno nella parte occidentale e meridionale, sembrano orientarsi parallelamente al bordo. Sono presenti, soprattutto nella parte meridionale, rilevatezze irregolari che vanno a costituire una specie di secondo bordo interno. Il fondo è ricco di craterini di varie dimensioni. Caratteristica di Gassendi è una grande varietà di aspetti all’osservatore frequente: l’altezza del sole e la conseguente diversità dell’angolo di illuminazione determinano una grande diversità del paesaggio.

Il picco centrale complesso, costituito da almeno 3 elementi, disposto in circolo, verosimilmente componenti residui di un originario anello centrale. Il bordo settentrionale del cratere è occupato da Gassendi A (33km), un cratere giovane, di forma vagamente esagonale, allungata nel senso dei meridiani, profondo 3,6 km, con un fondo complesso, interessato da un struttura ontagnosa allungata in direzione N/S.

Da dove deriva il nome?

L’abate Pierre Gassend (detto Gassendi) nasce a Champtercier nel 1592 e muore a Parigi nel 1655. Raggiunge il titolo di Dottore in teologia nel 1614, diviene sacerdote nel 1616 e professore di filosofia nel 1617 ad Aix-en-Provence.

Dal 1645 si trasferisce a Parigi dove insegna matematica, filosofia e astronomia. Svolge un ruolo importantissimo nel panorama culturale e scientifico del ‘600. Contemporaneo di Galileo, ha con lui corrispondenza epistolare. Combatte l’autorità di Aristotele e il pensiero dominante dell’epoca, come pure l’astrattismo di Cartesio, valutando il metodo sperimentale come l’unica base per formulare teorie ed avvicinarsi alla conoscenza dei fenomeni naturali. E’ esponente di una corrente scettica (scetticismo metodico). Ricerca una conciliazione fra scienza e filosofia, partendo dalla negazione di ogni autorità prestabilita, rigettando l’aristotelismo, rivalutando l’epicureismo e identificando nell’atomismo e nel suo concetto di “vuoto” un punto compatibile con le nuove teorie scientifiche. Al termine della sua vita cerca anche una conciliazione fra teorie atomistiche e fede, attenuando le originali impostazioni empiristiche.

Osserva una aurora boreale e ne tenta una spiegazione scientifica e, il 7 novembre 1631, osserva il passaggio di Mercurio sul Sole, precedentemente previsto da Keplero.




Disegni di Gassendi eseguiti da Andrea Boscolo del Gruppo Astrofili Margherita Hack. Il disegno in alto è stato eseguito il 29 giugno 2008 alle ore 4.00, con un rifrattore aprocromatico da 130 mm a 285x. Il disegno in basso è stato eseguito il 12 maggio 2003, alle ore 22.00, fase di Luna crescente, seeing ottimo, rifrattore apocrocromatico da 102 mm a 234x.
Disegno del Mare Humorum e di Gassendi eseguito da Alfonso Zaccaria
Disegni di Gassendi eseguiti da Giorgio Bonacorsi della Associazione Senigalliese di Astronomia "Aristarco di Samo". Il disegno in alto è stato eseguito il 19 maggio 1005 alle 21:45 con un Newton da 114 mm a 86x. Il disegno in basso è stato eseguito il 18 gennaio 2008, alle ore 22.00, con un Mewton da 150 mm a 100x.



Foto ad alta risoluzione del cratere Gassendi eseguita da   Paolo Lazzarotti. La foto a piena risoluzione può essere visionata direttamente dal sito dell'autore.


Dimensioni approssimative di Gassendi sovrapposto in scala all'Italia




* Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.

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