Stella doppia del mese di aprile 2010

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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Sul Washington Double Star Catalog vediamo come la Gamma Arietis (nome proprio Mesarthim) non sia una semplice doppia.
 
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Catalogata alla posizione 180 del catalogo di Struve, esiste anzitutto una componente STF180 AB (la coppia principale di cui ci occupiamo e i cui dati sono riportati nella tabella qui sopra).
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Questa stella pone una serie di piccoli problemi per individuarla.
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Secondo Aitken, questa doppia fu osservata da Robert Hooke nel 1664 - si tratta quindi di una delle prime stelle doppie mai osservate.
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Esiste poi una coppia STF180 AC, la secondaria ha magnitudine 8.63, separazion 216.3" e angolo di posizione 82°.
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Anzitutto quasi nessun atlante, con la notevole eccezione del Cambridge Double Star Atlas, la indica sulla mappa con la sua denominazione N Hydrae.
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Esiste infine la doppia BU 512 CD (dove BU sta per Burnham, non già quello del Burnham' Celestial Handbook ma S.W. Burnham): la primaria di questa doppia è la componente C della STF180, la secondaria è una debole stella di magnitudine 13.6 a 1.6" di distanza, AP 24°.
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La costellazione dell'Idra, inoltre, non è sicuramente una di quelle costellazioni lungo le quali l'astrofilo medio si muove con disinvoltura: molto meglio aggirarsi nei dintorni di Orione e dell'Orsa Maggiore!
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Una volta individuata, comunque, nessuno stress per sdoppiarla: le magnitudini simili e la separazione generosa rendono l'osservazione molto rilassante, quasi a compensare la fatica della ricerca.
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<div style="text-align: center;">''Mappa per l'individuazione della stella Gamma Arietis''</div>
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<div style="text-align: center;">''Mappa per l'individuazione della stella N Hydrae''</div>
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Mike Ropelewski, nel suo "A visual atlas of double stars", scrive che "un piccolo telescopio a ingrandimento medio rivelerà due stelle bianco argento, di magnitudine 5, allineate N-S una rispetto all'altra contro uno sfondo di stelle abbastanza rarefatto".
 
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Il punto vernale, noto anche come primo punto d'Ariete o punto gamma , è uno dei due punti equinoziali in cui l'equatore celeste interseca l'eclittica. Il nome viene dal simbolo Gamma che contraddistingue la costellazione dell'Ariete, e non già dalla stella Gamma Arietis.
 
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Il punto d'Ariete corrispondeva all'equinozio di primavera di circa 2100 anni fa (nel periodo 2000 a.C. ÷ 100 a.C.): oggi a causa della precessione degli equinozi non è più così e in corrispondenza dell'equinozio di primavera il Sole si trova nella costellazione dei Pesci; a partire dal 2700 d.C. si troverà in quella dell'Acquario e così via fino al completamento dell'intero zodiaco.
 
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<div style="text-align: center;">''La N Hydrae osservata con un rifrattore da 102 mm a 91 ingrandimenti dall'astrofilo Kenichi Kushida''</div>
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<div style="text-align: center;">''A sinistra, rappresentazione della Gamma Arietis ottenuta con il software Aberrator, a destra disegno della Gamma Arietis ottenuto con un rifrattore da 102 mm dall'astrofilo Kenichi Kushida''</div>
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<div style="text-align: center;">''Nota di Sissi Haas sulla N Hydrae. La stella, classificata come un pezzo da espozione, in un 60 mm a 25 ingrandimenti appare costituita da due stelle identiche, di color arancio-pompelmo, sdoppiate per un capello a 25x. L'Ammiraglio Smyth la includeva nella costellazione del Crater, attribueendo i colori bianco luminoso e violetto''</div>

Versione delle 21:45, 4 dic 2009

Una doppia al mese - Aprile 2010 - N Hydrae


N Hydrae
Componente AR (2000) Dec (2000) magnitudine separazione AP
H 3 96 11 hh 32.3 mm -29° 16' 5.64/5.73 9.4" 210°

Questa stella pone una serie di piccoli problemi per individuarla.

Anzitutto quasi nessun atlante, con la notevole eccezione del Cambridge Double Star Atlas, la indica sulla mappa con la sua denominazione N Hydrae.

La costellazione dell'Idra, inoltre, non è sicuramente una di quelle costellazioni lungo le quali l'astrofilo medio si muove con disinvoltura: molto meglio aggirarsi nei dintorni di Orione e dell'Orsa Maggiore!


Una volta individuata, comunque, nessuno stress per sdoppiarla: le magnitudini simili e la separazione generosa rendono l'osservazione molto rilassante, quasi a compensare la fatica della ricerca.




Mappa per l'individuazione della stella N Hydrae



La N Hydrae osservata con un rifrattore da 102 mm a 91 ingrandimenti dall'astrofilo Kenichi Kushida



Nota di Sissi Haas sulla N Hydrae. La stella, classificata come un pezzo da espozione, in un 60 mm a 25 ingrandimenti appare costituita da due stelle identiche, di color arancio-pompelmo, sdoppiate per un capello a 25x. L'Ammiraglio Smyth la includeva nella costellazione del Crater, attribueendo i colori bianco luminoso e violetto


Ringraziamo:

l'editore Legenda che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie.

l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma Aberrator con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio.

l'astrofilo Kenichi Kushida per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo Kazumi Funakoshi per il supporto tecnico.

l'astrofilo Toshimi Taki per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie.


Per saperne qualcosa in più sulle Stelle Doppie ...

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