Stella doppia del mese di febbraio 2009

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

Una doppia al mese - Febbraio 2009 - 12 Lyncis


AR (2000) Dec (2000) magnitudine separazione AP
06 hh 46,2 mm +59° 27' 5.4/7.1 8.9" 310°




Mappa per l'individuazione di 12 Lyncis


La 12 Lyncis è una stelle priva di nome proprio. Flamsteed le assegnò il numero 12, e si trova in una costellazione poco nota. Se tutti quanti associano determinati campi stellari a Orioni, allo Scorpione, all'Orsa Maggiore, quando si parla della Lince (Lynx) le idee sono molto più confuse.

La costellazione della Lince fu introdotta dall'astronomo Hevelius nel 1687. Lo stesso Hevelius scrisse che bisognava avere i proverbiali occhi di lince per riuscire a vedere a occhio nudo le stelle che la formavano. La Lince riempie uno spazio vuoto fra l'Orsa Maggiore e l'Auriga, suno spazio molto ampio. La lince, ad esempio, copre un'area di cielo superiore a quelle della costelazione dei Gemelli. Non è dato sapere se Hevelius avesse in mente, quado ha designato la costellazione, il personaggio mitologico di Linceo, che godeva della vista più acuta al mondo e che partecipò alla spedizione degli Argonauti.

La stella doppia di questo mese è quindi una sfida per la sua ricerca visuale e l'occasione per visitare una costellazione decisamente poco praticata dai principianti.

La 12 Lyncis, catalogata da F.G.W. Struve al numero 948 del suo catalogo, e nota oggi con la sigla STF 948, è famosa fra gli appassionati di stelle doppie per la sua componente AC: una coppia con magnitudini 5.4 e 7.1 separate da 9.4" all'epoca della scoperta (1782) e oggi distanti 8.9" (2007): in poco più di 200 anni la separazione è diminuita di circa 1/2 secondo d'arco, mentre l'angolo di posizione è passato da 303° a 310°.


Esiste anche una componente AB, di magnitudini 5.4 e 6, separazione 1.9" (2007) e angolo di posizione 62°, più impegnativa da sdoppiare ma comunque alla portata di piccoli telescopi.

Un'altra componente, la AD, è una stela di magnitudine 10.5, separata di 172.2" dalla principale e a 259° di angolo di posizione.




Robert Burnham jr, negli anni '60, ci segnalava Rigel come la settima stella più luminosa del cielo e al limite della distanza entro cui ottenere misure di parallasse accurate, che la ponevano a 900 anni luce (oggi 770).

Rigel, una stella supergigante bianca di magnitudine 0.3, ha una compagna di magnitudine 6.8 e distante poco più di 9".

Sempre Burnham scrive che un telescopio da 150 mm mostra questa compagna, e avverte che questo oggetto non è dei più facili per i telescopi degli astrofili, sebbene in buone condizioni un telescopio da 75 mm si sia rivelato sufficiente.

Questa doppia fu scoperta da F.G.W. Struve nel 1822 e catalogata con il numero 668: da allora al 2005 l'Angolo di posizione è cambiato da 201° a 204°, la separazione è aumentata da 8.9" a 9.4".

Circa le difficoltà di osservazione (dovute alla grande differenza di magnitudine, dato che la separazione è abbastanza ampia), l’Ammiraglio Smyth scrive che il Reverendo W.R. Dawes gli aveva mostrato un disegno di questa coppia eseguito con un rifrattore con lente da 40 mm di diametro a 70 ingrandimenti. Lo stesso piccolo strumento, avvisa Smyth, è in grado di sdoppiare anche la Stella Polare ...


E' importante quindi che lo strumento sia di buona qualità e che il seeing sia almeno discreto: in condizioni di turbolenza eccessiva l'aumentata dimensione della principale tende a coprire ancora di più la debole secondaria.




A sinistra, rappresentazione di Beta Orionis attraverso il software Aberrator, al centro un disegno con un telescopio da 102 mm eseguito da Kenichi Kushida a 205x, a destra un'immagine fotografica dello stesso autore che rende evidente come la secondaria sia sommersa dalla luminosità della principale


Ci sono sorprese nascoste nel sistema di Rigel?

Certamente, anche se non alla portata degli strumenti più comuni.

Anzitutto la secondaria è una doppia visuale: mentre la coppia principale è la STF668, la secondaria si chiama BU555BC (dove BU sta per Burnham).

Questa stella doppia ha due componenti di magnitudini 7.5 e 7.6, separate (nel 1973) di 0.1", contro i 0.4" alla data della scoperta (nel 1878).

Esiste inoltre un'altra componente D, che forma la coppia BU555AD: la quarta componente del sistema è distante 43.9" ed ha una magnitudine di 15.4.



Ringraziamo:

l'editore Legenda che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie.

l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma Aberrator con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio.

l'astrofilo Kenichi Kushida per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo Kazumi Funakoshi per il supporto tecnico.

l'astrofilo Toshimi Taki per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie.


Per saperne qualcosa in più sulle Stelle Doppie ...

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