Passi sulla Luna: Eratosthenes

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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Ptolemaeus ha un diametro di 153 km, con bordi alti 2400 m.
 
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Da dove deriva il nome?
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Claudio Tolomeo (Pelusio 100ca.-175 AD) visse e lavorò al Alessandria d'Egitto in epoca imperiale, occupandosi di astrologia, astronomia e geografia. La sua opera più importante è l'Almagesto - il nome deriva dall'arabo (Al Magisti), a sua volta adattato dal greco (Megiste). Vi si argomenta a favore dell'immobilità della terra e si descrivono con notevole approssimazione i moti del Sole, della Luna e dei 5 pianeti conosciuti, oltre ad un catalogo stellare. Essendo insufficiente la teoria del semplice moto circolare per spiegare l'apparente complessità dei moti planetari, vennero introdotte alcune varianti (gli eccentrici, gli equanti e gli epicicli). Il testo arabo ebbe ampia diffusione in Europa grazie alla traduzione di Gerardo da Cremona (XII sec.) e Johann Muller (Regiomontanus) (XV sec.).  
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| La zona del cratere Eratosthenes è mappata nella mappa numero 58 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del [[Image:Logo Lunar and Planetary Institute.jpg|80px]] [http://www.lpi.usra.edu/ '''Lunar and Planetary Institute'''].
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[http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac58/72dpi.jpg Download della mappa in jpeg con risoluzione 72dpi] <br> [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac58/150dpi.jpg Download della mappa in jpeg con risoluzione 150dpi] <br> [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac58/300dpi.jp2 Download della mappa in jpeg2000 con risoluzione 300dpi] <br>
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Tolomeo si occupò anche di Geografia, disegnando una prima mappa dell'ecumene, e di ottica, in particolare dei fenomeni di riflessione e rifrazione. Si occupò, infine di Astrologia: il suo Tetrabiblos (Opera in quattro libri), è il testo fondamentale dell'astrologia classica. In essa, vengono definite con rigore le leggi che governano l'influenza degli astri sui comportamenti umani.
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Il cratere Ptolemaeus ha una forma vagamente esagonale ed è privo del picco centrale. Al suo interno, a parte il grande cratere Ammonius, vi è una miriade di piccoli crateri semplici, che possono costituire un utile banco di prova per valutare la bontà del telescopio e/o della trasparenza dell'aria. Interessante è l'osservazione di Ptolemaeus col Sole appena sorto: lunghe ombre si proiettano dai picchi del bordo orientale lungo la grande pianura, a creare un effetto "zebra", che si risolve in alcune ore con la salita del Sole sull' orizzonte.
 
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Questo è anche il momento per notare la presenza di alcuni crateri "fantasma", appena rilevati rispetto al fondo.  
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E’ un cratere circolare, facilmente identificabile in quanto si trova all’estremità sud della catena degli Appennini, come il pendaglio di una collana, che, a sua volta, costituisce il bordo sud-orientale del Mare Imbrium. Ha un diametro di 60 Km e pareti ripide  di 3,8 Km di altezza e terrazzate. Il fondo piatto contiene un picco con diverse cime. E’ un cratere giovane, come dimostrato dalla coltre di ejecta presente tutt’attorno, con molti crateri secondari. Vicino a lui si trova il cratere “fantasma” Stadius, pressochè completamente ricoperto dalle lave del Mare e, più distante, nella stessa direzione, Copernicus.
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Lungo il bordo nord-orientale corre una lunga fila di craterini (catena Muller), che fa il paio con l'analoga catena Davy, nel cratere omologo, appena ad Ovest di Ptolemaeus. Inoltre, tutte le formazioni orografiche hanno un orientamento SE-NO.
 
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Eratosthenes nasce a Cirene nel 276 a.C. ed è ricordato per i suoi studi di matematica, astronomia, geografia e per l’attività poetica, filosofica e storica. Diventa direttore della Biblioteca di Alessandria d’Egitto.
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[[image:PSL Eratosthenes LAC58map preview.jpg|center|400px]]
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Per quanto riguarda quest’ultima, Eratostene elabora un principio cronologico per la datazione degli eventi storici, basandosi sulle date delle Olimpiadi, che, come noto, si svolgevano regolarmente ogni 4 anni a partire dal 776 a.C. Per la datazione degli eventi antecedenti tale data, si basa sulla successione dei re spartani. Con questo metodo riesce a datare le guerre di Troia attorno al 1180 a.C.
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Scrive di mitologia, narrando nei Catasterismi i miti reletivi a 42 costellazioni.
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<div style="text-align: center;">La zona del cratere Eratosthenes è mappata nella mappa numero 58 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del [[Image:Logo Lunar and Planetary Institute.jpg|80px]] [http://www.lpi.usra.edu/ '''Lunar and Planetary Institute'''].
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In campo astronomico, misura l’inclinazione dell’eclittica con un errore di circa 7’e redige un catalogo di 675 stelle, andato perduto. Sembra che abbia anche inventato la sfera armillare, per lo studio del moto degli astri attorno alla Terra e che abbia tentato di calcolare la distanza tra Terra e Luna e tra Terra e Sole.
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* [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac58/72dpi.jpg Download della mappa in jpeg con risoluzione 72dpi]
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In campo matematico elabora il crivello di Eratostene, per individuare i numeri primi ed il mesolabio, un sistema per estrarre la radice cubica.
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* [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac58/150dpi.jpg Download della mappa in jpeg con risoluzione 150dpi]
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Sugli studi di geografia abbiamo informazioni attraverso Strabone. Usa il sistema di coordinate sferiche (longitudine e latitudine) inventato da Dicearco da Messina e compila una mappa del mondo allora conosciuto (Ecumene), dalle Isole britanniche, secondo il racconto di Pitia, fino a Ceylon, e dal Mar Caspio fino all’Etiopia.
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Ma il suo risultato più famoso è il calcolo del meridiano terrestre, che stima essere di 252.000 stadi. Il calcolo è basato sulla differenza di inclinazione dei raggi solari tra due città dell’Egitto: una, Siene, situata esattamente sul Tropico del Cancro, quindi col Sole allo zenit al solstizio d’estate e l’altra, Alessandria, situata a nord all’incirca sullo stesso meridiano, e ad una distanza nota da Siene. La diversa incidenza dei raggi solari nello stesso giorno costruisce un angolo pari a 1/50 di angolo giro. Conoscendo la distanza tra le due città, ne risulta che il meridiano terrestre deve essere di 252.000 stadi. Questa misura, utilizzando una misura dello stadio pari a 155-160 metri, è oggi calcolata a circa 39.375 Km, contro i 40.000 reali, con un errore tra 2,4 e +0,8%. Su questa base stima anche la misura del raggio della Terra.
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[[image:PSL Eratosthenes disegno Alfonso Zaccaria 1.jpg|center|border|400px]]
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Muore ad Alessandria nel 192 a.C.
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'La catena [degli Appennini] termina in un bel cratere chiamato Eratosthenes, del diametro di circa 60 km. Il fondo giace 2.5 km sotto il livello della pianura circostante, mentre le pareti tormentatissime sporgono di circa altrettanto. Il cratere non è proprio circolare, anzi, nella zona sud-orientale ha un tratto quasi rettilineo. Al centro vi è un raggruppamento di monti che qualche volta sembra proprio un cratere; in realtà al centro di questo gruppo vi è un cratere poco profondo.'
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<div style="text-align: center;">Disegni della zona del cratere Eratosthenes (Alfonso Zaccaria)</div>
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da: Hugh Percy Wilkins, Guida alla Luna, Feltrinelli, 1959
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<div style="text-align: center;">Foto ad alta risoluzione del cratere Eratosthenes eseguita da [[Image:Logo Paolo Lazzarotti.jpg|120px]] [http://www.lazzarotti-hires.com/ '''Paolo Lazzarotti''']. La foto a piena risoluzione puà essere visionata direttamente [http://www.lazzarotti-hires.com/images/moon/sinusaestuum20061212_lazz.jpg '''dal sito dell'autore'''].</div>
 
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<div style="text-align: center;">Il cratere Eratosthenes sovrapposto a una zona della nostra Italia (nella stessa scala) per visualizzarne le dimensioni''</div>
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''*'' Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.
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''*''&nbsp;Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.  
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Versione corrente delle 10:51, 19 set 2013

a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini


Eratosthenes*
Longitudine Latitudine
11,3° W 14,5° N
Diametro 58 km




La zona del cratere Eratosthenes è mappata nella mappa numero 58 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del Lunar and Planetary Institute.

Download della mappa in jpeg con risoluzione 72dpi
Download della mappa in jpeg con risoluzione 150dpi
Download della mappa in jpeg2000 con risoluzione 300dpi


E’ un cratere circolare, facilmente identificabile in quanto si trova all’estremità sud della catena degli Appennini, come il pendaglio di una collana, che, a sua volta, costituisce il bordo sud-orientale del Mare Imbrium. Ha un diametro di 60 Km e pareti ripide di 3,8 Km di altezza e terrazzate. Il fondo piatto contiene un picco con diverse cime. E’ un cratere giovane, come dimostrato dalla coltre di ejecta presente tutt’attorno, con molti crateri secondari. Vicino a lui si trova il cratere “fantasma” Stadius, pressochè completamente ricoperto dalle lave del Mare e, più distante, nella stessa direzione, Copernicus.


Eratosthenes nasce a Cirene nel 276 a.C. ed è ricordato per i suoi studi di matematica, astronomia, geografia e per l’attività poetica, filosofica e storica. Diventa direttore della Biblioteca di Alessandria d’Egitto.

Per quanto riguarda quest’ultima, Eratostene elabora un principio cronologico per la datazione degli eventi storici, basandosi sulle date delle Olimpiadi, che, come noto, si svolgevano regolarmente ogni 4 anni a partire dal 776 a.C. Per la datazione degli eventi antecedenti tale data, si basa sulla successione dei re spartani. Con questo metodo riesce a datare le guerre di Troia attorno al 1180 a.C.

Scrive di mitologia, narrando nei Catasterismi i miti reletivi a 42 costellazioni.

In campo astronomico, misura l’inclinazione dell’eclittica con un errore di circa 7’e redige un catalogo di 675 stelle, andato perduto. Sembra che abbia anche inventato la sfera armillare, per lo studio del moto degli astri attorno alla Terra e che abbia tentato di calcolare la distanza tra Terra e Luna e tra Terra e Sole.

In campo matematico elabora il crivello di Eratostene, per individuare i numeri primi ed il mesolabio, un sistema per estrarre la radice cubica. Sugli studi di geografia abbiamo informazioni attraverso Strabone. Usa il sistema di coordinate sferiche (longitudine e latitudine) inventato da Dicearco da Messina e compila una mappa del mondo allora conosciuto (Ecumene), dalle Isole britanniche, secondo il racconto di Pitia, fino a Ceylon, e dal Mar Caspio fino all’Etiopia.

Ma il suo risultato più famoso è il calcolo del meridiano terrestre, che stima essere di 252.000 stadi. Il calcolo è basato sulla differenza di inclinazione dei raggi solari tra due città dell’Egitto: una, Siene, situata esattamente sul Tropico del Cancro, quindi col Sole allo zenit al solstizio d’estate e l’altra, Alessandria, situata a nord all’incirca sullo stesso meridiano, e ad una distanza nota da Siene. La diversa incidenza dei raggi solari nello stesso giorno costruisce un angolo pari a 1/50 di angolo giro. Conoscendo la distanza tra le due città, ne risulta che il meridiano terrestre deve essere di 252.000 stadi. Questa misura, utilizzando una misura dello stadio pari a 155-160 metri, è oggi calcolata a circa 39.375 Km, contro i 40.000 reali, con un errore tra 2,4 e +0,8%. Su questa base stima anche la misura del raggio della Terra.

Muore ad Alessandria nel 192 a.C.


'La catena [degli Appennini] termina in un bel cratere chiamato Eratosthenes, del diametro di circa 60 km. Il fondo giace 2.5 km sotto il livello della pianura circostante, mentre le pareti tormentatissime sporgono di circa altrettanto. Il cratere non è proprio circolare, anzi, nella zona sud-orientale ha un tratto quasi rettilineo. Al centro vi è un raggruppamento di monti che qualche volta sembra proprio un cratere; in realtà al centro di questo gruppo vi è un cratere poco profondo.'

da: Hugh Percy Wilkins, Guida alla Luna, Feltrinelli, 1959





Disegni del cratere Eratosthenes (Alfonso Zaccaria)



Foto ad alta risoluzione del cratere Eratosthenes eseguita da  Paolo Lazzarotti. La foto a piena risoluzione puà essere visionata direttamente dal sito dell'autore.


Il cratere Eratosthenes sovrapposto a una zona della nostra Italia (nella stessa scala) per visualizzarne le dimensioni




* Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.


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