Perseidi 1861
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
(Creata pagina con 'Scarpellini e Padre Secchi') |
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+ | Di questi Astri , cui il nome s'impose di stelle cadenti, dopo la memorabile scoperta del periodo di Novembre por opera più del caso che d' investigazioni scientifiche, se ne vennero sospettando altri ; e resa piana la via per scoprirli, più ricerche s'istituirono , e soltanto dall'operoso professor Quetelet di Brusselle si venne sospettando un' altro periodo nell'Agosto di ogni anno, e che perciò su questi due solamente viene oggidì chiamata con molta avidità l'attenzione degli astronomi. | ||
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+ | IL numero totale delle stelle cadenti in quella notte osservate giunse a 140. — Fra queste se n'ebbero 25 di prima grandezza ; 5 di seconda ; il rimanente di minor grandezza; ed una miriade di quelle che manifestavansi come leggiere sfumature di debolissima luce. | ||
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+ | In quelle di prima grandezza alcune accostavasi al verde, alcune rossastre. — Oggetto singolare di una di queste stelle, fu la 87ma formata di un globo turchiniccio più brillante di Venere , lasciando sul suo cammino una traccia luminosissima che durò costantemente visibile per circa 10 secondi , e sulla quale portai prontamente la maggior attenzione col mio telescopio acromatico, e vidi ch'era scintillante, e rossastra. | ||
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+ | Notai eziandio alcune stelle cadute in gruppi, e quando due stelle erano contemporanee od erano parallele, o la seconda teneva la stessa via della prima, o teneva una direzione perpendicolare alla prima. | ||
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+ | Di stelle spente e poi ricomparse ne vidi alcune. — Tre ne vidi di un andamento ascendcnte . — Il loro moto apparente fu assai incostante: alcune percorsero il loro cammino con grande rapidità; alcune con una velocità un poco minore, ed altre si muovevano con lentezza. | ||
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+ | Per il che opino non essere qui tempo di esaminare se debba o no venire esclusa la origine atmosferica delle stelle cadenti , od accettare l'origine cosmica, rimettendo lo spaziarmi maggiormente in questo aringo, quando il novero delle mie osservazioni torni più copioso...[..] | ||
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+ | (''segue un puntiglioso elenco delle stelle cadenti, con la direzione di provenienza e quella di arrivo. E non manca di ricordare i versi di Dante'') | ||
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+ | Quale per li seren tranquilli e puri | ||
+ | Discorre ad ora ad or subilo fuoco, | ||
+ | Movendo gli occhi che stavan sicuri, | ||
+ | E pare stella che tramuti loco. | ||
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+ | Se non che dalla parte onde s'accende | ||
+ | Nulla sen perde ed essa dura poco. | ||
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+ | (Dante; Parad. XV) | ||
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+ | Che spettacolo imponente che opprime di stupore l'umano intendimento! ... Elementi ammirabili di una Divina originaria potenza motrice, che mi richiamò al pensiero in quelle ore di osservazione che su questa scienza fu la prima lezione che Dio stesso ha dato ad Adamo, onde questa prediletta Creatura nel giorno il più felice di sua esistenza, turbata non fosse nel vedere all' Occaso piegarsi il gran Luminare, e da sopore sorpreso al venire della notte, non prendesse timore di suo troppo sollecito passaggio fra tanti portenti , in mezzo ai quali vedevasi locato. Fu quindi nel silenzio, che contemplando le bellezze del Cielo, le prime lezioni si appresero di questa scienza,... scienza di riposo , di solitudine, di puro godimento ! |
Versione delle 21:25, 5 feb 2011
Meteore romane
Risultati delle osservazioni delle stelle cadenti nell'agosto 1861.
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Di questi Astri , cui il nome s'impose di stelle cadenti, dopo la memorabile scoperta del periodo di Novembre por opera più del caso che d' investigazioni scientifiche, se ne vennero sospettando altri ; e resa piana la via per scoprirli, più ricerche s'istituirono , e soltanto dall'operoso professor Quetelet di Brusselle si venne sospettando un' altro periodo nell'Agosto di ogni anno, e che perciò su questi due solamente viene oggidì chiamata con molta avidità l'attenzione degli astronomi.
... IL numero totale delle stelle cadenti in quella notte osservate giunse a 140. — Fra queste se n'ebbero 25 di prima grandezza ; 5 di seconda ; il rimanente di minor grandezza; ed una miriade di quelle che manifestavansi come leggiere sfumature di debolissima luce.
In quelle di prima grandezza alcune accostavasi al verde, alcune rossastre. — Oggetto singolare di una di queste stelle, fu la 87ma formata di un globo turchiniccio più brillante di Venere , lasciando sul suo cammino una traccia luminosissima che durò costantemente visibile per circa 10 secondi , e sulla quale portai prontamente la maggior attenzione col mio telescopio acromatico, e vidi ch'era scintillante, e rossastra.
Notai eziandio alcune stelle cadute in gruppi, e quando due stelle erano contemporanee od erano parallele, o la seconda teneva la stessa via della prima, o teneva una direzione perpendicolare alla prima.
Di stelle spente e poi ricomparse ne vidi alcune. — Tre ne vidi di un andamento ascendcnte . — Il loro moto apparente fu assai incostante: alcune percorsero il loro cammino con grande rapidità; alcune con una velocità un poco minore, ed altre si muovevano con lentezza.
Per il che opino non essere qui tempo di esaminare se debba o no venire esclusa la origine atmosferica delle stelle cadenti , od accettare l'origine cosmica, rimettendo lo spaziarmi maggiormente in questo aringo, quando il novero delle mie osservazioni torni più copioso...[..]
(segue un puntiglioso elenco delle stelle cadenti, con la direzione di provenienza e quella di arrivo. E non manca di ricordare i versi di Dante)
Quale per li seren tranquilli e puri
Discorre ad ora ad or subilo fuoco,
Movendo gli occhi che stavan sicuri,
E pare stella che tramuti loco.
Se non che dalla parte onde s'accende Nulla sen perde ed essa dura poco.
(Dante; Parad. XV)
Che spettacolo imponente che opprime di stupore l'umano intendimento! ... Elementi ammirabili di una Divina originaria potenza motrice, che mi richiamò al pensiero in quelle ore di osservazione che su questa scienza fu la prima lezione che Dio stesso ha dato ad Adamo, onde questa prediletta Creatura nel giorno il più felice di sua esistenza, turbata non fosse nel vedere all' Occaso piegarsi il gran Luminare, e da sopore sorpreso al venire della notte, non prendesse timore di suo troppo sollecito passaggio fra tanti portenti , in mezzo ai quali vedevasi locato. Fu quindi nel silenzio, che contemplando le bellezze del Cielo, le prime lezioni si appresero di questa scienza,... scienza di riposo , di solitudine, di puro godimento !