Stella doppia del mese di marzo 2013
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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+ | <div style="text-align: center;">''Mappa per l'individuazione della Iota Cancri''</div> | ||
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+ | L'ammiraglio Smyth presenta la Iota Cancri come una stella doppia situata alla fine della chela settentrionale della figura del granchio (la costellazione del Cancro rappresenta infatti il granchio che Giunone mandò a uccidere Ercole), con una principale color arancio pallido di magnitudine 5,5 e una secondaria azzurra di magnitudine 8. | ||
+ | Come si vede i valori di magnitudine sono alquanto diversi da quelli riportati nella tabellina riassuntiva (tratti dal database del Washington Double Star Catalog), ma questo non ci deve meravigliare più di tanto; è anzi molto comune, sfogliando vecchi repertori di osservazioni di stelle doppie, trovare dati spesso difformi, da un osservatore all'altro, in termini di magnitudine e colorazione. Ad esempio il Burnham's Celestial Handbook indica colori più decisi, cioè giallo e blu. | ||
- | + | A maggior ragione se confrontiamo queste stime con i moderni dati fotometrici e spettroscopici. | |
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+ | La stella doppia di questo mese è tutto sommato riposante, sia in termini di ricerca visuale che come difficoltà di risoluzione. | ||
+ | Sempre dalle note dell'ammiraglio Smyth, per trovare la Iota Cancri basta tracciare una inea immaginaria dalla stella Epsilon dei Gemelli fino a Polluce, e proseguire della stessa distanza verso est. | ||
- | + | [[image:AA_Iota_Cancri_Mappa_Olcott.jpg|center|600px]] | |
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- | + | <div style="text-align: center;">''Mappa per l'individuazione della Iota Cancri tratta dal libro di WIlliam Tyler Olcott "In Starland with a three inch telescope". Pubblicato nel 1909, il suo autore, avvocato di professione, era un valente astrofilo, instancable divulgatore e uno dei fondatori dell'AAVSO (American Association of Variable Star Observers)''</div> | |
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+ | La Iota Cancri è una doppia semplice, cioè il sistema ha due componenti in tutto. | ||
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+ | Scoperta da F.G.W. Struve nel 1777, e catalogata nel suo catalogo al numero 1268 (sigla moderna STF 1268), la distanza fra le componenti (al 2007) è passata da 31" a 30,5", mentre l'Angolo di Posizione è passato da 302° a 307°. | ||
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+ | 5° in 230 anni: se questa fosse la velocità media il periodo di rivoluzione sarebbe superiore ai 16000 anni! | ||
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+ | [[image:AA_Iota_Cancri_Immagini.jpg|center]] | ||
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+ | <div style="text-align: center;">''Alcune immagini della Iota Cancri: a sinistra una schematizzazione prodotta con il software Aberrator, al centro un disegno dell'astrofilo Kenichi Kushida eseguito con un rifrattore da 102 mm, a destra una fotografia dello stesso autore ripresa con un telescopio da 250 mm di apertura''</div> | ||
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+ | Una stella facile e pallida, dunque? | ||
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+ | Al contrario: l'astrofila americana Sissi Haas, nel suo libro "Double stars for Small Telescopes" (Stelle doppie per piccoli telescopi) ci trasmette un certo entusiasmo per la Iota Cancri: " Una stella doppia da esposizione. Con un telescopio da 60 mm a 25 ingrandimenti è una doppia separata e brillante e dai colori straordinari: una stella principale gialla come il Sole e una compagna blu savoia ('royal blu' in inglese). Questi colori si mostrano molto netti, con un contrasto quasi drammatico" | ||
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+ | l'editore [http://www.legendamap.com Legenda] [[image:AA_legenda logo.gif|100px]] che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie. | ||
- | + | l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma [http://aberrator.astronomy.net Aberrator] [[image:AA_Logo_Aberrator.jpg|100px]] con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio. | |
- | + | l'astrofilo [http://www.synapse.ne.jp/kussi/index.htm Kenichi Kushida] [[image:AA_Logo_Kussi.jpg|50px]] per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo [http://www2.odn.ne.jp/~ccr61210/www2.odn.ne.jp/ind99.html Kazumi Funakoshi] [[image:AA_Logo_Kazumi.gif|50px]] per il supporto tecnico. | |
- | + | l'astrofilo [http://www.asahi-net.or.jp/~zs3t-tk/ Toshimi Taki] [[image:AA_toshimi taki logo.jpg|35px]] per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie. | |
[[Osserviamo_le_stelle_doppie|'''Per saperne qualcosa in più sulle Stelle Doppie ...''']] | [[Osserviamo_le_stelle_doppie|'''Per saperne qualcosa in più sulle Stelle Doppie ...''']] |
Versione corrente delle 16:05, 3 feb 2013
Una doppia al mese - Marzo 2013 - Iota Cancri
AR (2000) | Dec (2000) | magnitudine | separazione | AP |
08 hh 46,7 mm | +28° 46' | 4,1/6.0 | 30,5" | 307° |
L'ammiraglio Smyth presenta la Iota Cancri come una stella doppia situata alla fine della chela settentrionale della figura del granchio (la costellazione del Cancro rappresenta infatti il granchio che Giunone mandò a uccidere Ercole), con una principale color arancio pallido di magnitudine 5,5 e una secondaria azzurra di magnitudine 8.
Come si vede i valori di magnitudine sono alquanto diversi da quelli riportati nella tabellina riassuntiva (tratti dal database del Washington Double Star Catalog), ma questo non ci deve meravigliare più di tanto; è anzi molto comune, sfogliando vecchi repertori di osservazioni di stelle doppie, trovare dati spesso difformi, da un osservatore all'altro, in termini di magnitudine e colorazione. Ad esempio il Burnham's Celestial Handbook indica colori più decisi, cioè giallo e blu.
A maggior ragione se confrontiamo queste stime con i moderni dati fotometrici e spettroscopici.
La stella doppia di questo mese è tutto sommato riposante, sia in termini di ricerca visuale che come difficoltà di risoluzione.
Sempre dalle note dell'ammiraglio Smyth, per trovare la Iota Cancri basta tracciare una inea immaginaria dalla stella Epsilon dei Gemelli fino a Polluce, e proseguire della stessa distanza verso est.
La Iota Cancri è una doppia semplice, cioè il sistema ha due componenti in tutto.
Scoperta da F.G.W. Struve nel 1777, e catalogata nel suo catalogo al numero 1268 (sigla moderna STF 1268), la distanza fra le componenti (al 2007) è passata da 31" a 30,5", mentre l'Angolo di Posizione è passato da 302° a 307°.
5° in 230 anni: se questa fosse la velocità media il periodo di rivoluzione sarebbe superiore ai 16000 anni!
Una stella facile e pallida, dunque?
Al contrario: l'astrofila americana Sissi Haas, nel suo libro "Double stars for Small Telescopes" (Stelle doppie per piccoli telescopi) ci trasmette un certo entusiasmo per la Iota Cancri: " Una stella doppia da esposizione. Con un telescopio da 60 mm a 25 ingrandimenti è una doppia separata e brillante e dai colori straordinari: una stella principale gialla come il Sole e una compagna blu savoia ('royal blu' in inglese). Questi colori si mostrano molto netti, con un contrasto quasi drammatico"
Ringraziamo:
l'editore Legenda che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie.
l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma Aberrator con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio.
l'astrofilo Kenichi Kushida per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo Kazumi Funakoshi per il supporto tecnico.
l'astrofilo Toshimi Taki per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie.