Stella doppia del mese di giugno 2014
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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- | ! | + | !STF 1877 AB |
- | ! | + | !14 hh 45.0 mm |
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+ | La Epsilon Bootis ha il nome proprio di '''IZAR''', che deriva dall'arabo e che fu applicato alla stella solo nell'Ottocento. | ||
+ | Il Burnham's Celestial Handbook include Izar fra le più belle stelle doppie del cielo, anche se viene considerata generalmente un oggetto difficile per un telescopio da 75 mm e, per i principianti, difficile anche con telescopi da 150 mm. | ||
- | + | Il Reverendo Webb, comunque, osservò la Epsilon Bootis con una lente da 65 mm e lo stesso Webb riporta che Buffham risolse questa doppia con uno specchio da 240 mm diaframmato a 48 mm. | |
+ | La stella fu scoperta da F.G.W. Struve nel 1829, che le attribuì, per onorarla, il nome di Pulcherrima (la più bella), a causa del bellissimo contrasto di colori. | ||
+ | La principale è una stella di colore giallo-arancio, la secondaria è azzurrina ma spesso viene vista con una venatura di verde. | ||
- | + | Il sistema è lontano 210 anni luce. | |
+ | [[image:AA_EpsilonBoo_Mappa Legenda.jpg|center|500px]] | ||
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+ | <div style="text-align: center;">''Mappa per l'individuazione della stella Epsilon Bootis''</div> | ||
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+ | [[image:AA_EpsilonBoo_Kussi_01.jpg|center]] | ||
+ | <div style="text-align: center;">''La Epsilon Bootis disegnata dall'astrofilo Kenichi Kushida con un rifrattore da 102 mm a 205 ingrandimenti''</div> | ||
+ | [[image:AA_EpsilonBoo_Kussi_02.jpg|center]] | ||
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- | + | <div style="text-align: center;">''La Epsilon Bootis fotografata dall'astrofilo Kenichi Kushida attraverso un telescopio da 200 mm di diametro''</div> | |
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+ | [[image:AA_EpsilonBoo_BedfordCatalog.jpg|center]] | ||
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+ | <div style="text-align: center;">''Inizio della descrizione della Epsilon Bootis nel Bedford Catalog redatto dall'Ammiraglio Smyth''</div> | ||
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+ | Ringraziamo: | ||
- | + | l'editore [http://www.legendamap.com Legenda] [[image:AA_legenda logo.gif|100px]] che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie. | |
- | + | l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma [http://aberrator.astronomy.net Aberrator] [[image:AA_Logo_Aberrator.jpg|100px]] con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio. | |
- | + | l'astrofilo [http://www.synapse.ne.jp/kussi/index.htm Kenichi Kushida] [[image:AA_Logo_Kussi.jpg|50px]] per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo [http://www2.odn.ne.jp/~ccr61210/www2.odn.ne.jp/ind99.html Kazumi Funakoshi] [[image:AA_Logo_Kazumi.gif|50px]] per il supporto tecnico. | |
- | + | l'astrofilo [http://www.asahi-net.or.jp/~zs3t-tk/ Toshimi Taki] [[image:AA_toshimi taki logo.jpg|35px]] per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie. | |
[[Osserviamo_le_stelle_doppie|'''Per saperne qualcosa in più sulle Stelle Doppie ...''']] | [[Osserviamo_le_stelle_doppie|'''Per saperne qualcosa in più sulle Stelle Doppie ...''']] |
Versione corrente delle 16:12, 3 feb 2013
Una doppia al mese - Giugno 2014 - Epsilon Bootis
Epsilon Bootis | |||||
---|---|---|---|---|---|
Componente | AR (2000) | Dec (2000) | magnitudine | separazione | AP |
STF 1877 AB | 14 hh 45.0 mm | +27° 04' | 2.58/4.81 | 2.8" | 342° |
La Epsilon Bootis ha il nome proprio di IZAR, che deriva dall'arabo e che fu applicato alla stella solo nell'Ottocento.
Il Burnham's Celestial Handbook include Izar fra le più belle stelle doppie del cielo, anche se viene considerata generalmente un oggetto difficile per un telescopio da 75 mm e, per i principianti, difficile anche con telescopi da 150 mm.
Il Reverendo Webb, comunque, osservò la Epsilon Bootis con una lente da 65 mm e lo stesso Webb riporta che Buffham risolse questa doppia con uno specchio da 240 mm diaframmato a 48 mm.
La stella fu scoperta da F.G.W. Struve nel 1829, che le attribuì, per onorarla, il nome di Pulcherrima (la più bella), a causa del bellissimo contrasto di colori.
La principale è una stella di colore giallo-arancio, la secondaria è azzurrina ma spesso viene vista con una venatura di verde.
Il sistema è lontano 210 anni luce.
Ringraziamo:
l'editore Legenda che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie.
l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma Aberrator con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio.
l'astrofilo Kenichi Kushida per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo Kazumi Funakoshi per il supporto tecnico.
l'astrofilo Toshimi Taki per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie.