Cielo di Agosto 2008

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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== SOLE ==
== SOLE ==
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• Luna nuova il 30
• Luna nuova il 30
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==1 AGOSTO: ECLISSE DI SOLE==
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'''(totale in Cina, parziale nell'Italia centro-settentrionale)'''
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L’Italia è tagliata in diagonale, dalla Liguria al Gargano, dal limite meridionale dell'eclisse.
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Pertanto, l’eclisse non è visibile a sud-ovest di tale linea, mentre lo è a nord-est dove il disco del Sole è eclissato solo per una frazione molto piccola di poco superiore al 10% nel Triveneto.
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La totalità parte nel nord del Canada e passa per Groenlandia, Nuova Zemlja, Siberia, Mongolia e Cina.
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La durata massima della totalità sarà di 2m e 30.3s, e accadrà in Russia (longitudine 71° est, latitudine 66.5° nord).
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In Cina, a una settimana dall’inaugurazione delle Olimpiadi (il 08/08/08 alle 08:08), l’eclisse sarà totale. Non a Pechino, sede dei giochi, dove l’eclisse sarà al massimo (90%) al tramonto.
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Questi i tempi dei contatti :
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(attenzione: gli orari sono espressi in ora legale, validi per l'Italia, ma si riferiscono alle fasi del fenomeno dell'eclisse totale, osservabili in Cina.  Possono essere utili, ad esempio, per chi cercasse di osservare l'eclissi attraverso siti web che trasmettono le [http://sunearthday.gsfc.nasa.gov/2008eclipse/ immagini in diretta] dell'eclisse.)
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{| class="prettytable"
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| Evento 
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| h
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| Inizio eclisse (primo contatto)
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| 10
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| 04.1 
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| Inizio della fase totale
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| 21.3
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| Centralità al mezzogiorno locale
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| 11
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| 47.4
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| Fine della fase totale
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|
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| 21.3
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| Fine eclisse (ultimo contatto)
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| 14
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|
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| 38.4
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'''Eclisse parziale osservabile in Italia'''
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'''Orari per alcune località del centro-nord'''
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{| class="prettytable"
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| Località
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| Bologna
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| Milano
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| Torino
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| 1° contatto (inizio eclisse)
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| 11:12:27
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| 11:04:22
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|
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| 11:06:24
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|-
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| massimo
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| 11:37:30
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| 11:32:53
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|
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| 11:30:02
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|-
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| 2° contatto (fine eclisse)
 +
|
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| 12:02:46
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| 12:01:48
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|
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| 11:53:56
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|}
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[http://eclipse.gsfc.nasa.gov/SEmono/TSE2008/TSE2008.html Approfondimenti (in inglese) sul sito NASA a cura di Fred Espenak]
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[http://eclipse.gsfc.nasa.gov/SEmono/TSE2008/TSE2008fig/TSE2008-fig01a.GIF mappa dell'eclisse]
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==16 AGOSTO: ECLISSE PARZIALE DI LUNA==
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L’eclisse è visibile in Italia.
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La magnitudine è 0.813.
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Questi i tempi dei contatti:
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{| class="prettytable"
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| Evento
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| h
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|
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| m
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|-
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| La Luna entra nella penombra
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|
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| 20
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|
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| 23.1
 +
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|-
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| La Luna entra nell’ombra
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|
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| 21
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|
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| 35.7
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|-
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| Massimo dell’eclisse
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|
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| 23
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|
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| 10.1
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|-
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| La Luna esce dall’ombra
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|
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| 00
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|
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| 44.6
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|-
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| La Luna esce dalla penombra
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| 01
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|
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| 57.1
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|}
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La fase parziale è visibile in Europa, Africa e in parte dell’Asia e dell’America del sud.
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[http://eclipse.gsfc.nasa.gov/LEplot/LEplot2001/LE2008Aug16P.GIF i dati dell'eclisse dal sito eclipse.gsfc.nasa.gov]
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L'osservazione dell'eclisse è inserita nel '''Calendario delle Astroiniziative promosse dall'UAI'''
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[http://divulgazione.uai.it/index.php/Eclisse_parziale_di_Luna_del_16_agosto_2008 (notizie e approfondimenti alla pagina dedicata al fenomeno)]
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== OSSERVABILITÀ DEI PIANETI ==
== OSSERVABILITÀ DEI PIANETI ==
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'''Mercurio''': il mese inizia con Mercurio alla massima elongazione dal Sole.  All’alba dell'1 luglio  il pianeta si trova a 21° 47’ dalla nostra stella. Per alcuni giorni sarà quindi possibile cercare l’elusivo pianeta sull’orizzonte orientale prima del sorgere del Sole.  A partire dalla seconda settimana di luglio Mercurio si abbassa progressivamente sull’orizzonte, fino a scomparire alla nostra vistaLa congiunzione con il Sole avviene il giorno 29.   
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'''Mercurio''': mese difficile per l'osservazione dell'elusivo pianeta. Sempre molto vicino al Sole, tramonta meno di un’ora dopo il SoleIn pratica, rimane per tutto il mese estremamente basso sull’orizzonte occidentale, confuso tra le luci del crepuscolo serale.   
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'''Venere''': dopo la congiunzione con il Sole, avvenuta il mese scorso, il brillante pianeta ricompare tra le luci del crepuscolo serale.  Si tratta per il momento di una apparizione ancora timida: Venere rimane visibile dopo il tramonto del Sole solo per poco più di mezz’ora, confuso tra le luci del crepuscolo, per poi tramontare anch’esso ad occidente.   Nel corso del mese Venere attraversa il tratto finale della costellazione dei Gemelli, attraversa per intero il Cancro e fa il suo ingresso nel Leone.   
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'''Venere''': la posizione di Venere è molto vicina a quella di Mercurio (i due pianeti saranno in congiunzione il giorno 23), ma data la luminosità enormemente superiore, le possibilità di riuscire a scorgerlo ad Ovest poco dopo il tramonto del Sole sono molto superiori. Il pianeta percorre per intero la costellazione del Leone e raggiunge la Vergine.   
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'''Marte''': continua ad accorciarsi l’intervallo di tempo a disposizione per individuare il pianeta rosso sull’orizzonte occidentale, dove tramonta circa un’ora e mezza dopo il Sole.  Vale tuttavia la pena continuare ad osservarlo, in particolare per la serie di congiunzioni con la stella Regolo, la Luna e soprattutto Saturno che lo renderanno protagonista delle prime ore della sera (v. paragrafo “congiunzioni”)Nel corso del mese Marte attraversa quasi per intero la costellazione del Leone.   
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'''Marte''': anche il pianeta rosso è ormai osservabile, dopo il tramonto del Sole, per un intervallo di tempo molto breve che a fine mese si riduce a meno di un’oraGuardando verso l’orizzonte ad Ovest e prendendo a riferimento il luminoso Venere, possiamo individuare Marte alla sua sinistra, poco più in alto.  Marte completa il suo transito attraverso la costellazione del Leone e il giorno 9 fa il suo ingresso nella Vergine.   
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'''Giove''': il giorno 9 il pianeta sarà in opposizione al Sole, dominando con il suo splendore queste notti d’estateAl tramonto del Sole corrisponderà il sorgere di Giove, che apparirà a Sud- Est, per poi culminare nel cielo meridionale nelle ore centrali della notte.  Giove si trova nella costellazione del Sagittario.   
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'''Giove''': è ancora osservabile per la maggior parte della notteNelle prime ore della sera brilla sull’orizzonte a Sud-Sud-Est, nella prima metà della notte culmina a Sud, alla massima altezza sull'orizzonte, per poi abbassarsi verso Ovest.  Giove per tutto l’anno rimane nella costellazione del Sagittario.   
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'''Saturno''': le condizioni di osservabilità del pianeta sono praticamente identiche a quelle di Marte, con il quale si troverà in congiunzione il giorno 11.  Con il passare dei giorni potremo seguire il “sorpasso” di Marte, che proseguirà il suo cammino attraverso la costellazione del Leone, mentre Saturno, nel suo lentissimo moto orbitale, rimarrà nei pressi della stella Regolo, anticipando sempre più il suo tramonto, fino a confondersi tra le luci del crepuscolo serale.  
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'''Saturno''': con Mercurio, Venere e Marte, completa il quartetto di pianeti concentrati sull’orizzonte occidentale.  Il giorno 13 sarà in congiunzione con Venere, il 16 con Mercurio: a questo punto sarà così basso sull’orizzonte da essere sostanzialmente inosservabile, confuso tra le luci del tramonto. Saturno si trova nella costellazione del Leone.  
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'''Urano''': l'intervallo di osservabilità continua a crescere, tanto che il pianeta a fine mese sorge circa due ore dopo il tramonto del Sole, diventando quindi osservabile per quasi tutta la notte. È comunque necessario l'uso di un telescopio o almeno un binocolo, data la sua bassa luminosità.   Urano si trova ancora nella costellazione dell'Acquario.  
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'''Urano''': è possibile seguire il pianeta per quasi l'intera durata della notte, essendo prossima l'opposizione al Sole - che avverrà a settembre, segnando il periodo di migliore visibilità.  
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Si tratta comunque di un oggetto ai limiti dell'osservabilità a occhio nudo: è sempre consigliabile l'uso di un telescopio o almeno di un binocolo. Urano si trova ancora nella costellazione dell'Acquario.  
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'''Nettuno''': sorge circa un'ora prima di Urano, quindi rispetto a quest'ultimo le condizioni di osservabilità sono ancora migliori: a fine mese sorge poco dopo il tramonto del Sole, pertanto è visibile per quasi tutta la notte.  È però meno luminoso di Urano, per cui è sempre necessario utilizzare una strumentazione adeguata, un telescopio o un binocolo.
 
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Nettuno si trova nella costellazione del Capricorno, più a occidente di Urano.
 
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'''Nettuno''': precedendo Nettuno, Urano il 15 agosto si troverà in opposizione al Sole, una situazione che consente di osservarlo per l'intera notte.
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Mentre il Sole tramonta, Nettuno sorge dalla parte opposta della volta celeste.
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La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi sempre necessario l'uso del telescopio.
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Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno.
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'''Plutone'''<nowiki> [pianeta nano]:</nowiki>Preso atto della decisione della IAU (International Astronomical Union) - Praga, agosto 2007 - in merito alla [http://www.uai.it/web/guest/astronews/journal_content/56/10100/1300 riclassificazione di Plutone], per il momento abbiamo scelto di mantenere comunque lo spazio dedicato all'ex-pianeta nella nostra rubrica.
 
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È osservabile per quasi l'intera durata della notte, anche se tende ad anticipare il suo tramonto, che col passare del tempo avviene con sempre maggiore anticipo.  Per individuarlo è indispensabile l'uso di un telescopio.  Si trova nella costellazione del Sagittario.
 
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'''Plutone'''
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Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei [http://www.iau.org/public_press/news/release/iau0804/ Plutoidi].  Abbiamo quindi ritenuto opportuno  mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
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è osservabile per buona parte della notte, anche se continua ad anticipare il suo tramonto.  Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove: anche Plutone infatti si trova nella costellazione del Sagittario.  Per la sua luminosità estremamente debole,  è indispensabile l'uso di un telescopio per individuarlo.
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== "LE NOTTI DELLE STELLE 2008" (10 - 12 agosto) ==
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Come ogni anno, la UAI promuove su tutto il territorio nazionale l'iniziativa [http://divulgazione.uai.it/index.php/Notti_delle_stelle_2008 "Le Notti delle Stelle"], in occasione delle quali le associazioni locali organizzeranno una rete di siti allestiti per le osservazioni pubbliche.
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Un'occasione imperdibile per passare una serata dedicata all'osservazione del cielo estivo e delle meteore dello sciame delle Perseidi.
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Per informazioni sulle serate osservative consultare le pagine web della [http://divulgazione.uai.it Commissione Divulgazione] e il sito [http://astroiniziative.uai.it/astroiniziative.php?m=8 Astroiniziative].
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'''Lo sciame meteorico delle Perseidi'''
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Le meteore dello sciame delle Perseidi sono i residui della disintegrazione progressiva della cometa Swift-Tuttle.
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Le piccole particelle, scontrandosi a gran velocità con l'atmosfera terrestre, danno luogo ad una scia luminosa.
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Il nome di "Perseidi" è determinato dalla posizione del "Radiante", il punto sulla volta celeste dal quale provengono le meteore, situato nella costellazione del Perseo.
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La denominazione tradizionale di "Lacrime di San Lorenzo" deriva dal fatto che nel XIX secolo il massimo della loro frequenza avveniva il 10 agosto, giorno della ricorrenza del Santo: ai giorni nostri il massimo si è però spostato in avanti di circa due giorni.
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Il culmine di attività dello sciame quindi in genere ha luogo il giorno 12, quando la Terra nel suo percorso orbitale intercetta la parte più densa delle nubi di particelle.
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La possibilità di osservare un maggior numero di meteore si ha quando il radiante, e quindi la costellazione del Perseo, è più alto nel cielo, cosa che ad agosto avviene nella seconda parte della notte.
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In Italia il radiante diventa visibile intorno alle ore 22, dapprima basso sull'orizzonte nord-orientale, poi sempre più alto, fino all'alba.
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Quest’anno il massimo di attività dello sciame delle Perseidi è previsto nelle ore diurne del 12 agosto (indicativamente tra le le 13 e le 14).
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Ovviamente non si possono vedere le meteore di giorno, tuttavia, dato che il massimo delle Perseidi dura parecchie ore, si potranno fare osservazioni  soddisfacenti sia la notte prima, tra l'11 e il 12 e la notte successiva, tra il 12 e il 13.
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Con costanza e un po’ di fortuna si potranno registrare frequenze abbastanza consistenti, con la caduta di alcune decine di meteore/ora.
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La luce della Luna disturberà l’osservazione della volta celeste nelle prime ore della notte.
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Le ore migliori per andare a caccia di meteore sono quindi quelle tra la mezzanotte e le 3 del mattino, prima dell’aurora: mentre il radiante nella costellazione del Perseo si alzerà sempre più in cielo, la Luna toglierà il disturbo abbassandosi verso l’orizzonte fino a tramontare.
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Per osservare il maggior numero possibile di scie luminose, non è conveniente guardare nella direzione del radiante, cioè verso la costellazione del Perseo. Le maggiori probabilità si hanno osservando verso lo zenit o in una fascia a 45° dal radiante.
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Per un approfondimento:  v. Note Scientifiche al termine della rubrica
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(In collaborazione con:  [http://meteore.uai.it Sezione Meteore UAI] - meteore@uai.it )
== CONGIUNZIONI ==
== CONGIUNZIONI ==
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'''Luna – Marte – Saturno''': spettacolare raggruppamento di astri dopo il tramonto del giorno 6.  Nella costellazione del Leone, una sottile falce di Luna tramonta ad Ovest accompagnata dalla stella Regolo e dai pianeti Marte e Saturno.  [[media:6lug2145.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna – Marte – Saturno''':   poco dopo il tramonto del 4 agosto, chi avrà la fortuna di trovarsi di fronte un orizzonte privo di ostacoli verso occidente, in una giornata serena e senza foschia, potrà osservare, nella costellazione del Leone, questo raggruppamento di astri: una sottile falce di Luna, Marte e, molto basso, ai limiti delle possibilità osservative, Saturno.  [[media:4ago2030.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Marte - Saturno''': termina il lungo “inseguimento” di Marte, che finalmente raggiunge Saturno.  Il giorno 11 i due pianeti si troveranno in congiunzione.  Ci troviamo ancora nei pressi della stella Regolo, nella costellazione del Leone.   [[media:11lug2145.jpg|(vedi mappa)]].  
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'''Luna - Giove''': il 13 agosto, verso Sud nelle prime ore della notte, potremo osservare Giove e la Luna quasi piena, nella costellazioni del Sagittario. [[media:13agoore23.jpg|(vedi mappa)]].
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'''Luna - Giove''': il 16 luglio potremo osservare Giove e il disco della Luna, ormai quasi piena, nella costellazione del Sagittario. [[media:16lug2350.jpg|(vedi mappa)]].
 
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== COSTELLAZIONI ==
== COSTELLAZIONI ==
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Le corte notti dell'estate ci costringono ad attendere la tarda serata perché la piena oscurità ci consenta di osservare chiaramente la volta celeste.
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In una notte senza Luna, attendiamo lo spengersi delle ultime luci del crepuscolo e volgiamo lo sguardo verso Sud. Ci troviamo nel '''Sagittario''', costellazione che occupa la zona della volta celeste nella quale è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea.
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Spente le ultime luci del crepuscolo, volgiamo lo sguardo a Sud-Est ed alziamolo fino quasi allo zenit (*).
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Da quell'area si origina un fiume di stelle che si estende tutto intorno a noi e che possiamo seguire alzando lo sguardo e andando in alto e verso sinistra, attraverso il Triangolo Estivo - ovvero le costellazioni dell'Aquila, della '''Lira''' e del '''Cigno''' [[Cielo_di_Luglio_2008|(v. Cielo di Luglio)]] . Se già ad occhio nudo possiamo apprezzare e intuire l'immensità del disco di stelle in cui siamo immersi, già con un binocolo il numero di astri visibili è incalcolabile, e innumerevoli sono le nebulose e gli ammassi stellari che si possono scorgere. Con un telescopio possiamo poi trovare una vera miniera di oggetti del cielo, splendidi soggetti per gli appassionati di astrofotografia.
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Non sarà difficile individuare tre stelle particolarmente brillanti. Unendole idealmente con tre segmenti, avremo riconosciuto il cosiddetto "Triangolo Estivo" [[media:Triangolo_estivo.jpg|(vedi mappa)]]: i tre notissimi astri ai vertici sono Vega, Altair e Deneb.
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Queste stelle fanno parte di costellazioni distinte, rispettivamente '''Lira''', '''Aquila''' e '''Cigno'''.
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Per tutta la stagione questo inconfondibile gruppo di astri si troverà ben alto sopra le nostre teste a sovrastare il cielo d'estate.  
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Vega è, insieme ad Arturo del '''Bootes''', la stella più brillante del cielo estivo (in effetti, Arturo è impercettibilmente più luminosa).
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Rimanendo lungo la fascia zodiacale, nelle prime ore della sera c'è ancora tempo per riconoscere le costellazioni della '''Bilancia''' e dello '''Scorpione''' che si avviano al tramonto verso occidente; a Sud - Est troviamo invece il '''Capricorno''' e l''''Acquario''', costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili senza l'ausilio di una carta del cielo.
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La costellazione della '''Lira''' comprende, oltre a Vega, anche un piccolo gruppo di 4 stelle disposte a parallelogramma.
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La costellazione raffigura lo strumento musicale di Orfeo, straordinario musicista, che con esso suonava musiche malinconiche, affranto dal dolore per la morte della sua adorata moglie, la ninfa Euridice.  
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La costellazione dell''''Aquila''' ha invece una forma a "T", e Altair ne rappresenta la testa.
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A Nord-Ovest la brillante stella '''Arturo''' contende a '''Vega''' il primato di astro più luminoso: essa fa parte del '''Bootes''', dall'inconfondibile forma ad aquilone.
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L'Aquila porta i fulmini a Zeus, dio del Tuono, e lo accompagna in molte leggende.
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Tra le più note, quella di Prometeo, l'uomo che osò per primo scalare l'Olimpo, il monte degli dei, per rubare il fuoco.
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Per punirlo Zeus lo legò ad una rupe e mandò l'Aquila a mangiargli il fegato.
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Completa il trittico la luminosa stella Deneb della costellazione del '''Cigno''', detta anche Croce del Nord, per la sua forma facilmente riconoscibile.
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Deneb in arabo significa coda: questa stella rappresenta infatti la coda dell'animale in cui si trasformò Zeus per sedurre Leda.
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Dalla loro unione nacquero i '''Gemelli''' (Castore e Polluce, rappresentati nella costellazione zodiacale), Clitennestra ed Elena, destinata a diventare famosa come Elena di Troia.
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Deneb merita un'attenzione particolare: tra le stelle brillanti del cielo, la più lontana visibile ad occhio nudo: essa dista oltre 1600 anni luce da noi!
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Questo significa che la luce che percepiamo è stata emessa 16 secoli fa, poco prima del crollo dell'Impero Romano, e dopo aver viaggiato per anni e anni nel vuoto, solo adesso giunta ai nostri occhi! Per confronto, Altair dista solo 16 anni luce - 100 volte meno di Altair - e Vega circa 27 anni luce. Questi ultimi due astri sono quindi luminosi principalmente per effetto della loro distanza relativamente piccola.
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Alla sua sinistra, la piccola costellazione della '''Corona Boreale'''.
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Deneb è invece una cosiddetta "supergigante azzurra", con un diametro pari a oltre 150 volte quello del Sole ed una luminosità di decine di migliaia di volte superiore.
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Vega, che già sappiamo riconoscere come uno dei vertici del Triangolo Estivo, insieme a '''Deneb''' e '''Altair''', nelle prima parte della notte si trova prossima allo Zenit, proprio sopra le nostre teste, e costituisce un buon punto di riferimento per proseguire il riconoscimento delle altre costellazioni.
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Abbassando lo sguardo sull'orizzonte meridionale, si potranno riconoscere le costellazioni zodiacali.
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Partendo da '''Vega''' e spostandoci verso Ovest possiamo individuare la costellazione di '''Ercole'''; più in basso, tra '''Vega''' e '''Antares''' (la stella più luminosa dello '''Scorpione''') situata l'ampia ma poco appariscente costellazione dell''''Ofiuco'''.
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Procedendo da Ovest verso Est, nelle prime ore della sera si farà appena in tempo a scorgere il '''Leone''', ormai al tramonto, seguito dalla Vergine.
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Non particolarmente appariscente è la costellazione della Bilancia - unico oggetto inanimato tra i segni zodiacali - mentre inconfondibile è la sagoma dello '''Scorpione''' con al centro la rossa Antares.
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Ancora nei pressi del Triangolo Estivo, in particolare nelle notti non disturbate dalla luce della Luna, possiamo cimentarci nel riconoscimento delle costellazioni minori, come la '''Freccia''' - tra il '''Cigno''' e l''''Aquila''' - o il '''Delfino''', facilmente individuabile per la sua forma a rombo.
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A Sud - Est possiamo riconoscere il '''Sagittario''', la cui posizione ci indica la direzione del centro della Via Lattea, la nostra Galassia. Ricordiamo l'Ofiuco, la 13° costellazione zodiacale, molto estesa ma priva di stelle particolarmente luminose. Allontanandoci dall'eclittica (**), alta nel cielo notiamo la stella che rivaleggia in luminosità con Vega: si tratta di Arturo, nella costellazione del '''Bootes'''.
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In direzione Nord, la '''Stella Polare''' è come sempre al centro della famiglia delle Costellazioni Circumpolari. L''''Orsa Maggiore''' e l''''Orsa Minore''' sono accompagnate, procedendo in senso antiorario, dal '''Dragone''', da '''Cefeo''' e, con la caratteristica forma a "W", da '''Cassiopea'''. Infine a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di '''Pegaso''', seguito da Andromeda e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali.
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Quest'ultima ha una caratteristica forma ad aquilone; accanto ad essa possiamo riconoscere la piccola costellazione della '''Corona Boreale''', a forma di "U".  
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Spostandoci in alto a sinistra, troviamo la costellazione di '''Ercole'''.
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Ricordiamo che nel Perseo si trova il "radiante" (v. paragrafo precedente) dello sciame di meteore detto appunto delle "Perseidi".
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Nel cielo settentrionale troviamo come sempre l''''Orsa Maggiore''' e l''''Orsa Minore'''.
 
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Guardando in direzione Nord, quindi verso la Stella Polare, l''''Orsa Maggiore''' sarà sulla sinistra, in direzione Nord-Nord-Ovest, mentre in basso a destra possiamo riconoscere '''Cassiopea''' e, più in alto, '''Cefeo'''.  
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(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
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Note:(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
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(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.
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(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.  
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'''Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di [http://www.uai.it/web/guest/pubblicazioni/televideo Televideo].
'''Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di [http://www.uai.it/web/guest/pubblicazioni/televideo Televideo].
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== APPRENDISTA ASTROFILO ==
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[[image:AA minilogoA2 35.gif]] Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.
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[[Apprendista Astrofilo Presentazione|L' Apprendista Astrofilo (AA)]] suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.
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In particolare, per la stagione estiva, l'AA propone queste osservazioni: [[media:AA_estate.pdf|Programma osservazioni estive]] (file pdf, 600kB)
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== COMETE DEL MESE ==
== COMETE DEL MESE ==
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Bene, siamo nel mese di agosto e le serate calde sono anche invitanti per alzare gli occhi al cielo e dare uno sguardo al magnifico cielo d'estate.
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E siccome si tende anche a fare le ore piccole allora anche gli oggetti visibili dopo la mezzanotte diventano appetibili.
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Non dimenticate la campagna osservativa promossa dalla Sezione Comete UAI su due comete che vengono ritenute interessanti dal punto di vista fotometrico. [http://comete.uai.it/comete/campagna_osservativa_comete.jpg La pagina dedicata].
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Andiamo con ordine.  In prima serata possiamo osservare la '''C/2008 J1 (Boattini)''' alta nel cielo a nord nella costellazione del Cefeo per poi spostarsi nell'Orsa minore. Attualmente stimata di magnituidne 10 nelle foto mostra una chioma strana allungata di forma ellissoidale.
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Potrebbe riservare delle sorprese!!!
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[[Image:2008j1agosto.jpg|thumb| Cometa C/2008 J1 (Boattini)]]
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Spostandosi poi verso sud possiamo trovare la '''C/2007 N3 (Lulin)'''
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una bella cometina di magnitudine 9 con una chioma tonda tonda un pò bassa sull'orizzonte ma osservabile comodamente verso le 22:00 ora locale nella costellazione del '''Sagittario''' e verso fine mese in '''Ofiuco'''.
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[[Image:2007n3agosto.jpg|thumb| Cometa C/2007 N3 (Lulin)]]
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Da lì verso nord '''nell'Aquila''' possiamo andare a cercare la periodica '''6P/d'Arrest''' che dovrebbe arrivare alla magnitudine 8-9 se rispetta l'andamento che sta mostrando attualmente mentre scriviamo. E' molto condensata e attraverserà il Capricorno per poi arrivare nel '''Microscopio''' a sud, quindi bassa sull'orizzonte.
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[[Image:6pagosto.jpg|thumb| Cometa Periodica 6P/d'Arrest]]
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Infine, per chi come dicevamo vuole fare le ore piccole, abbiamo la '''C/2007 W1 (Boattini)''' che dopo aver visitato i cieli dell'emisfero australe, è tornata a farsi vedere la mattina presto ad est di magnitudine 6.  Purtroppo tenderà a diminuire di luminosità se non succederà qualcosa, ma sarà abbstanza alta nel cielo, nella costellazione '''dell'Ariete''' per tutto il mese
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[[Image:2007w1agosto.jpg|thumb| Cometa C/2007 W1 (Boattini)]]
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Non dimenticate la campagna osservativa promossa dalla Sezione Comete UAI su due comete che vengono ritenute interessanti dal punto di vista fotometrico. [http://comete.uai.it/comete/campagna_osservativa_comete.jpg La pagina dedicata].
Vi rimandiamo al sito della [http://comete.uai.it Sezione Comete UAI] dove potete trovare le informazioni necessarie per seguire gli astri chiomati più interessanti, ma anche per eventuali novità dell'ultima ora.
Vi rimandiamo al sito della [http://comete.uai.it Sezione Comete UAI] dove potete trovare le informazioni necessarie per seguire gli astri chiomati più interessanti, ma anche per eventuali novità dell'ultima ora.
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Buone osservazioni.
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'''NOTE SCIENTIFICHE'''
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'''GLI SCIAMI METEORICI'''
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1. Le stelle cadenti (scientificamente "meteore") sono fenomeni naturali prodotti dall'ingresso nell'atmosfera terrestre di un corpuscolo solido detto meteoroide.
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Questo, con una velocità tipica di qualche decina di km/s, entrando nell'alta atmosfera si riscalda per attrito e si disintegra completamente in una polvere finissima. I meteoroidi che raggiungono il suolo si dicono meteoriti.
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La luce emessa dalla meteora è dovuta alla ricombinazione elettronica dell'aria che viene ionizzata dal corpo incandescente, secondo un meccanismo analogo a quello dei tubi al neon.
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2. Ogni notte si osservano in media una decina di meteore l'ora, ma si possono avere fenomeni di alta attività meteorica detti sciami che si ripresentano sempre alla stessa data.
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La ragione di questo comportamento è che i meteoroidi possono trovarsi in vere e proprie (rarefattissime) nubi dislocate in un ben determinato punto dell'orbita terrestre: in questo modo, ogni volta che la terra attraversa quel punto della propria orbita (quindi sempre lo stesso giorno dell'anno), si ha la pioggia di stelle cadenti.
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Si conoscono alcune centinaia di sciami meteorici e ogni anno ne vengono scoperti di nuovi, di debolissima attività, soprattutto grazie alle osservazioni di astrofili.
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3. La combinazione del moto di rivoluzione terrestre attorno al sole e di quello proprio delle meteoriti (anch'esse orbitanti attorno al sole) fa sì che l'osservatore abbia l'impressione di vedere le scie delle stelle cadenti provenire da un preciso punto fra le stelle.
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Tale punto si chiama RADIANTE.
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La costellazione in cui si trova tale radiante dà il nome allo sciame. Quindi le "Leonidi" hanno il radiante nella costellazione del Leone, e le "Lacrime di San Lorenzo" del 12 agosto, che appaiono provenire dalla costellazione del Perseo, si chiamano Perseidi.
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Va sottolineato che non esiste alcuna relazione fisica tra costellazione e sciame meteorico: si tratta di una sovrapposizione prospettica.
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4. La reale origine dei meteoriti è legata al Sistema Solare.
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In particolare, le comete, corpi freddi grandi una decina di chilometri, ad ogni passaggio vicino al sole, possono perdere una considerevole percentuale della propria massa sotto forma di particelle meteoriche andando incontro ad una sorta di morte per consunzione, che avviene tipicamente dopo qualche decina di passaggi vicino al sole.
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Lungo la loro orbita, allora, iniziano a disperdersi dei frammenti che continuano a rivolvere attorno al Sole per millenni.
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Sono tali "sciami" di piccoli frammenti a produrre molte piogge meteoriche.
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5. Il modo migliore per osservare una pioggia meteorica è quello di sedersi comodamente su di una sdraio, e mantenere lo sguardo verso il cielo (magari cercando di allontanarsi dalle città dove l'inquinamento luminoso può svilire la spettacolarità del fenomeno).
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Non esiste una direzione preferibile in cui guardare, ma si può consigliare di osservare dalla parte dove si troverà il radiante: nel caso delle Perseidi, a nord-est nella seconda metà della notte.
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Con la consulenza di:
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Unione Astrofili Italiani - [http://meteore.uai.it Sezione Meteore]

Versione corrente delle 21:40, 15 set 2008

Indice

SOLE

Il giorno 10 passa dalla costellazione del Cancro a quella del Leone.

• 1 agosto: il sole sorge alle 6.06; tramonta alle 20.30

• 15 agosto: il sole sorge alle 6.20; tramonta alle 20.12

• 31 agosto: il sole sorge alle 6.37; tramonta alle 19.47

Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 14 minuti per una località alla latitudine media italiana.


Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale)


LUNA

Le Fasi:

• Luna nuova l’1

• Primo quarto l’8

• Luna piena il 16

• Ultimo quarto il 23

• Luna nuova il 30



1 AGOSTO: ECLISSE DI SOLE

(totale in Cina, parziale nell'Italia centro-settentrionale)


L’Italia è tagliata in diagonale, dalla Liguria al Gargano, dal limite meridionale dell'eclisse.

Pertanto, l’eclisse non è visibile a sud-ovest di tale linea, mentre lo è a nord-est dove il disco del Sole è eclissato solo per una frazione molto piccola di poco superiore al 10% nel Triveneto.

La totalità parte nel nord del Canada e passa per Groenlandia, Nuova Zemlja, Siberia, Mongolia e Cina.

La durata massima della totalità sarà di 2m e 30.3s, e accadrà in Russia (longitudine 71° est, latitudine 66.5° nord). In Cina, a una settimana dall’inaugurazione delle Olimpiadi (il 08/08/08 alle 08:08), l’eclisse sarà totale. Non a Pechino, sede dei giochi, dove l’eclisse sarà al massimo (90%) al tramonto.


Questi i tempi dei contatti :

(attenzione: gli orari sono espressi in ora legale, validi per l'Italia, ma si riferiscono alle fasi del fenomeno dell'eclisse totale, osservabili in Cina. Possono essere utili, ad esempio, per chi cercasse di osservare l'eclissi attraverso siti web che trasmettono le immagini in diretta dell'eclisse.)

Evento h m
Inizio eclisse (primo contatto) 10 04.1
Inizio della fase totale 11 21.3
Centralità al mezzogiorno locale 11 47.4
Fine della fase totale 13 21.3
Fine eclisse (ultimo contatto) 14 38.4


Eclisse parziale osservabile in Italia

Orari per alcune località del centro-nord


Località Bologna Milano Torino
1° contatto (inizio eclisse) 11:12:27 11:04:22 11:06:24
massimo 11:37:30 11:32:53 11:30:02
2° contatto (fine eclisse) 12:02:46 12:01:48 11:53:56


Approfondimenti (in inglese) sul sito NASA a cura di Fred Espenak

mappa dell'eclisse




16 AGOSTO: ECLISSE PARZIALE DI LUNA

L’eclisse è visibile in Italia.

La magnitudine è 0.813.

Questi i tempi dei contatti:

Evento h m
La Luna entra nella penombra 20 23.1
La Luna entra nell’ombra 21 35.7
Massimo dell’eclisse 23 10.1
La Luna esce dall’ombra 00 44.6
La Luna esce dalla penombra 01 57.1

La fase parziale è visibile in Europa, Africa e in parte dell’Asia e dell’America del sud.

i dati dell'eclisse dal sito eclipse.gsfc.nasa.gov


L'osservazione dell'eclisse è inserita nel Calendario delle Astroiniziative promosse dall'UAI

(notizie e approfondimenti alla pagina dedicata al fenomeno)



OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: mese difficile per l'osservazione dell'elusivo pianeta. Sempre molto vicino al Sole, tramonta meno di un’ora dopo il Sole. In pratica, rimane per tutto il mese estremamente basso sull’orizzonte occidentale, confuso tra le luci del crepuscolo serale.


Venere: la posizione di Venere è molto vicina a quella di Mercurio (i due pianeti saranno in congiunzione il giorno 23), ma data la luminosità enormemente superiore, le possibilità di riuscire a scorgerlo ad Ovest poco dopo il tramonto del Sole sono molto superiori. Il pianeta percorre per intero la costellazione del Leone e raggiunge la Vergine.


Marte: anche il pianeta rosso è ormai osservabile, dopo il tramonto del Sole, per un intervallo di tempo molto breve che a fine mese si riduce a meno di un’ora. Guardando verso l’orizzonte ad Ovest e prendendo a riferimento il luminoso Venere, possiamo individuare Marte alla sua sinistra, poco più in alto. Marte completa il suo transito attraverso la costellazione del Leone e il giorno 9 fa il suo ingresso nella Vergine.


Giove: è ancora osservabile per la maggior parte della notte. Nelle prime ore della sera brilla sull’orizzonte a Sud-Sud-Est, nella prima metà della notte culmina a Sud, alla massima altezza sull'orizzonte, per poi abbassarsi verso Ovest. Giove per tutto l’anno rimane nella costellazione del Sagittario.


Saturno: con Mercurio, Venere e Marte, completa il quartetto di pianeti concentrati sull’orizzonte occidentale. Il giorno 13 sarà in congiunzione con Venere, il 16 con Mercurio: a questo punto sarà così basso sull’orizzonte da essere sostanzialmente inosservabile, confuso tra le luci del tramonto. Saturno si trova nella costellazione del Leone.


Urano: è possibile seguire il pianeta per quasi l'intera durata della notte, essendo prossima l'opposizione al Sole - che avverrà a settembre, segnando il periodo di migliore visibilità. Si tratta comunque di un oggetto ai limiti dell'osservabilità a occhio nudo: è sempre consigliabile l'uso di un telescopio o almeno di un binocolo. Urano si trova ancora nella costellazione dell'Acquario.


Nettuno: precedendo Nettuno, Urano il 15 agosto si troverà in opposizione al Sole, una situazione che consente di osservarlo per l'intera notte. Mentre il Sole tramonta, Nettuno sorge dalla parte opposta della volta celeste. La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è quindi sempre necessario l'uso del telescopio. Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno.


Plutone

Cambia nuovamente la denominazione dei pianeti nani orbitanti al di là di Nettuno. La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo quindi ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

è osservabile per buona parte della notte, anche se continua ad anticipare il suo tramonto. Le condizioni di osservabilità sono simili a quelle di Giove: anche Plutone infatti si trova nella costellazione del Sagittario. Per la sua luminosità estremamente debole, è indispensabile l'uso di un telescopio per individuarlo.

"LE NOTTI DELLE STELLE 2008" (10 - 12 agosto)

Come ogni anno, la UAI promuove su tutto il territorio nazionale l'iniziativa "Le Notti delle Stelle", in occasione delle quali le associazioni locali organizzeranno una rete di siti allestiti per le osservazioni pubbliche. Un'occasione imperdibile per passare una serata dedicata all'osservazione del cielo estivo e delle meteore dello sciame delle Perseidi.

Per informazioni sulle serate osservative consultare le pagine web della Commissione Divulgazione e il sito Astroiniziative.


Lo sciame meteorico delle Perseidi

Le meteore dello sciame delle Perseidi sono i residui della disintegrazione progressiva della cometa Swift-Tuttle. Le piccole particelle, scontrandosi a gran velocità con l'atmosfera terrestre, danno luogo ad una scia luminosa. Il nome di "Perseidi" è determinato dalla posizione del "Radiante", il punto sulla volta celeste dal quale provengono le meteore, situato nella costellazione del Perseo. La denominazione tradizionale di "Lacrime di San Lorenzo" deriva dal fatto che nel XIX secolo il massimo della loro frequenza avveniva il 10 agosto, giorno della ricorrenza del Santo: ai giorni nostri il massimo si è però spostato in avanti di circa due giorni. Il culmine di attività dello sciame quindi in genere ha luogo il giorno 12, quando la Terra nel suo percorso orbitale intercetta la parte più densa delle nubi di particelle. La possibilità di osservare un maggior numero di meteore si ha quando il radiante, e quindi la costellazione del Perseo, è più alto nel cielo, cosa che ad agosto avviene nella seconda parte della notte. In Italia il radiante diventa visibile intorno alle ore 22, dapprima basso sull'orizzonte nord-orientale, poi sempre più alto, fino all'alba.


Quest’anno il massimo di attività dello sciame delle Perseidi è previsto nelle ore diurne del 12 agosto (indicativamente tra le le 13 e le 14).

Ovviamente non si possono vedere le meteore di giorno, tuttavia, dato che il massimo delle Perseidi dura parecchie ore, si potranno fare osservazioni soddisfacenti sia la notte prima, tra l'11 e il 12 e la notte successiva, tra il 12 e il 13.

Con costanza e un po’ di fortuna si potranno registrare frequenze abbastanza consistenti, con la caduta di alcune decine di meteore/ora.

La luce della Luna disturberà l’osservazione della volta celeste nelle prime ore della notte. Le ore migliori per andare a caccia di meteore sono quindi quelle tra la mezzanotte e le 3 del mattino, prima dell’aurora: mentre il radiante nella costellazione del Perseo si alzerà sempre più in cielo, la Luna toglierà il disturbo abbassandosi verso l’orizzonte fino a tramontare.

Per osservare il maggior numero possibile di scie luminose, non è conveniente guardare nella direzione del radiante, cioè verso la costellazione del Perseo. Le maggiori probabilità si hanno osservando verso lo zenit o in una fascia a 45° dal radiante.



Per un approfondimento: v. Note Scientifiche al termine della rubrica

(In collaborazione con: Sezione Meteore UAI - meteore@uai.it )


CONGIUNZIONI

Luna – Marte – Saturno: poco dopo il tramonto del 4 agosto, chi avrà la fortuna di trovarsi di fronte un orizzonte privo di ostacoli verso occidente, in una giornata serena e senza foschia, potrà osservare, nella costellazione del Leone, questo raggruppamento di astri: una sottile falce di Luna, Marte e, molto basso, ai limiti delle possibilità osservative, Saturno. (vedi mappa)


Luna - Giove: il 13 agosto, verso Sud nelle prime ore della notte, potremo osservare Giove e la Luna quasi piena, nella costellazioni del Sagittario. (vedi mappa).



COSTELLAZIONI

In una notte senza Luna, attendiamo lo spengersi delle ultime luci del crepuscolo e volgiamo lo sguardo verso Sud. Ci troviamo nel Sagittario, costellazione che occupa la zona della volta celeste nella quale è situato il centro della nostra galassia, la Via Lattea.

Da quell'area si origina un fiume di stelle che si estende tutto intorno a noi e che possiamo seguire alzando lo sguardo e andando in alto e verso sinistra, attraverso il Triangolo Estivo - ovvero le costellazioni dell'Aquila, della Lira e del Cigno (v. Cielo di Luglio) . Se già ad occhio nudo possiamo apprezzare e intuire l'immensità del disco di stelle in cui siamo immersi, già con un binocolo il numero di astri visibili è incalcolabile, e innumerevoli sono le nebulose e gli ammassi stellari che si possono scorgere. Con un telescopio possiamo poi trovare una vera miniera di oggetti del cielo, splendidi soggetti per gli appassionati di astrofotografia.

Rimanendo lungo la fascia zodiacale, nelle prime ore della sera c'è ancora tempo per riconoscere le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione che si avviano al tramonto verso occidente; a Sud - Est troviamo invece il Capricorno e l'Acquario, costellazioni relativamente grandi ma prive di stelle brillanti e difficilmente riconoscibili senza l'ausilio di una carta del cielo.

A Nord-Ovest la brillante stella Arturo contende a Vega il primato di astro più luminoso: essa fa parte del Bootes, dall'inconfondibile forma ad aquilone.

Alla sua sinistra, la piccola costellazione della Corona Boreale.

Vega, che già sappiamo riconoscere come uno dei vertici del Triangolo Estivo, insieme a Deneb e Altair, nelle prima parte della notte si trova prossima allo Zenit, proprio sopra le nostre teste, e costituisce un buon punto di riferimento per proseguire il riconoscimento delle altre costellazioni.

Partendo da Vega e spostandoci verso Ovest possiamo individuare la costellazione di Ercole; più in basso, tra Vega e Antares (la stella più luminosa dello Scorpione) situata l'ampia ma poco appariscente costellazione dell'Ofiuco.

Ancora nei pressi del Triangolo Estivo, in particolare nelle notti non disturbate dalla luce della Luna, possiamo cimentarci nel riconoscimento delle costellazioni minori, come la Freccia - tra il Cigno e l'Aquila - o il Delfino, facilmente individuabile per la sua forma a rombo.

In direzione Nord, la Stella Polare è come sempre al centro della famiglia delle Costellazioni Circumpolari. L'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore sono accompagnate, procedendo in senso antiorario, dal Dragone, da Cefeo e, con la caratteristica forma a "W", da Cassiopea. Infine a Est vedremo sorgere il grande quadrilatero di Pegaso, seguito da Andromeda e Perseo, che ritroveremo protagonisti dei cieli autunnali.

Ricordiamo che nel Perseo si trova il "radiante" (v. paragrafo precedente) dello sciame di meteore detto appunto delle "Perseidi".


(*) Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.

(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.


Per ulteriori approfondimenti sulle costellazioni e le stelle visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo.


APPRENDISTA ASTROFILO

image:AA minilogoA2 35.gif Oltre al cielo osservabile solo con l'ausilio dei nostri occhi, grazie a un binocolo o un piccolo telescopio possiamo andare alla scoperta di oggetti straordinari come stelle doppie, ammassi stellari e nebulose. Sono oggetti affascinanti e che ci possono portare in evidenza fenomeni fisici importanti, oltre che riempirci di meraviglia per la loro intrinseca bellezza.

L' Apprendista Astrofilo (AA) suggerisce programmi di studio del cielo utilizzando un piccolo telescopio (per molti oggetti e' sufficiente un buon binocolo) per passare da semplice appassionato ad astrofilo esperto.

In particolare, per la stagione estiva, l'AA propone queste osservazioni: Programma osservazioni estive (file pdf, 600kB)


CARTE DEL CIELO

costellazioni: latino e italiano

Sfondo nero
Orizzonte Nord
15 agosto ore 22:00
Orizzonte Est
15 agosto ore 22:00
Orizzonte Sud
15 agosto ore 22:00
Orizzonte Ovest
15 agosto ore 22:00
Zenit
15 agosto ore 22:00
Sfondo bianco
Orizzonte Nord
15 agosto 22:00
Orizzonte Est
15 agosto 22:00
Orizzonte Sud
15 agosto 22:00
Orizzonte Ovest
15 agosto 22:00
Zenit
15 agosto 22:00
Congiunzioni
Congiunzione Luna - Marte - Saturno
4 agosto ore 20:30
Congiunzione Luna - Marte - Saturno
4 agosto ore 20:30
Congiunzione Luna - Giove
13 agosto ore 23:00
Congiunzione Luna - Giove
13 agosto ore 23:00

Mappe del cielo realizzate con il programma Starry Night


COMETE DEL MESE

Bene, siamo nel mese di agosto e le serate calde sono anche invitanti per alzare gli occhi al cielo e dare uno sguardo al magnifico cielo d'estate. E siccome si tende anche a fare le ore piccole allora anche gli oggetti visibili dopo la mezzanotte diventano appetibili.

Andiamo con ordine. In prima serata possiamo osservare la C/2008 J1 (Boattini) alta nel cielo a nord nella costellazione del Cefeo per poi spostarsi nell'Orsa minore. Attualmente stimata di magnituidne 10 nelle foto mostra una chioma strana allungata di forma ellissoidale. Potrebbe riservare delle sorprese!!!

Cometa C/2008 J1 (Boattini)

Spostandosi poi verso sud possiamo trovare la C/2007 N3 (Lulin) una bella cometina di magnitudine 9 con una chioma tonda tonda un pò bassa sull'orizzonte ma osservabile comodamente verso le 22:00 ora locale nella costellazione del Sagittario e verso fine mese in Ofiuco.

Cometa C/2007 N3 (Lulin)


Da lì verso nord nell'Aquila possiamo andare a cercare la periodica 6P/d'Arrest che dovrebbe arrivare alla magnitudine 8-9 se rispetta l'andamento che sta mostrando attualmente mentre scriviamo. E' molto condensata e attraverserà il Capricorno per poi arrivare nel Microscopio a sud, quindi bassa sull'orizzonte.

Cometa Periodica 6P/d'Arrest


Infine, per chi come dicevamo vuole fare le ore piccole, abbiamo la C/2007 W1 (Boattini) che dopo aver visitato i cieli dell'emisfero australe, è tornata a farsi vedere la mattina presto ad est di magnitudine 6. Purtroppo tenderà a diminuire di luminosità se non succederà qualcosa, ma sarà abbstanza alta nel cielo, nella costellazione dell'Ariete per tutto il mese

Cometa C/2007 W1 (Boattini)


Non dimenticate la campagna osservativa promossa dalla Sezione Comete UAI su due comete che vengono ritenute interessanti dal punto di vista fotometrico. La pagina dedicata.

Vi rimandiamo al sito della Sezione Comete UAI dove potete trovare le informazioni necessarie per seguire gli astri chiomati più interessanti, ma anche per eventuali novità dell'ultima ora.

Buone osservazioni.


NOTE SCIENTIFICHE

GLI SCIAMI METEORICI


1. Le stelle cadenti (scientificamente "meteore") sono fenomeni naturali prodotti dall'ingresso nell'atmosfera terrestre di un corpuscolo solido detto meteoroide. Questo, con una velocità tipica di qualche decina di km/s, entrando nell'alta atmosfera si riscalda per attrito e si disintegra completamente in una polvere finissima. I meteoroidi che raggiungono il suolo si dicono meteoriti. La luce emessa dalla meteora è dovuta alla ricombinazione elettronica dell'aria che viene ionizzata dal corpo incandescente, secondo un meccanismo analogo a quello dei tubi al neon.

2. Ogni notte si osservano in media una decina di meteore l'ora, ma si possono avere fenomeni di alta attività meteorica detti sciami che si ripresentano sempre alla stessa data. La ragione di questo comportamento è che i meteoroidi possono trovarsi in vere e proprie (rarefattissime) nubi dislocate in un ben determinato punto dell'orbita terrestre: in questo modo, ogni volta che la terra attraversa quel punto della propria orbita (quindi sempre lo stesso giorno dell'anno), si ha la pioggia di stelle cadenti.

Si conoscono alcune centinaia di sciami meteorici e ogni anno ne vengono scoperti di nuovi, di debolissima attività, soprattutto grazie alle osservazioni di astrofili.

3. La combinazione del moto di rivoluzione terrestre attorno al sole e di quello proprio delle meteoriti (anch'esse orbitanti attorno al sole) fa sì che l'osservatore abbia l'impressione di vedere le scie delle stelle cadenti provenire da un preciso punto fra le stelle. Tale punto si chiama RADIANTE. La costellazione in cui si trova tale radiante dà il nome allo sciame. Quindi le "Leonidi" hanno il radiante nella costellazione del Leone, e le "Lacrime di San Lorenzo" del 12 agosto, che appaiono provenire dalla costellazione del Perseo, si chiamano Perseidi. Va sottolineato che non esiste alcuna relazione fisica tra costellazione e sciame meteorico: si tratta di una sovrapposizione prospettica.

4. La reale origine dei meteoriti è legata al Sistema Solare. In particolare, le comete, corpi freddi grandi una decina di chilometri, ad ogni passaggio vicino al sole, possono perdere una considerevole percentuale della propria massa sotto forma di particelle meteoriche andando incontro ad una sorta di morte per consunzione, che avviene tipicamente dopo qualche decina di passaggi vicino al sole. Lungo la loro orbita, allora, iniziano a disperdersi dei frammenti che continuano a rivolvere attorno al Sole per millenni. Sono tali "sciami" di piccoli frammenti a produrre molte piogge meteoriche.

5. Il modo migliore per osservare una pioggia meteorica è quello di sedersi comodamente su di una sdraio, e mantenere lo sguardo verso il cielo (magari cercando di allontanarsi dalle città dove l'inquinamento luminoso può svilire la spettacolarità del fenomeno). Non esiste una direzione preferibile in cui guardare, ma si può consigliare di osservare dalla parte dove si troverà il radiante: nel caso delle Perseidi, a nord-est nella seconda metà della notte.


Con la consulenza di: Unione Astrofili Italiani - Sezione Meteore

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