Stella doppia del mese di dicembre 2009
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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+ | Il Burnham's Celestial Handbook ci dice che la Iota Trianguli | ||
+ | <<... è un'attraente stella doppia con un notevole contrasto di colore, osservata per la prima volta probabilmente da Heschel nel 1781 e misurata ripetutamente dall'epoca di Struve nel 1836. Le componenti formano una binaria in lento moto retrogrado, con un graduale decremento in AP di circa 7° per secolo. La separazione è rimasta per molti anni di 3.8" e le due stelle differiscono in magnitudine di 1.4 . L'Ammiraglio Smyth definiva il contrasto di colore "squisito"; sono usualmente riportate conme giallo intenso e blu pallido, sebbene E.J. Hartung abbia scritto della Iota Tri come di una "brillante coppia gialo oro". C.E. Barns, in apparenza, ha invertito i colori, attribuendo alla coppia le tinte "zaffiro e oro". >> | ||
Versione corrente delle 22:28, 20 giu 2009
Una doppia al mese - Dicembre 2009 - Iota (6) Trianguli
AR (2000) | Dec (2000) | magnitudine | separazione | AP |
02 hh 12.4 mm | +30° 18' | 5.26/6.67 | 3.7" | 68° |
La Iota Trianguli, o 6 Trianguli secondo la numerazione di Flamsteed, è catalogata come STF227 (catalogo di F.G.W. Struve): dal 1821 al 2007 l'Angolo di Posizione è passato da 78° a 68°, la separazione da 3.9" a 3.7".
La Iota Trianguli costituisce uno dei vertici del Triangulum Minor (Triangolo Minore), una costellazione obsoleta, delle meno originali, inventata da Johannes Hevelius nel 1687.
Fu formata con tre stelle prese dal triangolo che c’era già, il Triangulum; sorprende l’ampia accettazione che ricevette fra gli astronomi, ma fu alla fine condannata all’oblio quando si arrivò a una razionalizzazione delle costellazioni.
Il Burnham's Celestial Handbook ci dice che la Iota Trianguli
<<... è un'attraente stella doppia con un notevole contrasto di colore, osservata per la prima volta probabilmente da Heschel nel 1781 e misurata ripetutamente dall'epoca di Struve nel 1836. Le componenti formano una binaria in lento moto retrogrado, con un graduale decremento in AP di circa 7° per secolo. La separazione è rimasta per molti anni di 3.8" e le due stelle differiscono in magnitudine di 1.4 . L'Ammiraglio Smyth definiva il contrasto di colore "squisito"; sono usualmente riportate conme giallo intenso e blu pallido, sebbene E.J. Hartung abbia scritto della Iota Tri come di una "brillante coppia gialo oro". C.E. Barns, in apparenza, ha invertito i colori, attribuendo alla coppia le tinte "zaffiro e oro". >>
Ringraziamo:
l'editore Legenda che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie.
l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma Aberrator con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio.
l'astrofilo Kenichi Kushida per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo Kazumi Funakoshi per il supporto tecnico.
l'astrofilo Toshimi Taki per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie.