Stella doppia del mese di marzo 2010

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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Sul Washington Double Star Catalog vediamo come la Gamma Arietis (nome proprio Mesarthim) non sia una semplice doppia.
 
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Catalogata alla posizione 180 del catalogo di Struve, esiste anzitutto una componente STF180 AB (la coppia principale di cui ci occupiamo e i cui dati sono riportati nella tabella qui sopra).
 
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Secondo Aitken, questa doppia fu osservata da Robert Hooke nel 1664 - si tratta quindi di una delle prime stelle doppie mai osservate.
 
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Esiste poi una coppia STF180 AC, la secondaria ha magnitudine 8.63, separazion 216.3" e angolo di posizione 82°.
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Una tripla notevolissima, che tuttavia presenta alcune difficoltà.
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Esiste infine la doppia BU 512 CD (dove BU sta per Burnham, non già quello del Burnham' Celestial Handbook ma S.W. Burnham): la primaria di questa doppia è la componente C della STF180, la secondaria è una debole stella di magnitudine 13.6 a 1.6" di distanza, AP 24°.
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Sissi Haas descrive la doppia di componenti AB e C alla portata di un rifrattore da 60 mm a 45x: le due stelle, entrambe di un vivio color giallo limone, si separano esibendoun piccolo spazio scuso fra esse.
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Della coppia A-B viene indicato un diametro di 150 mm per sdoppiarle quando la separazione era pari a 1.2" -  probabilmente diametri leggermente inferiori possono raggiungere questo risultato, saranno ovviamente necessarie condizioni di seeing ottimale.
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GLi 1.2" sono la massima separazione possibile e sarà raggiunta, la prossima volta, poco dopo il 2020.
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Per entrambi i sistemi, A-B e AB-C è stata calcolata un'orbita.
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Camille Flammarion, in "Le stelle e le curiosità del cielo", dedica ben tre pagine alla "Tripla del Cancro":
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"Le mie ricerche sulle stelle doppie avendomi condotto, nel 1873, ad analizzare tutte le osservazioni fatte su questo notevole gruppo, io rimasi colpito dalla forma irregolare del movimento della terza stella ..."
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<div style="text-align: center;">''Mappa per l'individuazione della stella Gamma Arietis''</div>
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Flammarion nelle sue piacevoli digressioni, mette al corrente il lettore che aveva scritto una lettera al grande Otto Struve per chiedergli i dati delle sue ultime osservazioni, in modo da capire meglio le presunte irregolarità del moto.
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Otto Struve (siamo nel 1874) non risponde ma dopo qualche mese invia una nota ufficiale all'Accademia delle Scienze di Francia in merito a questo moto irregolare: Flammarion non può non polemizzare su questa strana coincidenza, e scrive che ha depositato un plico all'Accademia che dimostra come lui fosse giunto molto prima di Otto Struve alla constatazione di quanto osservato.
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Gli anni passano, il plico diventa polveroso, e Otto Struve non manifesta nessun desiderio di aprire i sigilli e leggerlo.
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Mike Ropelewski, nel suo "A visual atlas of double stars", scrive che "un piccolo telescopio a ingrandimento medio rivelerà due stelle bianco argento, di magnitudine 5, allineate N-S una rispetto all'altra contro uno sfondo di stelle abbastanza rarefatto".
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All'epoca della stesura del libro, Flammarion scrive che Otto Struva ha più di ottant'anni e cita il grande astronomo come eccezione alla regola, enunciata dall'astronomo Celoria, secondo cui "l'astronomia ha una grande potenza educatrice"!
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Queste irregolarità del moto della componente C del sistema sono tuttora oggetto di studio ed esistono pubblicazioni recenti (2000) che rivelano la presenza di ulteriori componenti nel sistema di Zeta Cancri la cui presenza può spiegare queste perturbazioni.
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Il punto vernale, noto anche come primo punto d'Ariete o punto gamma , è uno dei due punti equinoziali in cui l'equatore celeste interseca l'eclittica. Il nome viene dal simbolo Gamma che contraddistingue la costellazione dell'Ariete, e non già dalla stella Gamma Arietis.
 
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Il punto d'Ariete corrispondeva all'equinozio di primavera di circa 2100 anni fa (nel periodo 2000 a.C. ÷ 100 a.C.): oggi a causa della precessione degli equinozi non è più così e in corrispondenza dell'equinozio di primavera il Sole si trova nella costellazione dei Pesci; a partire dal 2700 d.C. si troverà in quella dell'Acquario e così via fino al completamento dell'intero zodiaco.
 
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<div style="text-align: center;">''Mappa per l'individuazione della stella Zeta Cancri''</div>
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<div style="text-align: center;">''La Zeta Cancri come appare in un rifrattore da 102 mm a 205 ingrandimenti - cortesia Kenichi Kushida''</div>
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<div style="text-align: center;">''Perturbazioni del moto della componente Zeta Cancri C - da Camille Flammarion, "Le stelle e le curiosità del cielo" (1904)'</div>
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<div style="text-align: center;">''Orbita apparente della componente Zeta Cancri B e indicazione delle posizioni nei prossimi anni''</div>
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<div style="text-align: center;">''Orbita apparente della componente Zeta Cancri C e indicazione delle posizioni nei prossimi anni''</div>
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<div style="text-align: center;">''A sinistra, rappresentazione della Gamma Arietis ottenuta con il software Aberrator, a destra disegno della Gamma Arietis ottenuto con un rifrattore da 102 mm dall'astrofilo Kenichi Kushida''</div>
 

Versione corrente delle 21:30, 4 dic 2009

Una doppia al mese - Marzo 2010 - Zeta Cancri


Zeta Cancri
Componente AR (2000) Dec (2000) magnitudine separazione AP
STF 1196 AB 08 hh 12.2 mm +17° 39' 5.3/6.25 1" 46°
STF 1196 AC 08 hh 12.2 mm +17° 39' 5.3/5.85 6.5" 69°


Una tripla notevolissima, che tuttavia presenta alcune difficoltà.

Sissi Haas descrive la doppia di componenti AB e C alla portata di un rifrattore da 60 mm a 45x: le due stelle, entrambe di un vivio color giallo limone, si separano esibendoun piccolo spazio scuso fra esse. Della coppia A-B viene indicato un diametro di 150 mm per sdoppiarle quando la separazione era pari a 1.2" - probabilmente diametri leggermente inferiori possono raggiungere questo risultato, saranno ovviamente necessarie condizioni di seeing ottimale.

GLi 1.2" sono la massima separazione possibile e sarà raggiunta, la prossima volta, poco dopo il 2020.

Per entrambi i sistemi, A-B e AB-C è stata calcolata un'orbita.

Camille Flammarion, in "Le stelle e le curiosità del cielo", dedica ben tre pagine alla "Tripla del Cancro":

"Le mie ricerche sulle stelle doppie avendomi condotto, nel 1873, ad analizzare tutte le osservazioni fatte su questo notevole gruppo, io rimasi colpito dalla forma irregolare del movimento della terza stella ..."

Flammarion nelle sue piacevoli digressioni, mette al corrente il lettore che aveva scritto una lettera al grande Otto Struve per chiedergli i dati delle sue ultime osservazioni, in modo da capire meglio le presunte irregolarità del moto.

Otto Struve (siamo nel 1874) non risponde ma dopo qualche mese invia una nota ufficiale all'Accademia delle Scienze di Francia in merito a questo moto irregolare: Flammarion non può non polemizzare su questa strana coincidenza, e scrive che ha depositato un plico all'Accademia che dimostra come lui fosse giunto molto prima di Otto Struve alla constatazione di quanto osservato.

Gli anni passano, il plico diventa polveroso, e Otto Struve non manifesta nessun desiderio di aprire i sigilli e leggerlo.

All'epoca della stesura del libro, Flammarion scrive che Otto Struva ha più di ottant'anni e cita il grande astronomo come eccezione alla regola, enunciata dall'astronomo Celoria, secondo cui "l'astronomia ha una grande potenza educatrice"!

Queste irregolarità del moto della componente C del sistema sono tuttora oggetto di studio ed esistono pubblicazioni recenti (2000) che rivelano la presenza di ulteriori componenti nel sistema di Zeta Cancri la cui presenza può spiegare queste perturbazioni.



Mappa per l'individuazione della stella Zeta Cancri




La Zeta Cancri come appare in un rifrattore da 102 mm a 205 ingrandimenti - cortesia Kenichi Kushida




La Zeta Cancri fotogratata in un telescopio da 200 mm di diametro - cortesia Kenichi Kushida




La Zeta Cancri come appare in un rifrattore da 102 mm a 235 ingrandimenti - cortesia Kenichi Kushida'



Perturbazioni del moto della componente Zeta Cancri C - da Camille Flammarion, "Le stelle e le curiosità del cielo" (1904)'



Orbite delle componenti B e C come rappresentate nel Burnham's Celestial Handbook




Orbita apparente della componente Zeta Cancri B e indicazione delle posizioni nei prossimi anni




Orbita apparente della componente Zeta Cancri C e indicazione delle posizioni nei prossimi anni




Ringraziamo:

l'editore Legenda che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie.

l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma Aberrator con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio.

l'astrofilo Kenichi Kushida per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo Kazumi Funakoshi per il supporto tecnico.

l'astrofilo Toshimi Taki per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie.


Per saperne qualcosa in più sulle Stelle Doppie ...

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