Stella doppia del mese di giugno 2010

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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Sul Washington Double Star Catalog vediamo come la Gamma Arietis (nome proprio Mesarthim) non sia una semplice doppia.
 
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Catalogata alla posizione 180 del catalogo di Struve, esiste anzitutto una componente STF180 AB (la coppia principale di cui ci occupiamo e i cui dati sono riportati nella tabella qui sopra).
 
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Secondo Aitken, questa doppia fu osservata da Robert Hooke nel 1664 - si tratta quindi di una delle prime stelle doppie mai osservate.
 
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Esiste poi una coppia STF180 AC, la secondaria ha magnitudine 8.63, separazion 216.3" e angolo di posizione 82°.
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La Epsilon Bootis ha il nome proprio di '''IZAR''', che deriva dall'arabo e che fu applicato alla stella solo nell'Ottocento.
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Esiste infine la doppia BU 512 CD (dove BU sta per Burnham, non già quello del Burnham' Celestial Handbook ma S.W. Burnham): la primaria di questa doppia è la componente C della STF180, la secondaria è una debole stella di magnitudine 13.6 a 1.6" di distanza, AP 24°.
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Il Burnham's Celestial Handbook include Izar fra le più belle stelle doppie del cielo, anche se viene considerata generalmente un oggetto difficile per un telescopio da 75 mm e, per i principianti, difficile anche con telescopi da 150 mm.
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Il Reverendo Webb, comunque, osservò la Epsilon Bootis con una lente da 65 mm e lo stesso Webb riporta che Buffham risolse questa doppia con uno specchio da 240 mm diaframmato a 48 mm.
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La stella fu scoperta da F.G.W. Struve nel 1829, che  le attribuì, per onorarla, il nome di Pulcherrima (la più bella), a causa del bellissimo contrasto di colori.
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La principale è una stella di colore giallo-arancio, la secondaria è azzurrina ma spesso viene vista con una venatura di verde.
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Il sistema è lontano 210 anni luce.
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<div style="text-align: center;">''Mappa per l'individuazione della stella Gamma Arietis''</div>
 
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Mike Ropelewski, nel suo "A visual atlas of double stars", scrive che "un piccolo telescopio a ingrandimento medio rivelerà due stelle bianco argento, di magnitudine 5, allineate N-S una rispetto all'altra contro uno sfondo di stelle abbastanza rarefatto".
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<div style="text-align: center;">''Mappa per l'individuazione della stella Epsilon Bootis''</div>
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Il punto vernale, noto anche come primo punto d'Ariete o punto gamma , è uno dei due punti equinoziali in cui l'equatore celeste interseca l'eclittica. Il nome viene dal simbolo Gamma che contraddistingue la costellazione dell'Ariete, e non già dalla stella Gamma Arietis.
 
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Il punto d'Ariete corrispondeva all'equinozio di primavera di circa 2100 anni fa (nel periodo 2000 a.C. ÷ 100 a.C.): oggi a causa della precessione degli equinozi non è più così e in corrispondenza dell'equinozio di primavera il Sole si trova nella costellazione dei Pesci; a partire dal 2700 d.C. si troverà in quella dell'Acquario e così via fino al completamento dell'intero zodiaco.
 
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<div style="text-align: center;">''La Epsilon Bootis disegnata dall'astrofilo Kenichi Kushida con un rifrattore da 102 mm a 205 ingrandimenti''</div>
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<div style="text-align: center;">''A sinistra, rappresentazione della Gamma Arietis ottenuta con il software Aberrator, a destra disegno della Gamma Arietis ottenuto con un rifrattore da 102 mm dall'astrofilo Kenichi Kushida''</div>
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<div style="text-align: center;">''La Epsilon Bootis fotografata dall'astrofilo Kenichi Kushida attraverso un telescopio da 200 mm di diametro''</div>
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<div style="text-align: center;">''Inizio della descrizione della Epsilon Bootis nel Bedford Catalog redatto dall'Ammiraglio Smyth''</div>

Versione corrente delle 23:21, 5 dic 2009

Una doppia al mese - Giugno 2010 - Epsilon Bootis


Epsilon Bootis
Componente AR (2000) Dec (2000) magnitudine separazione AP
STF 1877 AB 14 hh 45.0 mm +27° 04' 2.58/4.81 2.8" 342°


La Epsilon Bootis ha il nome proprio di IZAR, che deriva dall'arabo e che fu applicato alla stella solo nell'Ottocento.

Il Burnham's Celestial Handbook include Izar fra le più belle stelle doppie del cielo, anche se viene considerata generalmente un oggetto difficile per un telescopio da 75 mm e, per i principianti, difficile anche con telescopi da 150 mm.

Il Reverendo Webb, comunque, osservò la Epsilon Bootis con una lente da 65 mm e lo stesso Webb riporta che Buffham risolse questa doppia con uno specchio da 240 mm diaframmato a 48 mm.

La stella fu scoperta da F.G.W. Struve nel 1829, che le attribuì, per onorarla, il nome di Pulcherrima (la più bella), a causa del bellissimo contrasto di colori.

La principale è una stella di colore giallo-arancio, la secondaria è azzurrina ma spesso viene vista con una venatura di verde.

Il sistema è lontano 210 anni luce.



Mappa per l'individuazione della stella Epsilon Bootis



La Epsilon Bootis disegnata dall'astrofilo Kenichi Kushida con un rifrattore da 102 mm a 205 ingrandimenti



La Epsilon Bootis fotografata dall'astrofilo Kenichi Kushida attraverso un telescopio da 200 mm di diametro




Inizio della descrizione della Epsilon Bootis nel Bedford Catalog redatto dall'Ammiraglio Smyth



Ringraziamo:

l'editore Legenda che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie.

l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma Aberrator con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio.

l'astrofilo Kenichi Kushida per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo Kazumi Funakoshi per il supporto tecnico.

l'astrofilo Toshimi Taki per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie.


Per saperne qualcosa in più sulle Stelle Doppie ...

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