Stella emblema
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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indietro fino alla Stella Veneris che guidò Enea verso le coste di Esperia. La stella Venere è | indietro fino alla Stella Veneris che guidò Enea verso le coste di Esperia. La stella Venere è | ||
originariamente la dea, madre dello stesso Enea. Quando l'eroe fugge da Troia in fiamme, la madre lo rassicura che non lo abbandonerà e lo guiderà verso la terra di origine dei suoi antenati, a occidente: Esperia. Il nome indica la posizione del pianeta Venere, che brilla come un faro a occidente, chiamata Esperos dai greci quando compare dopo il tramonto. | originariamente la dea, madre dello stesso Enea. Quando l'eroe fugge da Troia in fiamme, la madre lo rassicura che non lo abbandonerà e lo guiderà verso la terra di origine dei suoi antenati, a occidente: Esperia. Il nome indica la posizione del pianeta Venere, che brilla come un faro a occidente, chiamata Esperos dai greci quando compare dopo il tramonto. | ||
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+ | Se ne riscontrano tracce esplicite anche nei fatti storici. Ad esempio nelle celebrazioni di Cesare divinizzato, che facevano scrivere a Plinio il Vecchio: «L’unico luogo al mondo dove una stella sia oggetto di culto è un tempio di Roma». | ||
+ | Come si legge sulla voce Stella d'Italia di wikipedia la mitologia della Stella d’Italia risale al VI sec. a. C., quando il poeta siceliota Stesicoro, nel poema Iliupersis (Caduta di Troia), crea la leggenda di Enea che, fuggendo dalla città di Troia presa e incendiata dai Greci, torna in Italia, la terra dei suoi antenati. Il racconto del viaggio in mare di Enea, guidato verso le coste italiane dalla materna stella di Venere, è poi ripreso da Varrone e da Virgilio dando origine ad una doppia tradizione: la tradizione politica del Caesaris Astrum, l’astro di Giulio Cesare che si dichiarava discendente dalla dea Venere, considerata l’antenata e la protettice della Gens Julia, e la tradizione toponomastica e letteraria dell’Italia chiamata Esperia, da Esperos, la stella della sera, secondo il nome che le davano i Greci." | ||
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+ | Il significato etico e ideale della Stella d’Italia corrisponde, fino all’epoca risorgimentale, al motto di Leonardo da Vinci: « Non si volta chi a stella è fisso ». | ||
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+ | In particolare all’inizio del XVII secolo, con il celebre trattato Iconologia di Cesare Ripa, che ispira gli artisti fino alla personificazione allegorica dell’Italia nel Cenotafio a Dante in Santa Croce. Fondando La Giovane Italia Mazzini cita il celebre grido «Italiam, Italiam!» che Virgilio fa dire ai compagni di Enea quando, guidati in viaggio dalla Stella Veneris, scorgono le coste italiane. Mazzini invita poi il re ad avere «quel coraggio morale che, intraveduta un’alta impresa da compiere, ne fa una stella e la segue». Idea poi ripresa nel 1860 da Cavour, in un discorso al parlamento piemontese in cui evoca «la nostra stella» parlando del compimento dell’Unità d’Italia. | ||
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+ | Nel libro si parla anche dei due asteroidi Ausonia ed Esperia scoperti da De Gasperis e Schiaparelli | ||
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Versione delle 20:41, 5 giu 2011
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