Previsioni seeing

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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Versione delle 22:15, 22 gen 2013


ci ha offerto la possibilità di mettere on-line le previsioni del seeing per la serata e per le località italiane capoluogo di provincia: basta fare click sul capoluogo di provincia a noi più vicino e comparirà la tabella di previsione relativa al seeing della serata. Le province con più di un capoluogo, ove possibile (come Forlì-Cesena, Pesaro-Urbino, ecc.), compaiono con i nomi dei capoluoghi separati).


Agrigento Alessandria Ancona Andria Aosta
Arezzo Ascoli Piceno Asti Avellino Bari
Barletta Belluno Benevento Bergamo Biella
Bologna Bolzano Brescia Brindisi Cagliari
Caltanissetta Campobasso Carbonia Caserta Catania
Catanzaro Cesena Chieti Como Cosenza
Cremona Crotone Cuneo Enna Fermo
Ferrara Firenze Foggia Forlì Frosinone
Genova Gorizia Grosseto Iglesias Imperia
Isernia La Spezia L'Aquila Lanusei Latina
Lecce Lecco Livorno Lodi Lucca
Macerata Mantova Massa Matera Messina
Milano Modena Monza Napoli Novara
Nuoro Olbia Oristano Padova Palermo
Parma Pavia Perugia Pesaro Pescara
Piacenza Pisa Pistoia Pordenone Potenza
Prato Ragusa Ravenna Reggio Calabria Reggio Emilia
Rieti Rimini Roma Rovigo Salerno
Sanluri Sassari Savona Siena Siracusa
Sondrio Taranto Tempio Pausania Teramo Terni
Torino Tortolì Trani Trapani Trento
Treviso Trieste Udine Urbino Varese
Venezia Verbania Vercelli Verona Vibo Valenzia
Villacidro Vicenza Viterbo - -



Ma cosa si intende per "seeing" (dal verbo inglese to see = vedere)?

"Per seeing s'intende genericamente l'insieme dei disturbi di origine atmosferica che degradano in varia misura l'immagine telescopica" (1)

Uno dei componenti ottici principali che si frappongono fra noi e le stelle, oltre al telescopio e al nostro apparato visivo, è costituito dall'atmosfera terrestre, uno strato di gas nei cui primi 10 km di spessore è concentrata la maggior parte della sua massa. L'atmosfera si estende per molte decine di km al di sopra della superficie terrestre, ma la maggior parte dei fenomeni meteorologici che la interessano si svolgono in questo primo tratto.

Una delle immagini che più spesso vengono usate per descrivere il seeing, o meglio l'effetto di un cattivo seeing, è quella di osservare il fondo di una piscina attraverso l'acqua mossa e increspata: l'acqua è trasparente ma l'immagine è deformata e distorta.

Altro esempio è quello di osservare davanti a sè lungo una strada asfaltata in un caldo pomeriggio estivo: si ha la netta impressione che l'aria "bolla" e gli oggetti lontani si vedono indistinti.

Mentre il nostro occhio è poco affetto dal seeing - per questo bisogna ricorrere a qualche esempio - il telescopio ci mette in grado di rilevare disturbi lievissimi dell'atmosfera, dovuti ad esempio all'incontro di masse d'aria a temperature diverse, o a correnti in quota.

Il risultato è che il telescopio non riesce a mostrarci quello che dovrebbe (o che potrebbe), nei casi più sfavorevoli è difficile mettere a fuoco l'immagine, e le stelle "ballano" nel campo dell'oculare.

Evidentemente un cattivo seeing influenza quelle osservazioni dove è essenziale cogliere i dettagli più fini degli oggetti osservati: esempio tipico l'osservazione dei pianeti, della Luna e delle stelle doppie. Proprio sulle stelle doppie ci siamo già occupati degli effetti del seeing.

Che il seeing dipenda fortemente dalle condizioni generali dell'atmosfera sopra al nostro luogo di osservazione è evidente.

Molti hanno sperimentato che nelle serate di calma atmosferica, senza vento, con alta pressione e magari un velo di nebbiolina (tipiche serate estive in pianura con il bel tempo), si riescono a usare alti ingrandimenti sui pianeti e la Luna e a ricavarne immagini bellissime, scolpite, che rivelano tutti i dettagli alla portata del telescopio.

Al contrario, nelle serate limpidissime, quando le schiarite seguono i temporali, il cielo è nerissimo, le stelle scintillano (indice di cattivo seeing!), basta puntare il telescopio per patire una delusione: tutto "bolle", bisogna ingrandire poco, la messa a fuoco è difficile.

Una correlazione fra le condizioni meteo e il seeing viene elaborata in via sperimentale dal servizio meteorologico Meteoblue.

Una volta selezionata la località che interessa, compare l'elaborazione delle previsioni di seeing per la serata, e viene visualizzata una tabella come questa:



Oltre alla ovvia affermazione che i valori possono non rispecchiare precisamente la realtà, per la ricerca di buone condizioni di seeing bisogna:

  • vedere le caselle blu nelle prime tre righe, relative alla copertura nuvolosa dovuta a nubi alte, medie e basse
  • cercare le caselle verdi nelle righe del Seeing Index 1 e 2 e nella riga Jet Stream
  • le condizioni stimate di seeing variano da 1 (seeing scarso) a 5 (seeing eccellente). Questi valori sono calcolati in base ad analisi matematiche della turbolenza atmosferica.

La stima del seeing in secondi d'arco è un servizio in corso di sviluppo ma in grado di dare valori molto indicativi della qualità del seeing telescopico.

La copertura nuvolosa varia dal blu scuro (copertura 0%) al bianco (copertura 100%).

La nebbia o nuvole molto basse non sono contemplate in questa tabella.

Correnti a getto in quota di solito corrispondono a un cattivo seeing, il colore dà una indicazione di massima.

Le righe "Bad Layers" indicano se sono previste variazioni di temperatura fra strati d'aria adiacenti in grado di innescare turbolenze e peggiorare il seeing.

Esiste nel sito Meteoblu una pagina esplicativa, in inglese, per leggere queste tabelle, che a sua volta rimanda alla voce seeing della versione inglese di Wikipedia - una pagina abbastanza tecnica.



(1) da Marco Falorni e Paolo Tanga "Osservare i pianeti", Quaderni di L'astronomia, febbraio 1994


Ringraziamo per la collaborazione il dott. Karl G. Gutbrodper di Meteoblu .

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