Biblioteca per la Luna
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
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- | | | + | |MOON ART BOOK DI ROSA TEDESCO |
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+ | Rosa Tedesco giovane astrofila di Angri (SA) e brava Graphic Designer osserva spesso la Luna con il suo telescopio. | ||
+ | Talvolta si diletta anche a fotografarla con risultati molto lusinghieri. | ||
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+ | La Luna sappiamo che non si mostra sempre con lo stesso aspetto; ci rivolge sempre lo stesso emisfero, e qualcosa di più, le reciproche posizioni tra Terra, Sole e il nostro satellite naturale fanno in modo che ci siano ogni giorno posizioni diverse in un eterno gioco di ombre e luci. | ||
+ | Fasi quasi cicliche che si ripetono ogni 29 giorni e qualche ora che rendono la Luna l’oggetto mutevole per definizione. | ||
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+ | Tralasciando tutte le leggende e credenze popolari in merito all’influenza della Luna e delle sue fasi sulla vita di noi umani, il nostro satellite ha esercitato sempre un certo fascino e attirato l’attenzione fino ad essere l’unico corpo celeste sul quale cinquanta anni fa gli uomini hanno posato i piedi. | ||
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+ | Associando la capacità di fotografare con la sua esperienza di Graphic Designer, Rosa Tedesco ha creato quello che oggi si può definire un ''art book'', cioè un libro che in realtà ha solo la forma e il contenuto non è testo scritto, ma ha i connotati di un’opera d’arte. | ||
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+ | La tecnica usata è quella della ricostruzione delle fasi lunari giorno per giorno, con un foglio singolo opportunamente ritagliato, mostrando come la Luna si mostra nel cielo. | ||
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+ | In ogni caso la Luna resta sempre il corpo celeste che crea una forte emozione per chi non è un astrofilo ma gli viene mostrata attraverso l’osservazione al telescopio; i dettagli della sua morfologia superficiale non possono lasciare indifferenti e di solito nei bambini lascia un ricordo indelebile. | ||
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+ | Da questo probabilmente Rosa Tedesco ha tratto ispirazione per la sua opera. | ||
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+ | Moon è un’opera d’arte, allo stesso tempo un prontuario sull’età della Luna e uno strumento didattico di ottima qualità. | ||
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+ | L’opera è arricchita da un inserto nel quale vengono descritte, anche in lingua inglese, le caratteristiche principali del nostro satellite naturale e le illustrazioni delle fasi e dei “giorni” lunari. | ||
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+ | A corredo dell’inserto qualche foto scattata alla Luna, di buona realizzazione tecnica, prodotte dall’autrice. | ||
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+ | Nell’anno del 50° anniversario del primo sbarco umano sul satellite naturale della Terra è un opera che non dovrebbe mancare nella biblioteca di un appassionato astrofilo. | ||
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+ | Vincenzo Gallo | ||
+ | Responsabile Sezione di Ricerca Astronautica UAI | ||
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Versione delle 19:56, 28 mag 2019
Mezzo secolo è passato da quella notte di luglio. Molti libri sono in pubblicazione, altri sono stati scritti alcuni anni fa ma sono ancora valide testimonianze dell'evento del secolo XIX. Ne indichiamo alcuni interessanti.
Indice |
PATRIZIA CARAVEO
PIERO BIANUCCI
UMBERTO GUIDONI
GIOVANNI ANSELMI
TITO STAGNO E SERGIO BENONI
ORIANA FALLACI
ORIANA FALLACI
VINCENZO GALLO
ROSA TEDESCO
JAMES R. HANSEN
Sentii Buzz dire qualcosa sul contatto. Ma eravamo ancora sopra la coltre di sabbia, e non ero sicuro che avessimo davvero toccato. La spia poteva presentare un’anomalia e il mio istinto mi diceva di avvicinarmi ancora. Fu una questione di istanti. Il pericolo era di danneggiare il motore portandolo troppo vicino alla superficie lunare quando era ancora acceso. A ripensarci, la possibilità che qualcosa andasse storto esisteva… Con queste parole preziose Neil Armstrong rievoca, soffermandosi su ogni singolo momento, l’epica impresa che, domenica 20 luglio 1969, fece di lui il primo uomo a mettere piede sulla Luna. Mentre milioni di persone sulla Terra lo seguivano ammutolite davanti al televisore per poi esplodere in un moto di gioia irripetibile, Neil compì quello che definì un piccolo passo per un uomo, un grande passo per l’umanità. Ma non si trattò di una missione priva di rischi e imprevisti – non si poteva ben prevedere la consistenza della superficie lunare, il carburante sarebbe bastato per soli 45 secondi dopo l’allunaggio… –, né fu un caso che sia stato proprio Armstrong a portarla a termine. Originario dell’Ohio (“the middle of nowhere”), Neil è uno di quegli eroi moderni che nascono solo negli States. Classe media, con un padre duro, fin da piccolo si appassiona alla meccanica degli aerei e presto viene arruolato come pilota nella guerra di Corea, dove si salva solo eiettandosi in volo. Al ritorno in patria entra nella NASA, ma la vita lo castiga: gli muore una figlia. Lui non molla ed è proprio il suo unico mix di passione ingegneristica per il volo, serietà, intransigenza e dedizione al grande sogno della missione sulla Luna a fargli meritare il ruolo di comandante della missione Apollo 11.
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