Starter Kit/Misuriamo

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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Rispetto alle misure che abbiamo visto sono molto più piccoli, sottendono entrambi un angolo di circa mezzo grado e basta un dito, a braccio teso, per nasconderli.
Rispetto alle misure che abbiamo visto sono molto più piccoli, sottendono entrambi un angolo di circa mezzo grado e basta un dito, a braccio teso, per nasconderli.
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''Le immagini sono tratte dall'Atlante del Cielo, editore Legenda, che ringraziamo''
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Versione corrente delle 19:59, 13 apr 2008

Misuriamo il cielo

In questo caso non parliamo delle misure effettive del cielo, come le distanze delle stelle o le dimensioni delle galassie, parliamo invece delle dimensioni apparenti dei corpi, cioè degli angoli che i corpi sottendono.

Quando guardiamo la volta celeste non percepiamo il senso della profondità, non ci rendiamo conto che la Luna è molto vicina (384.000 km in media) mentre quel batuffolo di luce che ci è stato indicato come la nebulosa di Andromeda si trova molto più lontano (2.500.000 anni luce pari a 23.320.000.000.000.000.000). Vediamo tutto schiacciato contro quella che sembra essere la superficie interna di una sfera, nel cui centro si trova il nostro punto di vista.

In queste condizioni è molto comodo parlare di distanze apparenti, e misurarle pertanto in gradi.

Ma come valutare queste distanze? Ci vogliono strumenti complicati?

Assolutamente no: per stimare le distanze angolari (apparenti) dei corpi in cielo sono sufficienti gli occhi e il nostro corpo.



Se osserviamo, tenendo il braccio teso, la nostra mano con il pollice disteso, o completamente aperta, abbiamo a disposizione le distanze angolari corrispondenti a 15° e 20°.



Sempre a braccio teso, il pugno chiuso misura 10°, mentre la distanza fra le nocche dell'indice e dell'anulare corrisponde a 5°.



E dato che il pugno chiuso misura 10°, se una stella si trova a tre pugni di distanza dall'orizzonte sarà alta circa 30° sull'orizzonte stesso.



Ma c'è qualcosa nel cielo che ci faccia da misura campione, da calibro?

Certamente, ed è quella parte della costellazione dell'Orsa Maggiore tanto familiare a tutti gli astrofili, il Grande Carro. Nel Grande Carro sono immediatamente disponibili e misure di distanza corrispondenti a 5°, 10°, 15° e 25°.

E' evidente che sono misure molto approssimative, ma costituiscono una valida indicazione per una prima stima di distanze celesti, per valutare ad esempio la lunghezza della scia luminosa di una cosiddetta "stella cadente".

E il Sole e la Luna?

Rispetto alle misure che abbiamo visto sono molto più piccoli, sottendono entrambi un angolo di circa mezzo grado e basta un dito, a braccio teso, per nasconderli.


Le immagini sono tratte dall'Atlante del Cielo, editore Legenda, che ringraziamo

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