Osserviamo gli oggetti Messier con il binocolo
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
Una Maratona con il binocolo |
Chi era Charles Messier? Ritratto di Charles Messier all'età di 40 anni. Messier riteneva che questo suo ritratto fosse molto somigliante, ma che tuttavia lo faceva apparire più giovane di quanto non fosse
Formatosi come osservatore presso l'osservatorio di J.N. Delisle, volse la sua atenzione primariamente alle comete: Messier fu il primo astronomo francese a osservare il ritorno della cometa di Halley nel 1759. La scoperta di numerose comete gli valse una crescente reputazione e il riconoscimento dell'Accademia delle Scienze di Parigi nel 1770. I telescopi che usava Messier erano piccoli rispetto agli standard attuali, anche per gli astrofili: nei primi anni di attività usava un telescopio gregoriano con uno specchio di metallo lucidato di 190 mm di diametro, molti rifrattori costruiti dall’ottico Dollond, tipicamente dei 90 mm di diametro con lunghezza focale di 1100 mm: molto simili, in sostanza, ai diffusissimi rifrattori da 80 mm èer principianti (sebbene questi strumenti moderni siano enormemente superiori ai rifrattori di Messier grazie al progresso della progettazione ottica, della disponibilità di vetri migliori e dei trattamenti antiriflesso delle lenti). Mentre osservava una cometa nella costellazione del Toro, Messier registrò il primo oggetto del suo famoso catalogo, M1, la Crab Nebula: questa nebulosa appariva così simile a una cometa al telescopio di Messier (così come molti altri oggetti celesti) che decise di compilare un catalogo di oggetti che potevano essere scambiati per comete. Il primo elenco di 45 oggetti fu presentato all’Accademia di Francia nel 1771 e fu pubblicato nel 1774. Messier pubblicò negli anni successivi molte revisioni e ampliamenti del suo catalogo. Molti oggetti erano stati scoperti prima che Messier compilasse il suo catalogo, e alcune delle scoperte più tarde furono effettuate dal collega e amico Pierre Mechain. Messier non fece mai mistero di questo: il suo unico scopo era quello di compilare un catalogo di oggetti che potevano essere scambiati per comete. Messier morì il 2 aprile 1817, a 86 anni di età, e la sua vita attraversò un’epoca: da Luigi XVI, alla Rivoluzione Francese, dal periodo napoleonico alla restaurazione. Il catalogo di Messier, alla fine del lavoro dell'astronomo, conteneva 103 oggetti: ammassi globulari, nebulose, ammassi aperti, asterismi e, ovviamente, alcuni errori, poi chiariti negli anni successivi. Successivamente altri 7 oggetti (che furono apparentemente osservati da Messier ma non vennero inclusi nel suo catalogo originale) vennero aggiunti, e questi portarono il conto finale a 110, il numero attuale di oggetti Messier.
Ironia della sorte, Messier non viene ricordato per le sue numerose scoperte di comete (il suo vero lavoro e la sua vera vocazione astronomica) ma proprio per il suo catalogo di "non-comete", che gli ha fatto guadagnare l’immortalità. Inoltre il catalogo di Messier, secondo gli standard moderni, è corto, incompleto e disorganizzato, ma è un riferimento agli oggetti più evidenti ed è usato ampiamente da astrofili e professionisti di tutto il mondo. Proprio dal punto di vista degli astrofili, completare l'osservazione di tutti gli oggetti del catalogo di Messier, oltre che essere alla portata dei tipici telescopi in possesso di molti appassionati, costituisce un percorso iniziatico alle meraviglie del profondo cielo.
L'elenco completo degli oggetti MessierCome tutte le tabelle relative agli oggetti celesti, non sempre i numeri corrispondono nelle varie raccolte reperibili. I dati che seguono sono quelli pubblicati nella sezione dedicata agli oggetti Messier del SEDS - Students for the exploration and the development of space. Ad ogni oggetto Messier è stata associata una mappa che rappresenta il campo stellare attorno ad ogni oggetto per agevolarne il riconoscimento, soprattutto per chi è alle prime armi. Sotto al titolo della mappa (il numero di Messier)compaiono i dati fondamentali: numero NGC/IC, la costellazione, la magnitudine, le dimensioni.
La visibilità degli oggetti Messier con il binocoloCome detto più sopra, i telescopi di Messier non avevano grandi diametri e impiegavano tecnologie e materiali obsoleti, per cui gli oggetti che poteva individuare Messier sono diventati oggi gli oggetti "facili" per gli appassionati, che mediamente sono molto meglio attrezzati dell'astronomo francese. Il quale, occorre dirlo, poteva godere però di cieli molto più scuri dei nostri, al punto che poteva permettersi di cercare e osservare le comete dal centro di Parigi: oggi le condizioni ambientali sono molto differenti ... Molti oggetti Messier sono alla portata del binocolo, uno strumento molto diffuso fra gli appassionati di astronomia e non solo. La Astronomical League è una associazione degli USA che riunisce associazioni astrofile e singoli appassionati, e fra i servizi che mette a disposizione ci sono i cosiddetti Observing Clubs: si tratta di programmi di osservazione tematici, ognuno dei quali gestito da un responsabile che amministra la propria pagina web ed è a disposizione di chi si vuole cimentare nello specifico programma di osservazione. Fra i vari Observing Club è presente un Binocular Messier Club dedicato all'osservazione degli oggetti del catalogio di Messier tramite il binocolo. Per orientare gli osservatori, vengono fornite due liste di oggetti Messier in base alle possibilità di osservazione offerte da un binocolo 10x50 e da un binocolo 11x80 (si suppone che le osservazioni vengano effettuate da un sito adatto). Riportiamo queste liste in quanto sono molto utili per comprendere fino a che punto (a volte insospettato!) si può arrivare con un binocolo. La visibilità degli oggetti Messier con un binocolo 7x50 o 10x50Facili : 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 11, 12, 13, 15, 16, 17, 18, 22, 23, 24, 25, 27, 29, 31, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 41, 42, 44, 45, 46, 47, 48, 50, 52, 55, 67, 92, 93, 103 = 42 oggetti Più "tosti" : 14, 19, 28, 30, 33, 40, 49, 53, 62, 63, 64, 78, 79, 80, 81, 82, 83, 94 = 18 oggetti Le sfide : 1, 9, 26, 32, 51, 54, 56, 65, 66, 68, 71, 75, 97, 101, 104, 106 = 16 oggetti Totale generale = 76 ... niente male per un binocolo da 50 mm! La visibilità degli oggetti Messier con un binocolo 11x80Facili: 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 10, 11, 12, 13, 14, 15, 16, 17, 18, 19, 22, 23, 24, 25, 26, 27, 28, 29, 30, 31, 32, 34, 35, 36, 37, 38, 39, 40, 41, 42, 44, 45, 46, 47, 48, 50, 52, 53, 55, 62, 67, 71, 78, 79, 80, 81, 82, 92, 93, 94, 103 = 58 oggetti Più "tosti" : 1, 9, 33, 49, 51, 54, 56, 60, 61, 63, 64, 65, 66, 68, 75, 77, 83, 87, 97, 101, 102, 104, 106 = 23 oggetti Le sfide: 20, 58, 59, 69, 70, 72, 84, 85, 86, 88, 89, 90, 95, 96, 99, 100, 105, 107, 108, 109, 110 = 21 oggetti Totale generale = 102 ... quasi tutto il catalogo! Un po' di letteratura
Uno dei testi in italiano dedicati più strettamente agli oggetti Messier è:
In lingua inglese:
La Maratona MessierPer circa un secolo e mezzo dopo la morte di Messier, a nessuno venne in mente che si potevano osservare tutti gli oggetti del catalogo in una sola notte, la cosiddetta Maratona Messier. Alla fine degli anni ’60 del secolo scorso la cosa venne in mente a un gruppo di astrofili spagnoli, che si impegnò in questo senso pur non totalizzando grossi numeri. A metà degli anni ’70 Tom Reiland, Tom Hoffelder e la Associazione Astrofili di Pittsburgh, inventarono in maniera indipendente la Maratona Messier. La Maratona Messier veniva intesa come “una competizione informale per localizzare il maggior numero di oggetti Messier da parte di un singolo osservatore in una maratona dal tramonto all’alba". Un altro inventore indipendente della Maratona fu Don Machholz. Tutte queste persone non sapevano nulla gli uni degli altri degli altri ma, come si dice, il gatto venne fuori dal sacco nel 1979, quando Walter Scott Houston scrisse su Sky & Telescope un articolo sul lavoro fatto da Reiland, Hoffelder e gli astrofili di Pittsburgh. Riportò inoltre che un certo Ed Flynn aveva individuato 97 oggetti in una notte con un rifrattore da 80 mm, e che Tom Hoffelder era arrivato a 101 oggetti con un riflettore 250 f/5. Le attività, gli star party, gli studi, gli articoli, le serate proseguirono e Don Machholz nel 1980 osservò 109 oggetti in una notte. Secondo quanto riferisce Machholz, il primo maratoneta americano a osservare i 110 oggetti fu Gerry Rattley, nella notte fra il 23 e il 24 marzo 1985, dall’Arizona. Probabilmente migliaia di astrofili avevano fatto il tentativo, e forse qualcuno era riuscito prima, ma di questo non c’è memoria. Ogni anno gruppi e astrofili singoli si cimentano nella Maratona, e scoprono che la Maratona non è una gara fra astrofili evoluti, ma è piuttosto un esercizio per affinare le proprie capacità di osservazione. In Ascensione Retta gli oggetti di Messier sono distribuiti un po’ dappertutto, anche se ci sono tre concentrazioni notevoli:
Si potrebbe pensare che il momento migliore per la Maratona sia nei mesi invernali, con molte ore di buio a disposizione. Invece bisogna attendere il periodo fra marzo e aprile, durante il quale il Sole si trova in una zona dell’eclittica dietro alla quale non ci sono oggetti Messier: il periodo migliore è compreso fra il 5 marzo e il 12 aprile, con le notti migliori fra il 30 marzo e il 3 aprile. Ogni periodo dell’anno va comunque bene per organizzare una Maratona Messier – ci sono solo alcuni periodi migliori di altri, e l’idea di poter fare la Maratona di Messier in ogni periodo dell’anno è ottima. Si può ad esempio organizzare una Maratona in luglio, dove ci sono a disposizione almeno 93 oggetti Messier per la nostra latitudine, e con condizioni climatiche e logistiche (le ferie!) molto favorevoli. Un altro bel periodo è la metà di ottobre, con un potenziale di 105 oggetti. Anche se la possibilità di osservare i 110 oggetti in una sola notte c’è solo nel periodo indicato, bisogna ricordare che M30, l’ultimo oggetto da cogliere nei bagliori dell’alba, richiede di condurre la Maratona a latitudini inferiori alle nostre, a circa 20°/25° di latitudine N. Ma come ha fatto Messier a individuare M30 alla latitudine di Parigi? Sicuramente non si è messo a cercarlo alla fine di marzo, probabilmente lo ha osservato in settembre ... In ogni caso la Maratona Messier è una sfida soprattutto con noi stessi, in quanto richiede buone capacità organizzative, una buona conoscenza delle costellazioni e del proprio strumento, nonché una attenta pianificazione delle osservazioni. Don Machholz, un esperto osservatore di comete e uno degli iniziatori della Maratona Messier, ha messo a disposizione di tutti il suo elenco di ricerca degli oggetti Messier per la Maratona di fine marzo: il problema della miglior sequenza delle osservazioni è risolto. Il nostro invito è quello di uscire con il binocolo, raggiungere un sito adatto, e vedere quanti oggetti Messier si riescono a "spuntare" in una serata. Buone osservazioni!
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