Eclissi totale di Luna 21 01 2019
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
Osserviamo insieme l'eclissi totale di Luna del 21 gennaio 2019 !
Nota : L'eclissi si verificherà prima dell'alba del 21 gennaio! Il fenomeno quindi andrà seguito nella ultime ore della notte tra il 20 e il 21 gennaio (e non la sera del 21)
Il 21 gennaio il Sole sorge alle ore 7:34 ; pertanto le fasi finali del fenomeno (l'uscita della Luna dall'ombra della Terra) non saranno visibili. Al termine della totalità, alle ore 6:43 , il cielo inizierà già a diventare chiaro all'apparire delle prime luci dell'alba.
L’eclisse totale del 21 gennaio prelude a un lunghissimo periodo in cui non si verificheranno eclissi totali di Luna interamente visibili dall’Italia.
16 maggio 2022 : la totalità inizia quando la Luna tramonta e il Sole sorge 8 novembre 2022 : eclissi inosservabile dall’Europa 14 marzo 2025 : la Luna è già tramontata quando inizia la totalità 7 settembre 2025 : la Luna sorge a eclissi iniziata, si potrà osservare la seconda parte del fenomeno 3 marzo 2026 : inosservabile in Italia 31 dicembre 2028 : una eclissi di fine anno, la Luna sorge a eclissi già iniziata 26 giugno 2029 : la Luna Rossa all’alba 20 dicembre 2029 : sarà la prossima eclissi visibili in tutte le sue fasi, in orario serale, tra oltre 10 anni ! E sarà a dicembre, quindi maggiormente a rischio per le condizioni meteo!
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Le maggiori dimensioni della "Superluna" non sono così evidenti. La differenza tra un Superluna e una Miniluna al perigeo è di circa il 14%.
Immagine tratta da science.nasa.gov
Il 22 gennaio si verifica la congiunzione tra Giove e Venere. I due pianeti saranno già vicini tra loro al mattino del 21 gennaio, durante l'eclissi di Luna. Sarà quindi interessante osservarli a Sud-Est, durante la totalità. I due luminosi pianeti si trovano nella costellazione dell'Ofiuco, vicino ad Antares, la stella alfa dello Scorpione (v. mappa) :
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(immagine tratta da Cartoline dall'Universo)
L'eclisse è il parziale o totale occultamento di un corpo celeste da parte di un altro. L'eclisse di Luna si verifica quando il nostro satellite si trova ad attraversare il cono d'ombra causato dalla Terra, che si interpone tra il Sole e la Luna stessa. Un'eclisse di Luna può presentarsi soltanto all'epoca del Plenilunio, cioè quando la Luna si trova in opposizione rispetto al Sole. La Terra, intercettando i raggi solari, crea un cono d'ombra. Se la Luna attraversa completamente questo cono si ha un'eclisse totale; se lo intercetta solo parzialmente si ottiene un'eclisse parziale. Poiché l'orbita lunare é inclinata di circa 5° rispetto all'orbita terrestre, non ci sarà un'eclisse a ogni Plenilunio: la fase di Luna Piena deve verificarsi con il nostro satellite in prossimità di uno dei due nodi, i punti di intersezione fra l'orbita lunare e il piano orbitale della Terra.
Se la coincidenza tra Luna Piena e punto nodale è molto buona, si ha un'eclisse totale, in cui l'intero disco lunare viene oscurato dall'ombra terrestre, altrimenti si verifica un'eclisse parziale, quando solamente una parte del disco lunare è interessata dall'ombra; nei casi peggiori si ha un'eclisse di penombra, e l'oscuramento della Luna è lieve o addirittura difficilmente percepibile. Il cono d'ombra è infatti contornato da una regione, detta di penombra, dove solo una parte dei raggi solari viene bloccata dalla Terra.
Sopra: una sequenza dell'eclisse totale del 9 gennaio 2001, effettuata in un unico fotogramma da Cristian Fattinnanzi. I puntini bianchi visibili nell'immagine non sono imperfezioni, ma vere e proprie stelle nelle vicinanze della Luna durante l'evento.
L'atmosfera terrestre devìa i raggi solari per effetto della rifrazione, cosicché la Luna si troverà immersa in un'ombra che sarebbe molto scura se non fosse pervasa dalla luce solare diffusa. Poiché la radiazione rossa viene diffusa meno efficacemente di quella blu, la superficie lunare eclissata assumerà una colorazione rossastra. La componente rossa del flusso luminoso proveniente dal Sole in direzione dell'atmosfera terrestre viene rifratta da quest'ultima fino ad arrivare sulla Luna. La componente blu, al contrario, viene dispersa nell'atmosfera terrestre, cosicché la Luna eclissata assume una disuniforme colorazione rossiccia, come è visibile nell'immagine a lato ripresa da Daniele Crudeli e Alfredo Trombetta nell'eclisse del 9 gennaio 2001.
Ecco come apparirebbe l'eclisse totale se osservata dalla Luna - in pratica, per un ipotetico osservatore posto sul nostro satellite, si verifica un'eclisse di Sole, non meno spettacolare delle nostre; si noti infatti il forte arrossamento nell'atmosfera della Terra quando questa nasconde la nostra stella: è proprio quella luce rossa che, riflessa dalla superficie lunare, rende visibile la Luna eclissata nonostante l'oscuramento dell'imponente ombra terrestre (cortesia NASA).
No, nelle eclissi lunari la luminosità e il colore del nostro satellite varia in relazione a molti fattori. Innanzitutto dipende dall'inquinamento corpuscolare dell'alta atmosfera terrestre, al quale contribuiscono nella fascia più alta le polveri delle micrometeoriti vaporizzate e, nella fascia inferiore, le polveri vulcaniche e lo smog delle attività umane. Molte eclissi particolarmente scure hanno la loro causa in potenti eruzioni vulcaniche avvenute mesi o anni prima. Un altro fattore é l'attività solare che, come noto, ha un periodo medio di 11,1 anni. Le eclissi che avvengono poco dopo il minimo solare sono molto scure; le successive diventano progressivamente più chiare, anche se con fluttuazioni casuali.
Sì, è relativamente frequente: in media ogni due anni si hanno tre eclissi di Luna. Ma possono verificarsi fino a tre eclissi in un anno, considerando sia le totali che le parziali. Le eclissi di Sole, al contrario di quanto si può pensare, sono il 50% circa più frequenti, ma non hanno il grande vantaggio di quelle lunari, ovvero di esser visibili in ogni angolo del globo che abbia la Luna sopra l'orizzonte.
Ad occhio nudo si può tranquillamente seguire il fenomeno. I migliori strumenti da utilizzare sono il binocolo, oppure un telescopio usato a ingrandimenti tali da offrire un'immagine completa della Luna (generalmente 50X). Ad occhio nudo o con un binocolo l'ombra terrestre é molto evidente, con contorni netti; al telescopio un po' meno, ma si potrà osservarne in tempo reale il lento procedere sulla superficie.
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