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Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!
INDICE
PER PRIMA COSA IL CIELO SERENO
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Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare
Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu
Il giorno 18 passa dalla costellazione dell'Ofiuco a quella del Sagittario.
Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell'anno.
In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta più presto: per le prime due settimane di dicembre l'orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.41 e le 16.42. Il giorno più breve dell'anno in realtà coincide con il giorno del solstizio e inizio dell'inverno, che quest'anno cade il 21 dicembre.
Il giorno 21 il Sole tramonta un po' più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16.44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti, avendo luogo alle 7.36 (il 13 dicembre sorge alle 7.31): in definitiva, il Sole resta sopra l'orizzonte circa 2 minuti in meno rispetto al giorno 13.
Quindi in effetti il giorno più corto dell'anno è di norma il 21 dicembre.
Quest'anno il SOLSTIZIO D'INVERNO cade il 21 dicembre alle ore 22 e 23 minuti TU (ore 23:23 TMEC).
• 1 dicembre : il sole sorge alle 7.20 ; tramonta alle 16.42
• 15 dicembre : il sole sorge alle 7.33 ; tramonta alle 16.41
• 31 dicembre : il sole sorge alle 7.40 ; tramonta alle 16.50
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
APPROFONDIMENTI
SOLSTIZIO D’INVERNO, GIORNO PIU' CORTO, TRAMONTO ANTICIPATO, LEVATA RITARDATAUn articolo di Giuseppe De Donà '
SANTA LUCIA, "LA NOTTE PIU' LUNGA DELL'ANNO?" di autori vari
Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho
Le Fasi:
Fasi Lunari dicembre 2018
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Data
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| Fase
| Orario
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07/12/2018
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| Luna Nuova
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08h 20m
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15/12/2018
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| Primo Quarto
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12h 49m
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22/12/2018
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| Luna Piena
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18h 49m
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29/12/2018
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| Ultimo Quarto
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10h 34m
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Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile:
- T.M.E.C. (Tempo Medio Europa Centrale = TU + 1h) da domenica 1 gennaio 2018 a sabato 24 marzo 2018 e da domenica 28 ottobre a lunedì 31 dicembre 2018
- O.E. (Ora Estiva = TU + 2h) da domenica 25 marzo 2018 a sabato 27 ottobre 2018.
Fonte U.S. Naval Observatory.
Diagramma di librazione per il mese di Dicembre 2018
Una breve spiegazione del fenomeno delle librazioni e perchè sono interessanti per chi osserva la Luna
- Fasi lunari e librazioni - a cura dello Scientific Visualization Studio della NASA
Quando la Luna è piena e al perigeo si verifica un evento comunemente noto come Super-Luna. Ecco le date delle prossime Super-Lune.
Come si vede la Luna ora? A cura dello U.S. Naval Observatory
- Tutti i nomi della Luna Piena, un articolo in un notiziario a cura dell'ARAR di Ravenna spiega perchè periodicamente i media parlano di Lune con nomi fantasiosi, a volte fuorvianti (lune rosa, lune della fragola, ecc.).
- I Nomi e i Colori della Luna, un articolo a cura di Giuseppe Petricca (Astronomia Pratica) che illustra tutta la nomenclatura che viene data alle varie lune piene durante l'anno, risalendo alle sue origini storiche.
Passi sulla Luna: Aristoteles
Archivio di Passi sulla Luna: osservazioni, storia e materiali lunari
Sezione a cura di Paolo Morini e Alfonso Zaccaria.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Sezione di Ricerca Luna UAI
Contributi di Paolo Morini, Giovanna Ranotto, Alfonso Zaccaria.
OSSERVIAMO IL FALCETTO DI LUNA CRESCENTE
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L'8 dicembre 2018 al tramonto del Sole la Luna si presenterà con un'età di 32.3 ore e una fase dell'1.8%.
Da Astronomia UAI un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà)
A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto.
Mappe del cielo realizzate con Stellarium
Le mappe di visibilità sono state concesse dal loro autore, il dr. R.H. (Rob) van Gent dell'Istituto di matematica dell'Università di Utrecht che ringraziamo per la collaborazione. Il dr. van Gent mantiene un sito sulle previsioni di visibilità del crescente di Luna.
L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche.
Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).
Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante campo di indagine e di studio.
- Pianeti di Dicembre 2018 : Le immagini nella colonna di destra mostrano lo spostamento mensile del pianeta nel cielo. Cliccando sulle stesse si aprirà una versione a maggiore risoluzione.
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Mercurio: a metà dicembre si verificano le condizioni per osservare per l’ultima volta per l’anno in corso il pianeta più elusivo. Mercurio è osservabile al mattino, prima del sorgere del Sole, sull’orizzonte orientale. Il 14 dicembre il pianeta sorge 1 ora e 49 minuti prima del Sole; il giorno successivo, il 15, si verifica la massima elongazione mattutina, quando raggiunge una distanza angolare dal Sole di oltre 21°. A fine anno Mercurio si riavvicina al Sole: sorgendo solo poco più di un’ora prima del Sole, sarà sempre più difficile scorgerlo.
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Venere: il pianeta più luminoso era tornato visibile nel cielo del mattino solo da poche settimane, ma in brevissimo tempo è letteralmente balzato in alto nel cielo orientale, dove domina la volta celeste nelle ore che precedono l’alba. Nella seconda metà del mese arriva a sorgere quasi 4 ore prima del Sole: per l’esattezza, il 23 dicembre Venere sorge 3 ore e 51 minuti prima del Sole. Possiamo quindi osservarlo a lungo, al mattino presto, nella costellazione della Vergine fino al 13 dicembre. Nei giorni successivi il pianeta attraversa buona parte della costellazione della Bilancia.
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Marte: l’osservabilità del pianeta rosso non registra significative novità. Continua ad essere visibile a Sud-Ovest nel corso delle prime ore della notte. L’orario del suo tramonto anticipa solo di alcuni minuti; prima di mezzanotte Marte raggiunge l’orizzonte occidentale. Il giorno 21, in concomitanza con il solstizio invernale, lascia la costellazione dell’Acquario e fa il suo ingresso nei Pesci. Da segnalare la congiunzione con Nettuno del 7 dicembre (vedi mappa). Marte rimane l’ultimo pianeta osservabile in orario serale (tra quelli visibili ad occhio nudo).
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Giove: dopo la congiunzione con il Sole il pianeta riconquista rapidamente i cieli mattutini. Nella seconda metà del mese lo possiamo già individuare sull’orizzonte orientale, dove sorge non lontano dalla stella Antares e dal pianeta Mercurio, con cui si trova in congiunzione il giorno 22 dicembre (vedi mappa). Dopo una brevissima permanenza nella costellazione dello Scorpione, il giorno 12 Giove fa il suo ingresso nell’Ofiuco.
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Saturno: Marte rimane il solo pianeta osservabile in orario serale. Anche Saturno infatti, dopo averci accompagnato per molti mesi nelle nostre osservazioni dopo il tramonto del Sole, diventa inosservabile a causa della sua altezza ormai ridottissima sull’orizzonte occidentale. Possiamo ancora scorgerlo nei primi giorni del mese, al calare dell’oscurità, ma la sua distanza angolare dal Sole diminuisce sempre più, fino alla congiunzione che si verificherà nei primi giorni del 2019. Saturno si trova nella costellazione del Sagittario, costellazione che lo ha ospitato per tutto l’anno.
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Urano: il pianeta culmina a Sud nel corso delle prime ore di oscurità è rimane osservabile per oltre metà della notte. Nelle ore centrali della notte Urano si avvicina all’orizzonte a Sud-Ovest dove lo vediamo tramontare dopo la mezzanotte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare agevolmente si consiglia l’uso di un telescopio. Dopo alcuni mesi di permanenza nella costellazione dell’Ariete, Urano, spostandosi lentamente con moto retrogrado, dal 4 dicembre torna nella costellazione dei Pesci.
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Nettuno: lo si può ancora osservare a Sud-Ovest per alcune ore nel corso della prima parte della notte. L’orario del suo tramonto si anticipa gradualmente con il passare dei giorni. L’osservabilità del pianeta è simile a quella di Marte, con cui si trova in congiunzione il 7 dicembre (vedi mappa). Come di consueto, data la bassa luminosità, Nettuno può essere osservato solo con l’aiuto del telescopio. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.
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| Plutone
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Plutone è ormai praticamente inosservabile: la distanza angolare dal Sole è ormai estremamente ridotta. Nella prima parte del mese, dopo il tramonto del Sole, Plutone è molto basso sull’orizzonte occidentale. Alla fine dell’anno sarà già prossimo alla congiunzione con il Sole che si verificherà l’11 gennaio 2019. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.
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Luna - Venere - Spica : prima del sorgere del Sole del 3 dicembre nel cielo orientale spicca un triangolo formato dalla Luna calante, il pianeta Venere e la stella Spica nella costellazione della Vergine. (vedi mappa)
Luna – Giove : tra le luci dell’alba del 6 dicembre – il giorno prima della Luna Nuova – la sottilissima falce di Luna calante sorge tra i pianeti Mercurio e Giove, ancora estremamente basso sull’orizzonte, a pochi giorni dalla sua congiunzione con il Sole. I tre astri sono vicini al limite tra le costellazioni della Bilancia e dello Scorpione. (vedi mappa)
Marte - Nettuno : il 7 dicembre si verifica la congiunzione tra due pianeti, Marte e Nettuno, nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)
Luna - Saturno : poco dopo il tramonto del Sole, la sera del 9 dicembre, si può osservare la sottilissima falce di Luna crescente che ha già superato Saturno, ormai molto basso sull’orizzonte occidentale, nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)
Luna – Marte: la sera del 14 dicembre la Luna, prossima al Primo Quarto, raggiunge Marte nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)
Giove - Mercurio: la mattina del 22 dicembre Giove e Mercurio sorgono insieme sull'orizzonte orientale, nella costellazione dell’Ofiuco, seguiti dalla stella Antares dello Scorpione . (vedi mappa)
Luna - Venere - Spica , 03/12/2018
| Immagini di Giuseppe Pappa
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OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
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Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Alpha Piscium.
Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
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Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
- ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
- Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE CINESE TIANGONG 2
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La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 2 contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-2 ("Palazzo Celeste-2"), calcolate per ogni capoluogo di provincia.
La Tiangong 2 è un laboratorio spaziale dell'Agenzia Spaziale Cinese (CNSA), il cui lancio è avvenuto il 15 settembre del 2016, e che è andata a sostituire l'ormai dismessa Tiangong 1, anch'essa un laboratorio spaziale, in orbita dal 29 settembre del 2011, caduta il 2 aprile 2018 sul Pacifico Meridionale.
OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
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Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: COME OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES.
- E' nato il progetto CATCH THE IRIDIUM. Lo scopo? Fotografare almeno un “Iridium Flare” per ognuno dei satelliti di prima generazione ancora in esercizio (tra pochi mesi verranno dismessi e dal 2019 probabilmente non osserveremo più i flares).
Con il mese di dicembre entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni invernali che caratterizzeranno i prossimi mesi. Le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita - Capricorno, Acquario, Pesci - si avviano al tramonto nel cielo di Sud - Ovest, sostituite a Sud - Est dall'inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell'intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell'Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura.
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con l'omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all'altrettanto piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone.
A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all'Orsa Minore, con all'estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l'Orsa Maggiore, la Giraffa.
Note:(*)
Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.
Quante sono le costellazioni zodiacali?
12, 13 o ... molte di più ? Scoprilo cliccando qui.
Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano
Elenco delle stelle che hanno un nome
Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI
Mappe del cielo del mese
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Orizzonte Nord 15 dicembre ore 22:00
| Orizzonte Est 15 dicembre ore 22:00
| Orizzonte Sud 15 dicembre ore 22:00
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Orizzonte Ovest 15 dicembre ore 22:00
| Zenit 15 dicembre ore 22:00
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Congiunzioni
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Congiunzione Luna Venere Spica 03 dicembre ore 05:00
| Congiunzione Luna Giove 06 dicembre ore 06:50
| Congiunzione Marte Nettuno 07 dicembre ore 20:00
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Congiunzione Luna Saturno 09 dicembre ore 17:30
| Congiunzione Luna Marte 14 dicembre ore 21:00
| Congiunzione Giove Mercurio 22 dicembre ore 06:30
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Cielo della notte tra il 24 e il 25 dicembre
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Il cielo del 24 dicembre, ore 22:00
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Cielo della notte tra il 31 dicembre 2018 e il 1° gennaio 2019
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Il cielo del 31 dicembre, alla mezzanotte
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Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium
a cura di Enrico Stomeo - Sezione Meteore UAI
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METEORE DI DICEMBRE 2018
Dicembre presenta un gran numero di ore di oscurità ed è senza dubbio uno dei mesi più indicati per dedicarsi all’osservazione delle stelle cadenti. Specie nelle settimane lontane dal plenilunio (22 dicembre) godremo di buone circostanze per osservare non solo visualmente, ma anche con l’aiuto della fotografia. Dato che in questo periodo di passaggio tra l’autunno e l’inverno la luminosità media delle meteore si mantiene tra le più contenute di tutto l’anno, sarà importante compiere sempre sedute osservative in condizioni di buona trasparenza del cielo.
Nella prima parte del mese sono attivi interessanti sciami minori, per lo più nei dintorni delle costellazioni del Toro e Orione, visibili per tutta la notte e sufficientemente alti sull'orizzonte.
Quest'anno saranno favorevoli all'osservazione: le velocissime sigma Hydridi (max 6 dicembre) che mostrano da anni un'attività abbastanza sostenuta, le Monocerontidi, originate dalla cometa 1917 Mellish, che sembrano irradiarsi blandamente (max 8 dicembre) da un'area molto diffusa a est di Orione, e le chi Orionidi (max 10/11 dicembre), una diffusa corrente eclitticale che pare essere la continuazione dell'attività delle Tauridi di novembre, formata in gran parte da particelle cometarie frammiste qua e là a residui asteroidali.
La corrente meteorica principale del mese è senza dubbio quella delle Geminidi, comparabile per quantità e brillantezza delle stelle cadenti a quella delle Perseidi di agosto. Le Geminidi sono in genere particolarmente evidenti tra il 10 e il 15 dicembre e quest'anno le vedremo in maggior numero specie nella notte del 13/14 dicembre.
Individuazione in prossimità della stella alfa dei Gemelli dell'area radiante delle Geminidi da tracce video riportate su proiezione centrografica. © Dati video dell'IMG-UAIsm (Italian Meteor Group / IMO Video Meteor Network) [ * ]
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I più recenti studi hanno rilevato che questo sciame mostra un’attività massima sostenuta per parecchie ore con due aumenti della frequenza, il primo più consistente con meteore di debole luminosità e il secondo successivo meno cospicuo con meteore più brillanti. Le circostanze con cui potremo osservarle irradiarsi da un’area poco a nord-ovest di Castore saranno quest’anno favorevoli, dato che praticamente non ci sarà disturbo della Luna, già quasi al tramonto al crepuscolo serale. Questa sarà un'ulteriore chance di osservazione da non perdere per contribuire allo studio di questo sciame che si sta evolvendo in maniera molto rapida e che, secondo studi, è destinato a sparire del tutto nel giro di un centinaio d'anni.
Intorno al 21/22 dicembre l’attività delle Ursidi verrà quest'anno completamente disturbata dal chiarore della Luna. Peccato, poichè questo sciame può mostrare improvvisi display ricchi di meteore anche se la cometa che lo origina, la 1856 Tuttle, non si trova in vicinanza del perielio. E tra l'altro l'area radiante circumpolare, posta tra la stella beta UMI e la Polare, è osservabile per tutta la notte.
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[ * ] http://meteore.uai.it
In http://meteore.uai.it/sciami/2018/dic2018.htm maggiori dettagli sulle meteore di dicembre.
In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati.
Scrivere a < meteore@uai.it > per segnalare avvistamenti e informazioni.
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a cura di Adriano Valvasori
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COMETE DI DICEMBRE 2018
Il punto:
46/P Wirtanen
La cometa 46P ha già iniziato la sua preparazione per prepararsi a diventare la cometa di “Natele”.
Sta attualmente aumentando molto velocemente la sua declinazione infatti la sua velocità apparente nella volta celeste è attualmente di 4.16 “/min per arrivare a 10.61 “/min a metà mese, subito dopo il suo perielio che sarà il 12 dicembre. La cometa attualmente ha una magnitudine di circa 6 ed inizia a mostrare una bella chioma verdastra ed una debole coda di ioni. Il suo massimo avvicinamento alla Terra è previsto per il 16 dicembre e sarà a circa 12 milioni di chilometri.
Dai primi di dicembre sorgerà alle 17:21 quindi già in prima serata sarà visibile sud-est a circa 20° sull’orizzonte, ma proprio in virtù del suo rapido moto proprio, già a metà mese la potremo vedere alta sull’orizzonte e quindi visibile per tutta la notte. Peccato però che già dal 13 dicembre la Luna inizierà a sorgere in prima serata e rapidamente si avvicinerà alla cometa e il 22 sarà a soli 25° con una fase del 100%, praticamente Luna piena.
Anche dal punto di vista delle congiunzioni, non ve ne saranno di eclatanti: il 16 si troverà a circa 3.5° ad est delle Pleiadi.
Particolare congiunzione si avrà il 23 che oltre a presentarsi a soli 40’ dalla stella Capella dell’Auriga, si troverà in stretta congiunzione a soli 27’ con l’asteroide 804 Hispania (di magnitudine 12).
Quindi non mi resta che augurarvi buona cometa e buone festività.
Curva di luce della cometa 46P Wirtanen
| Percorso della cometa 46P Wirtanen nel mese di dicembre
| Percorso della cometa 46P Wirtanen che transita tra le costellazioni dal Toro verso la costellazione dell'Auriga
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Percorso della cometa 46P Wirtanen attraverso la costellazione dell'Auriga
| La cometa 46P Wirtanen transita nei pressi dell'asteroide Hispania e la stella Capella
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Tabella per la visione della cometa Wirtanen
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Data (h TU)
| Ascensione retta
| Declinazione (all'anno 2000)
| Magnitudine
| Costellazione
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05 Dic 2018
| 02h 47m 40s
| -13° 00’ 21”
| 10.19
| Eridano
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06 Dic 2018
| 02h 51m 52s
| -10° 54’ 20”
| 10.10
| Eridano
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07 Dic 2018
| 02h 56m 25s
| -08° 37’ 14”
| 10.01
| Eridano
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08 Dic 2018
| 03h 01m 18s
| -06° 08’ 26”
| 9.93
| Eridano
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09 Dic 2018
| 03h 06m 33s
| -03° 27’ 33”
| 9.85
| Eridano
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10 Dic 2018
| 03h 12m 14s
| -00° 34’ 28”
| 9.77
| Balena
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11 Dic 2018
| 03h 18m 19s
| +02° 30’ 35”
| 9.71
| Balena
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12 Dic 2018
| 03h 24m 51s
| +05° 47’ 02”
| 9.65
| Toro
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13 Dic 2018
| 03h 31m 53s
| +09° 13’ 38”
| 9.60
| Toro
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14 Dic 2018
| 03h 39m 24s
| +12° 48’ 39”
| 9.56
| Toro
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15 Dic 2018
| 03h 47m 27s
| +16° 29’ 45”
| 9.54
| Toro
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Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo.
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a cura di Carlo Muccini e Paolo Bacci
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CERERE - Invito all'osservazione. La mappa mensile e i dati per individuarla nei prossimi giorni nella pagina dedicata al PIANETA NANO
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ASTEROIDI PER DICEMBRE 2018
Asteroidi in opposizione nel mese di Dicembre 2018
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03 Dicembre 2018
| (128) Nemesis
| mag. 10.5
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08 Dicembre 2018
| (40) Harmonia
| mag. 9.4
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10 Dicembre 2018
| (80) Sappho
| mag. 10.4
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14 Dicembre 2018
| (354) Eleonora
| mag. 10.2
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27 Dicembre 2018
| (6) Hebe
| mag. 8.5|-
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Asteroide (6) Hebe
Hebe, scoperto il 1 luglio 1847 da Karl Ludwig Hencke, è uno dei più grandi asteroidi della Fascia principale con un diametro di 205 km.
Si ritiene che sia il progenitore delle meteoriti di tipo condrite H che vengono ritrovate sulla Terra.
In questo mese di dicembre raggiungerà la luminosità di 8.5 mag. Quindi facilmente individuabile con un binocolo.
Sarà particolarmente divertente osservare il suo moto apparente nel cielo osservandolo a distanza di un giorno, noteremo così il suo spostamento tra le stelle.
Il percorso dell'asteroide (6) Hebe
| Particolare del percorso dell'asteroide (6) Hebe tra il 01/12/2018 e 03/01/2019
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CALENDARIO DELLE PROSSIME OPPOSIZIONI DI RILIEVO GENNAIO 2019 - Asteroidi luminosi con mag.<11 (*)
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08 Gennaio 2019
| (216) Kleopatra
| mag. 10.6
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14 Gennaio 2019
| (704) Interamnia
| mag. 10.2
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15 Gennaio 2019
| (24) Themis
| mag. 10.7
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(*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale
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