Diventa anche tu Apprendista Astrofilo con l’aiuto del Cielo del Mese!
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Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!
INDICE
"Il cielo di Orvieto"
Lo scatto è la somma di 1800 file di 6 secondi ciascuno, Canon Eos 1DxMk2 a 200Iso, Canon Fisheye 8-15/4L, 5, Settembre, 2019.
Autore: Marco Meniero - https://www.meniero.it/
PER PRIMA COSA IL CIELO SERENO
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Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare
Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu
Il giorno 23 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione; vi rimane però solo 7 giorni. Il 30 infatti fa il suo ingresso nell'Ofiuco, la "13a costellazione zodiacale".
- 1 novembre: il sole sorge alle 6.44; tramonta alle 17.06
- 15 novembre: il sole sorge alle 7.02; tramonta alle 16.51
- 30 novembre: il sole sorge alle 7.19; tramonta alle 16.42
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 59 minuti per una località alla latitudine media italiana.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho
Segnaliamo un sito alternativo per seguire l'aspetto del Sole giorno per giorno :
- https://umbra.nascom.nasa.gov/newsite/images.html
L'11 novembre 2019 si verifica il transito di Mercurio davanti al disco solare.
- LE IMMAGINI DEL TRANSITO DI MERCURIO 2019 -
Le Fasi:
Fasi Lunari novembre 2019
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Data
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| Fase
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04/11/2019
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| Primo quarto
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11h 23m
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12/11/2019
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| Luna Piena
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14h 34m
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19/11/2019
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| Ultimo Quarto
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22h 11m
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26/11/2019
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| Luna Nuova
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16h 06m
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Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile:
- T.M.E.C. (Tempo Medio Europa Centrale = TU + 1h) da domenica 1 gennaio 2019 a sabato 30 marzo 2019 e da domenica 27 ottobre a martedì 31 dicembre 2019
- O.E. (Ora Estiva = TU + 2h) da domenica 31 marzo 2019 a sabato 26 ottobre 2019
Fonte U.S. Naval Observatory
Diagramma di librazione per il mese di Novembre 2019
Una breve spiegazione del fenomeno delle librazioni e perchè sono interessanti per chi osserva la Luna
- Fasi lunari e librazioni - a cura dello Scientific Visualization Studio della NASA
Quando la Luna è piena e al perigeo si verifica un evento comunemente noto come Super-Luna. Ecco le date delle prossime Super-Lune.
Come si vede la Luna ora? A cura dello U.S. Naval Observatory
- Tutti i nomi della Luna Piena, un articolo in un notiziario a cura dell'ARAR di Ravenna spiega perchè periodicamente i media parlano di Lune con nomi fantasiosi, a volte fuorvianti (lune rosa, lune della fragola, ecc.).
- I Nomi e i Colori della Luna, un articolo a cura di Giuseppe Petricca (Astronomia Pratica) che illustra tutta la nomenclatura che viene data alle varie lune piene durante l'anno, risalendo alle sue origini storiche.
Passi sulla Luna: Gassendi
Archivio di Passi sulla Luna: osservazioni, storia e materiali lunari
Sezione a cura di Paolo Morini e Alfonso Zaccaria.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Sezione di Ricerca Luna UAI
Contributi di Paolo Morini, Giovanna Ranotto, Alfonso Zaccaria.
OSSERVIAMO IL FALCETTO DI LUNA CRESCENTE
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Il 27 novembre 2019, al tramonto del Sole, la Luna ha un'età di 24.6 ore e una fase dell'1.3%. Il giorno successivo, 28 novembre 2019, al tramonto del Sole la Luna ha un'età di 48.6 ore e una fase del 5.0%.
Da Astronomia UAI un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà)
A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto.
Mappe del cielo realizzate con Stellarium
Le mappe di visibilità sono state concesse dal loro autore, il dr. R.H. (Rob) van Gent dell'Istituto di matematica dell'Università di Utrecht che ringraziamo per la collaborazione. Il dr. van Gent mantiene un sito sulle previsioni di visibilità del crescente di Luna.
L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche.
Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).
Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante campo di indagine e di studio.
- Pianeti di Novembre 2019 : Le immagini nella colonna di destra mostrano lo spostamento mensile del pianeta nel cielo. Cliccando sulle stesse si aprirà una versione a maggiore risoluzione.
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Mercurio: come ampiamente annunciato, l’11 novembre, in concomitanza con la congiunzione inferiore di Mercurio con il Sole, si verifica l’atteso transito del pianeta davanti al disco solare : https://divulgazione.uai.it/index.php/Transito_di_Mercurio_2019 Potremo osservare un puntino nero spostarsi davanti al Sole per tutto il pomeriggio, fino al tramonto. Rimandiamo al link alla pagina dedicata per tutti i consigli sull’osservazione del fenomeno, con gli opportuni accorgimenti (filtri solari) per proteggere la vista. Mercurio ricompare rapidamente al mattino presto e il 28 novembre raggiunge la massima elongazione mattutina, con oltre 20° di distanza angolare dal Sole. Si può cercare Mercurio sull’orizzonte orientale, dove sorge 1 ora e 46 minuti prima del Sole.
“IL TRANSITO DI MERCURIO 2019”
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Venere: il ritorno del pianeta più luminoso era iniziato un po’ in sordina, con il pianeta che per diverse settimane era rimasto ancora molto basso sull’orizzonte occidentale. Nel mese di novembre l’osservabilità di Venere inizia a migliorare sensibilmente. Nella corso della seconda parte del mese il tramonto del pianeta avrà luogo oltre un’ora e mezza rispetto al tramonto del Sole. Avremo quindi sempre più tempo per ammirare il fulgore di Venere nel crepuscolo serale. Da non perdere la congiunzione con Giove del giorno 24. Dall’inizio del mese Venere attraversa la parte superiore della costellazione dello Scorpione; dall’8 novembre lo vediamo nell’Ofiuco, dal giorno 23 inizia ad attraversare il Sagittario.
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Marte: il sorgere di Marte anticipa gradualmente con il passare delle settimane, migliorando man mano le opportunità di riuscire ad osservarlo tra le prime luci dell’alba sull’orizzonte a Sud-Est. Marte completa il suo percorso nella costellazione della Vergine e termina il mese di novembre vicino al limite con la Bilancia.
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Giove: il pianeta più grande del sistema solare sta per terminare il suo lungo periodo di osservabilità serale. Possiamo osservarlo per breve tempo, prima del suo tramonto, nella prima parte della sera, basso sull’orizzonte occidentale. Tuttavia vale la pena continuare ad osservarlo nell’attesa della spettacolare congiunzione con Venere del giorno 24. Da segnalare, dopo una prolungata permanenza nella costellazione dell’Ofiuco, il passaggio, dal 16 novembre, alla costellazione del Sagittario.
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Saturno: anche l’osservabilità di Saturno è ormai limitata alle prima ore della sera. Il pianeta tramonta circa un’ora e mezza dopo Giove. Possiamo quindi osservarlo solo al calare dell’oscurità sull’orizzonte a Sud-Ovest. Saturno chiude un suggestivo corteo di pianeti, preceduto da Giove e Venere. Il pianeta di trova ancora nella costellazione del Sagittario.
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Urano: dopo l’opposizione al Sole avvenuta negli ultimi giorni di ottobre, il pianeta è ancora osservabile praticamente tutta la notte. Lo si può quindi individuare agevolmente ad Est dopo il tramonto del Sole, per poi seguirlo in cielo mentre nel corso della prima parte della notte si eleva fino a culminare a Sud. Essendo la luminosità del pianeta al limite della capacità di percezione dell’occhio umano, è preferibile osservarlo utilizzando un telescopio. Urano prosegue il suo lento moto retrogrado nella costellazione dell’Ariete.
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Nettuno: il pianeta è osservabile nel corso della prima parte della notte. Nella prime ore di oscurità lo si può osservare mentre culmina in direzione Sud. Intorno alla mezzanotte si trova già molto basso sull’orizzonte occidentale, prossimo al suo tramonto. Nel corso del mese l’intervallo di tempo disponibile per osservarlo continua a ridursi. Per individuare Nettuno è necessario l’uso del telescopio, essendo la luminosità del pianeta inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Dopo alcuni mesi di spostamento con moto retrogrado, dal 27 novembre il pianeta torna a muoversi con moto diretto, ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere fino all’anno 2022.
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| Plutone
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
L’osservabilità di Plutone è ancora a quella di Saturno, e quindi limitata ad un breve intervallo di tempo dopo il tramonto del Sole. Plutone si trova ad una breve distanza angolare da Saturno, sempre all’interno della costellazione del Sagittario, dove è destinato a rimanere ancora per alcuni anni, fino al 2023. Data la sua ridotta luminosità, è sempre più difficile tentarne l’osservazione man mano che anticipa il suo tramonto. Come sempre è indispensabile un telescopio di adeguata potenza per poterlo individuare.
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Luna - Saturno: tutto il mese di novembre sarà caratterizzato da una suggestiva danza dei pianeti Venere, Giove e Saturno, accompagnati in varie date dalla Luna. Possiamo osservare questi astri allineati sull’orizzonte sud-occidentale nelle prime ore della sera. Il 2 novembre la falce di Luna crescente tramonta affiancata al pianeta Saturno nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)
Luna - Marte - Mercurio: tra le prime luci dell’alba del 24 novembre, nella costellazione della Vergine, la sottile falce di Luna calante sorge poco prima di Marte, seguito, sull’orizzonte orientale, dal pianeta Mercurio. (vedi mappa)
Giove - Venere: la congiunzione più spettacolare del mese si verifica la sera del 24 novembre, quando si incontrano in due pianeti più luminosi, Giove e Venere. La distanza angolare tra i due astri sarà, al loro massimo avvicinamento, di appena 1° 24'. I due pianeti tramontano presto: per non perdere lo spettacolo è necessario osservare il cielo sull’orizzonte occidentale appena inizia a calare l’oscurità, poco dopo le ore 17. La congiunzione si verifica nella costellazione del Sagittario, nella quale si può individuare anche Saturno. (vedi mappa)
Luna - Giove - Venere: al corteo di pianeti, composto da Giove, Venere e Saturno, negli ultimi giorni del mese di novembre si aggiunge anche la sottile falce di Luna crescente. La sera del giorno 28, appena dopo il tramonto del Sole, la possiamo osservare tra Giove e Venere, nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)
Luna - Saturno : la sera successiva, il 29 novembre, la falce di Luna si avvicina a Saturno, dopo aver “sorpassato” la coppia Giove – Venere, che vediamo ancora più bassa sull’orizzonte occidentale. Anche questo incontro tra gli astri si verifica nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
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Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di novembre 2019.
Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
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Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina COME OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE INTERNAZIONALE che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
- ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
- Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.
OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES
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Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!
Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.
- In questo mese di novembre, con il rientro programmato in atmosfera dell’ultimo satellite di prima generazione della flotta Iridium, andrà a scomparire per sempre dai nostri cieli il fenomeno degli “iridium flare” : IRIDIUM FLARE – SI CHIUDE IL SIPARIO
- Il progetto CATCH THE IRIDIUM ha lo scopo di fotografare almeno un “Iridium Flare” per ognuno dei satelliti di prima generazione.
La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata.
È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno (si consiglia di consultare le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti.
Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete.
Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli - in pianura o sul mare - può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l'Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel "cielo di ottobre": il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
Quante sono le costellazioni zodiacali?
12, 13 o ... molte di più ? Scoprilo cliccando qui.
Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano
Elenco delle stelle che hanno un nome
Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI
Mappe del cielo del mese
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Orizzonte Nord 15 novembre ore 22:00
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| Orizzonte Sud 15 novembre ore 22:00
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Orizzonte Ovest 15 novembre ore 22:00
| Zenit 15 novembre ore 22:00
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Congiunzioni
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Congiunzione Luna Saturno 2 novembre ore 19:00
| Congiunzione Luna Marte Mercurio 24 novembre alle ore 06:00
| Congiunzione Giove Venere 24 novembre alle 17:45
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Congiunzione Luna Giove Venere 28 novembre alle 17:30
| Congiunzione Luna Saturno 29 novembre alle 18:00
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Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium
a cura di Enrico Stomeo - Sezione Meteore UAI
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METEORE DI NOVEMBRE 2019
In novembre le piogge di meteore più conosciute sono quelle delle Tauridi e delle Leonidi. Le prime sono note per la loro lunga durata, che si protrae da metà settembre a dicembre, le seconde perché legate a spettacolari apparizioni, con considerevoli tempeste saltuarie di stelle cadenti.
In questo mese le Tauridi sembrano irradiarsi da un’area a pochi gradi sud ovest delle Pleiadi. Si tratta di una corrente meteorica molto complessa, originata probabilmente in buona parte da residui della disintegrazione della cometa Encke, mescolati a frammenti asteroidali. L’area radiante appare molto diffusa, ma con una certa evidenza sono riscontrabili due componenti, rispettivamente a nord e a sud dell’eclittica, distanti tra loro circa 12 gradi in declinazione.
Durante la prima quindicina del mese, in genere si assiste a un aumento del loro numero, dovuto al sommarsi dei momenti di loro maggiore attività, rispettivamente intorno al 3 novembre (Tauridi sud) e al 12 novembre (Tauridi nord). L'osservazione quest'anno sarà favorevole per la componente meridionale, non per quella più a nord che sarà disturbata dalla presenza della Luna nella fase di plenilunio proprio il 12 novembre. Verso il 7-8 del mese, che corrisponde più o meno al nodo orbitale origianario della cometa, potrebbe essere osservata la maggior frequenza delle Tauridi più luminose.
Tauride di magnitudine video -12 filmata in Cassiopeia / Drago alle 22h37m UT dell' 1 novembre 2008 sui cieli del Trentino (tra il lago di Molveno e il parco dello Stelvio) © F.Castellani (mt Baldo, VR) IMG-UAIsm / IMO Video Meteor Network
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Le Leonidi sono senza dubbio la corrente più famosa, ma le loro apparizioni non sempre sono all’altezza della loro fama. Ci sono periodi in cui sono equiparabili per attività a uno sciame minore e altri in cui mostrano degli exploit memorabili. Comunque ogni anno verso il 17-18-19 novembre la Terra incontra regioni di spazio che contengono qua e là particelle rilasciate nel susseguirsi dei passaggi al perielio dalla cometa d'origine Tempel-Tuttle, anche se solamente nei tratti di orbita vicini a questa, trova le nubi più consistenti di corpuscoli che possono essere poi causa degli exploit più spettacolari. Dato che la Tempel-Tuttle è transitata al perielio nel 1998 e che tornerà dopo 33 anni, quest'anno non possiamo che aspettarci un'apparizione senza sorprese. Per giunta l'osservazione quest'anno risulterà completamente disturbata dalla Luna presente nella seconda parte della notte, proprio quando cioè sarà osservabile sopra i nostri orizzonti il radiante. Quella che osserveremo sarà la componente annuale, formata da meteore per lo più di bassa luminosità, che in genere si mostra con un blando aumento di frequenza per circa una giornata. Il radiante vicino alla stella gamma Leonidi sarà visibile sopra l'orizzonte all'incirca dalla mezzanotte in poi.
Nella seconda parte del mese le alfa Monocerontidi (max 21/22 novembre), che nel 1995 hanno mostrato nei cieli europei un breve e spettacolare display, saranno purtroppo disturbate dalla Luna.
Un certo interesse hanno suscitato in questi ultimi anni le Andromedidi, che sono ciò che rimane in buona parte della disgregazione della cometa 1741 Biela. Attualmente mostrano numerosi filamenti di particelle, prodotti nel tempo dai mutamenti orbitali della cometa, i quali incontrano la Terra lungo un arco di parecchi mesi, specie a metà e fine novembre. Di recente l'IMO Meteor Video Network, in cui la nostra componente italiana di osservatori ha una consistente rappresentanza, ha rilevato un buon numero di queste meteore nel periodo 5-30 novembre con picco verso il 12-14 novembre. Nel contempo osservazioni specie nel dominio radio hanno registrato queste meteore (chiamate anche Bielidi) a fine novembre / inizio dicembre.
- AGGIORNAMENTO :
- EXPLOIT DELLE ALFA MONOCERONTIDI 2019 ?
La corrente meteorica delle alfa Monocerontidi non è una corrente annuale, mostra una grossa attività all'incirca ogni dieci anni in poche decine di minuti, accompagnata dall'apparire di poche meteore soprattutto nei due anni precedenti e seguenti.
Fu osservata per la prima volta nel 1925 negli Stati Uniti con un picco di 37 meteore osservate in 13 minuti. Nel 1935 è stata osservata dall'India con un picco di 100 meteore in 20 minuti. E' stata poi assente, o quasi, per decenni. Nel 1985 osservatori americani (USA) hanno riportato un picco di 27 meteore in 4 minuti.
Nel 1995 un notevole display finalmente fu ben visto nei cieli europei e quindi anche dal nostro paese. Gli astrofili Haver, Gorelli, Latini e Scarrà della UAI-Sezione Meteore furono testimoni di uno spettacolare outburst di circa 350 meteore di eZHR, che durò solamente poco più di mezz'ora.
Un significativo resoconto di quell'osservazione, che val la pena di leggere, fu pubblicato in http://meteore.uai.it/stomeo95/alphaMON.pdf
Le previsioni 2019 indicano che il prossimo 22 novembre tra le 4h30m e le 5h30m UT potrebbe verificarsi nuovamente uno spettacolare breve exploit, dato che la distanza dello sciame dalla Terra raggiungerà le 0.00036 UA. Non essendo conosciuto il corpo che è all'origine della corrente è difficile fare delle previsioni accurate, gli esperti si sono dovuti basare sui dati che hanno fornito le precedenti apparizioni.
Qui di seguito sono indicati quali potrebbero essere i momenti della maggior frequenza secondo varie fonti: 04h50m UT (IMO, AMS), 04h52m UT (Jenniskens, Lyytinen), 04h56m UT (Sato), 05h12m UT (Almanacco UAI). Circa il livello di attività i pareri sono più o meno ottimistici: Lyytinen prevede un eZHR di 200-300 meteore, mentre secondo Jenniskens il tasso orario equivalente potrebbe arrivare anche a 600 meteore. Ovviamente i precedenti dati osservativi fanno pensare che questo eventuale nuovo display, se ci sarà, dovrebbe durare tra i 15 e i 40 minuti.
Purtroppo le condizioni osservative per il nostro paese sono in buona parte sfavorevoli, in quanto il picco si colloca nel crepuscolo mattutino già iniziato, e per giunta a rincarare la dose sarà presente la Luna a sud est a una quarantina di gradi d'altezza.
Ad ogni modo, data la rarità dell'evento, varrà la pena di controllare ed eventualmente tentare di osservarle. E, dato che sono particolarmente veloci (62 km/sec) e pertanto difficili da osservare nel chiarore lunare e del crepuscolo, c'è da sperare che, essendo formate da particelle abbastanza dense, si mostrino con qualche bella meteora particolarmente brillante.
Tratto da:
http://meteore.uai.it/sciami/2019/nov2019.htm
https://divulgazione.uai.it/index.php/Cielo_di_Novembre_2019
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Per saperne di più consultare http://meteore.uai.it/sciami/2019/nov2019.htm
In http://meteore.uai.it informazioni su meteore e bolidi osservati.
Per info o collaborare o segnalare avvistamenti di bolidi scrivere a < meteore@uai.it >.
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a cura di Adriano Valvasori
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COMETE DI NOVEMBRE 2019
2I/P = C/2019 Q4 Borisov
2I/Borisov, nota anche come C/2019 Q4 (Borisov), è una cometa iperbolica scoperta il 30 agosto 2019 dall'astrofilo ucraino Hennadij Borisov. È il secondo oggetto interstellare, e la prima cometa interstellare, osservato durante il transito nel sistema solare dopo l'asteroide 1I/'Oumuamua, scoperto nel 2017.
La cometa arriverà al suo perielio il prossimo 8 dicembre e la minima distanza dalla Terra il 28 dicembre a circa 2 UA.
Per tanto la sua luminosità nel mese di novembre tenderà ad aumentare e secondo le previsioni dovrebbe arrivare alla magnitudine 16. La sua declinazione diminuirà per tutto il mese, attraversando le costellazioni del Leone, Sestante e Crater.
Curva di luce della cometa 2I/P = C/2019 Q4 Borisov
| Mappa cometa 2I/P = C/2019 Q4 Borisov
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C/2018 N2 ASASSN
Questa come si muoverà per tutto il mese nella costellazione di Andromeda. Sarà visibile per tutta la parte della notte e la sua magnitudine andrà sensibilmente a diminuire per tutto il mese, proprio il massimo avvicinamento alla Terra è avvenuto lo scorso mese mentre il perielio sarà il 11 novembre.
Curva di luce della Cometa C/2018 N2 ASASSN
| Visibilità della Cometa C/2018 N2 ASASSN
| Mappa della Cometa C/2018 N2 ASASSN
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260/P McNaught
Questa cometa oramai ha già passato il suo perielio (12 settembre 2019) e la sua magnitudine andrà via via diminuendo durante tutto il mese arrivando alla magnitudine 14 circa. Si muoverà per tutto il mese nella costellazione di Andromeda e sarà visibile per tutta la notte.
Curva di luce della Cometa 260/P McNaught
| Mappa della Cometa 260/P McNaught
| Mappa del percorso della Cometa 260/P McNaught
| Mappa della Cometa 260/P McNaught particolare
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29/P Schwassmann-Wachmann
Si muoverà per tutto il mese di novembre nella costellazione dei Pesci e sarò visibile per tutta la notte, transitando ad inizio mese alle ore 18:00 (UT). Vista la sua natura, si consiglia sempre di seguire tale cometa anche se la sua magnitudine sarà di circa 14.5-15.
Curva di luce della 29PSchwassmann-Wachmann
| Mappa della Cometa 29PSchwassmann-Wachmann
| Mappa del percorso della Cometa 29PSchwassmann-Wachmann
| Mappa della Cometa 29PSchwassmann-Wachmann particolare
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C/2017 T2 PanSTARRS
Questa cometa avrà il suo perielio il 4 maggio 2020 e quindi la sua luminosità inizia ad aumentare, anche in virtù del fatto che il 29 dicembre 2019 sarà alla minima distanza con la Terra a circa 227 milioni di km. Durante il mese di novembre la sua magnitudine dovrebbe raggiunger la 11ma.
Si muoverà per tutto il mese nella costellazione dell’Auriga ed il giorno 26 novembre si troverà a acirca 2 gradi a sud della stella Capella. Si potrà osservare per tutta la notte.
Curva di luce della Cometa C/2017 T2 PanSTARRS
| Visibilità della Cometa C/2017 T2 PanSTARRS
| Mappa della Cometa C/2017 T2 PanSTARRS
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Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail comete@uai.it
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a cura di Paolo Bacci
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ASTEROIDI PER NOVEMBRE 2019
Nella mitologia celtica Sirona è la dea della salute, alla quale è stato dedicato l'asteroide (116) Sirona. Scoperto negli Stati Uniti l'8 settembre 1871 da da Christian Heinrich Friedrich Peters dall'osservatorio dell'Hamilton College di Clinton (New York).
L'asteroide ha un diametro di 72 km e fa parte degli asteroidi della fascia principale, ruota intorno al Sole con un periodo di 4.60 anni, a bassa inclinazione sull'eclittica 3.5°, ed eccentricità di 0,1 con un semiasse di 2.7 UA.
Ruota su se stesso in poco più di 12 ore, ed nel mese di novembre avrà una luminosità d 11.a mag., quindi visibile con piccoli telescopi nella costellazione dell'Ariete, vicino al pianeta Urano.
Percorso apparente nella volta celeste dell'asteroide (116) Sirona nel periodo 01/11/2019 31/11/2019
| Ingrandimento del percorso dell'asteroide (116) Sirona nel mese di Novembre
| Orbita dell'asteroide (116) Sirona
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Asteroidi in opposizione nel mese di Novembre 2019
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02 Novembre 2019
| (196) Philomela
| mag. 10.9
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06 Novembre 2019
| (675) Ludmilla
| mag. 10.5
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12 Novembre 2019
| (4) Vesta
| mag. 6.5
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24 Novembre 2019
| (10) Hygiea
| mag. 10.3
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26 Novembre 2019
| (88) Thisbe
| mag. 10.9
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26 Ottobre 2019
| (9) Metis
| mag. 8.6
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CALENDARIO DELLE PROSSIME OPPOSIZIONI DI RILIEVO 2019 - Asteroidi luminosi con mag.<11 (*)
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02 Dicembre 2019
| (97) Klotho
| mag. 9.9
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10 Dicembre 2019
| (28) Bellona
| mag. 10.4
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23 Dicembre 2019
| (563) Suleika
| mag. 10.6
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29 Dicembre 2019
| (69) Hesperia
| mag. 10.4
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12 Gennaio 2020
| (192) Nausikaa
| mag. 10.0
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16 Gennaio 2020
| (511) Davida
| mag. 9.6
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21 Gennaio 2020
| (5) Astraea
| mag. 8.9
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22 Gennaio 2020
| (230) Athamantis
| mag. 10.4
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02 Febbraio 2020
| (139) Juewa
| mag. 10.9
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04 Febbraio 2020
| (37) Fides
| mag. 10.1
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01 Marzo 2020
| (30) Urania
| mag. 10.6
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(*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale
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