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Diventa anche tu Apprendista Astrofilo con l’aiuto del Cielo del Mese!
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Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!
INDICE
LA COMETA C/2025 A6 LEMMON
Autrice: Alessandra Masi.
L'autrice della splendida immagine ha catturato la cometa Lemmon (C/2025 A6) in un suggestivo allineamento con le Tre Cime di Lavaredo.
Il suo racconto:
"Ho iniziato la sessione fotografica con la cometa ancora alta, attendendo poi con pazienza il suo lento incedere verso l'orizzonte. L'attesa è stata premiata da un allineamento di rara armonia: la Lemmon si è trovata perfettamente posizionata sopra le Tre Cime di Lavaredo, le vette più iconiche e simbolo ufficiale delle Dolomiti Patrimonio Mondiale UNESCO. La cometa ha "sfiorato" i fianchi delle montagne, tracciando il suo percorso fino a scomparire dietro Forcella Lavaredo. L'incontro tra la viaggiatrice del cielo e le antiche sculture di roccia ha offerto uno spettacolo celeste irripetibile, un istante sospeso in cui la natura e l'universo hanno dialogato in un'emozione profonda, impressa per sempre in un'immagine".
Alessandra Masi è fotografa ufficiale della Fondazione Dolomiti UNESCO e già nota per le sue immagini selezionate più volte dalla NASA come Astronomy Picture of the Day (APOD).
Originaria del Cadore, unisce la passione per l'astrofotografia a un profondo legame con le sue montagne.
Questa bellissima immagine ha meritato la pubblicazione sulla prestigiosa rivista scientifica Focus
E' visibile al link https://www.focus.it/scienza/spazio/cometa-lemmon-e-tre-cime-di-lavaredo-in-uno-scatto-raro-fotografia?
PER PRIMA COSA IL CIELO SERENO
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Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare
Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu
Il giorno 23 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione; vi rimane però solo 7 giorni. Il 30 infatti fa il suo ingresso nell'Ofiuco, la "13a costellazione zodiacale".
- 1 novembre: il sole sorge alle 6.45; tramonta alle 17.06
- 15 novembre: il sole sorge alle 7.02; tramonta alle 16.51
- 30 novembre: il sole sorge alle 7.29; tramonta alle 16.42
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 58 minuti per una località alla latitudine media italiana.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho
Segnaliamo un sito alternativo per seguire l'aspetto del Sole giorno per giorno :
- https://umbra.nascom.nasa.gov/newsite/images.html
Le Fasi:
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Fasi Lunari novembre 2025
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| Data
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| Fase
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5/11/2025
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| Luna Piena
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14 h 20 m
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12/11/2025
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| Ultimo Quarto
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06 h 28 m
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20/11/2025
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| Luna Nuova
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07 h 47 m
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28/11/2025
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| Primo quarto
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07 h 59 m
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Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile:
- CET (Central European Time = TU + 1h) da mercoledì 1 gennaio 2025 a sabato 29 marzo 2025 e da domenica 26 ottobre 2025 a mercoledì 31 dicembre 2025.
- CEST (Central European Summer Time = TU + 2h) da domenica 30 marzo 2025 a domenica 26 ottobre 2025.
Diagramma di librazione per il mese di Novembre 2025
Il diagramma è calcolato per le ore 00:00 TU.
Una breve spiegazione del fenomeno delle librazioni e perchè sono interessanti per chi osserva la Luna
- Fasi lunari e librazioni - a cura dello Scientific Visualization Studio della NASA
- Daily Moon Guide - NASA's interactive map for observing the Moon each day of the year.
Quando la Luna è piena e al perigeo si verifica un evento comunemente noto come Super-Luna. Ecco le date delle prossime Super-Lune.
Per una descrizione della periodicità delle fasi lunari nei vari mesi dell'anno, vedi il nostro articolo Mesi con cinque fasi lunari.
- Tutti i nomi della Luna Piena, un articolo in un notiziario a cura dell'ARAR di Ravenna spiega perchè periodicamente i media parlano di Lune con nomi fantasiosi, a volte fuorvianti (lune rosa, lune della fragola, ecc.).
- I Nomi e i Colori della Luna, un articolo a cura di Giuseppe Petricca (Astronomia Pratica) che illustra tutta la nomenclatura che viene data alle varie lune piene durante l'anno, risalendo alle sue origini storiche.
Passi sulla Luna: Maginus
Archivio di Passi sulla Luna: osservazioni, storia e materiali lunari
Sezione a cura di Paolo Morini e Alfonso Zaccaria.
Per ulteriori informazioni è possibile contattare la Sezione di Ricerca Luna UAI
5 NOVEMBRE 2025
LA SCIENZA DELLA SUPERLUNA
Nel mese di novembresi verifica il plenilunio con la Luna prossima al perigeo, evento ormai noto mediaticamente come "Superluna".
I media danno sempre più spesso risalto alla cosiddetta “Superluna”, e ad altre definizioni della Luna Piena nei vari mesi dell’anno, che richiamano l’attenzione pubblica facendo leva sull’ancestrale fascino dell’astronomia ed in particolare del nostro satellite naturale. Cosa si cela dal punto di vista scientifico dietro questi termini? Ne parleranno le delegazioni UAI in una serata accompagnata da osservazioni al telescopio della Luna. Un’opportunità per parlare delle più recenti scoperte scientifiche e dei piani di esplorazione della superficie lunare nel futuro prossimo.
Iniziativa inserita nel Calendario astrofilo degli eventi 2025 : https://www.uai.it/sito/calendario-astrofilo-2025/
IL COMUNICATO UAI CON L'INVITO ALLE ASSOCIAZIONI ASTROFILI PER L'ADESIONE ALL'INIZIATIVA "LA SCIENZA DELLA SUPERLUNA 2025" :
5 novembre. Distanza = 356.980 km. ( Fonte dei dati: astropixels.com )
OSSERVIAMO IL FALCETTO DI LUNA CRESCENTE
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Il 21 novembre 2025, al tramonto del Sole, la Luna ha un'età di 33 h e una fase dell'1.9%. Il giorno successivo, 22 novembre 2025, al tramonto del Sole la Luna ha un'età di 57 h e una fase del 5,2%.
Da Astronomia UAI un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà)
A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto.
Mappe del cielo realizzate con Stellarium
Le mappe di visibilità sono state concesse dal loro autore, il dr. R.H. (Rob) van Gent dell'Istituto di matematica dell'Università di Utrecht che ringraziamo per la collaborazione. Il dr. van Gent mantiene un sito sulle previsioni di visibilità del crescente di Luna.
L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche.
Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).
Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante campo di indagine e di studio.
Cliccando sulle stesse si aprirà una versione a maggiore risoluzione.
"LE NOTTI DEI GIGANTI E IL CIELO DELL’AUTUNNO"
- Le immagini dei pianeti nel banner sono di NASA, ESA, A. Simon (Goddard Space Flight Center), M.H. Wong (University of California, Berkeley) and the OPAL team.
28 – 29 NOVEMBRE. LE NOTTI DEI GIGANTI E IL CIELO DELL’AUTUNNO. Un week-end dedicato ai “giganti” del Sistema Solare, Giove e Saturno, in un periodo di osservabilità favorevole per entrambi.
UAINEWS: L'INVITO ALLE ASSOCIAZIONI ASTROFILI AD ADERIRE ALL'INIZIATIVA NAZIONALE :
L’Unione Astrofili Italiani organizza nelle serate del 28 - 29 novembre l’iniziativa “LE NOTTI DEI GIGANTI E IL CIELO DELL’AUTUNNO”, dedicata all’osservazione dei pianeti Giove e Saturno, tra i più spettacolari del Sistema Solare, e della volta celeste autunnale.
La carta del cielo con Giove e Saturno, alle ore 22:00 del 28 novembre 2025.
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- Pianeti di Novembre 2025 : Le immagini nella colonna di destra mostrano lo spostamento mensile del pianeta nel cielo. Cliccando sulle stesse si aprirà una versione a maggiore risoluzione.
- Dati tratti dal capitolo “I pianeti nel 2025” dell’Almanacco UAI, a cura di Giuseppe De Donà.
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Mercurio: all’inizio del mese si verifica la possibilità di individuare il pianeta in orario serale, molto basso sull’orizzonte occidentale, nella luce del crepuscolo. La sera del 2 novembre Mercurio tramonta 54 minuti dopo il Sole. Nei giorni successivi il pianeta si avvicina rapidamente al Sole, diventando inosservabile e raggiungendo la congiunzione il 20 novembre. Il pianeta ritorna nel cielo del mattino dove guadagna rapidamente l’incremento dell’anticipo del proprio sorgere, che a fine mese è di oltre un’ora e mezza prima del Sole. Mercurio ricompare nel cielo orientale, tra le luci dell’alba, più alto di Venere sull’orizzonte.
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Venere: si avvia alla conclusione il lungo periodo di osservabilità mattutina del pianeta, iniziato alla fine dello scorso mese di marzo. La distanza angolare tra Venere e il Sole si riduce drasticamente e il sorgere del pianeta tarda sempre più. All’inizio di novembre Venere sorge circa un’ora e mezza prima del Sole, ma alla fine del mese questo accade appena mezz’ora dopo. Appena dopo la sua apparizione sull’orizzonte orientale, Venere sarà sovrastato dalla luce dell’alba. Il pianeta completa il proprio percorso nella costellazione della Vergine e a partire dal giorno 13 attraversa quasi tutta la Bilancia.
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Marte: la posizione sulla volta celeste del pianeta rosso rimane simile a quella di Mercurio. Marte è così basso sull’orizzonte occidentale, poco dopo il tramonto del Sole, da rendere proibitiva la sua osservazione, anche per la luce del crepuscolo serale che lo sovrasta. All’inizio del mese Marte completa il proprio percorso nella Bilancia e attraversa un tratto dello Scorpione, per poi entrare nella costellazione dell’Ofiuco nel giorno 15.
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Giove: l’osservabilità del pianeta gigante migliora costantemente. L’orario del suo sorgere anticipa sempre più e finalmente potremo osservarlo anche nella prima parte della notte, quando lo vedremo apparire sull’orizzonte ad Est. Con il passare delle ore sarà sempre più alto in cielo, fino a culminare a Sud nel corso della seconda parte della notte. Da segnalare l’inversione di marcia del pianeta, con il moto che dall’11 novembre diventa retrogrado. Giove si sposta molto lentamente nei Gemelli, mantenendo un suggestivo allineamento con le due stelle più luminose della costellazione, Castore e Polluce.
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Saturno: nel corso della prima parte della notte possiamo ancora osservare agevolmente il pianeta. Nelle prime ore di oscurità lo vediamo culminare alla massima altezza verso Sud; nel corso della sera lo vedremo scendere verso l’orizzonte a Sud-Ovest, anticipando sempre più l’orario del proprio tramonto nel corso del mese. Saturno inverte la marcia, tornando al moto diretto il 29 novembre, proseguendo il suo lento percorso all’interno della costellazione dell’Acquario.
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Urano: il pianeta raggiunge l’opposizione al Sole il giorno 21 novembre. Urano rimane pertanto visibile per l’intera notte. In questo periodo raggiunge la minima distanza dalla Terra, pari a circa 2 miliardi e 769 milioni di km. Urano sarà pertanto visibile alla sua massima luminosità per l’anno in corso, ma rimane comunque appena al di sopra del limite della capacità di percezione dell’occhio umano in un cielo perfettamente oscuro: per poterlo individuare si consiglia quindi l’utilizzo di un telescopio o di un buon binocolo. Urano prosegue il suo lento moto retrogrado nella costellazione del Toro, non lontano dalle Pleiadi.
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Nettuno: come si verifica già da alcuni mesi, le condizioni di osservabilità del pianeta si mantengono simili a quelle di Saturno. Nettuno si trova infatti ancora nella costellazione dei Pesci, vicino al limite con l’Acquario, dove invece possiamo osservare, Saturno. Quindi anche Nettuno è visibile nel corso della prima parte della notte. Lo si può individuare al culmine in direzione Sud nelle prime ore della sera. Nelle ore centrali della notte si trova sempre più basso sull’orizzonte a Sud-Ovest mentre si accinge a tramontare. Per individuare Nettuno è comunque indispensabile, come sempre, l’uso del telescopio: la luminosità del pianeta rimane inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo.
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| Plutone
La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.
Plutone si trova ancora all’interno della costellazione del Capricorno, non molto lontano dal limite con il Sagittario. Data la modesta luminosità è necessario utilizzare un telescopio di adeguata potenza per poterlo osservare. Plutone rimane osservabile per breve tempo sulla volta celeste poichè tramonta nel corso delle prime ore della sera.
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Luna - Saturno: la notte del 2 novembre la Luna, nella costellazione dei Pesci, accompagna Saturno, visibile nella costellazione dell’Acquario. (vedi mappa)
Luna - Pleiadi: la sera del 6 novembre la Luna – il giorno dopo la fase di Luna Piena – sorge molto vicina all’ammasso stellare delle Pleiadi, nella costellazione del Toro. (vedi mappa)
Luna - Giove: potremo osservare un suggestivo raggruppamento di astri nella notte del 9 novembre. Nella costellazione dei Gemelli vedremo la Luna calante, il pianeta Giove e le stelle Castore e Polluce. (vedi mappa)
Mercurio - Venere: i pianeti Mercurio e Venere si trovano in congiunzione al mattino presto del 25 novembre, estremamente bassi sull’orizzonte orientale, illuminato dalla luce dell’alba. (vedi mappa)
Luna - Saturno: in questo mese si ripete due volte l’incontro tra la Luna e Saturno. La replica si verifica la sera del 29 novembre. Anche in questo incontro la Luna si trova nella costellazione dei Pesci mentre Saturno è nell’Acquario. (vedi mappa)
OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO
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Osserviamo insieme all'Apprendista Astrofilo la stella doppia del mese di novembre 2025 Gamma Arietis.
Per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE
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Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
- ISS Tracker - Dove si trova la ISS in questo momento? Quale porzione della superficie terrestre stanno riprendendo le telecamere installate sulla ISS?
- Variazioni Orbitali della ISS - Un approfondimento riguardante i cambiamenti di quota, e le conseguenze sui tempi previsti dei transiti, della Stazione Spaziale Internazionale.
OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE CINESE TIANHE-1
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La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Cinese Tianhe-1 contiene la tabella con le previsioni dei transiti visibili per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
La Cina, dopo le stazioni spaziali Tiangong 1 e Tiangong 2, ha messo in orbita la Tianhe-1, il primo modulo delle nuova stazione spaziale ed è stata messa in orbita il 29 aprile 2021.
Questo elemento sarà il modulo base di una grande stazione spaziale a struttura modulare.
OSSERVARE I SATELLITI STARLINK
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La pagina Come_osservare_i_satelliti_Starlink contiene la tabella con le previsioni dei transiti dei satelliti Starlink, calcolate per ogni capoluogo di provincia.
Al via UAI SatMonitor: il programma per la misura e la valutazione degli effetti dei satelliti commerciali sulle attività astrofile
La comunità astrofila manifesta una crescente preoccupazione per l’iniziativa “StarLink” di SpaceX, che vede ormai 3 gruppi di 60 satelliti già in orbita, e un aggressivo piano di lancio per i prossimi mesi. Numerose sono le segnalazioni di avvistamenti visuali, nonchè le foto segnate dalla ormai tipica “strisciata” dei satelliti StarLink.
- Per mandare immagini, dati, informazioni, o per chiedere di aderire a future campagne osservative scrivere a satmonitor@uai.it
- Cosa sono i satelliti Starlink (da wikipedia) : https://it.wikipedia.org/wiki/Starlink_(costellazione_satellitare)
- Tutto quello che dovete sapere su Starlink (da www.astrospace.it).
- Links a siti da consultare per conoscere i passaggi dei satelliti Starlink osservabili dalla propria località di osservazione:
La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata.
È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno (si consiglia di consultare le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti.
Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete.
Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli - in pianura o sul mare - può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l'Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel "cielo di ottobre": il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
Quante sono le costellazioni zodiacali?
12, 13 o ... molte di più ? Scoprilo cliccando qui.
Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano
Elenco delle stelle che hanno un nome
Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI
| Mappe del cielo del mese
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Orizzonte Nord 15 novembre ore 22:00
| Orizzonte Est 15 novembre ore 22:00
| Orizzonte Sud 15 novembre ore 22:00
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Orizzonte Ovest 15 novembre ore 22:00
| Zenit 15 novembre ore 22:00
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Congiunzione Luna Saturno 2 novembre alle ore 19:00
| Congiunzione Luna Pleiadi 6 novembre alle ore 20:00
| Congiunzione Luna Giove 9 novembre alle ore 23:00
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Congiunzione Mercurio Venere 25 novembre alle ore 06:30
| Congiunzione Luna Saturno 29 novembre alle ore 18:00
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Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium
a cura di Mario Sandri - Sezione Meteore UAI
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METEORE DI NOVEMBRE 2025
Novembre è tradizionalmente uno dei mesi più ricchi per l’osservazione degli sciami meteorici, grazie alla presenza di numerose correnti di detriti cometari che la Terra attraversa nel suo percorso annuale. Quest’anno le condizioni osservative saranno influenzate dalle fasi lunari: la Luna piena il 5 novembre e la Luna nuova il 20 novembre determinano due metà del mese molto diverse. Nella prima parte, la forte luminosità lunare ostacolerà la visione delle meteore più deboli, mentre nella seconda metà – e in particolare intorno al massimo delle Leonidi, il cielo tornerà finalmente buio, favorendo un’osservazione ottimale.
All’inizio del mese si osservano le Tauridi, una complessa famiglia di sciami derivanti dalla cometa 2P/Encke e da altri frammenti asteroidali che condividono orbite simili. Le Tauridi Sud raggiungono il massimo intorno al 5–6 novembre, seguite dalle Tauridi Nord circa una settimana più tardi, l’11–12 novembre. Entrambi gli sciami presentano meteore lente, con velocità geocentriche di circa 27 km/s, ma spesso molto brillanti e talvolta con veri e propri bolidi. Sebbene lo ZHR (tasso orario zenitale) non superi generalmente il valore 10, la spettacolarità di questi eventi ne fa uno dei più amati dagli osservatori. A loro si aggiungono altri sciami minori appartenenti alla medesima famiglia, come le chi-Tauridi, che contribuiscono a rendere il cielo di inizio novembre particolarmente animato.
Verso la metà del mese, mentre la Luna si avvia verso l’ultimo quarto, diventano più interessanti alcuni sciami meno noti ma scientificamente rilevanti, come le kappa-Orionidi, con un massimo tra il 13 e il 14 novembre, e le Andromedidi, attive tra il 25 e il 28. Queste ultime sono un residuo della cometa disgregata 3D/Biela, e in passato hanno dato origine a vere e proprie piogge meteoriche; oggi il loro ZHR medio è basso (intorno a 3–5), ma rimangono un obiettivo di studio per la loro storia dinamica complessa.
Spettacolare Leonide di magnitudine video -9 filmata il 16 novembre 2022 sui cieli dell'Adriatico settentrionale © Enrico Stomeo (VE) - ItalianMeteorGroup-UAIsm / IMO Video Meteor Network
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Il grande protagonista del mese resta però lo sciame delle Leonidi, legate alla cometa 55P/Tempel–Tuttle. Il massimo è atteso nella notte tra il 17 e il 18 novembre, in condizioni quest’anno eccellenti grazie alla Luna nuova del 20: il chiarore lunare sarà minimo e il cielo perfettamente buio nelle ore cruciali. Le Leonidi sono tra gli sciami più celebri e affascinanti: la loro velocità geocentrica, di circa 71 km/s, le rende tra le meteore più rapide in assoluto, capaci di lasciare lunghe e persistenti scie. Lo ZHR medio si aggira sui 15–20 meteore l’ora, ma le Leonidi sono famose per i loro outburst periodici, con vere e proprie tempeste meteoriche documentate nel 1799, 1833, 1866, 1966 e 1999, quando il tasso di meteore ha raggiunto valori di centinaia o persino migliaia l’ora. Questi eventi si verificano quando la Terra attraversa direttamente i densi filamenti di polveri lasciati dal passaggio della cometa madre, che completa la propria orbita in circa 33 anni. Anche se nel 2025 non è previsto alcun outburst eccezionale, la possibilità di assistere a qualche incremento locale dell’attività resta sempre aperta, e vale la pena dedicare alle Leonidi una notte intera di osservazione.
Nelle ultime settimane del mese, con la Luna ormai in fase crescente ma ancora discreta nelle prime ore serali, si potranno seguire altri sciami minori come le Orionidi di Novembre e le i-Draconidi di Novembre, entrambi attivi tra il 25 e il 28 novembre. Il loro contributo in termini di ZHR è modesto (2–4 meteore l’ora), ma la varietà delle direzioni radiantizie e la sovrapposizione di flussi rendono il cielo di fine mese interessante anche per chi pratica l’osservazione strumentale o la registrazione radio.
Nel complesso, il mese di novembre offrirà agli appassionati di meteore una sequenza di appuntamenti distribuiti lungo tutto il periodo, culminando nella notte delle Leonidi, che quest’anno potranno essere seguite in condizioni di buio quasi perfetto. Dalle lente e scintillanti Tauridi ai lampi rapidissimi delle Leonidi, novembre regalerà ancora una volta un’ampia gamma di emozioni e di opportunità osservative, sia per chi osserva a occhio nudo sia per chi contribuisce alla ricerca con strumenti video e radar.
Per saperne di più consultare https://meteore.uai.it/sciami-del-mese/ .
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Meteore UAI: https://meteore.uai.it .
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a cura di Adriano Valvasori
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COMETE DI NOVEMBRE 2025
C/2025 R2 SWAN
La cometa C/2025 R2 (SWAN) ha soddisfatto le aspettative dopo il suo passaggio al perielio. Durante il mese di ottobre, la sua luminosità è gradualmente aumentata da una magnitudine di 6,5 fino al picco massimo tra magnitudine 6 e 5,5, in coincidenza con il suo massimo avvicinamento alla Terra, avvenuto il 19 ottobre a una distanza di 0,26 UA dal nostro pianeta. Da quel momento, ha iniziato a diminuire, perdendo rapidamente luminosità fino a raggiungere la magnitudine 7 entro la fine del mese.
In termini di morfologia, la sua chioma è gradualmente aumentata di dimensioni nel corso del mese di ottobre, sia in termini angolari – raddoppiando da 6 a 12 minuti d'arco a causa dell'effetto prospettico durante l'avvicinamento – sia in termini assoluti, passando da circa 100.000 km a 175.000 km di diametro.
Degna di nota è anche la perdita della forma appiattita o "a martello", a volte segno di disintegrazione, che ha assunto una forma più sferica e un colore che passa dal turchese a un verde più intenso. In un certo senso, è stata sorprendente anche la quasi scomparsa della sua lunga coda ionica; a settembre, aveva raggiunto diversi gradi di lunghezza ed era piuttosto intensa dal punto di vista fotografico, ma ora è appena percettibile.
Luminosa intorno alla magnitudine 7 all'inizio di novembre, la cometa C/2025 R2 (SWAN) sarà ancora visibile a occhio nudo con un binocolo durante questi primi giorni.
Ora ridotta a una chioma verde molto gassosa, praticamente senza coda, continuerà la sua marcata perdita di luminosità allontanandosi rapidamente dalla Terra, diminuendo la sua distanza da 0,37 UA a 0,95 UA questo mese. Entro metà novembre, potrebbe essersi attenuata fino a raggiungere la magnitudine 9, punto in cui non sarà più visibile con un binocolo standard e richiederà l'uso di binocoli di grandi dimensioni o piccoli telescopi.
Entro la fine di novembre, la sua luminosità sarà intorno alla magnitudine 10,5, visibile con telescopi di media apertura o fotografici con attrezzature più piccole.
Dalle nostre latitudini prossime, sarà visibile per tutto il mese di novembre durante la prima metà della notte, posizionandosi piuttosto in alto a sud nelle prime ore della sera.
Nella costellazione dell'Acquario, all'inizio di novembre, muovendosi verso nord-est, il 2 passerà a soli 20' dalla stella di magnitudine 3,0 Sadalmelik (Alpha Aquarii). Il 9 novembre entrerà nella costellazione dei Pesci e non avrà ulteriori congiunzioni degne di nota per il resto del mese.
Curva di luce della cometa C/2025 R2 SWAN
| Mappa della visibilità della cometa C/2025 R2 SWAN
| Mappa del percorso della cometa C/2025 R2 SWAN
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C/2025 A6 Lemmon
Nel mese di ottobre, la cometa C/2025 A6 (Lemmon) si è evoluta come previsto, aumentando rapidamente la sua luminosità e sviluppando una lunga coda di ioni. All'inizio del mese, era di magnitudine 7 e l'effetto combinato del suo avvicinamento sia al Sole che alla Terra le ha fatto raggiungere la magnitudine 4 in sole tre settimane – una magnitudine a settimana – in coincidenza con il suo massimo avvicinamento al nostro pianeta, avvenuto il 21 ottobre a una distanza di 0,60 UA (circa 234 volte la distanza Terra-Luna).
Rilevabile a occhio nudo da cieli bui, e ancora in avvicinamento al Sole ma già in allontanamento da noi, il tasso di aumento della sua luminosità apparente ha rallentato a causa di questo semplice fatto, aumentando solo di pochi decimi di magnitudine fino a raggiungere la sua massima luminosità alla fine di ottobre, tra magnitudine 4 e 3,5.
Per quanto riguarda la morfologia della cometa, la sua chioma non ha subito variazioni significative in termini di dimensioni angolari, rimanendo tra i 10 e i 13 minuti d'arco. Tuttavia, convertita in dimensioni assolute, è diminuita nel corso del mese da circa 450.000 a 300.000 km. Nello stesso periodo, la condensazione centrale della chioma è aumentata da 5,5° a 6,5°.
La fotografia ha consentito di ottenere dettagli ed estensioni molto maggiori, raggiungendo almeno 20° di lunghezza nelle immagini a campo largo e rivelando due code: la coda di ioni, con dettagli strutturali in rapida evoluzione, sovrapposta a una coda di polvere che non si è sviluppata in modo significativo, indicando una moderata emissione di polvere dal nucleo.
Una volta raggiunta la sua massima luminosità a fine ottobre, se il suo comportamento fotometrico rimarrà invariato – i suoi parametri attuali sono una magnitudine assoluta H = 6,8 e un indice di attività n = 3,8 – la cometa C/2025 A6 (Lemmon) manterrà una magnitudine prossima a 4 durante i primi giorni di novembre, e quindi ancora al limite dell'osservazione a occhio nudo da cieli bui, rendendola un oggetto molto appagante per l'osservazione con un binocolo.
L'8 novembre raggiungerà il perielio, il suo punto di massimo avvicinamento al Sole, a una distanza di 0,53 UA dalla nostra stella, tra le orbite di Venere e Mercurio. Da quel momento in poi, inizierà a diminuire di intensità, inizialmente lentamente, scendendo a magnitudine 5 entro la metà del mese, quando non sarà più visibile a occhio nudo, ma sarà ancora molto facile da vedere con un piccolo binocolo.
Nella seconda metà di novembre la cometa perderà luminosità più rapidamente, scendendo di circa due magnitudini fino a raggiungere circa la magnitudine 7 entro la fine del mese, ma sarà comunque osservabile con un binocolo.
Dalle nostre latitudini, sarà visibile nei primi giorni di novembre al tramonto, basso sull'orizzonte occidentale. Si abbasserà ogni giorno e non sarà più visibile entro la metà del mese.
Situata nella costellazione di Ofiuco all'inizio di novembre e in movimento verso sud-est, la cometa passerà a circa 2° dall'ammasso globulare M12 tra il 3 e il 4 novembre. Man mano che la sua velocità apparente nel cielo diminuirà e inizierà a virare verso sud, entrerà nel ricco campo stellare della Via Lattea entro la metà del mese.
Tra il 23 e il 24 novembre, passerà direttamente tra gli ammassi globulari NGC 6287 e NGC 6325, avvicinandosi a circa 1,5° da entrambi. Il 26 novembre, sarà a 1,8° da NGC 6284 e, infine, il 29 novembre, passerà molto vicino a NGC 6293, a soli 30 minuti d'arco di distanza.
Curva di luce della cometa C/2025 A6 Lemmon
| Mappa della visibilità della cometa C/2025 A6 Lemmon
| Mappa del percorso della cometa C/2025 A6 Lemmon
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3I/ATLAS
Le ultime osservazioni della cometa interstellare 3I/ATLAS prima del suo perielio risalgono ai primi giorni di ottobre, quando aveva raggiunto una luminosità di magnitudine 12, dopo aver aumentato la sua luminosità più intensamente durante il mese precedente. Nello stesso periodo, anche la sua chioma era aumentata di dimensioni, raggiungendo un'ampiezza angolare compresa tra 1 e 2 minuti d'arco, equivalenti a circa 150.000 km di dimensione assoluta. La condensazione della chioma era di circa 5° grado.
Da quei primi giorni di ottobre, a parte alcuni avvistamenti aneddotici da parte di sonde in orbita marziana, la cometa non è più stata osservabile a causa della sua congiunzione solare, ovvero perché è troppo vicina al Sole nel cielo per essere rilevata di notte. In realtà, non è vicina al Sole, poiché si trova dietro di esso, molto più lontana, quasi quanto l'orbita di Marte.
Il 29 ottobre ha raggiunto il perielio, il punto più vicino al Sole, a una distanza di 1,36 UA. In quel periodo, è stata rilevata nel campo visivo di diversi coronografi solari a bordo di sonde spaziali come STEREO-A e SOHO. Utilizzando questi dati, un articolo pubblicato da Qicheng Zhang e Karl Battams ha confermato la continuazione della tendenza a un aumento più rapido della luminosità da settembre, raggiungendo un massimo di circa magnitudine 9 al perielio. La chioma, con un diametro apparente di circa 4 minuti d'arco, è più blu rispetto alle osservazioni precedenti, suggerendo una maggiore emissione di gas, probabilmente C2 e forse NH2.
Il 31 ottobre, la cometa 3I/ATLAS è stata fotografata per la prima volta dalla Terra.
L'immagine è stata ottenuta utilizzando il Lowell Discovery Telescope quando l'oggetto si trovava a soli 5° sopra l'orizzonte.
Allontanandosi nuovamente dal Sole nel cielo, la cometa 3I/ATLAS tornerà visibile dalla Terra all'inizio di novembre. Se manterrà evoluzione fotometrica di settembre, dovrebbe raggiungere circa la magnitudine 10, risultando visibile con telescopi di media apertura e facilmente fotografabile.
In ogni caso, la sua successiva evoluzione sarà verso il basso, perché, sebbene continuerà ad avvicinarsi lentamente alla Terra, l'effetto della perdita di luminosità man mano che si allontana dal Sole sarà maggiore. È probabile che entro la fine di novembre la sua luminosità sarà compresa tra magnitudini 11 e 11,5, ancora alla portata di strumenti di media apertura.
Dalle nostre latitudini, diventerà visibile da metà novembre, apparendo sopra l'orizzonte orientale durante le prime ore del crepuscolo. Entro la fine del mese, sarà basso a sud-est al calar della notte.
Situata nella costellazione della Vergine e in movimento verso nord-ovest, il 16 novembre passerà a 15' dalla galassia NGC 4691 (mag. 11,7). Tra il 19 e il 20, la cometa passerà a 1,5° dalla stella di magnitudine 2,7 Porrima (Gamma Virginis). Infine, tra il 30 novembre e il 1° dicembre, passerà a 1,6° dalla galassia NGC 4030 (mag. 11,4).
Curva di luce della cometa 3I/ATLAS
| Mappa della visibilità della cometa 3I/ATLAS
| Mappa del percorso della cometa 3I/ATLAS
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C/2025 K1 ATLAS
La cometa C/2025 K1 (ATLAS) ha sorpreso tutti sopravvivendo al passaggio al perielio, avvenuto l'8 ottobre a una distanza minima di 0,33 UA dal Sole. Nei giorni precedenti, ha oltrepassato il limite del campo visivo del coronografo LASCO-C3 a bordo dell'osservatorio solare SOHO, dove è stata visibile, raggiungendo la luminosità massima prevista di circa magnitudine 9.
In allegato il link a un video compilato a partire dalla sequenza di immagini scaricate dal sito web di SOHO, in cui è possibile osservare il movimento della cometa attraverso il campo visivo da sud.
Dopo il perielio del 19 ottobre, la cometa è stata nuovamente registrata dall'astrofotografo Michael Jäger, confermandone la sopravvivenza dopo aver lasciato la congiunzione solare. Nei giorni successivi, sono iniziate a pervenire osservazioni che la collocavano a una luminosità compresa tra magnitudine 9,5 e 10, con una chioma di circa 2 minuti d'arco di dimensione angolare e una condensazione di grado 5.
Nelle fotografie, la cometa ha mostrato code di gas e polvere lunghe almeno 3 gradi.
All'inizio di novembre, con una luminosità prossima alla magnitudine 10, la cometa C/2025 K1 (ATLAS) è osservabile con piccoli telescopi e relativamente facile da fotografare. Sebbene si stia già allontanando dal Sole, continuerà ad avvicinarsi alla Terra per tutto il mese, il che compenserà parzialmente entrambi gli effetti e manterrà la sua luminosità apparente praticamente costante.
Il 24 novembre raggiungerà il punto di massimo avvicinamento al nostro pianeta, a una distanza di 0,40 UA. Da quella data, la sua luminosità inizierà il suo declino finale, attestandosi intorno alla magnitudine 10,5 entro la fine del mese.
Dalle nostre latitudini, all'inizio di novembre sarà bassa a est alla fine della notte, ma salirà rapidamente, così che a metà mese sarà visibile nella seconda metà della notte, alta a est nelle ultime ore. Entro la fine di novembre sarà visibile per tutta la notte, alta a nord.
Situata all'inizio di novembre nella costellazione del Leone e in movimento verso nord-ovest, la cometa passerà a 40' dalla galassia NGC 3705 (mag. 11,9) il 4. Il 7, sarà in congiunzione con il Tripletto del Leone; in particolare, passerà a circa 2° dalle galassie M 66 (mag. 9,7), NGC 3628 (mag. 10,4) e M 65 (mag. 9,6). Il 9 passerà a 1° dalla galassia NGC 3686 (mag. 11,6), il 10 a 35' dalla galassia NGC 3626 (mag. 11,2) e a 1,3° da NGC 3608 (mag. 11,7), e l'11 a soli 18' dalla galassia NGC 3646 (mag. 11,8) e a 1,3° dalla stella Zosma (Delta Leonis), di magnitudine 2,6.
Aumentando la sua velocità apparente, la cometa girerà verso nord-est, passando tra il 14 e il 15 a 2° dalla galassia NGC 3486 (mag. 11,1) prima di entrare nella costellazione dell'Orsa Maggiore. Muovendosi molto rapidamente, il 17 passerà entro 1,2° dalla galassia NGC 3432 (mag. 11,8), il 19 entro 1,9° dalla galassia NGC 3319 (mag. 11,5), il 22 entro 1,6° dalla galassia NGC 3079 (mag. 11,5), e tra il 24 e il 25 entro 1,2° dalla galassia NGC 2805 (mag. 11,9). A fine novembre entrerà nella costellazione della Giraffa, senza altre congiunzioni degne di nota.
Curva di luce della cometa C/2025 K1 ATLAS
| Mappa della visibilità della cometa C/2025 K1 ATLAS
| Mappa del percorso della cometa C/2025 K1 ATLAS
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Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:
http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html
Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail comete@uai.it
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a cura di Paolo Bacci
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ASTEROIDI PER NOVEMBRE 2025
Per il mese di Novembre proponiamo l'osservazione dei seguenti asteroidi:
(433) Eros
Scoperto da Carl Gustav Witt, che lo fotografò la notte del 13 agosto 1898 dall'osservatorio berlinese dell'associazione astronomica Urania (Urania Sternwarte Berlin),
Si tratta del primo NEA (Near Eart Asteroid), ovvero di un asteroide che passa vicino alla Terra. E’ stato utilizzato per determinare la parallasse solare e determinare con più accuratezza la distanza Terra-Sole. Ha una forma irregolare con dimensioni di 34x11x11 km, con un semiasse di 1,45 AU, un'inclinazione i 10.8° sull’eclittica, ed un'eccentricità di 0,223.
Sarà osservabile nella costellazione di Andromeda con una luminosità di 10,3 mag. Si ripropone anche questo mese in quanto si tratta di un NEA, asteroide che passa vicino alla Terra.
E si troverà vicino alla galassia M32.
(471) Papagena
E' stato scoperto il 7 giugno 1901 da Max Wolf astronomo tedesco che per primo utilizzò il metodo fotografico per la scoperta dei pianetini. Papagena è dedicato all'omonimo personaggio dell'opera Il flauto magico di Mozart. (471) fa parte degli asteroidi della fascia principale con un semiasse di 2.88 UA, un inclinazione di 15.01° ed un eccentricità di 0.22.
All'inizio di novembre avrà una luminosità di 9.4 mag. Si troverà nella costellazione della Balena, ultima voltalo abbiamo osservato nel 2020.
Percorso apparente nella volta celeste degli asteroidi (433) Eros e (471) Papagena nel mese di Novembre 2025
| Percorso dell'asteroide (433) Eros nel mese di Novembre 2025
| Percorso dell'asteroide (471) Papagena nel mese di Novembre 2025
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| Asteroidi in opposizione nel mese di Novembre 2025
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| 2 Novembre
| (12) Victoria
| Mag=9.9
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| 6 Novembre
| (130) Elektra
| Mag=11.3
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| 11 Novembre
| (471) Papagena
| Mag=9.1
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| 15 Novembre
| (52) Europa
| Mag=10.7
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| 17 Novembre
| (68) Leto
| Mag=10.1
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| 23 Novembre
| (25) Phocaea
| Mag=11.4
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- CONGIUNZIONI ASTEROIDI DEL MESE DI NOVEMBRE 2025
Tutte le date e gli orari sono UT. Le posizioni sono geocentriche J2000 e includono le perturbazioni planetarie. Le separazioni sono in secondi d'arco.
- (tabelle a cura di Carlo Muccini)
| CALENDARIO DELLE PROSSIME OPPOSIZIONI DI RILIEVO 2025 - 26 - Asteroidi luminosi con mag.<11 (*)
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| 7 Dicembre
| (16) Psyche
| Mag=9.7
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| 7 Dicembre
| (43) Ariadne
| Mag=11.0
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| 9 Dicembre
| (196) Philomela
| Mag=11.0
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| 17 Dicembre
| (80) Sappho
| Mag=10.6
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| 19 Dicembre
| (87) Sylvia
| Mag=11.9
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| 22 Dicembre
| (10) Hygiea
| Mag=10.3
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| 26 Dicembre
| (42) Isis
| Mag=11.3
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(*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale ove applicabile
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Gli autori del Cielo del Mese
I nominativi dei collaboratori sono indicati nella pagina "chi siamo"
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