Passi sulla Luna: Piccolomini

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini


Piccolomini*
Longitudine Latitudine
32.2° E 29.7° S
Diametro 88 km.




La zona del cratere Piccolomini è mappata nelle mappe numero 96 e 97 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del Lunar and Planetary Institute.

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PICCOLOMINI


IL NOME


Alessandro Piccolomini nasce a Siena il 13 giugno 1508, nel contesto di una nobile famiglia toscana che annovera al suo interno 2 papi (Pio II- Enea Silvio Piccolomini e Pio II- Francesco Todeschini Piccolomini), nonché vari cardinali, arcivescovi, filosofi e condottieri. Nel 1531 Alessandro, col nome di Stordito, diviene membro dell’Accademia degli Intronati, all’interno della quale scrive commedie: Amor costante (1536), Alessandro (1544) e Dialogo della bella creanza delle donne (1539). Sempre nel’39 si trasferisce a Padova dove per 4 anni insegna filosofia all’Università e partecipa all’Accademia degli Infiammati. Nel ’46 rientra a Siena, poi a Roma dove frequenta l’ambiente del Cardinale Francisco de Mendoza, un inviato di Carlo V presso varie corti europee per importanti missioni diplomatiche. L’attività di astronomo si concretizza in una serie di pubblicazioni, la più importante delle quali è De le stelle fisse (1543) nella quale per la prima volta attribuisce alle stelle delle varie costellazioni una lettera dell’alfabeto latino in base alla loro luminosità; inoltre le costellazioni vengono rappresentate in modo realistico, prive delle corrispondenti figure mitologiche. Muore a Siena il 12 marzo 1578.

IL CRATERE

E’ un profondo cratere da impatto, risalente al periodo Imbriano Superiore, situato nella parte sud-orientale della Luna, circa 150 Km a Sud di Fracastorius, il vasto cratere che delimita il bordo meridionale del Mare Nectaris. E’ facilmente rintracciabile, pur all’interno della fitta craterizzazione dei dintorni, per la presenza, presso il suo bordo settentrionale, di alcuni craterini disposti in circolo, come a configurare i petali di un fiore (Piccolomini C, D, E, F, M). Ha un diametro di 88 Km e una profondità di 4,5 Km. E’ ben conservato e non è interessato da una craterizzazione successiva particolarmente intensa. Il bordo è circolare, con numerosi terrazzamenti interni; nella parte meridionale si nota il cedimento di una parte notevole della parete che è franata invadendo una parte del fondo. Il fondo è piatto, con alcune collinette e contiene alcuni craterini. Molto interessante il picco centrale, assai complesso, costituito da una serie di rilievi, alti fino a 2 Km, che formano una struttura raggiata. Da Piccolomini parte, verso Ovest e descrivendo per 450 Km un’ ampia curva verso Nord, la Rupes Altai. E’ un anello esterno del Mare Nectaris e prende il nome dai Monti Altai, una catena montuosa situata nell’Asia centrale, tra Russia, Mongolia e Cina.


ROTHMANN

IL NOME

Christoph Rothmann nasce a Bernburg, Sassonia-Anhalt, tra il 1550 e il 1560, matematico e astronomo. Segue le teorie eliocentriche di Copernico e realizza un importante centro astronomico a Kassel (Assia Settentrionale). Questo centro si confronta a lungo con quello assai più noto di Uraniborg, sull’isola di Ven, diretto da Ticho Brahe. Intensa è la corrispondenza tra i due. Ticho è assai critico nei confronti della teoria copernicana e ipotizza una teoria geocentrica, col Sole che ruota attorno alla Terra ed i pianeti che ruotano attorno al Sole. Muore a Bernberg nel 1610.

IL CRATERE

Cratere da impatto situato circa 50 Km a Ovest di Piccolomini. Ha un diametro di 42 Km, un bordo piuttosto regolare che tende ad essere meno definito nella parte settentrionale, e terrazzamenti interni. Il fondo è ondulato con diversi rilievi che si allungano, concentrici al bordo. Non c’è un vero e proprio picco centrale, ma una rilevatezza allungata in senso NE/SO.





Disegno del cratere Piccolomini (Alfonso Zaccaria)



Foto ad alta risoluzione del cratere Piccolomini e della Rupes Altai eseguita da  Paolo Lazzarotti. La foto a piena risoluzione puà essere visionata direttamente dal sito dell'autore.





* Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.


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