Passi sulla Luna: Vendelinus

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini


Vendelinus*
Longitudine Latitudine
61.8° E 16.3° S
Diametro 147 km.




La zona del cratere Vendelinus è mappata nelle mappe 80 e 98 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del Lunar and Planetary Institute.

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VENDELINUS


IL NOME

Godefroy (o Godefroid o Gottfried) Wendelin (o Wendelen) nasce in terra fiamminga a Herk-de-Stad, il 6 giugno 1580. Studia presso l’Università di Leiden, poi si reca in Provenza e a Roma. Si laurea Dottore in entrambe le Leggi (Doctor utriusque Juris), vale a dire Dottore di Canone e Legge civile. Viene ordinato sacerdote nel 1620. Sotto il profilo astronomico è noto per avere tentato di calcolare la distanza Terra-Sole, utilizzando il principio di Aristarco di Samo. Trova un valore che è il 60% di quello reale (243 volte vs 384). Per Aristarco era 20 volte. Unisce la carriera ecclesiastica agli studi di astronomia e mantiene una corrispondenza con i maggiori astronomi del suo tempo. Nella veste di Ufficiale del Tribunale ecclesiastico di Tournai, scrive Teratologia cometica, nella quale sostiene la validità della teoria eliocentrica. Studia le eclissi lunari e scrive sull’astronomia degli antichi. Studia le orbite dei satelliti di Giove e vi riconosce applicata la 3a legge di Keplero. Viene citato a questo proposito dal gesuita bolognese Riccioli che, in segno di ammirazione, gli dedica il cratere lunare. Muore a Gand il 24 ottobre 1669.

IL CRATERE

Grande cratere di 140 Km di diametro situato presso il bordo orientale del Mare Fecunditatis. Essendo prossimo al bordo orientale della faccia a noi visibile, lo osserviamo di scorcio, per cui conviene osservarlo in condizioni di librazione favorevole. E’ il secondo, partendo dall’equatore e procedendo verso S, di 4 grandi crateri: a N ha Langrenus, a S ha Petavius e ancora più a S, Furnerius. E’ un cratere antico, fortemente degradato, con bordi erosi e occupati in parte da altri crateri, per cui la sua identificazione all’osservazione diretta può non essere immediata; può certamente essere favorita dalla più facile localizzazione di Langrenus e Petavius. Il suo contorno è modificato dalla sovrapposizione di altri crateri: a NE si trova il grande Lamè (84 Km), a NO il più piccolo e meglio conservato Lohse (42 Km), mentre sul bordo di SO si trova Holden (47 Km). Il fondo è piatto, ricoperto di lava scura e costellato di crateri di varie dimensioni. Ne sono evidenti soprattutto 3 (E, L, Y) nella parte meridionale, di grandezza oscillante tra i 5 e i 12 Km. Diversi craterini più piccoli, anziché essere di forma circolare, si presentano allungati, essendo prodotti da ejecta di Langrenus. Manca un picco centrale, sommerso dalla lava.


LAME’

IL NOME

Gabriel Lamè nasce a Tours il 22 luglio 1795. Matematico e fisico francese, professore all’Ecole Polytechnique poi all’Università di Parigi, diventa membro dell’Acadèmie des Sciences nel 1840. E’ conosciuto per i suoi studi sulle coordinate curvilinee (funzioni di Lamé ed equazione di Lamé), sulla teoria dell’elasticità e l’equazione del calore.

IL CRATERE

Cratere di 84 Km di diametro, sovrapposto al bordo NE di Vendelinus. La parte orientale del suo contorno è occupata da 4 crateri disposti in serie, in parte sovrapposti. Ha un picco centrale di forma arcuata con concavità a S.


LOHSE

IL NOME

Oswald Lohse nasce a Lipsia il 13, febbraio 1845, lavora a Berlino, poi a Potsdam interessandosi di spettroscopia stellare (comparando gli spettri con le linee di emissione generate dai metalli eccitati in laboratorio) e astrofotografia. Disegna una mappa di Marte. Oltre ad un cratere lunare, gli è stato dedicato anche un cratere marziano. Muore a Potsdam il 14 maggio 1915.

IL CRATERE

Ha un diametro di 42 Km, sovrapposto al bordo NE di Vendelinus. E’ discretamente conservato, per quanto presenti bordi in parte terrazzati ed un fondo molto irregolare per la presenza di rilievi e piccoli crateri, questi ultimi a costituire una fitta cribratura nel suo versante occidentale.


HOLDEN

IL NOME

Edward S. Holden nasce a S. Louis, USA, il 5 gennaio 1846. E’ professore all’Osservatorio Navale USA, poi Direttore dell’Osservatorio Washburn dell’Università del Wisconsin, dove scopre 22 oggetti NGC, poi membro dell’Accademia Navale delle Scienze. Infine, presidente dell’Università della California e Direttore dell’Osservatorio Lick. Afferma anche di avere scoperto un terzo satellite di Marte, non confermato. Muore il 16 marzo 1914.

IL CRATERE

Cratere di 47 Km di diametro, contiguo al bordo SE di Vendelinus. Presenta un doppio terrazzamento a E, un fondo piatto con un cratere al posto del picco centrale.




Disegno della zona del cratere Vendelinus (Alfonso Zaccaria)



Foto ad alta risoluzione del cratere Vendelinus (fonte Lunar Reconnaisance Orbiter)**




* Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa.

** Per la ricerca e la selezione delle immagini del Lunar Reconnaisance Orbiter ringraziamo Massimo Morroni dell'Associazione Marchigiana Astrofili di Ancona. Massimo Morroni ha pubblicato il libro Crateri Lunari che raccoglie una serie di queste immagini ordinate secondo i crateri lunari più importanti e significativi.


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