Cielo di Dicembre 2013

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

(Differenze fra le revisioni)
(COMETE)
(CARTE DEL CIELO)
 
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TESTO DA AGGIORNARE
 
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Nel mese di settembre la Luna, il giorno 16, al tramonto del Sole, ha un'età di 15.1 ore, con una fase dello 0.67%, un'osservazione decisamente difficile. Il giorno 17 la fase sarà pari al 3.67% e l'osservazione relativamente molto più facile.
 
Da [[media:L'Hilal_e_la_Luna_a_barchetta_-_Astronomia_UAI_4-2012.pdf‎|'''Astronomia UAI''']] un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà)
Da [[media:L'Hilal_e_la_Luna_a_barchetta_-_Astronomia_UAI_4-2012.pdf‎|'''Astronomia UAI''']] un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà)
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'''Saturno''': dopo la congiunzione del mese scorso, il pianeta ricompare sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Inizialmente sarà ancora molto basso e presto diventa difficile distinguerlo tra le luci dell’alba, ma a fine mese, anticipando sempre più il suo sorgere, al termine della notte lo si potrà scorgere a Sud-Est a circa 20° di altezza sull’orizzonte. Saturno si trova nella parte centrale della costellazione della Bilancia.  
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'''Saturno''': dopo la congiunzione del mese scorso, il pianeta ricompare sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Inizialmente sarà ancora molto basso e presto diventerà difficile distinguerlo tra le luci dell’alba, ma a fine mese, anticipando sempre più il suo sorgere, al termine della notte lo si potrà scorgere a Sud-Est a circa 20° di altezza sull’orizzonte. Saturno si trova nella parte centrale della costellazione della Bilancia.  
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'''Luna - Venere''': la sera del 5 dicembre, dopo il tramonto del Sole, si può osservare la falce di Luna crescente prossima alla congiunzione con il pianeta Venere, nella costellazione del Sagittario [[media:Cdm_20131205_1747_FalcettoLuna.jpg|(vedi mappa)]]. La sera seguente, il 6 dicembre, a congiunzione ormai passata, la Luna ha completato il “sorpasso” di Venere e si trova già nel Capricorno. [[media:Cdm_20131206_1900_CongiunzioneLunaVenere.jpg|(vedi mappa)]]
'''Luna - Venere''': la sera del 5 dicembre, dopo il tramonto del Sole, si può osservare la falce di Luna crescente prossima alla congiunzione con il pianeta Venere, nella costellazione del Sagittario [[media:Cdm_20131205_1747_FalcettoLuna.jpg|(vedi mappa)]]. La sera seguente, il 6 dicembre, a congiunzione ormai passata, la Luna ha completato il “sorpasso” di Venere e si trova già nel Capricorno. [[media:Cdm_20131206_1900_CongiunzioneLunaVenere.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna - Pleiadi ''': : nella notte tra il 14 e il 15 dicembre la Luna, ormai quasi Piena, attraversa parte della costellazione del Toro, avvicinandosi alle Pleiadi, diretta verso Aldebaran e le Iadi. [[media:Cdm_20131215_0430_CongiunzioneLunaPleiadi.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna - Pleiadi ''': nella notte tra il 14 e il 15 dicembre la Luna, ormai quasi Piena, attraversa parte della costellazione del Toro, avvicinandosi alle Pleiadi, diretta verso Aldebaran e le Iadi. [[media:Cdm_20131215_0430_CongiunzioneLunaPleiadi.jpg|(vedi mappa)]]
'''Luna – Giove''' :  Nella notte tra il 18 e il 19 dicembre la Luna attraversa la costellazione dei Gemelli avvicinandosi a Giove. La congiunzione vera e propria si verifica al mattino del 19. [[media:Cdm_20131219_0600_CongiunzioneLunaGiove.jpg|(vedi mappa)]]
'''Luna – Giove''' :  Nella notte tra il 18 e il 19 dicembre la Luna attraversa la costellazione dei Gemelli avvicinandosi a Giove. La congiunzione vera e propria si verifica al mattino del 19. [[media:Cdm_20131219_0600_CongiunzioneLunaGiove.jpg|(vedi mappa)]]
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[[Nomi delle stelle|'''Elenco delle stelle che hanno un nome''']]  
[[Nomi delle stelle|'''Elenco delle stelle che hanno un nome''']]  
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[[Media:Le_100_stelle_pi%C3%B9_brillanti_del_cielo-Almanacco_UAI.pdf|'''Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI''']]  
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| [[Image:Cdm_20131201_0630_CongiunzioneLunaMercurio.jpg|thumb|Congiunzione Luna Mercurio<br/> 01 dicembre ore 06:30]]  
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| [[Image:Cdm_20131201_0630_CongiunzioneLunaMercurio.jpg|thumb|Congiunzione Luna Saturno Mercurio<br/> 01 dicembre ore 06:30]]  
| [[Image:Cdm_20131206_1900_CongiunzioneLunaVenere.jpg|thumb|Congiunzione Luna Venere<br/> 06 dicembre ore 19:00]]  
| [[Image:Cdm_20131206_1900_CongiunzioneLunaVenere.jpg|thumb|Congiunzione Luna Venere<br/> 06 dicembre ore 19:00]]  
| [[Image:Cdm_20131215_0430_CongiunzioneLunaPleiadi.jpg|thumb|Congiunzione Luna Pleiadi<br/> 15 dicembre ore 04:30]]  
| [[Image:Cdm_20131215_0430_CongiunzioneLunaPleiadi.jpg|thumb|Congiunzione Luna Pleiadi<br/> 15 dicembre ore 04:30]]  
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'''AGGIORNAMENTO DEL 29 NOVEMBRE 2013'''
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'''REQUIEM PER LA ISON'''
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Quello che molti temevano è purtroppo avvenuto e quello che molti sognavano resterà un sogno. La  promettentissima ISON è stata quasi completamente distrutta dal Sole durante il passaggio al perielio. Una volta giunta nei pressi della nostra stella il nucleo, molto sollecitato, è finito in mille pezzi, così come i sogni degli appassionati. A dirla tutta qualcosa sembra essersi salvato, ma non riuscirà certamente a mostrare quanto ci si aspettava. Un vero peccato. La ISON, oltre ad essere piuttosto piccola (un paio di chilometri di diametro), si è rivelata molto fragile e i segnali sul suo infausto destino si erano manifestati con un paio di outburst nell’ultimo mese.
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Nelle giornate del 27 e 28 novembre le immagini provenienti dalla sonda della NASA SOHO hanno prima illuso, mostrando un oggetto brillante nei pressi del Sole che ha raggiunto un picco di -3 magnitudini. Successivamente, a poche ore dal perielio, un brusco calo di luminosità ha fatto presagire quanto sarebbe successivamente accaduto. La cometa si è trasformata con il trascorrere del tempo in un oggetto allungato praticamente privo della testa che a velocità folle andava incontro a un “drago fiammeggiante”, fino a doppiarlo.
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Dopo il perielio la cometa ha assunto una strana forma allargata. E’ il poco che resta della ISON, che (forse) potrebbe essere osservabile fra qualche giorno, quando la sua elongazione dal Sole sarà aumentata. Nessuna coda lunghissima si staglierà in cielo e nessun nucleo brillante sarà percepibile a occhio nudo. Solo uno sbuffo di luce testimonierà la fine della ISON.
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Per non lasciarci travolgere dallo sconforto buttiamoci senza indugio sulla sorprendente Lovejoy, osservabile a occhio nudo e scesa sotto la quinta magnitudine, che presenta una coda lunga ed evidente anche in piccoli binocoli. La vita continua…
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'''Il punto:'''
'''Il punto:'''
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'''C/2012 S1 ISON'''
'''C/2012 S1 ISON'''
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In dicembre la ISON, dopo aver doppiato il Sole, inizierà una rapida  risalita verso nord passando nel corso del mese da -12° a  + 70°  di declinazione, percorrendo oltre 80° in cielo e divenendo circumpolare a fine dicembre. Nei primi giorni del mese, aumentando progressivamente la sua elongazione dal Sole, andrà cercata preferibilmente all’alba, quando sarà posizionata meglio che al tramonto. Alla sera infatti, pur migliorando man la sua altezza, sarà immersa tra le luci del crepuscolo e questa condizione perdurerà almeno fino alla metà di dicembre. Ovviamente, se si trasformasse in un “mostro” dalla grande coda, ogni occasione andrebbe colta, sia alla sera che alla mattina, quando proprio la coda potrebbe risaltare in un cielo almeno discretamente buio.  Nella terza decade del mese la ISON risulterà proficuamente osservabile anche la sera, seppur più bassa che all’alba. Nella sua corsa, a cavallo del venti dicembre, si troverà a transitare nelle vicinanze di altre due comete del momento, la C/2013 R1 Lovejoy e la C/2012 X1 Linear. In quel periodo i tre “astri chiomati” saranno racchiusi in circa 20°.   
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In dicembre la ISON, dopo aver doppiato il Sole, inizierà una rapida  risalita verso nord passando nel corso del mese da -12° a  + 70°  di declinazione, percorrendo oltre 80° in cielo e divenendo circumpolare a fine dicembre. Nei primi giorni del mese, aumentando progressivamente la sua elongazione dal Sole, andrà cercata preferibilmente all’alba, quando sarà posizionata meglio che al tramonto. Alla sera infatti, pur migliorando man mano la sua altezza, sarà immersa tra le luci del crepuscolo e questa condizione perdurerà almeno fino alla metà di dicembre. Ovviamente, se si trasformasse in un “mostro” dalla grande coda, ogni occasione andrebbe colta, sia alla sera che alla mattina, quando proprio la coda potrebbe risaltare in un cielo almeno discretamente buio.  Nella terza decade del mese la ISON risulterà proficuamente osservabile anche la sera, seppur più bassa che all’alba. Nella sua corsa, a cavallo del venti dicembre, si troverà a transitare nelle vicinanze di altre due comete del momento, la C/2013 R1 Lovejoy e la C/2012 X1 Linear. In quel periodo i tre “astri chiomati” saranno racchiusi in circa 20°.   
'''C/2013 R1 Lovejoy'''
'''C/2013 R1 Lovejoy'''
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- La prima cartina della ISON fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Tenere conto che i primissimi giorni del mese la levata dell’oggetto avviene un po’ dopo quest’ora, anche se il riferimento resta valido. Le stelle più deboli sono di settima magnitudine.
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La prima cartina della ISON fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Tenere conto che i primissimi giorni del mese la levata dell’oggetto avviene un po’ dopo quest’ora, anche se il riferimento resta valido. Le stelle più deboli sono di settima magnitudine.
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- La seconda cartina della ISON fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Le stelle più deboli sono di settima magnitudine.
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La seconda cartina della ISON fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Le stelle più deboli sono di settima magnitudine.
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- La cartina della Lovejoy fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Le stelle più deboli sono di nona magnitudine.  
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La cartina della Lovejoy fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Le stelle più deboli sono di nona magnitudine.  
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- La cartina della Nevski fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Le stelle più deboli sono di decima magnitudine.
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La cartina della Nevski fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Le stelle più deboli sono di decima magnitudine.
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- La cartina della Linear fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Le stelle più deboli sono di decima magnitudine.
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La cartina della Linear fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Le stelle più deboli sono di decima magnitudine.
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- La cartina della Brewington fissa la posizione della cometa alle 18.30 ora solare. Le stelle più deboli sono di decima magnitudine.
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La cartina della Brewington fissa la posizione della cometa alle 18.30 ora solare. Le stelle più deboli sono di decima magnitudine.
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<span style="color:red">'''ATTENZIONE'''</span>
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<span style="color:red">'''La posizione dei resti della cometa ISON (sempre che si vedano) potrebbe non corrispondere alla posizione calcolata prima del passaggio al perielio. '''</span>
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| [[Image:Lovejoy.jpg|thumb|Cometa C/2013 R1 Lovejoy]]
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| [[Image:Lovejoy-dic-2013.jpg|thumb|Cometa C/2013 R1 Lovejoy]]
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| [[Image:Nevski.jpg|thumb|Cometa C/2013 V3 Nevski]]  
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| [[Image:Linear.jpg|thumb|Cometa C/2012 X1 Linear]]
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| [[Image:Linear-dic-2013.jpg|thumb|Cometa C/2012 X1 Linear]]
| [[Image:Brewington.jpg|thumb|Cometa P/154 Brewington]]
| [[Image:Brewington.jpg|thumb|Cometa P/154 Brewington]]
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LE MAPPE SU FONDO BIANCO
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| [[Image:Nevski-b.jpg|thumb|Cometa C/2013 V3 Nevski]]
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| [[Image:Brewington-b.jpg|thumb|Cometa P/154 Brewington]]
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''Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete uai.''
''Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete uai.''

Versione corrente delle 08:08, 9 mar 2015

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Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici image:AA minilogoA2 35.gif o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!

Indice

INDICE



PER PRIMA COSA IL CIELO SERENO

Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare

Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu


SOLE


Il giorno 18 passa dalla costellazione dell'Ofiuco a quella del Sagittario.

Contrariamente a quanto comunemente ritenuto, non è Santa Lucia (il 13) il giorno più corto dell'anno.
In realtà in prossimità del 13 dicembre si verifica il periodo in cui il Sole tramonta più presto: per le prime due settimane di dicembre l'orario del tramonto si mantiene quasi costante, tra le 16.41 e le 16.42. Il giorno più breve dell'anno in realtà coincide con il giorno del solstizio e inizio dell'inverno, che quest'anno cade il 21 dicembre.
Il giorno 21 il Sole tramonta un po' più tardi, circa 3 minuti dopo, alle 16.44, ma anche il suo sorgere è ritardato di alcuni minuti, avendo luogo alle 7.37 (il 13 dicembre sorge alle 7.31): in definitiva, il Sole resta sopra l'orizzonte circa 3 minuti in meno rispetto al giorno 13.
Quindi in effetti il giorno più corto dell'anno è di norma il 21 dicembre.

Quest'anno, nel 2013, il momento esatto del solstizio d'inverno cade alla data del 21 dicembre, alle ore 17,11 TU (ore 18,11 TMEC).

UN APPROFONDIMENTO SU SANTA LUCIA, "LA NOTTE PIU' LUNGA DELL'ANNO"


• 1 dicembre : il sole sorge alle 7.21 ; tramonta alle 16.42

• 15 dicembre : il sole sorge alle 7.33 ; tramonta alle 16.41

• 31 dicembre : il sole sorge alle 7.40 ; tramonta alle 16.50



(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).


Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho


LUNA


Le Fasi:

Fasi Lunari dicembre 2013

Data Fase Orario

03/12/2013

Luna Nuova

01h 22m

09/12/2013

Primo Quarto

16h 12m

17/12/2013

Luna Piena

10h 28m

25/12/2013

Ultimo Quarto

14h 48m



  • Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile: T.M.E.C. (Tempo Medio Europa Centrale).


Diagramma di librazione per il mese di Dicembre 2013

Una breve spiegazione del fenomeno delle librazioni e perchè sono interessanti per chi osserva la Luna

Controlla la fase attuale della Luna

Passi sulla Luna: Archimedes


Archivio di Passi sulla Luna: osservazioni, storia e materiali lunari

Questo mese parliamo di Eruzioni vulcaniche al ritmo delle fasi lunari un interessante articolo di Franco Foresta Martin, articolo pubblicato su Astronomia UAI 2-2012.


a cura della Sezione di Ricerca Luna UAI




OSSERVIAMO IL FALCETTO DI LUNA CRESCENTE



La falce lunare vicina alla Luna nuova
Che cos'è il crepuscolo? (da Wikipedia)
L'Eclittica al tramonto: attenzione al calendario!
Falcetto Luna crescente
03 dicembre ore 17:00
Falcetto Luna crescente
04 dicembre ore 17:12
Fine del crepuscolo civile
Falcetto Luna crescente
05 dicembre ore 17:47
Fine del crepuscolo nautico


Da Astronomia UAI un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà)

A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto.

Mappe del cielo realizzate con Stellarium


LE MAREE

L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche.

Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).


ITALIA SETTENTRIONALE
Imperia Genova La Spezia Ravenna Venezia Trieste


ITALIA CENTRALE
Livorno Piombino Civitavecchia Ancona


ITALIA MERIDIONALE E ISOLE
Napoli Cagliari Palermo Porto Empedocle Messina Taranto Brindisi



Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante campo di indagine e di studio.


OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: questo mese non è favorevole all’osservazione del pianeta. Solo nei primi giorni di dicembre si può tentare di scorgerlo al mattino, circa un’ora prima del sorgere del Sole, basso sull’orizzonte orientale. Nell’arco di pochi giorni si avvicina al sole fino alla congiunzione del 29 dicembre, e pertanto diventa inosservabile.


Venere: negli ultimi giorni del mese scorso Venere aveva raggiunto il periodo di massima osservabilità, tramontando quasi 3 ore dopo il Sole. All’inizio di dicembre le condizioni di osservabilità sono quindi ancora ottimali, ma durante il mese di dicembre l’altezza sull’orizzonte si riduce repentinamente e a fine anno Venere tramonta appena un’ora e mezza dopo il Sole, avviandosi al termine del lungo periodo di visibilità serale. Venere rimane tutto il mese nella costellazione del Sagittario.

Marte: per il pianeta rosso le variazioni rispetto al mese precedente sono minime. L’orario del suo sorgere continua ad anticipare, ma solo di alcune decine di minuti, per cui anche in questo mese solo intorno all’una di notte lo si può cercare sull’orizzonte orientale per poi vederlo alto in cielo a Sud solo nelle ore che precedono il sorgere del Sole. Nel corso del mese Marte percorre un ampio tratto della costellazione della Vergine.


Giove: con Venere che tramonta sempre più presto e gli altri pianeti maggiori osservabili solo prima dell’alba, il pianeta gigante diventa protagonista incontrastato della volta celeste invernale. Ormai è osservabile per quasi tutta la notte, possiamo quindi osservarlo agevolmente a Sud-Est nella prima parte della notte e al culmine a Sud poco dopo la mezzanotte. Una curiosità statistica: il 2013 si concluderà senza opposizioni di Giove (con il pianeta a 180° dal Sole e osservabile per tutta la notte). L’ultima è del 3 dicembre 2012, la prossima si verificherà il 5 gennaio 2014. Giove conclude l’anno nella costellazione dei Gemelli, dove si sta muovendo con moto retrogrado.


Saturno: dopo la congiunzione del mese scorso, il pianeta ricompare sull’orizzonte orientale poco prima del sorgere del Sole. Inizialmente sarà ancora molto basso e presto diventerà difficile distinguerlo tra le luci dell’alba, ma a fine mese, anticipando sempre più il suo sorgere, al termine della notte lo si potrà scorgere a Sud-Est a circa 20° di altezza sull’orizzonte. Saturno si trova nella parte centrale della costellazione della Bilancia.


Urano: il pianeta è ancora osservabile per gran parte della notte. Nel corso delle prime ore della notte lo si può osservare mentre raggiunge il culmine a Sud. Successivamente scende a Sud-Ovest dove si avvia al tramonto nel corso delle ore centrali della notte. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta rimane ancora nella costellazione dai Pesci.


Nettuno: dopo il tramonto del Sole lo si può ancora individuare a Sud-Ovest, ma l’intervallo di tempo a disposizione per osservarlo è destinato a ridursi progressivamente. Il pianeta si trova quindi sempre più basso sull’orizzonte occidentale. Nettuno si avvicina appena alla soglia della percezione ad occhio nudo e per poterlo osservare l’ausilio di un telescopio rimane indispensabile. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino all’anno 2022.


Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

Plutone è ormai inosservabile: la distanza angolare dal Sole è sempre più ridotta. A inizio mese è già estremamente basso sull’orizzonte occidentale appena dopo il tramonto del Sole. Alla fine dell’anno sarà vicinissimo alla congiunzione con il Sole che avrà luogo proprio il 1° gennaio 2014. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione che lo ospiterà fino al 2023.




CONGIUNZIONI


Luna - Saturno - Mercurio : scrutando il cielo mattutino tra le prime luci dell’alba, in attesa dell’esito del passaggio della cometa Ison al perielio, si può tentare l’osservazione di questa notevole concentrazione di astri: una sottilissima falce di Luna calante in congiunzione con Saturno e vicina anche a Mercurio, al mattino del 1° dicembre nella costellazione della Bilancia, sull’orizzonte orientale. (vedi mappa)

Luna - Venere: la sera del 5 dicembre, dopo il tramonto del Sole, si può osservare la falce di Luna crescente prossima alla congiunzione con il pianeta Venere, nella costellazione del Sagittario (vedi mappa). La sera seguente, il 6 dicembre, a congiunzione ormai passata, la Luna ha completato il “sorpasso” di Venere e si trova già nel Capricorno. (vedi mappa)

Luna - Pleiadi : nella notte tra il 14 e il 15 dicembre la Luna, ormai quasi Piena, attraversa parte della costellazione del Toro, avvicinandosi alle Pleiadi, diretta verso Aldebaran e le Iadi. (vedi mappa)

Luna – Giove : Nella notte tra il 18 e il 19 dicembre la Luna attraversa la costellazione dei Gemelli avvicinandosi a Giove. La congiunzione vera e propria si verifica al mattino del 19. (vedi mappa)

Luna - Marte: Nelle ore centrali della notte tra il 25 e il 26 dicembre la Luna all’Ultimo Quarto sorge insieme a Marte nella costellazione della Vergine. (vedi mappa)

Luna - Saturno : Saturno concede il bis per l’ultima congiunzione dell’anno tra la Luna e un pianeta. Come già avvenuto all’inizio del mese, al mattino del 29 dicembre, prima del sorgere del Sole, si può scorgere la falce di Luna calante vicina a Saturno nella costellazione della Bilancia. (vedi mappa)



OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare la Iota Trianguli detta anche 6 Trianguli.

Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.



OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.



OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE CINESE TIANGONG 1

La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 1 contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-1 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia.


OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES

Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!

Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.



COSTELLAZIONI


Con il mese di dicembre entriamo definitivamente nel periodo di migliore osservabilità delle grandi costellazioni invernali che caratterizzeranno i prossimi mesi. Le costellazioni autunnali, povere di stelle brillanti e non sempre facilmente identificabili dal neofita - Capricorno, Acquario, Pesci - si avviano al tramonto nel cielo di Sud - Ovest, sostituite a Sud - Est dall'inconfondibile costellazione di Orione, accompagnata dal Cane Maggiore con la fulgida Sirio, dal Toro, dai Gemelli.
In queste costellazioni possiamo individuare alcune delle stelle più luminose dell'intera volta celeste; oltre alla già citata Sirio, ricordiamo la rossa Aldebaran nel Toro, Castore e Polluce nei Gemelli, Procione nel Cane Minore, Capella nell'Auriga. Orione, la più bella costellazione invernale, è caratterizzata dalle tre stelle allineate della cintura e dai luminosi astri Betelgeuse, Rigel, Bellatrix e Saiph che ne disegnano il contorno. Con piccoli strumenti (è sufficiente anche un buon binocolo) non è difficile individuare la celeberrima nebulosa (M 42), situata nella spada, poco al di sotto della cintura.
Per alcune ore dopo il tramonto è ancora possibile osservare a Ovest alcune costellazioni che abbiamo potuto seguire per il periodo autunnale: il grande quadrilatero di Pegaso, Andromeda con l'omonima Galassia, Perseo, la minuscola costellazione del Triangolo, accanto all'altrettanto piccola costellazione zodiacale dell'Ariete. Dalla parte opposta del cielo, in tarda serata si potrà assistere al sorgere del Cancro e, successivamente, del Leone.
A Nord le costellazioni circumpolari compongono un cerchio ideale intorno all'Orsa Minore, con all'estremità la Stella Polare: in senso antiorario incontriamo Cassiopea, Cefeo, il Dragone, l'Orsa Maggiore, la Giraffa.


Note:(*)
Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera celeste.
(**) L'eclittica è il percorso apparente del Sole nell'arco dell'anno lungo la volta celeste; geometricamente, è l'intersezione tra quest'ultima e il piano dell'orbita terrestre.





Quante sono le costellazioni zodiacali?
12, 13 o ... molte di più ? Scoprilo cliccando qui.

La pagina UAI su Televideo RAI: per ulteriori approfondimenti su stelle e costellazioni visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo RAI.


La nuova rubrica di informazione astronomica a cura di Paolo Colona è alla pagina 747 di Televideo RAI.




CARTE DEL CIELO

Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano

Elenco delle stelle che hanno un nome

Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI


Mappe del cielo del mese



Orizzonte Nord
15 dicembre ore 22:00
Orizzonte Est
15 dicembre ore 22:00
Orizzonte Sud
15 dicembre ore 22:00
Orizzonte Ovest
15 dicembre ore 22:00
Zenit
15 dicembre ore 22:00

Congiunzioni



Congiunzione Luna Saturno Mercurio
01 dicembre ore 06:30
Congiunzione Luna Venere
06 dicembre ore 19:00
Congiunzione Luna Pleiadi
15 dicembre ore 04:30
Congiunzione Luna Giove
19 dicembre ore 06:00
Congiunzione Luna Marte
26 dicembre ore 02:00
Congiunzione Luna Saturno
29 dicembre ore 05:00


Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium


METEORE

a cura di Enrico Stomeo - Sezione Meteore UAI

METEORE DI DICEMBRE 2013


Dicembre presenta un gran numero di ore di oscurità ed è senza dubbio uno tra i più opportuni mesi per dedicarsi all’osservazione delle stelle cadenti.
Specie all'inizio e alla fine del mese avremo buone circostanze per osservare non solo visualmente, ma anche con l’aiuto della fotografia. In questo periodo la luminosità media delle meteore (sporadiche e di sciami minori) si mantiene tra le più contenute di tutto l’anno, pertanto sarà importante compiere osservazioni sempre in condizioni di buona trasparenza del cielo.

Nella prima parte del mese sono attivi interessanti sciami minori, per lo più nei dintorni delle costellazioni del Toro e Orione, visibili per tutta la notte e sufficientemente alti sull’orizzonte.
Quest’anno saranno quest’anno favorevoli all’osservazione: le sigma Hydridi (max 5/6 dicembre) che mostrano da anni un’attività abbastanza sostenuta, le Monocerontidi, originate dalla cometa Mellish 1917, che sembrano irradiarsi blandamente (max 7/8 dicembre) da un’area molto diffusa a est di Orione, e le chi Orionidi (max 10/11 dicembre), una corrente eclitticale molto diffusa che pare la continuazione dell’attività delle Tauridi di novembre, formata in gran parte da particelle cometarie frammiste a piccoli residui asteroidali, che non di rado producono brillanti meteore persistenti.



Parte iniziale di una brillante sigma Hydride apparsa sui cieli del Trentino Alto Adige alle 03h06m UT del 12 dicembre 2012, fotografata con obiettivo 12 mm f:4, ISO 1600 --- © Antonio Finazzi (BG).




La corrente meteorica principale del mese è senza dubbio quella delle Geminidi, particolarmente evidente tra il 10 e il 15 dicembre, comparabile per quantità e brillantezza delle stelle cadenti a quella delle Perseidi di agosto.
Le circostanze con cui potremo osservarle quest’anno non sono favorevoli, dato che la maggior frequenza dovrebbe verificarsi nelle ore diurne del 13 dicembre. Si potranno comunque ottenere osservazioni utili soprattutto nella seconda parte della notte sia del 12/13 dicembre e sia dopo la mezzanotte del 13/14 dicembre, quando cessera' il disturbo della Luna e il radiante sarà più alto sull'orizzonte. Le vedremo irradiarsi da un’area poco a nord-ovest di Castore, in numero maggiore prima del massimo, anche se meno luminose.
Generalmente producono frequenze orarie abbastanza sostenute: nei tre giorni intorno al massimo è possibile osservarne in un’ora più di una ventina e nella fase del massimo un numero superiore al centinaio.

La notte del 20/21 dicembre, anche se per poche ore dopo il crepuscolo serale, si potrà tenere sotto controllo in assenza del disturbo lunare anche l’attività delle Ursidi, originate dalla cometa 1856 Tuttle, che possono mostrare imprevisti aumenti di frequenza sia quando la cometa è prossima al perielio, sia anche anni dopo, e sia quando la cometa è all’afelio. Il loro radiante circumpolare, posto tra la Polare e la stella Beta UMI, è osservabile per l’intera notte.


In http://meteore.uai.it/dic2013.htm maggiori dettagli sulle meteore di dicembre.

In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati e per segnalare avvistamenti.

In http://meteore.uai.it/tecniche_osservative.htm informazioni per collaborare e osservare con la sezione di ricerca UAI.





"ISON quest"


Progetto ISON quest: raccolta e catalogazione delle immagini della cometa

Il CAAT (Coordinamento delle Associazioni Astrofile della Toscana) si propone, con il patrocinio UAI (Unione Astrofili Italiani) di organizzare un progetto di raccolta e catalogazione immagini riguardanti la cometa C/2012 S1 ISON.

Cliccare sul link per tutte le notizie e le istruzioni per inviare le immmagini, collaborare alla creazione di una galleria fotografica della cometa e raccogliere informazioni scientifiche (dati fotometrici, spettroscopia, ecc.).


COMETE

a cura di Claudio Prà



AGGIORNAMENTO DEL 29 NOVEMBRE 2013

REQUIEM PER LA ISON

Quello che molti temevano è purtroppo avvenuto e quello che molti sognavano resterà un sogno. La promettentissima ISON è stata quasi completamente distrutta dal Sole durante il passaggio al perielio. Una volta giunta nei pressi della nostra stella il nucleo, molto sollecitato, è finito in mille pezzi, così come i sogni degli appassionati. A dirla tutta qualcosa sembra essersi salvato, ma non riuscirà certamente a mostrare quanto ci si aspettava. Un vero peccato. La ISON, oltre ad essere piuttosto piccola (un paio di chilometri di diametro), si è rivelata molto fragile e i segnali sul suo infausto destino si erano manifestati con un paio di outburst nell’ultimo mese.

Nelle giornate del 27 e 28 novembre le immagini provenienti dalla sonda della NASA SOHO hanno prima illuso, mostrando un oggetto brillante nei pressi del Sole che ha raggiunto un picco di -3 magnitudini. Successivamente, a poche ore dal perielio, un brusco calo di luminosità ha fatto presagire quanto sarebbe successivamente accaduto. La cometa si è trasformata con il trascorrere del tempo in un oggetto allungato praticamente privo della testa che a velocità folle andava incontro a un “drago fiammeggiante”, fino a doppiarlo.

Dopo il perielio la cometa ha assunto una strana forma allargata. E’ il poco che resta della ISON, che (forse) potrebbe essere osservabile fra qualche giorno, quando la sua elongazione dal Sole sarà aumentata. Nessuna coda lunghissima si staglierà in cielo e nessun nucleo brillante sarà percepibile a occhio nudo. Solo uno sbuffo di luce testimonierà la fine della ISON.

Per non lasciarci travolgere dallo sconforto buttiamoci senza indugio sulla sorprendente Lovejoy, osservabile a occhio nudo e scesa sotto la quinta magnitudine, che presenta una coda lunga ed evidente anche in piccoli binocoli. La vita continua…


Il punto:

Scrivo queste righe a cinque giorni dal passaggio al perielio della ISON, ormai osservabile in condizioni molto critiche a causa della sua ridotta elongazione dal Sole. La cometa è scesa al di sotto della quarta magnitudine e nei giorni precedenti è stata intravista a occhio nudo. Il suo nucleo, stimolato dal Sole, è andato incontro a un paio di outburst ma resiste. La ISON ha sviluppato una bella coda che in visuale, nei piccoli binocoli dal campo ampio, ha raggiunto i 4/5° di lunghezza. Sperando che il meteo abbia finalmente un po’ di clemenza di noi poveri osservatori, affacciamoci al balcone celeste con curiosità, ma sforzandoci di non anticipare nella nostra mente scenari fantastici che, se mai si presenteranno, ci godremo al momento opportuno con gli occhi e la meraviglia di un bambino davanti a un regalo bellissimo. Buona ISON a tutti, comunque vada…

C/2012 S1 ISON

In dicembre la ISON, dopo aver doppiato il Sole, inizierà una rapida risalita verso nord passando nel corso del mese da -12° a + 70° di declinazione, percorrendo oltre 80° in cielo e divenendo circumpolare a fine dicembre. Nei primi giorni del mese, aumentando progressivamente la sua elongazione dal Sole, andrà cercata preferibilmente all’alba, quando sarà posizionata meglio che al tramonto. Alla sera infatti, pur migliorando man mano la sua altezza, sarà immersa tra le luci del crepuscolo e questa condizione perdurerà almeno fino alla metà di dicembre. Ovviamente, se si trasformasse in un “mostro” dalla grande coda, ogni occasione andrebbe colta, sia alla sera che alla mattina, quando proprio la coda potrebbe risaltare in un cielo almeno discretamente buio. Nella terza decade del mese la ISON risulterà proficuamente osservabile anche la sera, seppur più bassa che all’alba. Nella sua corsa, a cavallo del venti dicembre, si troverà a transitare nelle vicinanze di altre due comete del momento, la C/2013 R1 Lovejoy e la C/2012 X1 Linear. In quel periodo i tre “astri chiomati” saranno racchiusi in circa 20°.

C/2013 R1 Lovejoy

Se non fosse oscurata dalla ISON staremo tutti parlando di lei. A fine novembre ha infatti raggiunto la quinta magnitudine, mostrandosi a occhio nudo anche grazie al suo aspetto compattissimo. Già in un piccolo binocolo si è potuta ammirare anche la sua codina. A inizio dicembre la osserveremo al massimo della sua brillantezza, forse addirittura di quarta magnitudine. Pur essendo infatti attesa al perielio il 22, nel corso del mese si allontanerà man mano dalla Terra calando probabilmente in modo leggero di luminosità. Per le prime due decadi del mese sarà osservabile sia dopo il tramonto che prima dell’alba, anche se al mattino risulterà decisamente più alta in cielo. Nell’ultima parte di dicembre la troveremo più bassa, praticamente inosservabile alla sera ma ancora discretamente alta al mattino. Partendo dal Boote, attraverserà la Corona Boreale per finire in Ercole. Il 2 dicembre sfiorerà Nekkar (Beta Bootis), mentre il 19 la troveremo nei pressi della ISON.

C/2013 V3 Nevski

La sorpresa del mese scorso! Scoperta il 7 novembre da Vitali Nevski, è cresciuta rapidamente in luminosità passando dalla quattordicesima alla nona magnitudine in pochi giorni, rendendosi visibile in piccoli strumenti. E’ passata al perielio verso fine ottobre ma si sta avvicinando al nostro pianeta e raggiungerà la minima distanza da esso il 18 ottobre. Outburst esclusi, dovrebbe indebolirsi. Osservabile già a tarda notte la troveremo altissima in cielo all’alba. Si muoverà tra i due leoni, passando da quello più conosciuto al minore. L’otto dicembre transiterà a mezzo grado da Algieba (Gamma Leonis), splendida e conosciutissima stella doppia.

C/2012 X1 Linear

Il mese scorso abbiamo parlato del suo improvviso aumento di luminosità avvenuto a ottobre, che l’ha innalzata fino all’ottava magnitudine, un valore molto superiore a quello che le stime indicavano per febbraio, mese del suo passaggio al perielio e della sua presunta maggior luminosità. Dopo l’outburst la Linear, nel corso di novembre, è ritornata nell’anonimato. A dicembre ma anche successivamente sarà però interessante continuare a seguirla, soprattutto perché potrebbe essere interessata da altri outburst. Per tutto il mese, al termine della notte astronomica, avrà guadagnato una discreta altezza in cielo, muovendosi dal Boote fino alla porzione meridionale dell’Ercole, passando nei pressi della testa del Serpente. A metà dicembre incontrerà la ISON, mentre il 26 e 27 dicembre sfiorerà la piccola e relativamente brillante nebulosa planetario IC 4593, talmente puntiforme da poter essere confusa con una stellina.

P/154 Brewington

Assolutamente anonima in dicembre, non dovrebbe regalarci particolari scossoni questo mese, che segna il suo passaggio al perielio (il 12 dicembre) e la sua massima luminosità raggiunta, che ben difficilmente scenderà comunque sotto la decima magnitudine. La potremo cercare nel pegaso non appena fa buio, altissima in cielo. Nell’ultima decade si troverà all’interno del famoso quadrato.


- La prima cartina della ISON fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Tenere conto che i primissimi giorni del mese la levata dell’oggetto avviene un po’ dopo quest’ora, anche se il riferimento resta valido. Le stelle più deboli sono di settima magnitudine.

- La seconda cartina della ISON fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Le stelle più deboli sono di settima magnitudine.

- La cartina della Lovejoy fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Le stelle più deboli sono di nona magnitudine.

- La cartina della Nevski fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Le stelle più deboli sono di decima magnitudine.

- La cartina della Linear fissa la posizione della cometa alle 5.45 ora solare. Le stelle più deboli sono di decima magnitudine.

- La cartina della Brewington fissa la posizione della cometa alle 18.30 ora solare. Le stelle più deboli sono di decima magnitudine.


ATTENZIONE

La posizione dei resti della cometa ISON (sempre che si vedano) potrebbe non corrispondere alla posizione calcolata prima del passaggio al perielio.



Cometa C/2012 S1 ISON 5.45 ora solare
Cometa C/2012 S1 ISON alle 5.45 ora solare
Cometa C/2013 R1 Lovejoy
Cometa C/2013 V3 Nevski
Cometa C/2012 X1 Linear
Cometa P/154 Brewington

LE MAPPE SU FONDO BIANCO

Cometa C/2013 R1 Lovejoy
Cometa C/2013 V3 Nevski
Cometa C/2012 X1 Linear
Cometa P/154 Brewington

Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete uai.


Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:

http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html

Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail comete@uai.it





ASTEROIDI

a cura di Carlo Muccini

ASTEROIDI PER DICEMBRE 2013


Asteroidi in opposizione nel mese di Dicembre 2013
1 Dicembre , 11:40 [511] Davida TAU mag. 9.8
3 Dicembre , 04:26 [505] Cava TAU mag. 10.6
4 Dicembre , 13:37 [64] Angelina TAU mag. 10.6
24 Dicembre , 05:49 [532] Herculina ORI mag. 9.4



Asteroidi per il mese di Dicembre 2013
asteroide A.R. Dec. Mag Distanza Inizio Migliore Fine Costellazione
(7) Iris 22h05m50.4s -05°32'06" 9.5 1.8 AU 11:47 17:33 23:17 Aqr
(20) Massalia 02h01m06.5s +11°51'47" 9.5 1.3 AU 14:41 21:28 04:14 Ari
(89) Julia 23h23m42.7s +18°57'58" 10.4 1.6 AU 11:32 18:51 02:06 Peg


(7) Iris è il terzo asteroide più luminoso della fascia principale, dopo Cerere e Vesta.
Può raggiungere una magnitudine di circa 7.8, superando seppur di poco anche Pallade.

(20) Massalia è un grande e brillante asteroide della fascia principale; è stato scoperto da Annibale de Gasparis il 19 settembre 1852, che tra il 1849 e il 1865 ne scoprì ben 9.

Nelle notti di Dicembre (89) Julia avrà la migliore visibilità dalle 17:35 alle 22:22, con la visione ottimale intorno alle 18:25. Cercatelo nella costellazione di Pegaso, alta nel cielo.
(89) Julia è rilevabile visivamente in un telescopio da 100mm.
Si consiglia di utilizzare un oculare ad alto ingrandimento per il rilevamento visivo ottimale. La sua magnitudine è di circa 10.4 .
Nei successivi 30 giorni questo asteroidie è facile visivamente il 19 dicembre fino al 31 dicembre, con la migliore vista venuta il 20 dicembre.
Durante questo periodo svanirà lentamente e rimarrà costante in quota.

EFFEMERIDI PER IL GIORNO 15 DICEMBRE 2013 ore 22:00 (gli orari sono per l'ora solare)


Visibilità degli asteroidi calcolata per il 15 del mese di Dicembre 2013
asteroide A.R. Dec. Mag Distanza Inizio Migliore Fine Costellazione
(4) Vesta 12h34m29.1s +02°21'46" 8.0 2.6 AU 01:47 08:00 14:14 Vir
(2) Pallas 09h51m16.7s -20°17'01" 8.4 1.9 AU 00:30 05:17 10:03 Hya
(1) Ceres 12h57m14.3s +03°55'35" 8.7 2.9 AU 02:05 08:22 14:43 Vir
(532)Herculina 06h30m53.8s +14°45'00" 9.9 1.8 AU 18:59 01:57 08:55 Gem
(6) Hebe 18h29m06.3s -17°37'21" 10.7 3.2 AU 08:57 13:57 18:55 Sgr
(14) Irene 17h02m00.4s -21°58'52" 11.2 3.4 AU 07:49 12:30 17:10 Oph




Dicembre 2013
(7) Iris; (89) Julia - Dicembre 2013


(20) Massalia - Dicembre 2013




Ulteriori notizie utili, dati e curiosità su (7) Iris, (20) Massalia, (89) Julia.



CALENDARIO DELLE PROSSIME OPPOSIZIONI DI RILIEVO 2014 - Asteroidi luminosi con mag.<11 (*)
2 Gennaio , 01:37 [51] Nemausa mag. 10.4
8 Gennaio , 20:54 [19] Fortuna mag. 9.7
12 Gennaio , 02:38 [11] Parthenope mag. 9.9
28 Gennaio , 17:09 [18] Melpomene mag. 9.3
30 Gennaio , 20:56 [32] Pomona mag. 10.8
6 Febbraio , 02:00 [704] Interamnia mag. 10.8
7 Febbraio , 13:36 [129] Antigone mag. 11.0
16 Febbraio , 15:32 [2] Pallas mag. 7.0
16 Febbraio , 15:32 [2] Pallas mag. 7.0
21 Febbraio , 22:07 [114] Kassandra mag. 10.8
25 Febbraio , 00:30 [385] Ilmatar mag. 10.7
3 Marzo, 17:01 [349] Dembowska mag. 10.3
13 Marzo, 15:48 [313] Chaldaea mag. 10.6
14 Marzo, 14:00 [24] Themis mag. 10.6
11 Aprile , 17:01 [60] Echo mag. 10.9
15 Aprile , 13:38 [43] Ariadne mag. 9.9
15 Aprile , 20:12 [4] Vesta mag. 5.8
17 Aprile , 20:55 [1] Ceres mag. 7.0
13 Mag 2014 , 15:24 [65] Cybele mag. 10.9
14 Mag 2014 , 00:23 [9] Metis mag. 9.6
19 Mag 2014 , 19:16 [45] Eugenia mag. 10.7
28 Mag 2014 , 13:53 [15] Eunomia mag. 9.5
30 Mag , 12:51 [13] Egeria mag. 9.6

(*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale


Asteroidi in transito nel 2013


Il passaggio ravvicinato dell'asteroide 2012DA14 del 15 febbraio 2013

Il passaggio dell'Asteroide 1998 QE2 del 31 maggio 2013


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I nominativi dei collaboratori sono indicati nella pagina "chi siamo"




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