Cielo di Novembre 2013

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

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(COMETE)
(CARTE DEL CIELO)
 
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Da evidenziare che l’Italia meridionale si trova all’estremità settentrionale dell’osservabilità dell’eclisse parziale. Per dare alcuni riferimenti, a Roma il fenomeno non è visibile, a Napoli il disco lunare sfiora appena il Sole, oscurandone una frazione minuscola per pochi minuti, mentre in Sardegna e in Sicilia si potrà vedere circa il '''5%''' del disco solare oscurato dalla Luna. <br>
Da evidenziare che l’Italia meridionale si trova all’estremità settentrionale dell’osservabilità dell’eclisse parziale. Per dare alcuni riferimenti, a Roma il fenomeno non è visibile, a Napoli il disco lunare sfiora appena il Sole, oscurandone una frazione minuscola per pochi minuti, mentre in Sardegna e in Sicilia si potrà vedere circa il '''5%''' del disco solare oscurato dalla Luna. <br>
Il massimo del fenomeno è intorno alle '''ore 14,20''' in Italia meridionale (circa 10 minuti prima in Sardegna). <br>
Il massimo del fenomeno è intorno alle '''ore 14,20''' in Italia meridionale (circa 10 minuti prima in Sardegna). <br>
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A '''Palermo''' il primo contatto è alle '''ore 13,50'''; l’eclisse parziale termina alle '''ore 14,45''' (ora locale). <br>
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A '''Palermo''' il primo contatto è alle '''ore 13,50''', il massimo è alle '''ore 14.18''', l’eclisse parziale termina alle '''ore 14,45''' (ora locale). <br>
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[[image:Logo_moon_phase.jpg|link=http://www.calculatorcat.com/moon_phases/phasenow.php|70px]]  '''Controlla la fase attuale della Luna'''
[[image:Logo_moon_phase.jpg|link=http://www.calculatorcat.com/moon_phases/phasenow.php|70px]]  '''Controlla la fase attuale della Luna'''
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[[image:Logo Passi sulla Luna.jpg|link=https://divulgazione.uai.it/index.php/Passi_sulla_Luna:_Archimedes|70px]]  '''Passi sulla Luna: Archimedes'''
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[[image:Logo Passi sulla Luna.jpg|link=https://divulgazione.uai.it/index.php/Passi_sulla_Luna:_Maginus|70px]]  '''Passi sulla Luna: Maginus'''
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[[Passi_sulla_Luna|'''Archivio di Passi sulla Luna: osservazioni, storia e materiali lunari''']]  
[[Passi_sulla_Luna|'''Archivio di Passi sulla Luna: osservazioni, storia e materiali lunari''']]  
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Questo mese parliamo di [[media:Astronomia_UAI_2-2012_Eruzioni_vulcaniche_al_ritmo_delle_fasi_lunari.pdf‎|'''Eruzioni vulcaniche al ritmo delle fasi lunari''']] un interessante articolo di Franco Foresta Martin, articolo pubblicato su Astronomia UAI 2-2012.
 
[http://luna.uai.it/index.php/Pagina_principale '''a cura della Sezione di Ricerca Luna UAI''']
[http://luna.uai.it/index.php/Pagina_principale '''a cura della Sezione di Ricerca Luna UAI''']
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'''Mercurio''': mese sfavorevole all’osservazione di Mercurio.  Il 10 settembre il pianeta si trova in congiunzione con il Sole. In seguito ricompare alla sera, dopo il tramonto, ma rimane talmente baso sull’orizzonte da essere praticamente inosservabile. Alla fine del mese tramonta appena mezz’ora dopo il Sole. E’ quindi quasi impossibile distinguerlo tra le luci del crepuscolo.         
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'''Mercurio''': il pianeta inizia il mese in congiunzione con il Sole, pertanto per alcuni giorni è inosservabile. Mercurio tuttavia si allontana velocemente dal Sole avviandosi verso il proprio periodo di miglior visibilità nel cielo del mattino. La massima elongazione (con distanza angolare di 19° 29’ dal Sole) viene raggiunta il 18 novembre. Quel giorno Mercurio sorge 1 ora e 43 minuti prima del Sole. A fine mese questo intervallo di tempo si riduce a poco più di un’ora.         
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'''Venere''': prosegue il periodo di migliore osservabilità mattutina del pianeta più luminoso. Il giorno 2 raggiunge il massimo anticipo nell’orario in cui sorge: 3 ore e 43 minuti prima del Sole. Per alcune ore prima dell’alba Venere brilla incontrastato nel cielo orientale. Il 4 settembre il pianeta lascia i Gemelli ed entra nella costellazione del Cancro, che attraversa completamente in breve tempo. Il giorno 23 Venere è già nel Leone e si avvicina alla stella Regolo.  
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'''Venere''': il pianeta più luminoso raggiunge le migliori condizioni di osservabilità serale per l’anno in corso. Il 1° novembre si trova alla massima elongazione dal Sole (alla distanza angolare di 47° 04’). La data non coincide però con il giorno in cui si verifica il massimo ritardo nell’orario del tramonto del pianeta rispetto al Sole, prolungando così il tempo a disposizione per osservarlo ad occidente nelle prime ore della sera. Questo si verifica a fine mese, quando Venere, la sera del 30 novembre, tramonta 2 ore e 51 minuti dopo il Sole. Venere lascia la costellazione dell’Ofiuco e dal 2 novembre lo osserviamo nel Sagittario, dove rimane per tutto il resto del mese.  
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'''Marte''': nei prossimi mesi Marte sarà quasi inosservabile, ma continuerà a rimanere a lungo appena sopra l’orizzonte occidentale ad una altezza di una decina di gradi al calare della sera. Si verifica una sorta di inseguimento tra Marte e il Sole. Quest’ultimo si sposta tra le costellazioni zodiacali, ma Marte fa altrettanto nella stessa direzione, senza lasciarsi raggiungere dal Sole per diversi mesi. Marte resterà quindi a lungo molto basso in cielo, ad Ovest, osservabile per pochi minuti all’attenuarsi delle luci del crepuscolo serale.  Il 5 settembre lascia la costellazione della Vergine ed entra nella Bilancia.     
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'''Marte''': prosegue il trend degli ultimi mesi. Gradualmente Marte continua ad anticipare il proprio sorgere, ma il tempo utile per osservarlo cresce lentamente e anche a fine mese lo possiamo riconoscere sull’orizzonte a Est solo intorno alle 2 del mattino. Nelle ultime ore della notte lo si può osservare man mano più alto in cielo in direzione Sud-Est. Marte attraversa la parte finale della costellazione del Leone e il 25 novembre entra nella Vergine.     
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'''Giove''': il pianeta gigante è osservabile per tutta la seconda parte della notte. E’ l’astro più brillante della volta celeste prima del sorgere di Venere. Già prima della mezzanotte lo si può scorgere sull’orizzonte orientale, dove sorge quasi in contemporanea con la brillante stella Aldebaran, nella costellazione del Toro, dove rimane per tutto il mese.   
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'''Giove''': con il progressivo anticipo dell’orario in cui sorge Giove, alla fine del mese si giunge ad una sorta di staffetta tra i due pianeti più luminosi. Pochi minuti dopo il tramonto di Venere, Giove sorge ad oriente, sostituendosi al primo nel ruolo di astro più luminoso della volta celeste. E’ quindi possibile osservare Giove per gran parte della notte, inizialmente ad Est, poi culminanate a Sud nelle ultime ore della notte.  Il 7 novembre Giove inverte la direzione e inizia a spostarsi di moto retrogrado nella costellazione dei Gemelli, dove rimane per tutto il mese.   
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'''Saturno''': all’inizio del mese si può ancora tentare di scorgerlo appena sopra l’orizzonte occidentale, più a destra e più basso rispetto a Marte.  Il lungo periodo di osservabilità serale è comunque ormai al termine. Il prossimo mese si verifica la congiunzione con il Sole. Saturno ormai si confonde con la luce del tramonto e tornerà visibile tra alcune settimane, ma solo prima dell’alba. Il pianeta si trova ancora nella Vergine, costellazione che lo ha ospitato tutto l’anno.  
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'''Saturno''': il 6 novembre si trova in congiunzione con il Sole, pertanto per alcune settimane è del tutto inosservabile. A fine mese ricompare molto basso sull’orizzonte orientale, dove torna ad essere visibile poco prima del sorgere del Sole, vicino a Mercurio, con cui si trova in congiunzione il giorno 26. Saturno si trova ancora nella costellazione della Bilancia.  
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'''Urano''': si avvicina il periodo di migliore osservabilità di Urano per quest’anno. Il 29 settembre infatti il pianeta si trova all’opposizione, pertanto è osservabile per l’intera notte. Il giorno 16 termina la sua escursione nella costellazione della Balena (consultare in proposito l’approfondimento dedicato alle [[le costellazioni zodiacali|'''costellazioni zodiacali''']] ) e con moto retrogrado torna nella costellazione dei Pesci.   La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è necessario l’uso di un telescopio.   
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'''Urano''': dopo l’opposizione del mese scorso, le condizioni di osservabilità del pianeta sono ancora molto favorevoli. Nel corso delle prime ore della notte lo si può individuare mentre culmina alla massima altezza in direzione Sud. In seguito lo si può seguire mentre si abbassa gradualmente verso Sud-Ovest. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta rimane ancora nella costellazione dai Pesci.   
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'''Nettuno''': dopo l’opposizione del mese scorso le condizioni di osservabilità permangono ideali. Abbiamo a disposizione quasi l’intera notte per osservarlo, in particolare nelle ore centrali della notte, quando culmina a Sud. Tuttavia ricordiamo che  Nettuno si avvicina appena alla soglia della percezione ad occhio nudo e per poterlo osservare l’ausilio di un telescopio rimane indispensabile. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere molto a lungo, fino all’anno 2022.  
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'''Nettuno''': Le ore a disposizione per tentarne l’osservazione si riducono progressivamente. Nella prima parte della notte lo si può ancora individuare a Sud-Ovest, ma avvicinandosi alla mezzanotte si trova ormai troppo basso sull’orizzonte per poterlo inquadrare. E’ infatti indispensabile l’uso del telescopio per poter osservare Nettuno, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.  
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<span style="font-size: 10px">La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei [http://www.iau.org/public_press/news/release/iau0804/ Plutoidi].  Abbiamo comunque ritenuto opportuno  mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare. </span>  
<span style="font-size: 10px">La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei [http://www.iau.org/public_press/news/release/iau0804/ Plutoidi].  Abbiamo comunque ritenuto opportuno  mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare. </span>  
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Le ore a disposizione per osservarlo diminuiscono con il passare delle settimane. Lo si può ancora osservare nel cielo meridionale al calare dell’oscurità, ma già prima della mezzanotte diventa inosservabile, prossimo al tramonto a Sud – Ovest. A causa della sua luminosità estremamente bassa è indispensabile utilizzare un telescopio di adeguata potenza per riuscire ad osservarlo. Plutone si trova ancora nella parte alta della costellazione del Sagittario, costellazione in cui è destinato a rimanere ancora ben 11 anni, fino al 2023.
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L’osservazione del pianeta è sempre più difficoltosa. Plutone è ormai basso sull’orizzonte occidentale, nella costellazione del Sagittario, la stessa in cui troviamo Venere. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è estremamente difficile tentare di individuarlo quando si trova ormai prossimo al suo tramonto. In ogni caso, è sempre indispensabile l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per tentarne l’osservazione. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario per ancora quasi 10 anni, fino al 2023.
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'''Luna - Venere''': il 7 novembre alle ore 19:00 [[media:Cdm 20131107 1900 CongiunzioneLunaVenere.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna - Venere''': le sere del 6 e del 7 novembre, dopo il tramonto, all’orizzonte occidentale brillano Venere e la falce di Luna crescente. La sera del 6 i due astri tramontano prima della congiunzione vera e propria. Il 7 novembre la Luna ha già “sorpassato” Venere nella costellazione del Sagittario. [[media:Cdm 20131107 1900 CongiunzioneLunaVenere.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna - Pleiadi''' : il 17 novembre la Luna Piena attraversa la costellazione del Toro. Il luminoso disco lunare si avvicina alle Pleiadi e alla stella principale della costellazione, la rossa Aldebaran.  [[media:Cdm 20131117 2200 CongiunzioneLunaPleiadi.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna - Pleiadi''' : alle ore 22:00 del 17 novembre  [[media:Cdm 20131117 2200 CongiunzioneLunaPleiadi.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna – Giove''' : nel corso della notte tra il 21 e il 22 novembre Giove e la Luna si avvicinano fino a raggiungere la congiunzione prima dell’alba. L’incontro ravvicinato avviene nella costellazione dei Gemelli. [[media:Cdm 20131122 0530 CongiunzioneLunaGiove.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna - Marte''': nelle ore che precedono l’alba del 27 novembre è possibile osservare Marte e la Luna, ormai oltra la fase di Ultimo Quarto, a Sud-Est nella costellazione della Vergine, vicino al limite con il Leone.  [[media:Cdm 20131127 0230 CongiunzioneLunaMarte.jpg|(vedi mappa)]]  
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'''Luna – Giove''' : alle 05:30 del 22 novembre [[media:Cdm 20131122 0530 CongiunzioneLunaGiove.jpg|(vedi mappa)]]
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'''Luna - Marte''': alle 02:30 del 27 novembre [[media:Cdm 20131127 0230 CongiunzioneLunaMarte.jpg|(vedi mappa)]]  
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[[Nomi delle stelle|'''Elenco delle stelle che hanno un nome''']]  
[[Nomi delle stelle|'''Elenco delle stelle che hanno un nome''']]  
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[[Media:Le_100_stelle_pi%C3%B9_brillanti_del_cielo-Almanacco_UAI.pdf|'''Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI''']]  
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[[Media:Le_100_stelle_piu_brillanti_del_cielo-Almanacco_UAI.pdf|'''Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI''']]  
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| rowspan="1" colspan="2" style="vertical-align: top; background-color: rgb(51, 102, 255);" |
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==<span style="color: rgb(255, 255, 255); font-size: 21px;">''' "ISON quest" '''</span>== 
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|[[Image:Ison_quest.jpg|80x80px]]
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'''Progetto ISON quest: raccolta e catalogazione delle immagini della cometa'''<br>
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Il [http://www.astrocaat.it/ '''CAAT (Coordinamento delle Associazioni Astrofile della Toscana)'''] si propone, con il patrocinio UAI (Unione Astrofili Italiani) di organizzare un progetto di raccolta e catalogazione immagini riguardanti la cometa C/2012 S1 ISON. <br>
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*'''https://divulgazione.uai.it/index.php/Cometa_ISON '''
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Cliccare sul link per tutte le notizie e le istruzioni per inviare le immmagini, collaborare alla creazione di una galleria fotografica della cometa e raccogliere informazioni scientifiche (dati fotometrici, spettroscopia, ecc.). 
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* '''La cometa ISON al perielio dalle sonde NASA'''
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Un modo diverso per osservare la cometa ISON. Quando sarà troppo vicina al Sole per essere osservabile dai nostri cieli, la cometa entrerà nel campo inquadrato dalle sonde spaziale dedicate all'osservazione del Sole.<br>
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La cometa (se non sarà disgregata dall'azione solare) dovrebbe quindi essere osservabile attraverso le immagini trasmesse dalle sonde SOHO, SDO, STEREO.<br>
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Ecco alcuni links utili per seguire la cometa nelle ore prossime al perielio del 28 novembre 2013 :<br>
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'''http://cometison.gsfc.nasa.gov/'''
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'''http://sohowww.nascom.nasa.gov/data/realtime/c2/512/'''
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'''http://sohowww.nascom.nasa.gov/data/realtime/c3/512/'''
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'''http://sdo.gsfc.nasa.gov/'''
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'''http://stereo.gsfc.nasa.gov/beacon/'''
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'''http://stereo-ssc.nascom.nasa.gov/comet_ison/'''
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Partendo dal  Leone, come un  rapace che dall’alto ha avvistato una preda, si butterà in picchiata verso il Sole, appunto la preda, raggiungendolo il giorno 28 nello Scorpione. Ma la nostra stella è un pasto un po’ indigesto e la ISON ha forse osato troppo. Riuscirà, una volta accortasi che la lotta è impari, a virare riprendendo il volo? In effetti un passaggio a meno di due milioni di chilometri dalla superficie solare è molto rischioso. Alcune comete hanno però dimostrato che si può uscirne indenni, come è stato recentemente per la C/2011 W3 Lovejoy, che nel dicembre del 2011
Partendo dal  Leone, come un  rapace che dall’alto ha avvistato una preda, si butterà in picchiata verso il Sole, appunto la preda, raggiungendolo il giorno 28 nello Scorpione. Ma la nostra stella è un pasto un po’ indigesto e la ISON ha forse osato troppo. Riuscirà, una volta accortasi che la lotta è impari, a virare riprendendo il volo? In effetti un passaggio a meno di due milioni di chilometri dalla superficie solare è molto rischioso. Alcune comete hanno però dimostrato che si può uscirne indenni, come è stato recentemente per la C/2011 W3 Lovejoy, che nel dicembre del 2011
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sopravvisse dopo essere passata ad appena 140.000 km. dalla fotosfera solare, regalando in seguito un indimenticabile show che gli appassionati dell’emisfero australe ancora ricordano. Auguriamoci che stavolta tocchi a noi. Nei primi giorni di novembre la ISON sarà forse già alla portata di un piccolo binocolo e risulteràà osservabile in piena notte. La sua crescita luminosa dovrebbe essere rapidissima, ma la levata risulterà sempre più ritardata, tanto che attorno al 20 bisognerà attenderla fino quasi al termine della notte astronomica. In quei giorni potrebbe già mostrarsi a occhio nudo. Nell’ultima decade del mese la ISON si avvicinerà a un'altra bella cometa del periodo, la 2/P Encke, infine superandola. I due “astri chiomati” saranno forse entrambi visibili a occhio nudo! La distanza minima (1,5° circa) sarà toccata il 25, quando però sorgeranno tra le ormai intense luci dell’alba. In quelle condizioni la Encke sarà dura da scorgere, mentre potrebbe non essere impossibile percepire la ISON. Qualche giorno prima comunque, pur un più distanti tra loro, sarà fantastico osservarle e fotografare in condizioni migliori. Ma non è finita qui. Le due comete non saranno sole in quella porzione di cielo. Ad impreziosire ulteriormente il meraviglioso quadretto ci si metteranno pure Mercurio e Saturno che il 26 novembre quasi si fonderanno  in un unico puntino luminoso. La ISON incontrerà anche diverse galassie sulla sua strada, la più brillante delle quali (NGC 4697, mag. 9,5) disterà solo 1,5° il giorno 14. Dopo il 20 novembre la cometa si immergerà tra le luci del crepuscolo mattutino risultando sempre più difficilmente osservabile, anche se la sua visibilità sarà legata naturalmente alla luminosità. Nei giorni del massimo  avvicinamento al Sole, pur raggiungendo il picco luminoso, sarà praticamente inosservabile perché prospetticamente quasi a contatto con la nostra stella. L’auspicio è di poter osservare una notevolissima coda di polveri anticipare la sua levata. Se si trasformasse però in qualcosa di incredibilmente brillante, potendo contare sulla massima trasparenza del cielo e su un orizzonte quasi illimitato, l’ultimo giorno di novembre, appena prima del sorgere del Sole e appena dopo il suo tramonto, ci potrebbero essere le condizioni per avvistare il nucleo avvalendosi di uno strumento.  
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sopravvisse dopo essere passata ad appena 140.000 km. dalla fotosfera solare, regalando in seguito un indimenticabile show che gli appassionati dell’emisfero australe ancora ricordano. Auguriamoci che stavolta tocchi a noi. Nei primi giorni di novembre la ISON sarà forse già alla portata di un piccolo binocolo e risulterà osservabile in piena notte. La sua crescita luminosa dovrebbe essere rapidissima, ma la levata risulterà sempre più ritardata, tanto che attorno al 20 bisognerà attenderla fino quasi al termine della notte astronomica. In quei giorni potrebbe già mostrarsi a occhio nudo. Nell’ultima decade del mese la ISON si avvicinerà a un'altra bella cometa del periodo, la 2/P Encke, infine superandola. I due “astri chiomati” saranno forse entrambi visibili a occhio nudo! La distanza minima (1,5° circa) sarà toccata il 25, quando però sorgeranno tra le ormai intense luci dell’alba. In quelle condizioni la Encke sarà dura da scorgere, mentre potrebbe non essere impossibile percepire la ISON. Qualche giorno prima comunque, pur un più distanti tra loro, sarà fantastico osservarle e fotografare in condizioni migliori. Ma non è finita qui. Le due comete non saranno sole in quella porzione di cielo. Ad impreziosire ulteriormente il meraviglioso quadretto ci si metteranno pure Mercurio e Saturno che il 26 novembre quasi si fonderanno  in un unico puntino luminoso. La ISON incontrerà anche diverse galassie sulla sua strada, la più brillante delle quali (NGC 4697, mag. 9,5) disterà solo 1,5° il giorno 14. Dopo il 20 novembre la cometa si immergerà tra le luci del crepuscolo mattutino risultando sempre più difficilmente osservabile, anche se la sua visibilità sarà legata naturalmente alla luminosità. Nei giorni del massimo  avvicinamento al Sole, pur raggiungendo il picco luminoso, sarà praticamente inosservabile perché prospetticamente quasi a contatto con la nostra stella. L’auspicio è di poter osservare una notevolissima coda di polveri anticipare la sua levata. Se si trasformasse però in qualcosa di incredibilmente brillante, potendo contare sulla massima trasparenza del cielo e su un orizzonte quasi illimitato, l’ultimo giorno di novembre, appena prima del sorgere del Sole e appena dopo il suo tramonto, ci potrebbero essere le condizioni per avvistare il nucleo avvalendosi di uno strumento.  
Per finire, quale luminosità raggiungerà la ISON? Naturalmente non è possibile saperlo. Sicuramente potrebbe raggiungere una magnitudine negativa  per alcuni giorni a cavallo del perielio, sempre se non verrà sbriciolata dal Sole.   
Per finire, quale luminosità raggiungerà la ISON? Naturalmente non è possibile saperlo. Sicuramente potrebbe raggiungere una magnitudine negativa  per alcuni giorni a cavallo del perielio, sempre se non verrà sbriciolata dal Sole.   
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| [[Image:Encke 2.jpg|thumb|Cometa 2/P Encke - seconda parte del mese]]  
| [[Image:Encke 2.jpg|thumb|Cometa 2/P Encke - seconda parte del mese]]  
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| [[Image:Linear.jpg|thumb|Cometa C/2012 X1 Linear]]
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| | [[Image:Lovejoy 1.jpg|thumb|Cometa C/2013 R1 Lovejoy - prima parte del mese]]
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| [[Image:Brewington.jpg|thumb|Cometa 154/P Brewington]]
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| [[Image:Lovejoy 2.jpg|thumb|Cometa C/2013 R1 Lovejoy - seconda parte del mese]]
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| [[Image:Lovejoy 1.jpg|thumb|Cometa C/2013 R1 Lovejoy - prima parte del mese]]
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| [[Image:Linear-nov-2013.jpg|thumb|Cometa C/2012 X1 Linear]]
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| [[Image:Lovejoy 2.jpg|thumb|Cometa C/2013 R1 Lovejoy - seconda parte del mese]]
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| [[Image:Brewington-nov-2013.jpg|thumb|Cometa 154/P Brewington]]
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<span style="color: rgb(255, 255, 255); font-size: 16px;">'''Le comete del 2013'''</span>
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[[Cometa_PanSTARRS|'''La cometa PanSTARRS - Galleria immagini  dal 9 marzo al 19 aprile 2013''']]
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|}<span style="color: #fde088">Diventa anche tu Apprendista Astrofilo con l’aiuto del Cielo del Mese! Diventa anche tu Apprendista Astrofilo con l’aiuto del Cielo del Mese! Diventa anche tu Apprendista Astrofilo con l’aiuto del Cielo del Mese! Diventa anche tu Apprendista Astrofilo con l’aiuto del Cielo del Mese!</span>
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==<span style="color: rgb(255, 255, 255); font-size: 21px;">ASTEROIDI</span>==
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==<span style="color: rgb(255, 255, 255); font-size: 21px;">ASTEROIDI</span>==  
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|}<center>a cura di Carlo Muccini</center>
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'''ASTEROIDI PER NOVEMBRE 2013'''
'''ASTEROIDI PER NOVEMBRE 2013'''
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(*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale
(*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale
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<span style="color: rgb(255, 255, 255); font-size: 16px;">'''Asteroidi in transito nel 2013'''</span>
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[[Asteroide_2012DA14|'''Il passaggio ravvicinato dell'asteroide 2012DA14 del 15 febbraio 2013 ''']]
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[[Asteroide_1998_QE2|'''Il passaggio dell'Asteroide 1998 QE2 del 31 maggio 2013''']]
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Versione corrente delle 08:08, 9 mar 2015

Diventa anche tu Apprendista Astrofilo con l’aiuto del Cielo del Mese!


Il Cielo del Mese UAI è uno strumento utile e sempre aggiornato a disposizione di tutti gli appassionati. Per imparare a muovere i primi passi dell’osservazione astronomica ad occhio nudo o con l'aiuto del binocolo e del telescopio, il Cielo del Mese non è che il trampolino di lancio verso un servizio nato per aiutare chi vuole diventare astrofilo: L' Apprendista Astrofilo, per gli amici image:AA minilogoA2 35.gif o semplicemente AA. AA mette a disposizione un testo introduttivo, programmi di osservazione, una pagina di risorse in continuo sviluppo con testi, mappe, carte della Luna e del cielo e, soprattutto, la possibilità di fare domande e di confrontarsi con altri astrofili. Diventa amico del Cielo del Mese e dell' Apprendista Astrofilo: osserva il cielo e condividi con altri questa emozionante esperienza!

Indice

INDICE



PER PRIMA COSA IL CIELO SERENO

Uno sguardo alle attuali condizioni meteo del Servizio Meteorologico dell'Aeronautica Militare

Una previsione più mirata per gli osservatori del cielo: Le previsioni del seeing di Meteoblu


SOLE



Il giorno 23 passa dalla costellazione della Bilancia a quella dello Scorpione; vi rimane però solo 6 giorni. Il 29 infatti fa il suo ingresso nell'Ofiuco, la "13a costellazione zodiacale".

  • 1 novembre: il sole sorge alle 6.45; tramonta alle 17.06
  • 15 novembre: il sole sorge alle 7.02; tramonta alle 16.51
  • 30 novembre: il sole sorge alle 7.19; tramonta alle 16.42

Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 58 minuti per una località alla latitudine media italiana.



(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).

  • 3 novembre: ECLISSE TOTALE DI SOLE IN AFRICA E OCEANO ATLANTICO


Si tratta di una eclisse ibrida: inizia come anulare nell’oceano Atlantico occidentale e diventa totale nell’Atlantico centrale. La fascia della totalità attraversa diversi stati dell’Africa Centrale.
Da evidenziare che l’Italia meridionale si trova all’estremità settentrionale dell’osservabilità dell’eclisse parziale. Per dare alcuni riferimenti, a Roma il fenomeno non è visibile, a Napoli il disco lunare sfiora appena il Sole, oscurandone una frazione minuscola per pochi minuti, mentre in Sardegna e in Sicilia si potrà vedere circa il 5% del disco solare oscurato dalla Luna.
Il massimo del fenomeno è intorno alle ore 14,20 in Italia meridionale (circa 10 minuti prima in Sardegna).
A Palermo il primo contatto è alle ore 13,50, il massimo è alle ore 14.18, l’eclisse parziale termina alle ore 14,45 (ora locale).


Link: i dati dell'eclisse dal NASA Eclipse Web Site

(Eclipse Predictions by Fred Espenak, NASA/GSFC)

Simulazione dell'eclisse parziale di Sole visibile da Palermo
03 novembre ore 14:20



Situazione delle macchie solari nel visibile dal sito dell'Osservatorio Solare Soho


LUNA


Le Fasi:

Fasi Lunari novembre 2013

Data Fase Orario

03/11/2013

Luna Nuova

13h 50m

10/11/2013

Primo Quarto

06h 57m

17/11/2013

Luna Piena

16h 16m

25/11/2013

Ultimo Quarto

20h 28m



  • Gli orari e le date sono riferiti al tempo segnato dai nostri orologi per uso civile: T.M.E.C. (Tempo Medio Europa Centrale).


Diagramma di librazione per il mese di Novembre 2013

Una breve spiegazione del fenomeno delle librazioni e perchè sono interessanti per chi osserva la Luna

Controlla la fase attuale della Luna

Passi sulla Luna: Maginus


Archivio di Passi sulla Luna: osservazioni, storia e materiali lunari


a cura della Sezione di Ricerca Luna UAI





OSSERVIAMO IL FALCETTO DI LUNA CRESCENTE



La falce lunare vicina alla Luna nuova
Che cos'è il crepuscolo? (da Wikipedia)
L'Eclittica al tramonto: attenzione al calendario!
Falcetto Luna crescente
4 novembre ore 17:25
Falcetto Luna crescente
05 novembre ore 17:30
Fine del crepuscolo civile
Falcetto Luna crescente
06 novembre ore 18:02
Fine del crepuscolo nautico


Nel mese di novembre la Luna, il giorno 4, al tramonto del Sole, ha un'età di 27.2 ore, con una fase dello 1.8%. Il giorno 5 la fase sarà pari al 6.2%.

Da Astronomia UAI un interessante articolo sul "crescente" di Luna o "Hilal" (Astronomia UAI 4-2012 "L'Hilal e la Luna a barchetta" di G. De Donà)

A seconda della stagione, anche un'età relativamente avanzata (in ore)del falcetto di Luna, non lo rende automaticamente un soggetto facile : vedi la pagina sull'eclittica al tramonto.

Mappe del cielo realizzate con Stellarium


LE MAREE

L'attrazione gravitazionale combinata del Sole e della Luna sulle masse d'acqua che si trovano sul nostro pianeta genera un'onda la cui propagazione, vista dai siti che si trovano sulle coste, si traduce in un ciclico alzarsi e abbassarsi del livello del mare. Anticamente ritenuto una sorta di "respiro del mare", come se l'acqua venisse periodicamente inghiottita ed espulsa da grandi cavità sottomarine, questa variazione di livello può essere calcolata con i metodi della meccanica celeste: ci sono tuttavia contributi non facilmente prevedibili, come quelli legati ai venti e alle condizioni meteorologiche.

Dalla tabella che segue è possibile accedere ai grafici che esprimono le variazioni del livello del mare dovuta alla marea astronomica. I grafici sono relativi ai principali porti italiani (17 località).


ITALIA SETTENTRIONALE
Imperia Genova La Spezia Ravenna Venezia Trieste


ITALIA CENTRALE
Livorno Piombino Civitavecchia Ancona


ITALIA MERIDIONALE E ISOLE
Napoli Cagliari Palermo Porto Empedocle Messina Taranto Brindisi



Alla pagina Osserviamo le maree sono disponibili altri approfondimenti su questo affascinante campo di indagine e di studio.


OSSERVABILITÀ DEI PIANETI

Mercurio: il pianeta inizia il mese in congiunzione con il Sole, pertanto per alcuni giorni è inosservabile. Mercurio tuttavia si allontana velocemente dal Sole avviandosi verso il proprio periodo di miglior visibilità nel cielo del mattino. La massima elongazione (con distanza angolare di 19° 29’ dal Sole) viene raggiunta il 18 novembre. Quel giorno Mercurio sorge 1 ora e 43 minuti prima del Sole. A fine mese questo intervallo di tempo si riduce a poco più di un’ora.


Venere: il pianeta più luminoso raggiunge le migliori condizioni di osservabilità serale per l’anno in corso. Il 1° novembre si trova alla massima elongazione dal Sole (alla distanza angolare di 47° 04’). La data non coincide però con il giorno in cui si verifica il massimo ritardo nell’orario del tramonto del pianeta rispetto al Sole, prolungando così il tempo a disposizione per osservarlo ad occidente nelle prime ore della sera. Questo si verifica a fine mese, quando Venere, la sera del 30 novembre, tramonta 2 ore e 51 minuti dopo il Sole. Venere lascia la costellazione dell’Ofiuco e dal 2 novembre lo osserviamo nel Sagittario, dove rimane per tutto il resto del mese.

Marte: prosegue il trend degli ultimi mesi. Gradualmente Marte continua ad anticipare il proprio sorgere, ma il tempo utile per osservarlo cresce lentamente e anche a fine mese lo possiamo riconoscere sull’orizzonte a Est solo intorno alle 2 del mattino. Nelle ultime ore della notte lo si può osservare man mano più alto in cielo in direzione Sud-Est. Marte attraversa la parte finale della costellazione del Leone e il 25 novembre entra nella Vergine.


Giove: con il progressivo anticipo dell’orario in cui sorge Giove, alla fine del mese si giunge ad una sorta di staffetta tra i due pianeti più luminosi. Pochi minuti dopo il tramonto di Venere, Giove sorge ad oriente, sostituendosi al primo nel ruolo di astro più luminoso della volta celeste. E’ quindi possibile osservare Giove per gran parte della notte, inizialmente ad Est, poi culminanate a Sud nelle ultime ore della notte. Il 7 novembre Giove inverte la direzione e inizia a spostarsi di moto retrogrado nella costellazione dei Gemelli, dove rimane per tutto il mese.


Saturno: il 6 novembre si trova in congiunzione con il Sole, pertanto per alcune settimane è del tutto inosservabile. A fine mese ricompare molto basso sull’orizzonte orientale, dove torna ad essere visibile poco prima del sorgere del Sole, vicino a Mercurio, con cui si trova in congiunzione il giorno 26. Saturno si trova ancora nella costellazione della Bilancia.


Urano: dopo l’opposizione del mese scorso, le condizioni di osservabilità del pianeta sono ancora molto favorevoli. Nel corso delle prime ore della notte lo si può individuare mentre culmina alla massima altezza in direzione Sud. In seguito lo si può seguire mentre si abbassa gradualmente verso Sud-Ovest. La luminosità di Urano è al limite della visibilità occhio nudo e per poterlo osservare è necessario l’uso di un telescopio. Il pianeta rimane ancora nella costellazione dai Pesci.


Nettuno: Le ore a disposizione per tentarne l’osservazione si riducono progressivamente. Nella prima parte della notte lo si può ancora individuare a Sud-Ovest, ma avvicinandosi alla mezzanotte si trova ormai troppo basso sull’orizzonte per poterlo inquadrare. E’ infatti indispensabile l’uso del telescopio per poter osservare Nettuno, la cui luminosità è inferiore ai limiti accessibili all’osservazione ad occhio nudo. Nettuno si trova ancora nella costellazione dell’Acquario, dove è destinato a rimanere per un periodo estremamente lungo, fino all’anno 2022.


Plutone

La IAU (International Astronomical Union), ha istituito (giugno 2008) la classe dei Plutoidi. Abbiamo comunque ritenuto opportuno mantenere nella nostra rubrica Plutone, capostipite di questa nuova categoria di membri del sistema solare.

L’osservazione del pianeta è sempre più difficoltosa. Plutone è ormai basso sull’orizzonte occidentale, nella costellazione del Sagittario, la stessa in cui troviamo Venere. Data la luminosità molto bassa del pianeta, è estremamente difficile tentare di individuarlo quando si trova ormai prossimo al suo tramonto. In ogni caso, è sempre indispensabile l’ausilio di un telescopio di adeguata potenza per tentarne l’osservazione. Plutone è destinato a rimanere nella costellazione del Sagittario per ancora quasi 10 anni, fino al 2023.




CONGIUNZIONI



Luna - Venere: le sere del 6 e del 7 novembre, dopo il tramonto, all’orizzonte occidentale brillano Venere e la falce di Luna crescente. La sera del 6 i due astri tramontano prima della congiunzione vera e propria. Il 7 novembre la Luna ha già “sorpassato” Venere nella costellazione del Sagittario. (vedi mappa)

Luna - Pleiadi : il 17 novembre la Luna Piena attraversa la costellazione del Toro. Il luminoso disco lunare si avvicina alle Pleiadi e alla stella principale della costellazione, la rossa Aldebaran. (vedi mappa)

Luna – Giove : nel corso della notte tra il 21 e il 22 novembre Giove e la Luna si avvicinano fino a raggiungere la congiunzione prima dell’alba. L’incontro ravvicinato avviene nella costellazione dei Gemelli. (vedi mappa)

Luna - Marte: nelle ore che precedono l’alba del 27 novembre è possibile osservare Marte e la Luna, ormai oltra la fase di Ultimo Quarto, a Sud-Est nella costellazione della Vergine, vicino al limite con il Leone. (vedi mappa)



OSSERVIAMO LE STELLE DOPPIE AL TELESCOPIO

Questo mese l'Apprendista Astrofilo vi suggerisce di osservare Gamma Arietis.

Dalla scheda di osservazione il link per saperne di più sulle stelle doppie: una presentazione generale dell'argomento, la storia della loro osservazione e un repertorio bibliografico.



OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE

Approfondimenti, consigli per le osservazioni sulla pagina Come osservare la Stazione Spaziale Internazionale che contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale Internazionale (ISS) per i 10 giorni successivi, calcolate per ogni capoluogo di provincia.



OSSERVARE LA STAZIONE SPAZIALE CINESE TIANGONG 1

La pagina Come osservare la Stazione Spaziale Tiangong 1 contiene la tabella con le previsioni dei transiti della Stazione Spaziale cinese Tiangong-1 ("Palazzo Celeste"), calcolate per ogni capoluogo di provincia.


OSSERVARE GLI IRIDIUM FLARES

Vi è mai capitato di osservare nel cielo notturno l'improvvisa apparizione di un punto molto luminoso, seguirlo per alcuni secondi nel suo veloce movimento tra le stelle per poi vederlo repentinamente scomparire? Probabilmente avete osservato un Iridium Flare!

Scoprite di cosa si tratta e consultate le tabelle con le previsioni dei prossimi passaggi degli Iridium alla pagina: Come osservare gli Iridium Flares.



COSTELLAZIONI


La notte si allunga, il Sole anticipa sempre più il suo tramonto, e questo ci regala qualche ora in più di osservazione della volta stellata.
È così che allo spengersi delle ultime luci del crepuscolo avremo ancora l'opportunità di ammirare brevemente, sull'orizzonte occidentale, alcuni degli astri caratteristici del cielo estivo.
Li rammentiamo ancora una volta: possiamo riconoscere il "Triangolo Estivo", ai cui vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e Deneb del Cigno (si consiglia di consultare le rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Subito dopo il tramonto sarà possibile scorgere anche Ercole, in basso sull'orizzonte a Nord Ovest. Lungo la fascia zodiacale nelle prime ore della sera possiamo riconoscere il Capricorno e l'Acquario, privi di stelle particolarmente brillanti.
Proseguendo verso Sud, troviamo i Pesci e la minuscola costellazione dell'Ariete.
Chi osserva da luoghi con l'orizzonte meridionale privo di ostacoli - in pianura o sul mare - può cimentarsi nel riconoscimento delle costellazioni che si estendono al di sotto dell'eclittica: la Balena e più a Ovest, sotto l'Acquario, il Pesce Australe, dove si può facilmente riconoscere una stella brillante, Fomalhaut.
Verso Est vedremo sorgere le costellazioni zodiacali che domineranno il cielo nell'imminente inverno: vedremo così prima il Toro e successivamente i Gemelli.
In tarda serata nel cielo orientale si inizieranno a vedere altre costellazioni, prossime protagoniste dei cieli invernali: il Cancro, a sinistra dei Gemelli, e nella seconda parte della notte, il Leone.
Inconfondibili, a Sud-Est nelle prime ore della notte, le costellazioni di Orione e del Cane Maggiore, con la luminosissima Sirio.
Sopra i Gemelli e il Toro è facilmente identificabile un'altra costellazione che vedremo ben alta in cielo per i prossimi mesi: si tratta dell'Auriga, dalla caratteristica forma a pentagono, in cui uno dei vertici è rappresentato da una delle stelle più luminose della volta celeste, Capella.
In prossimità dello zenit, sulla nostra verticale, godono ancora di visibilità ottimale le costellazioni già descritte nel "cielo di ottobre": il grande quadrilatero di Pegaso, seguito, verso Nord Est, da Andromeda e da Perseo e, più vicine al Polo Nord Celeste, la "W" di Cassiopea e il meno appariscente Cefeo.
Vale la pena soffermarsi anche sulla piccola costellazione del Triangolo, tra Andromeda e l'Ariete: in essa si trova la Galassia a spirale M33, ben nota a tutti gli astrofili: è la terza componente per importanza del "Gruppo Locale", la concentrazione di galassie di cui fanno parte la nostra Via Lattea e la notissima Galassia di Andromeda.
A Settentrione troviamo come sempre l'Orsa Maggiore e l'Orsa Minore, con la Stella Polare immobile ad indicarci il Nord; tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.



Quante sono le costellazioni zodiacali?
12, 13 o ... molte di più ? Scoprilo cliccando qui.

La pagina UAI su Televideo RAI: per ulteriori approfondimenti su stelle e costellazioni visibili in questo periodo, consultate la pagina 575 di Televideo RAI.


La nuova rubrica di informazione astronomica a cura di Paolo Colona è alla pagina 747 di Televideo RAI.




CARTE DEL CIELO

Elenco delle Costellazioni: denominazione in latino e italiano

Elenco delle stelle che hanno un nome

Le 100 stelle più brillanti del cielo - da Almanacco UAI


Mappe del cielo del mese



Orizzonte Nord
15 novembre ore 22:00
Orizzonte Est
15 novembre ore 22:00
Orizzonte Sud
15 novembre ore 22:00
Orizzonte Ovest
15 novembre ore 22:00
Zenit
15 novembre ore 22:00

Congiunzioni



Congiunzione Luna Venere
07 novembre ore 19:00
Congiunzione Luna Pleiadi
17 novembre alle ore 22:00
Congiunzione Luna Giove
22 novembre alle 05:30
Congiunzione Luna Marte
27 novembre ore 02:30


Mappe del cielo realizzate con i programmi Skymap Pro e Stellarium


METEORE

a cura di Enrico Stomeo - Sezione Meteore UAI

METEORE DI NOVEMBRE 2013


In novembre le piogge di meteore più conosciute sono quelle delle Tauridi e delle Leonidi. Le prime sono note per la loro regolarità, che si protrae da metà settembre a dicembre, le seconde perché legate a spettacolari apparizioni con considerevoli tempeste di stelle cadenti.

In questo mese le Tauridi sembrano irradiarsi da un’area radiante a pochi gradi sud ovest delle Pleiadi. Si tratta di una corrente meteorica molto complessa, originata probabilmente da residui della disintegrazione della cometa Encke, mescolati a frammenti asteroidali. L’area radiante appare molto diffusa, ma con una certa evidenza sono riscontrabili due componenti, rispettivamente a nord e a sud dell’eclittica, distanti tra loro circa 12 gradi in declinazione.
Durante la prima quindicina del mese, in genere si assiste a un aumento del numero di queste meteore, dovuto al sommarsi dei momenti di loro maggiore attività, rispettivamente il 2/3 novembre (Tauridi sud) e l’11/12 novembre (Tauridi nord). Quest’anno la componente meridionale sarà particolarmente favorevole all’osservazione, in quanto non disturbata dal chiarore della Luna, quella settentrionale potrà invece essere osservata agevolmente nella seconda parte della notte, dopo il tramonto della Luna.

Le Leonidi sono senza dubbio la corrente più famosa, ma le loro apparizioni non sempre sono all’altezza della loro fama. Ci sono periodi in cui sono equiparabili per attività a uno sciame minore e altri in cui mostrano degli exploit memorabili. Comunque ogni anno verso il 16-17-18 novembre la Terra incontra regioni di spazio che contengono qua e là particelle rilasciate nel susseguirsi dei passaggi al perielio dalla cometa Tempel-Tuttle, ma solamente nei tratti di orbita vicini alla cometa ci sono le nubi più consistenti di corpuscoli, che possono essere poi la causa degli exploit più spettacolari.


Brillante Leonide ripresa alle 02:45 UT del 20 novembre 2012 --- © L.Scarpa (VE)




Dato che la Tempel-Tuttle è transitata al perielio alla fine del 1998 e che la rivedremo dopo 33 anni, quest’anno non possiamo che aspettarci un’apparizione abbastanza blanda. Ciò che vedremo è la componente annuale, formata da meteore di debole luminosità, che in genere si mostra con un aumento della frequenza per più di una giornata.
Purtroppo l’osservazione quest’anno sarà completamente disturbata dalla Luna al plenilunio, pertanto non resterà che tentare di osservare soprattutto nella notte 17/18 novembre dopo la mezzanotte, sperando di vedere sfrecciare qualche sporadica Leonide molto brillante dal radiante vicino alla stella gamma LEO.



In http://meteore.uai.it/nov2013.htm maggiori dettagli sulle meteore di novembre.

In http://meteore.uai.it informazioni su bolidi e meteore osservati e per segnalare avvistamenti.

In http://meteore.uai.it/tecniche_osservative.htm informazioni per collaborare e osservare con la sezione di ricerca UAI.







"ISON quest"


Progetto ISON quest: raccolta e catalogazione delle immagini della cometa

Il CAAT (Coordinamento delle Associazioni Astrofile della Toscana) si propone, con il patrocinio UAI (Unione Astrofili Italiani) di organizzare un progetto di raccolta e catalogazione immagini riguardanti la cometa C/2012 S1 ISON.

Cliccare sul link per tutte le notizie e le istruzioni per inviare le immmagini, collaborare alla creazione di una galleria fotografica della cometa e raccogliere informazioni scientifiche (dati fotometrici, spettroscopia, ecc.).

  • La cometa ISON al perielio dalle sonde NASA

Un modo diverso per osservare la cometa ISON. Quando sarà troppo vicina al Sole per essere osservabile dai nostri cieli, la cometa entrerà nel campo inquadrato dalle sonde spaziale dedicate all'osservazione del Sole.
La cometa (se non sarà disgregata dall'azione solare) dovrebbe quindi essere osservabile attraverso le immagini trasmesse dalle sonde SOHO, SDO, STEREO.
Ecco alcuni links utili per seguire la cometa nelle ore prossime al perielio del 28 novembre 2013 :

http://cometison.gsfc.nasa.gov/

http://sohowww.nascom.nasa.gov/data/realtime/c2/512/

http://sohowww.nascom.nasa.gov/data/realtime/c3/512/

http://sdo.gsfc.nasa.gov/

http://stereo.gsfc.nasa.gov/beacon/

http://stereo-ssc.nascom.nasa.gov/comet_ison/



COMETE

a cura di Claudio Prà

COMETE DI NOVEMBRE 2013


Il punto:

Il momento tanto agognato sta per arrivare. A fine novembre la enigmatica ISON passerà al perielio. Dovrebbero però essere i primi giorni del prossimo mese i migliori per ammirare il suo show (se mai ci sarà). L’attesa cresce e ci riporta alla primavera scorsa quando la PanSTARRS, l’altra regina del 2013, raggiunse l’apice regalandoci uno spettacolino niente male, sottovalutato da tanti appassionati che si aspettavano di più e che rimasero quindi delusi. Chissà di non doverla rimpiangere la PanSTARRS, dato che la ISON da mesi sembra fare di tutto per passare inosservata, alla faccia di chi da tempo l’ha già eletta grande cometa, anticipando scenari fantasmagorici. Il grande e probabilmente sproporzionato entusiasmo iniziale ha lasciato ora il posto al (forse) eccessivo pessimismo. Non resta che tenerla d’occhio mentre sfiora il Sole, auspicando che la nostra stella non la consideri una fastidiosa zanzara da schiacciare ma la trasformi invece con un tocco di bacchetta magica in una splendida principessa del cielo. E speriamo pure che nei giorni decisivi il meteo ci regali una finestra di tempo stabile che mai come quest’anno è mancata.

Oltre alla ISON altri tre oggetti notevoli faranno salire l’adrenalina dei cacciatori di “astri chiomati”, la 2/P Encke, la C/2013 R1 Lovejoy e la C/2012 X1 Linear, comete sicuramente binoculari, forse pure alla portata dell’occhio nudo. Infine la P/154 Brewington che in momenti di vacche magre come quelli passati nei mesi scorsi si sarebbe ritagliata il suo onesto spazio, mentre in questo contesto risulta la cenerentola.

C/2012 S1 ISON

Partendo dal Leone, come un rapace che dall’alto ha avvistato una preda, si butterà in picchiata verso il Sole, appunto la preda, raggiungendolo il giorno 28 nello Scorpione. Ma la nostra stella è un pasto un po’ indigesto e la ISON ha forse osato troppo. Riuscirà, una volta accortasi che la lotta è impari, a virare riprendendo il volo? In effetti un passaggio a meno di due milioni di chilometri dalla superficie solare è molto rischioso. Alcune comete hanno però dimostrato che si può uscirne indenni, come è stato recentemente per la C/2011 W3 Lovejoy, che nel dicembre del 2011 sopravvisse dopo essere passata ad appena 140.000 km. dalla fotosfera solare, regalando in seguito un indimenticabile show che gli appassionati dell’emisfero australe ancora ricordano. Auguriamoci che stavolta tocchi a noi. Nei primi giorni di novembre la ISON sarà forse già alla portata di un piccolo binocolo e risulterà osservabile in piena notte. La sua crescita luminosa dovrebbe essere rapidissima, ma la levata risulterà sempre più ritardata, tanto che attorno al 20 bisognerà attenderla fino quasi al termine della notte astronomica. In quei giorni potrebbe già mostrarsi a occhio nudo. Nell’ultima decade del mese la ISON si avvicinerà a un'altra bella cometa del periodo, la 2/P Encke, infine superandola. I due “astri chiomati” saranno forse entrambi visibili a occhio nudo! La distanza minima (1,5° circa) sarà toccata il 25, quando però sorgeranno tra le ormai intense luci dell’alba. In quelle condizioni la Encke sarà dura da scorgere, mentre potrebbe non essere impossibile percepire la ISON. Qualche giorno prima comunque, pur un più distanti tra loro, sarà fantastico osservarle e fotografare in condizioni migliori. Ma non è finita qui. Le due comete non saranno sole in quella porzione di cielo. Ad impreziosire ulteriormente il meraviglioso quadretto ci si metteranno pure Mercurio e Saturno che il 26 novembre quasi si fonderanno in un unico puntino luminoso. La ISON incontrerà anche diverse galassie sulla sua strada, la più brillante delle quali (NGC 4697, mag. 9,5) disterà solo 1,5° il giorno 14. Dopo il 20 novembre la cometa si immergerà tra le luci del crepuscolo mattutino risultando sempre più difficilmente osservabile, anche se la sua visibilità sarà legata naturalmente alla luminosità. Nei giorni del massimo avvicinamento al Sole, pur raggiungendo il picco luminoso, sarà praticamente inosservabile perché prospetticamente quasi a contatto con la nostra stella. L’auspicio è di poter osservare una notevolissima coda di polveri anticipare la sua levata. Se si trasformasse però in qualcosa di incredibilmente brillante, potendo contare sulla massima trasparenza del cielo e su un orizzonte quasi illimitato, l’ultimo giorno di novembre, appena prima del sorgere del Sole e appena dopo il suo tramonto, ci potrebbero essere le condizioni per avvistare il nucleo avvalendosi di uno strumento. Per finire, quale luminosità raggiungerà la ISON? Naturalmente non è possibile saperlo. Sicuramente potrebbe raggiungere una magnitudine negativa per alcuni giorni a cavallo del perielio, sempre se non verrà sbriciolata dal Sole.

2/P Encke

Già il mese scorso si è mostrata facilmente in strumenti di diametro modestissimo. Passerà al perielio, raggiungendo il massimo splendore, il 21 novembre, proiettandosi in cielo, come già ricordato sopra, vicina alla ISON. Le previsioni sulla sua massima luminosità indicano valori tra la quinta e la settima magnitudine, con la possibilità quindi di scorgerla senza strumenti. Nella sua corsa novembrina attraverserà la Vergine e la Bilancia incontrando diverse deboli galassie e, come la ISON, risulterà agevolmente osservabile fino al 20 novembre. Successivamente si avvicinerà al Sole e sarà sempre più arduo “rubarla” all’alba. Il 18 novembre disterà meno di un grado e mezzo da Mercurio che con la sua grande luminosità (-0,5 mag.) farà da ottimo punto di riferimento. Sarà probabilmente difficile scorgerla il 23, quando si troverà oltre che nei pressi di Mercurio anche di Saturno, distanti rispettivamente meno di 4° e 3,5°. Nelle vicinanze (3,5°) ci sarà anche la ISON. Se riuscissimo nell’impresa approfittiamo dell’occasione per salutarla, perché in seguito non sarà più osservabile.

C/2013 R1 Lovejoy

In ottobre, pur non spiccando, si è mostrata più luminosa del previsto ed è stata avvistata in piccoli telescopi o binocoli generosi. Il suo perielio è fissato qualche giorno prima di Natale ma il picco luminoso è atteso per la fine di questo mese, quando passerà alla minima distanza dalla Terra. La Lovejoy dovrebbe rivelarsi un notevole oggetto che si arrampicherà, secondo alcune previsioni, fino alla sesta magnitudine o forse più. Potrebbe quindi superare la soglia della visibilità ad occhio nudo. In novembre “percorrerà” ben 90°di volta stellata, partendo dal Cancro con destinazione Boote. Nel suo tragitto il giorno 5 sfiorerà M 44, alias il Presepe, sfilando a poco più di un grado e mezzo dall’ammasso aperto. Incontrerà lungo la sua strada anche diverse galassie, tra le quali spiccano M 94 e M 63, con le quali avrà due incontri ravvicinati rispettivamente il 24 e il 25 novembre, passando a meno di due gradi da entrambi gli oggetti. Per trovarla discretamente alta in cielo bisognerà attendere inizialmente la tarda notte. Poco prima dell’alba sarà invece alta in cielo. Con il trascorrere del mese l’umica possibile finestra osservativa si aprirà sul finire della notte astronomica.

C/2012 X1 Linear

La new entry del mese! Poco oltre la metà di ottobre, pur distante oltre due unità astronomiche dal Sole, grazie a un outburst nell’arco di poche ore si è trasformata da cometa assolutamente anonima ad oggetto binoculare, somigliante a una miniatura post esplosione della famosissima 17/P Holmes, che nel 2007 fu autrice del più repentino ed epocale aumento di luminosità che si ricordi. La X1Linear ha raggiunto in quei giorni l’ottava magnitudine. Se il suo non è un fuoco di paglia dovrebbe potrebbe tenerci compagnia per qualche mese e comunque a novembre merita sicuramente di essere seguita con interesse e curiosità. Trascorrerà praticamente tutti e trenta i giorni nel Bovaro, nei pressi della gigante rossa Arturo, con la quale avrà un incontro ravvicinassimo (meno di 1°) il 17 novembre. Sarà osservabile ad una discreta altezza in cielo al termine della notte astronomica.

154/P Brewington

La Brewington, che passerà al perielio il 12 dicembre, a fine mese potrebbe arrivare a brillare di una non disprezzabile nona/decima magnitudine. Ovviamente, vista la presenza in cielo di tante comete luminose ben più interessanti, saranno probabilmente pochi gli osservatori che “perderanno tempo” con questo modesto oggetto, che potrà giocarsi però un paio di buone carte; essere osservabile già in prima serata altissima in cielo. Nei primi giorni del mese la troveremo nei pressi di Sadalmelik (Alfa Aquarii), in spostamento verso nord con destinazione la costellazione di Pegaso.


Le due cartine della ISON fissano la posizione della cometa alle 6.00 ora solare. Le stelle più deboli sono di settima magnitudine. N.B. Sono stati tolti gli effetti atmosferici, la posizione di Sole e dei pianeti e la posizione della Encke.

Le due cartine della Encke fissano la posizione della cometa alle 6.00 ora solare. Le stelle più deboli sono di ottava magnitudine. N.B. Sono stati tolti gli effetti atmosferici, la posizione di Sole e dei pianeti e la posizione della ISON.

Le due cartine della Lovejoy fissano la posizione della cometa alle 5.00 ora solare. Le stelle più deboli sono di ottava magnitudine.

La cartina della Brewington fissa la posizione della cometa alle 19.00 ora solare. Le stelle più deboli sono di decima magnitudine.



Cometa C/2012 S1 ISON alle 6.00 ora solare - prima parte del mese
Cometa C/2012 S1 ISON alle 6.00 ora solare - seconda parte del mese
Cometa 2/P Encke - prima parte del mese
Cometa 2/P Encke - seconda parte del mese
Cometa C/2013 R1 Lovejoy - prima parte del mese
Cometa C/2013 R1 Lovejoy - seconda parte del mese
Cometa C/2012 X1 Linear
Cometa 154/P Brewington


Le mappe fornite sono indicative e per l'intero mese. Poiché le comete si spostano (anche notevolmente) da una sera all'altra, si consiglia, a chiunque si appresti all'osservazione degli astri chiomati, di munirsi di mappe dettagliate con stelle di riferimento per giorno ed ora di osservazione scaricabili dai comuni programmi di simulazione del cielo o contattare la sezione comete UAI.


Effemeridi aggiornate delle comete presentate sono disponibili sul sito del Minor Planet Center:

http://www.cfa.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/index.html

Ulteriori informazioni disponibili sul sito della Sezione Comete UAI: http://comete.uai.it mail comete@uai.it


Le comete del 2013


La cometa PanSTARRS - Galleria immagini dal 9 marzo al 19 aprile 2013

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ASTEROIDI

a cura di Carlo Muccini


ASTEROIDI PER NOVEMBRE 2013


Asteroidi in opposizione nel mese di Novembre 2013
13 Novembre , 23:01 [354] Eleonora mag. 10.5
15 Novembre , 09:21 [216] Kleopatra mag. 9.5



Asteroidi per il mese di Novembre 2013
(10) Hygiea Ari mag. 10.6
(20) Massalia Ari mag. 9.2
(42) Isis Cet mag. 10.6
(44) Nysa Psc mag. 10.6
(324) Bamberga Peg mag. 9.7



Igea (10 Hygiea) è un grande asteroide della fascia principale, il quarto in ordine di grandezza, ha un periodo orbitale di 5,56 anni con un diametro pari a circa 400 km ed una massa stimata pari al 4% di quella totale della fascia di asteroidi.
La superficie scura rende l'asteroide meno visibile di quanto le dimensioni implicherebbero.
E' stato scoperto il 12 aprile 1849 da Annibale de Gasparis, astronomo e matematico italiano.

Hygiea si avvicinerà verso la fine del mese alla galassia a spirale M74 di mag. 9.1, nella costellazione dei Pesci.



Altri asteroidi interessanti da osservare questo mese :


EFFEMERIDI PER IL GIORNO 15 Novembre 2013 ore 22:00 (tutti gli orari sono per l'ora solare)

Visibilità degli asteroidi calcolata per il 15 del mese di Novembre 2013
asteroide A.R. Dec. Mag Distanza Inizio Migliore Fine Costellazione
(1) Ceres 12h33m14.8s +05°56'10" 8.8 3.1 AU 02:36 09:01 15:29 Vir
(4) Vesta 12h08m58.0s +04°29'20" 8.1 2.8 AU 02:17 08:37 14:59 Vir
(2) Pallas 09h33m26.3s -18°02'10" 8.6 2.0 AU 01:05 06:02 10:58 Hya
(18) Melpomene 08h57m56.0s +08°20'22" 10.5 1.8 AU 22:53 05:26 12:00 Cnc
(19) Fortuna 07h45m33.1s +19°14'29" 10.9 1.5 AU 20:58 04:14 11:31 Gem
(532) Herculina 06h38m43.2s +13°59'38" 10.2 2.0 AU 20:13 03:08 10:02 Gem
(511) Davida 04h51m25.5s +05°08'31" 10.0 1.7 AU 18:59 01:21 07:42 Ori
(216) Kleopatra 03h36m34.2s +11°14'44" 9.5 1.1 AU 17:22 00:06 06:50 Tau
(354) Eleonora 03h23m43.4s -10°10'39" 10.5 1.9 AU 18:27 23:53 05:19 Eri
(20) Massalia 02h11m22.8s +12°50'43" 9.2 1.2 AU 15:51 22:41 05:31 Ari
(10) Hygiea 02h03m16.6s +17°33'26" 10.6 2.5 AU 15:24 22:33 05:42 Ari
(42) Isis 01h36m11.6s -01°44'18" 10.6 1.3 AU 16:09 22:06 04:03 Cet
(44) Nysa 00h16m46.9s -03°40'40" 10.6 1.6 AU 14:57 20:47 02:37 Psc
(89) Julia 23h11m03.3s +19°23'47" 10.1 1.4 AU 12:24 19:41 02:58 Peg
(324) Bamberga 23h04m31.3s +09°41'33" 9.7 1.1 AU 12:56 19:35 02:13 Peg
(7) Iris 21h41m41.5s -06°57'34" 9.4 1.7 AU 12:34 18:12 23:51 Aqr
(3) Juno 20h55m50.2s -14°00'20" 10.0 2.4 AU 12:14 17:26 22:38 Aqr



(20) Massalia; (10) Hhygeia, Novembre 2013
riepilogo Novembre 2013



Ulteriori notizie utili, dati e curiosità su (10) Hygiea, (20) Massalia, (42) Isis, (44) Nysa.


CALENDARIO DELLE PROSSIME OPPOSIZIONI DI RILIEVO 2013/2014 - Asteroidi luminosi con mag.<11 (*)
1 Dicembre , 11:40 [511] Davida mag. 9.8
3 Dicembre , 04:26 [505] Cava mag. 10.6
4 Dicembre , 13:37 [64] Angelina mag. 10.6
24 Dicembre , 05:49 [532] Herculina mag. 9.4
2 Gennaio , 01:37 [51] Nemausa mag. 10.4
8 Gennaio , 20:54 [19] Fortuna mag. 9.7
12 Gennaio , 02:38 [11] Parthenope mag. 9.9
28 Gennaio , 17:09 [18] Melpomene mag. 9.3
30 Gennaio , 20:56 [32] Pomona mag. 10.8
6 Febbraio , 02:00 [704] Interamnia mag. 10.8
7 Febbraio , 13:36 [129] Antigone mag. 11.0
16 Febbraio , 15:32 [2] Pallas mag. 7.0
16 Febbraio , 15:32 [2] Pallas mag. 7.0
21 Febbraio , 22:07 [114] Kassandra mag. 10.8
25 Febbraio , 00:30 [385] Ilmatar mag. 10.7
3 Marzo, 17:01 [349] Dembowska mag. 10.3
13 Marzo, 15:48 [313] Chaldaea mag. 10.6
14 Marzo, 14:00 [24] Themis mag. 10.6
11 Aprile , 17:01 [60] Echo mag. 10.9
15 Aprile , 13:38 [43] Ariadne mag. 9.9
15 Aprile , 20:12 [4] Vesta mag. 5.8
17 Aprile , 20:55 [1] Ceres mag. 7.0

(*) Orari in tempo locale, considerata anche l'eventuale ora legale

Asteroidi in transito nel 2013


Il passaggio ravvicinato dell'asteroide 2012DA14 del 15 febbraio 2013

Il passaggio dell'Asteroide 1998 QE2 del 31 maggio 2013

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