Come osservare gli Iridium Flares
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
Indice |
Cosa sono
Se ci si sofferma a guardare il cielo stellato ad occhio nudo capita spesso di veder transitare punti luminosi, in tutto simili a stelle, che attraversano il cielo con un moto rapido ma regolare.
Scartata la possibilità che siano aerei, che nella maggior parte dei casi hanno luci intermittenti, probabilmente abbiamo assistito al transito di un satellite artificiale.
Di questi oggetti ce ne sono veramente tanti in orbita e di solito quelli più visibili, che attirano di più l'attenzione, sono quelli di maggiori dimensioni e che orbitano più vicini alla superficie della Terra.
Ma fra tutti i satelliti una categoria molto particolare è quella dei satelliti Iridium.
Iridium è un sistema di satelliti per telecomunicazioni il cui nome deriva dall'elemento iridio che nella tavola periodica degli elementi è il 77. Il progetto iniziale prevedeva la messa in orbita di 77 satelliti su orbite circolari a 500 km di altezza, fra loro sincronizzati in modo da creare una rete di satelliti che, in ogni punto, poteva mettere in contatto telefonico due punti qualsiasi sulla superficie terrestre. In realtà solo 66 satelliti sono stati resi operativi, il consorzio che gestiva questa rete satellitare ha attraversato momenti difficili in quanto il sistema ha dei costi elevati che non tutti i potenziali utenti possono sostenere.
- AGGIORNAMENTO :
Gli Iridium flares probabilmente scompariranno nel 2019, a causa della progressiva dismissione della costellazione dei satelliti.
- E' nato il progetto CATCH THE IRIDIUM. Lo scopo? Fotografare almeno un “Iridium Flare” per ognuno dei satelliti di prima generazione ancora in esercizio .
- http://www.skyatnightmagazine.com/news/iridium-flares-cease-end-2018
Come mai si vedono?
Per poter vedere un satellite artificiale, che non brilla di luce propria, occorre anzitutto che sia illuminato dal Sole e che il nostro luogo di osservazione sia nell'oscurità.
I satelliti Iridium hanno tre antenne disposte a 120 gradi, dette Main Mission Antenna (MMA), che hanno dimensioni di 188 x 86 x 4 cm (più o meno le dimensioni di un tavolo) e sono altamente riflettenti (sono ricoperte da una pellicola di teflon argentato).
Il Sole, quando si riflette in uno di questi specchi, manda un raggio di luce che può arrivare a terra. Questa macchia di luce prodotta sul terreno si muove a causa del moto stesso del satellite e così, se siamo al buio e sulla strada di questo raggio, veniamo prima "illuminati" e poi ritorniamo al buio.
L'effetto visivo è che un puntino di luce cha fatichiamo a vedere ad occhio nudo, nel giro di pochi secondi aumenta la sua luminosità fino a raggiungere magnitudini negative, dopodiché altrettanto rapidamente si affievolisce e torna alla luminosità normale: questo è appunto un Iridium Flare.
In condizioni favorevoli e se siamo proprio al centro della linea di transito dell'immagine riflessa del sole, la magnitudine del satellite può arrivare a -8.
Poichè la direzione delle antenne deve essere mantenuta in modo rigoroso per consentire il funzionamento del sistema di comunicazione, così come è possibile calcolare l'orbita del satellite, è altrettanto possibile calcolare la traiettoria a terra dell'immagine del Sole riflessa a terra.
Attraverso il sito Heavens Above, ci siamo fatti gentilmente offrire la possibilità di mettere on-line le previsioni per 7 giorni degli Iridium Flares.
Basta fare click sul capoluogo di provincia a noi più vicino e troveremo sul monitor del nostro PC le previsioni per i 7 giorni successivi e calcolate per la località che abbiamo scelto (le province con più di un capoluogo, ove possibile, come Forlì-Cesena, Pesaro-Urbino, ecc., compaiono con i nomi dei capoluoghi separati).
Per i normali satelliti artificiali non avere le coordinate esatte del luogo di osservazione (fino a qualche decina di km di differenza) non cambia sostanzialmente le condizioni di osservazione, nel senso che il transito di un satellite luminoso come la ISS viene colto ugualmente.
Con gli Iridium Flares non è tanto il problema di vedere o non vedere il passaggio, quanto di trovarsi più o meno al centro rispetto alla fascia di massima luminosità. In questo senso 10 o 20 km possono affievolire il flare in maniera significativa (o all'opposto esaltarlo).
La distanza minima fra il vostro punto di osservazione e il centro traiettoria del flare a terra, espressa in km e indicata come direzione (N, E, S, W), e la vostra posizione rispetto alle coordinate di calcolo, consente di stimare se il flare sarà più intenso o più debole di quanto calcolato.
Per una determinazione più esatta, se il vostro osservatorio è significativamente lontano dal centro della città a voi più vicina, è possibile personalizzare la previsione.
Lo potete fare accedendo direttamente al sito Heavens Above oppure chiedete una mano all'Apprendista Astrofilo indicando le vostre coordinate o la vostra località.
Orari e località italiane
Tutto il sito è in inglese, e comunque i termini necessari per capire la tabella sono veramente pochi - vi proponiamo uno schema esplicativo sotto alla tabella delle località.
I dati principali elencati in tabella sono:
- la data prevista seguita dall'
- orario preciso al secondo (si tratta dell'ora locale e tiene conto dell'ora legale, quindi non ci sono correzioni da fare)
- la magnitudine massima prevista
- l'altezza in gradi rispetto all'orizzonte, da 0° a 90°, del picco di luminosità
- la direzione verso la quale osservare, espressa in angolo di azimuth che parte da N e cresce verso E : (0° = Nord, 90° = Est, 180° = Sud, 270° = Ovest)
- la distanza minima fra il nostro punto di osservazione e il centro traiettoria del flare a terra, espressa in km; minore la distanza, tanto più siamo "centrati" rispetto al passaggio
- la magnitudine calcolata lungo la traiettoria a terra
- il nome esatto del satellite Iridium
Occorre un minimo di cura per trovarsi sul posto all'ora giusta: un orologio sincronizzato sul normale segnale orario radiotelevisivo è più che sufficiente.
Conviene comunque iniziare qualche l'osservazione qualche minuto prima per orientarsi e adattarsi un minimo all'oscurità.
Le tabelle presentano diversi link, attraverso i quali si possono ottenere una serie di informazioni supplementari.
Interessanti, affascinanti, suggestivi, i satelliti Iridium, pur così luminosi, hanno un lato oscuro: costituiscono una delle forme più sofisticate (e costose) di inquinamento luminoso e nel campo delle onde radio.
Ringraziamenti
Per qualunque tipo di domande e richieste di informazioni l'Apprendista Astrofilo è sempre disponibile.
Gli indirizzi e-mail li trovate nella pagina dei contatti del sito dell'Apprendista Astrofilo.
Buone osservazioni!
Ringraziamo per la gentile collaborazione Chris Peat, responsabile del sito Heavens Above che ci ha consentito di linkarci alle previsioni degli Iridium Flare e per i sette giorni successivi.
L'Iridium Flare che compare vicino all'Apprendista Astrofilo è stato fotografato da Chris Dorreman, che ringraziamo, la cui immagine è stata Foto del Giorno del sito della NASA "Astronomy Picture of the Day".