Stella doppia del mese di dicembre 2017

Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.

Una doppia al mese - Dicembre 2017 - Iota (6) Trianguli


AR (2000) Dec (2000) magnitudine separazione AP
02 hh 12.4 mm +30° 18' 5.26/6.67 3.7" 68°


La Iota Trianguli, o 6 Trianguli secondo la numerazione di Flamsteed, è catalogata come STF227 (catalogo di F.G.W. Struve): dal 1821 al 2007 l'Angolo di Posizione è passato da 78° a 68°, la separazione da 3.9" a 3.7".



Mappa per l'individuazione della stella Iota (6) Trianguli





Rappresentazione delle costellazioni obsolete della Mosca e del Triamgolo Minore


La Iota Trianguli costituisce uno dei vertici del Triangulum Minor (Triangolo Minore), una costellazione obsoleta, delle meno originali, inventata da Johannes Hevelius nel 1687.

Fu formata con tre stelle prese dal triangolo che c’era già, il Triangulum; sorprende l’ampia accettazione che ricevette fra gli astronomi, ma fu alla fine condannata all’oblio quando si arrivò a una razionalizzazione delle costellazioni.



A sinistra, rappresentazione della Iota Trianguli ottenuta con il software Aberrator, a destra il disegno ottenuto a 205x con un rifrattore da 102 mm dall'astrofilo Kenichi Kushida


Il Burnham's Celestial Handbook ci dice che la Iota Trianguli

<<... è un'attraente stella doppia con un notevole contrasto di colore, osservata per la prima volta probabilmente da Heschel nel 1781 e misurata ripetutamente dall'epoca di Struve nel 1836. Le componenti formano una binaria in lento moto retrogrado, con un graduale decremento in AP di circa 7° per secolo. La separazione è rimasta per molti anni di 3.8" e le due stelle differiscono in magnitudine di 1.4 . L'Ammiraglio Smyth definiva il contrasto di colore "squisito"; sono usualmente riportate conme giallo intenso e blu pallido, sebbene E.J. Hartung abbia scritto della Iota Tri come di una "brillante coppia gialo oro". C.E. Barns, in apparenza, ha invertito i colori, attribuendo alla coppia le tinte "zaffiro e oro". >>



Ringraziamo:

l'editore Legenda che ci ha consentito di utilizzare le mappe dell'Atlante del Cielo per la rubrica delle stelle doppie.

l'astrofilo Cor Berrevoets, autore del programma Aberrator con cui si possono realizzare, fra le molte cose possibili, schematizzazioni delle immagini offerte dalle stelle doppie al telescopio.

l'astrofilo Kenichi Kushida per l'uso dei suoi disegni ed immagini telescopiche di stelle doppie e l'astrofilo Kazumi Funakoshi per il supporto tecnico.

l'astrofilo Toshimi Taki per il bellissimo "Atlante delle stelle doppie" e per il suo programma di calcolo per la rappresentazione delle orbite apparenti delle stelle doppie.


Per saperne qualcosa in più sulle Stelle Doppie ...

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