Passi sulla Luna: Sacrobosco
Da Commissione Divulgazione - Unione Astrofili Italiani.
(Creata pagina con '{| width="100%" cellpadding="15" cellspacing="5" |- | bgcolor="silver" | a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini <br> {|align="center"; border="1" style="font-size: 13px;…') |
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- | ! colspan="6" | | + | ! colspan="6" | Sacrobosco* |
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- | ! colspan="6" bgcolor="rgb(210, 210, 210)" | [[Image:PSL | + | ! colspan="6" bgcolor="rgb(210, 210, 210)" | [[Image:PSL Sacrobosco icona.jpg|center|200px]] |
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- | ! colspan="2" | Diametro | + | ! colspan="2" | Diametro 98 km. |
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| <div>[[Image:PSL Aristarchus+Herodotus LAC39map preview.jpg|center|400px]]</div> | | <div>[[Image:PSL Aristarchus+Herodotus LAC39map preview.jpg|center|400px]]</div> | ||
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- | | La zona | + | | La zona del cratere Sacrobosco è mappata nella mappa numero 96 delle "Lunar Astronautical Charts", scala 1:1.000.000, pubblicate dalla Defense Mapping Agency nel 1973 e disponibili on-line sul sito del [[Image:Logo Lunar and Planetary Institute.jpg|80px]] [http://www.lpi.usra.edu/ '''Lunar and Planetary Institute''']. |
- | [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/ | + | [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac96/72dpi.jpg Download della mappa 96 in jpeg con risoluzione 72dpi] <br> |
- | [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/ | + | [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac96/150dpi.jpg Download della mappa 96 in jpeg con risoluzione 150dpi] <br> |
- | [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/ | + | [http://www.lpi.usra.edu/resources/mapcatalog/LAC/lac96/300dpi.jp2 Download della mappa 96 in jpeg2000 con risoluzione 300dpi] <br> |
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+ | '''SACROBOSCO''' | ||
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'''IL NOME''' | '''IL NOME''' | ||
- | + | John Holywood (latinizzato in Johannes Sacroboscus) nasce intorno al 1195 in una imprecisata località inglese. Formatosi a Oxford, nel 1221 giunge a Parigi nella cui Università diventa Professore di matematica. Il suo lavoro più noto è il Tractatus de sphaera dove tratta della sfericità della terra e dei moti planetari secondo la teoria tolemaica. Grazie alla chiarezza espositiva, questo Trattato ottiene una vasta eco e diventa, per oltre 4 secoli, la base teorica della astronomia occidentale. Il trattato Algorismus tratta dei numeri arabi, delle 4 operazioni, della media aritmetica e dell’estrazione delle radici quadrate e cubiche. In Computus Sacrobosco prende in esame calendari e misure del tempo, suddividendo il giorno in ore. Probabilmente imposta il calcolo temporale utilizzando frazioni sessagesimali (minuti e secondi). Critica il calendario giuliano sostenendo che è avanti di 10 giorni e che è necessario correggere tale errore. Come la nascita, anche la morte, a Parigi, avviene in data non definita (1234, 1236, 1244 e 1256). | |
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'''IL CRATERE''' | '''IL CRATERE''' | ||
- | + | Grande cratere di 98 Km di diametro, situato nell’aspra regione degli altipiani meridionali, a O della Rupes Altai, la lunga scarpata che va da Piccolomini fino a O di Catharina, per oltre 400 Km a contornare il bordo occidentale del Mare Nectaris. E’ facilmente identificabile grazie ai 3 crateri situati quasi ad angolo retto al suo interno. Ha bordi erosi, soprattutto nella parte nordorientale. Non sono evidenti terrazzamenti, ma il profilo interno del bordo è irregolare, a causa di frane e smottamenti dalle pendici. Il fondo è in gran parte piatto e, come detto, presenta 3 evidenti crateri (Sacrobosco A, 17 Km; Sacrobosco B, 14 Km e Sacrobosco C, 13 Km). Quest’ultimo è il meglio conservato, recente, con bordi netti. Nel quadrante NE del fondo si trova una serie di rilievi irregolari, disposti, grosso modo, a cerchio, per cui, in luce radente, sembrano rappresentare un quarto cratere, disposto, con gli altri 3, sugli angoli di un trapezio rettangolo. Non è escluso che anche quest’ultima formazione sia un vecchio cratere fortemente eroso. Non c’è picco centrale. | |
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- | |<div style="text-align: center;">Disegno della zona | + | |<div style="text-align: center;">Disegno della zona del cratere Sacrobosco (Alfonso Zaccaria)</div> |
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- | |<div style="text-align: center;">Foto ad alta risoluzione | + | |<div style="text-align: center;">Foto ad alta risoluzione del cratere Sacrobosco (fonte Lunar Reconnaisance Orbiter)**</div> |
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+ | ''*'' Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa. | ||
- | + | ''**'' Per la ricerca e la selezione delle immagini del Lunar Reconnaisance Orbiter ringraziamo Massimo Morroni dell'[http://www.amastrofili.org|'''Associazione Marchigiana Astrofili di Ancona''']. Massimo Morroni ha pubblicato il libro '''Crateri Lunari''' [[image:AA BibliotecaLuna MorroniCrateriLunari.jpg|30px]] che raccoglie una serie di queste immagini ordinate secondo i crateri lunari più importanti e significativi. | |
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Versione corrente delle 13:42, 26 dic 2017
a cura di Alfonso Zaccaria e Paolo Morini
John Holywood (latinizzato in Johannes Sacroboscus) nasce intorno al 1195 in una imprecisata località inglese. Formatosi a Oxford, nel 1221 giunge a Parigi nella cui Università diventa Professore di matematica. Il suo lavoro più noto è il Tractatus de sphaera dove tratta della sfericità della terra e dei moti planetari secondo la teoria tolemaica. Grazie alla chiarezza espositiva, questo Trattato ottiene una vasta eco e diventa, per oltre 4 secoli, la base teorica della astronomia occidentale. Il trattato Algorismus tratta dei numeri arabi, delle 4 operazioni, della media aritmetica e dell’estrazione delle radici quadrate e cubiche. In Computus Sacrobosco prende in esame calendari e misure del tempo, suddividendo il giorno in ore. Probabilmente imposta il calcolo temporale utilizzando frazioni sessagesimali (minuti e secondi). Critica il calendario giuliano sostenendo che è avanti di 10 giorni e che è necessario correggere tale errore. Come la nascita, anche la morte, a Parigi, avviene in data non definita (1234, 1236, 1244 e 1256).
Grande cratere di 98 Km di diametro, situato nell’aspra regione degli altipiani meridionali, a O della Rupes Altai, la lunga scarpata che va da Piccolomini fino a O di Catharina, per oltre 400 Km a contornare il bordo occidentale del Mare Nectaris. E’ facilmente identificabile grazie ai 3 crateri situati quasi ad angolo retto al suo interno. Ha bordi erosi, soprattutto nella parte nordorientale. Non sono evidenti terrazzamenti, ma il profilo interno del bordo è irregolare, a causa di frane e smottamenti dalle pendici. Il fondo è in gran parte piatto e, come detto, presenta 3 evidenti crateri (Sacrobosco A, 17 Km; Sacrobosco B, 14 Km e Sacrobosco C, 13 Km). Quest’ultimo è il meglio conservato, recente, con bordi netti. Nel quadrante NE del fondo si trova una serie di rilievi irregolari, disposti, grosso modo, a cerchio, per cui, in luce radente, sembrano rappresentare un quarto cratere, disposto, con gli altri 3, sugli angoli di un trapezio rettangolo. Non è escluso che anche quest’ultima formazione sia un vecchio cratere fortemente eroso. Non c’è picco centrale.
* Il punto rosso sulla faccia della Luna indica la formazione interessata. Per indicare, approssimativamente, in quale periodo del ciclo lunare la formazione è facilmente visibile, la Luna è rappresentata in fase crescente con il terminatore che ha da poco superato la formazione - questo corrisponde a condizioni di illuminazione in luce radente (alba) della formazione stessa. ** Per la ricerca e la selezione delle immagini del Lunar Reconnaisance Orbiter ringraziamo Massimo Morroni dell'Associazione Marchigiana Astrofili di Ancona. Massimo Morroni ha pubblicato il libro Crateri Lunari
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