IL CIELO DEL MESE
- GENNAIO 2005
-
Rubrica a cura dello SCIS
UAI - UNIONE ASTROFILI
ITALIANI - www.uai.it
SCIS - Servizio per la Cultura
e l'Informazione Scientifica
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SOLE
Si trova nella costellazione del Sagittario fino al 19,
quando passa nella costellazione del Capricorno.
- 1 gennaio: il sole sorge alle 7.40; tramonta alle 16.51
- 15 gennaio: il sole sorge alle 7.37; tramonta alle 17.06
- 31 gennaio: il sole sorge alle 7.26; tramonta alle 17.26
La durata del giorno aumenta di 49 minuti dall'inizio del mese.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana).
LUNA
Le Fasi:
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Ultimo Quarto il 3
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Luna nuova il 10
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Primo quarto il 17
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Luna piena il 25
OSSERVABILITÀ DEI
PIANETI
Mercurio:
nei primi giorni dell'anno il pianeta è individuabile prima dell'alba a Est-Sud-Est.
L'altezza sull'orizzonte è però sempre modesta, e diminuisce ulteriormente
nelle settimane successive, durante le quali Mercurio si avvicina nuovamente al Sole,
fino a diventare praticamente inosservabile a fine mese.
Venere:
si chiude il periodo di osservabilità mattutina del luminosissimo pianeta.
È ormai visibile nel chiarore dell'alba, dove possiamo vederlo accompagnare
Mercurio nel percorso di avvicinamento al Sole: il giorno 13 i due pianeti si
troveranno alla minima distanza angolare tra loro. Venere attraversa un tratto della
costellazione dell'Ofiuco, per poi fare il suo ingresso nel Sagittario.
Marte: mentre Mercurio e Venere si avvicinano alla nostra stella,
scomparendo nelle luci dell'alba, il pianeta rosso se ne allontana,
prolungando l'intervallo di osservabilità nelle ultime ore della notte.
Possiamo scorgerlo sull'orizzonte a Sud-Est, con una particolarità: a
partire dal 7 gennaio per alcuni giorni si troverà a transitare a meno
di 5° di distanza dalla stella Antares, la luminosa stella supergigante
rossa dello Scorpione.
Un'occasione per ammirare la gara cromatica tra i due astri: Ares è infatti
il nome greco di Marte, e Antares, ovvero anti-Ares, ne è appunto il rivale.
Il pianeta, pur mantenendosi vicino ai confini dello Scorpione,
già dal giorno 5 fa il suo ingresso nell'Ofiuco.
Giove:
con il mese di gennaio Venere lascia il testimone al gigante gassoso,
che a fine mese rimane l'astro più luminoso della volta celeste.
Sorge intorno alla mezzanotte: è possibile quindi seguirlo per quasi
tutta la seconda parte della notte. All'apparire delle luci dell'alba
Giove si trova al suo culmine a Sud.
Giove si trova nella parte centrale della costellazione della Vergine, dove resterà
per gran parte dell'anno.
Saturno: è il mese ottimale per osservarlo.
Il giorno 13 si trova difatti in opposizione al Sole.
Potremo quindi osservarlo per l'intera notte.
Anche in questo mese, essendo gli altri pianeti visibili ad occhio nudo
osservabili solo nelle ore precedenti l'alba, Saturno rimane il principale
protagonista delle osservazioni astronomiche nella prima parte della notte.
Saturno si trova ancora nella costellazione dei Gemelli, nei pressi
del confine con il Cancro.
Urano: l'osservabilità del pianeta è ormai ridotta a
poche ore dopo il tramonto del Sole. A fine mese sarà ormai molto
basso sull'orizzonte occidentale. La luminosità del pianeta è
comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo; è
quindi sempre necessario l'uso del telescopio.
Urano si trova ancora nella parte centrale della costellazione dell'Acquario.
Nettuno: precedendo Urano di circa 1 ora e mezza nell'orario del
proprio tramonto, Nettuno nel corso del mese diventa inosservabile,
immergendosi nelle luci del crepuscolo serale.
Il pianeta si trova nella costellazione del Capricorno.
Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: dopo la congiunzione di dicembre è ancora praticamente
inosservabile: ricompare nel cielo del mattino,
ma per la sua luminosità estremamente bassa le
condizioni non sono certo ideali per cercarlo,
basso sull'orizzonte e vicino al chiarore dell'alba.
CONGIUNZIONI:
Luna - Giove: nella notte tra il 3 e il 4 potremo osservare il luminoso Giove in stretta congiunzione
con la Luna all'Ultimo Quarto, nella costellazione della Vergine
(vedi
mappa).
Luna - Saturno: nelle notti del 23 e del 24 la Luna, quasi piena,
transita tra Saturno e i due Gemelli,
Castore e Polluce. La mappa si riferisce alla notte del 24
(vedi
mappa).
COMETE
La Cometa C/2004 Q2 (Machholz):
il 2005 si apre con il periodo di migliore visibilità della cometa.
Massima luminosità, minima distanza dalla Terra, uno spettacolare passaggio
a breve distanza dalle Pleiadi, nella costellazione del Toro.
Nella mappe: la Machholz e le Pleiadi nella notte del 7 gennaio e il percorso
della cometa per tutto il mese di gennaio, durante il quale la vedremo passare
dalla costellazione dell'Eridano al Toro e, successivamente, al Perseo.
(vedi
mappa del 7 gennaio)
(vedi mappa
con tutto il percorso del mese di gennaio)
Per ulteriori dettagli rimandiamo ai seguenti approfondimenti:
Astronews UAI:
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http://www.uai.it/index.php?tipo=A&id=649
http://www.uai.it/index.php?tipo=A&id=651
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Comunicato Stampa UAI/Scis:
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http://www.uai.it/scis/com/com72.htm
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Sezione Comete UAI:
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http://comete.uai.it/
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Altri links utili:
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http://cfa-www.harvard.edu/iau/Ephemerides/Comets/2004Q2.html
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http://encke.jpl.nasa.gov/charts.html
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http://encke.jpl.nasa.gov/images/04Q2/q2-2.gif
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COSTELLAZIONI
La presenza dei punti di riferimento offerti da due corpi celesti molto
luminosi come Giove e Saturno può essere di aiuto
per identificare alcune costellazioni della fascia zodiacale.
Saturno si trova infatti nella costellazione dei Gemelli, mentre Giove brilla
nella estesa costellazione della Vergine.
A occidente si avviano al tramonto la piccola costellazione dell'Ariete e quella
molto più grande ma non molto appariscente dei Pesci, che potremo individuare più
facilmente prendendo a riferimento il grande quadrilatero di Pegaso. Sopra il suo
vertice più alto sull'orizzonte è ancora ben visibile Andromeda con l'omonima galassia.
Proseguendo oltre Andromeda troviamo altissimo in cielo, praticamente allo Zenit,
il Perseo, e appena più un basso, sopra i Gemelli, l'Auriga, facilmente riconoscibile
per la sua forma a pentagono.
La stella più luminosa dell'Auriga è Capella, termine che in latino significa "capretta".
La mitologia vi riconosce infatti Amaltea, la capra con il cui latte fu nutrito Zeus.
Tornando al di sotto della fascia zodiacale, a Sud-Ovest le estese
costellazioni - ma prive di stelle brillanti - della Balena e dell'Eridano precedono
il Grande Cacciatore, ossia la protagonista incontrastata del cielo invernale: la
costellazione di Orione. Di quest'ultima rammentiamo la nomenclatura delle stelle
più brillanti: ai vertici del quadrilatero che ne disegna le spalle e le ginocchia,
troviamo in alto Betelgeuse e Bellatrix, in basso Rigel e Saiph. Le tre stelle allineate
che ne rappresentano la cintura sono, da sinistra a destra, Alnitak, Alnilam e Mintaka.
Da non perdere un'osservazione con un telescopio, ma è sufficiente anche un binocolo,
per ammirare nella spada, poco sotto la cintura, la grande nebulosa M42.
Il cacciatore Orione è accompagnato in cielo dai suoi due cani, le costellazioni del
Cane Maggiore, dove troviamo Sirio, la stella più brillante del cielo invernale, ed
il Cane Minore, dove brilla un'altra stella facilmente identificabile: Procione.
Chiudiamo il tour della volta celeste rivolgendo lo sguardo verso Nord:
attorno alla Stella Polare nell'Orsa Minore, riconosciamo in senso antiorario
Cassiopea, con l'inconfondibile forma a "W", la più evanescente Cefeo,
il serpeggiante Dragone, l'Orsa Maggiore e la Giraffa.
CARTE DEL CIELO
Mappe del cielo realizzate con il programma Perseus
http://www.elitalia.it/perseus/
Indice cielo del mese
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