IL CIELO DEL MESE
- OTTOBRE 2005
-
Rubrica a cura dello SCIS
UAI - UNIONE ASTROFILI
ITALIANI - www.uai.it
SCIS - Servizio per la Cultura
e l'Informazione Scientifica
http://scis.uai.it scis@uai.it
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SOLE
Il giorno 31 passa dalla costellazione della Vergine a quella della Bilancia.
- 1 ottobre: il sole sorge alle 7.09; tramonta alle 18.54
- 15 ottobre: il sole sorge alle 7.24; tramonta alle 18.31
- 31 ottobre: il sole sorge alle 6.43; tramonta alle 17.07
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per una località alla latitudine media italiana.
per una località alla latitudine media italiana.
Fino al 29 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale). Nella notte tra il 29 e il 30 torna in vigore l'ora solare.
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)
LUNA
Le Fasi:
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Luna nuova il 3
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Primo quarto il 10
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Luna piena il 17
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Ultimo quarto il 25
ECLISSE PARZIALE DI SOLE
Un evento da non perdere! In Italia il disco solare sarà coperto
dalla Luna in una percentuale compresa tra il 70% e l'80% a
seconda della località da cui si osserva.
Gli orari per le principali città italiane relativi i tempi dell'inizio,
della fase massima e della fine del fenomeno, all'altezza del Sole sull'orizzonte
e la percentuale di copertura massima del disco solare sono riportati nella TABELLA.
Come sempre in occasione di fenomeni che comportano l'osservazione del Sole,
ricordiamo le precauzioni da adottare per proteggere la vista
L'eclisse sarà anulare lungo una fascia (*) che dalla Spagna scende verso
la Tunisia, la Libia, fino all'Africa centro-orientale.
[(*) mappa tratta da
http://sunearth.gsfc.nasa.gov/eclipse/eclipse.html].
Sarà possibile seguire l'eclisse in diretta via web grazie alla collaborazione
tra www.corriere.it e
www.uai.it
OSSERVABILITÀ DEI
PIANETI
Mercurio:
benché la distanza angolare dal Sole aumenti progressivamente per tutto il mese,
il pianeta rimane praticamente inosservabile.
Mercurio si sposta infatti quasi
parallelamente all'orizzonte, senza aumentare significativamente la sua altezza.
Di conseguenza, il pianeta rimane praticamente invisibile tra le luci del
crepuscolo serale.
Venere:
anche nel corso del mese di ottobre l'intervallo di osservabilità non varia in modo
evidente e rimane limitato a circa un'ora dopo il tramonto del Sole.
Venere attraversa numerose costellazioni: inizialmente si trova nella Bilancia,
il giorno 7 entra nello Scorpione, poi per alcuni giorni si trova a cavallo
del confine a zig-zag tra Scorpione e Ofiuco (entra nell'Ofiuco il 15, il 17
rientra nello Scorpione, il 21 torna ancora nell'Ofiuco).
A fine mese si troverà al confine con il Sagittario, dove entrerà il 1° novembre.
Marte: con Venere che tramonta in breve tempo il vero protagonista
della volta celeste autunnale è il pianeta rosso.
L'opposizione avrà luogo
il prossimo mese di novembre, ma già il 30 ottobre Marte si troverà alla minima
distanza dalla Terra, pari a 60.422.822 km. Il diametro apparente del pianeta
supererà i 20”: è questo il periodo migliore per l'osservazione telescopica di Marte,
il quale tra l'altro sarà osservabile per quasi tutta la notte.
Sorgendo poco dopo
il tramonto del Sole, il pianeta - dopo il tramonto di Venere - sarà l'astro
più luminoso della volta celeste e si eleverà nelle ore centrali della notte
fino ad oltre 60° di altezza sull'orizzonte meridionale.
Marte si muove di moto retrogrado: torna indietro lungo l'eclittica
passando – il giorno 9 – dal Toro all'Ariete.
Giove:
Il pianeta gigante il giorno 22 si troverà in congiunzione con il Sole.
Rimane quindi inosservabile per tutto il mese.
Saturno: nel corso del mese anticipa gradualmente il suo sorgere, prolungando
sempre più il suo intervallo di osservabilità.
Possiamo quindi cercarlo nella seconda
parte della notte a Sud-Est.
Il pianeta si trova nella costellazione del Cancro.
Urano: continua un periodo favorevole all'osservazione del pianeta, dato che
esso culmina a Sud nelle prime ore della notte, inizialmente poco prima delle 22,
in seguito intorno alle 21.
La luminosità del pianeta è comunque al di sotto della soglia accessibile all'occhio nudo;
è quindi sempre necessario l'uso del telescopio.
Urano si trova ancora nella parte centrale della costellazione dell'Acquario.
Nettuno: le condizioni per l'osservazione sono ancora simili a quelle di Urano.
L'intervallo di osservabilità è però più breve: Nettuno tramonta difatti circa 1 ora
e mezza prima di Urano.
Lo possiamo trovare a Ovest di quest'ultimo, nella parte
centrale della costellazione del Capricorno.
Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: è ormai difficile da individuare, essendo visibile solo all'inizio
della notte, basso sull'orizzonte a Sud-Ovest.
Per osservarlo è indispensabile
l'uso di un telescopio.
Si trova nella costellazione della Coda del Serpente.
CONGIUNZIONI:
Congiunzione Luna - Venere: poco dopo il tramonto del Sole del 7 ottobre
sull'orizzonte occidentale è possibile ammirare un allineamento comprendente Venere,
una sottile falce di Luna e, più a sinistra,
la luminosa stella Antares dello Scorpione (vedi
mappa).
Allineamento Luna - Marte:la notte del 19 il disco lunare verrà a trovarsi tra Marte,
alla sua destra,
nella costellazione dell'Ariete, e, alla sua sinistra, le Pleiadi, costellazione del Toro
(vedi
mappa).
Luna - Saturno: nella notte tra il 25 ed il 26 la Luna all'Ultimo Quarto sarà visibile
a sinistra di Saturno, nella costellazione del Cancro
(vedi
mappa).
COSTELLAZIONI
Solo nelle prime ore della notte ci sarà ancora l'opportunità di osservare
parte delle costellazioni che hanno dominato il cielo estivo.
Una volta spente le ultime luci del crepuscolo serale, avremo appena il
tempo di vedere ad occidente il tramonto del Bootes con la brillante stella
Arturo, subito seguito dall'Ofiuco e da Ercole.
Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora una volta il
"Triangolo Estivo", del quale ricordiamo i componenti: ai vertici troviamo
le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e infine Deneb del Cigno.
(si rimanda alle rubriche dei mesi precedenti per le descrizioni più
dettagliate delle tre costellazioni).
Lungo l'eclittica cominciano ad apparire ad Est le costellazioni dello
Zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell'Autunno e
dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente
i Gemelli.
Ad Ovest, poco dopo il tramonto del Sole, vedremo per l'ultima volta per
quest'anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l'Acquario, privi di
stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento rilevanti.
La costellazione dei Pesci è anch'essa poco appariscente, ma la sua posizione,
a Sud di quella di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta celeste.
Ancora più ad Est è facile identificare la piccola costellazione zodiacale
dell'Ariete. Il grande quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, è situato
ben alto nel cielo in questa stagione, quasi allo zenit - cioè sulla verticale
sopra le nostre teste.
Tra Pegaso e la Stella Polare, quest'ultima come sempre ferma in cielo ad
indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con la sua inconfondibile forma a "W",
e Cefeo, quest'ultima costellazione un po' più difficile da riconoscere
essendo priva di stelle brillanti.
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento di 3
stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda.
Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte nord-orientale,
sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell'Auriga), possiamo
riconoscere il Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Tutte
queste costellazioni sono legate da una notissima leggenda della mitologia classica.
Questa è la storia tramandata: Cefeo era il re d'Etiopia, e Cassiopea era la
regina, sua consorte. Da notare che l'Etiopia del mito non va confusa con
quell'attuale; gli storici collocano la leggenda nel territorio corrispondente
alla moderna Tel Aviv.
Cassiopea era una donna bellissima e terribilmente vanitosa, al punto di vantarsi
di essere perfino più affascinante delle Nereidi, le ninfe del mare.
Queste ultime, offese dalla sfrontatezza della regina, chiesero a Poseidone,
il Dio del mare, di vendicarle.
Poseidone mandò allora un mostro marino, la Balena (raffigurata in una grande
costellazione, un po' difficile da identificare perché priva di stelle brillanti,
situata bassa sull'orizzonte a Sud - Est, sotto i Pesci e l'Ariete) a
devastare le coste del regno di Cefeo.
Lo sventurato re chiese all'Oracolo di Ammone cosa potesse fare per placare
l'ira del Dio del mare: l'Oracolo gli ordinò di sacrificare al mostro sua figlia,
l'incolpevole Andromeda. La povera fanciulla fu incatenata ad uno scoglio, nell'attesa
della sua orrenda fine tra le fauci della Balena.
Ma come in tutte le storie a lieto fine,
ecco che arriva il nostro eroe, il famoso Perseo (reduce da altre imprese: aveva appena
ucciso la terribile Medusa, la Gorgone con la chioma costituita da un intreccio di serpenti).
Perseo arriva in groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso, uccide il mostro
e, liberata Andromeda, la sposa.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare due oggetti
del cielo tra i più ammirati dagli astrofili.
Si tratta di oggetti molto facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina
per la prima volta all'osservazione astronomica.
Iniziamo con il "Doppio Ammasso del Perseo": si trova nella zona di cielo tra
Perseo e Cassiopea ed è già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna,
ma diventa spettacolare già con un semplice binocolo.
Complessivamente i due
ammassi sono costituiti da circa 400 stelle, e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti
che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale.
Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà difficile
notare anche con un binocolo (ma in cieli molto bui si può intravedere anche ad
occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata.
è la famosa Galassia di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita.
Andromeda è la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i "grandi numeri"
che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima volta potrà
osservarla attraverso un telescopio: si trova comunque alla distanza di circa
2 milioni e mezzo di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di km),
ha un diametro di circa 200.000 anni luce secondo le stime più recenti e contiene
oltre 100 miliardi di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa Maggiore, che in questo periodo troviamo
bassa sull'orizzonte settentrionale.
Tra le due Orse possiamo riconoscere il Dragone.
CARTE DEL CIELO
Mappe del cielo realizzate con il programma Perseus
http://www.elitalia.it/perseus/
Indice cielo del mese