IL CIELO DEL MESE
- SETTEMBRE 2005
-
Rubrica a cura dello SCIS
UAI - UNIONE ASTROFILI
ITALIANI - www.uai.it
SCIS - Servizio per la Cultura
e l'Informazione Scientifica
http://scis.uai.it scis@uai.it
|
SOLE
Il giorno 16 passa dalla costellazione del Leone a quella della Vergine.
- 1 settembre: il sole sorge alle 6.37; tramonta alle 19.46
- 15 settembre: il sole sorge alle 6.52; tramonta alle 19.22
- 30 settembre: il sole sorge alle 7.08; tramonta alle 18.56
Nel corso del mese le giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti
per una località alla latitudine media italiana.
22 settembre = Equinozio d'Autunno
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in più rispetto
all'Ora Solare o TMEC (=Tempo Medio dell'Europa Centrale).
(Gli orari indicati sono validi per una località alla latitudine media italiana)
LUNA
Le Fasi:
-
Luna nuova il 3
-
Primo quarto il 11
-
Luna piena il 18
-
Ultimo quarto il 25
OSSERVABILITÀ DEI
PIANETI
Mercurio:
il pianeta si avvicina rapidamente alla nostra stella e diventa presto inosservabile.
Il giorno 18 si troverà in congiunzione con il Sole.
Venere:
l'intervallo di osservabilità varia di poco nel corso del mese e
rimane limitato a poco più di un'ora dopo il tramonto del Sole.
Vale comunque la pena seguire il percorso del pianeta sulla volta celeste,
soprattutto nella prima settimana del mese, che lo vedrà protagonista
di una spettacolare sequenza di congiunzioni e allineamenti (v. paragrafo "Congiunzioni").
Il giorno 18 Venere lascia la costellazione della Vergine per entrare nella Bilancia.
Marte: inizia un periodo molto interessante per l'osservazione del pianeta rosso.
Tra la fine di ottobre e l'inizio di novembre il pianeta verrà a trovarsi alla minima
distanza dalla Terra e, successivamente, in opposizione al Sole.
Marte anticipa quindi
sempre più il suo sorgere: lo potremo individuare già nelle prime
ore della notte, quando lo vedremo levarsi sull'orizzonte orientale.
La sua luminosità e il suo diametro aumenteranno progressivamente,
rendendo sempre più spettacolari le osservazioni al telescopio.
Marte si trova nella parte finale della
costellazione dell'Ariete e, il giorno 23, entra nel Toro.
Giove:
inizialmente l'osservabilità del pianeta è analoga a quella di Venere,
con il quale sarà protagonista della già citata congiunzione.
Mentre Venere percorre rapidamente la propria orbita, spostandosi
nella Bilancia e rimanendo quindi osservabile più a lungo,
Giove si sposta molto lentamente, rimanendo sempre nella costellazione della Vergine – a
destra della stella Spica – che anticipa sempre più il suo tramonto.
A ottobre Giove sarà in congiunzione con il Sole e già a fine
settembre sarà ormai praticamente inosservabile,
immerso nelle luci del crepuscolo.
Saturno: sorge nelle ultime ore della notte.
Possiamo quindi individuarlo ad Est prima dell'alba.
Nel corso del mese anticipa significativamente il suo sorgere,
prolungando sempre più il suo intervallo di osservabilità.
Il pianeta si trova nella costellazione del Cancro.
Urano: è possibile seguire il pianeta per l'intera
durata della notte, verificandosi proprio il giorno 1 l'opposizione al Sole.
Si tratta comunque di un oggetto ai limiti dell'osservabilità a occhio nudo:
è sempre consigliabile l'uso di un telescopio o almeno di un binocolo.
Dopo il tramonto del Sole potremo cercare Urano a Est-Sud-Est,
dove sorge venendosi a trovare ancora nella parte centrale della
costellazione dell'Acquario.
Nettuno: il pianeta è stato in opposizione al Sole il mese scorso.
L'intervallo di osservabilità da quel momento in poi è quindi destinato a ridursi.
Al termine del crepuscolo serale il pianeta è già abbastanza alto in cielo a Sud-Est:
nelle ore successive lo vedremo culminare a Sud per poi scendere verso occidente,
dove tramonta circa 1 ora e mezza prima di Urano.
Nettuno si trova al centro della
costellazione del Capricorno.
Per la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: è osservabile per circa 3 ore nel corso della prima metà della notte
e continua ad anticipare il suo tramonto, riducendo l'intervallo di osservabilità.
Per individuarlo è indispensabile l'uso di un telescopio. Si trova nella costellazione del Serpente.
CONGIUNZIONI:
Congiunzione Giove - Venere: da non perdere lo spettacolo della sera del 1° settembre.
Dopo il tramonto del Sole, al calare delle luci del crepuscolo,
sull'orizzonte occidentale brilleranno i due astri più luminosi della volta celeste,
i pianeti Giove e Venere. La sera del giorno 1 si troveranno alla minima distanza angolare
– circa 1° 13' (vedi
mappa). Il giorno successivo, nelle ore diurne, avrà luogo
la congiunzione vera e propria (i due pianeti avranno la medesima ascensione retta):
dalla serata del 2 potremo osservare Venere che ha ormai "sorpassato" Giove.
La distanza angolare tra di essi aumenterà giorno dopo giorno: nel corso della
prima settimana del mese si svilupperà una serie di allineamenti che vedranno protagonisti,
con Giove e Venere, la stella Spica, la più luminosa della
costellazione della Vergine, e la falce di Luna crescente (v. paragrafo successivo).
Allineamento Luna - Venere - Giove: il nostro satellite è inizialmente assente dalla scena,
essendo Luna Nuova il giorno 3.
Nei giorni successivi la sottilissima falce di Luna farà la sua comparsa molto bassa
sull'orizzonte occidentale.
La sera del 6 sarà osservabile sotto Giove e in basso a destra
rispetto a Venere.
Il giorno 7 la Luna "sorpassa" entrambi i pianeti e sarà più alta sull'orizzonte.
L'ordine dell'allineamento, procedendo da destra in basso verso la sinistra in alto, partirà da
Giove, seguito da Spica, Venere e dalla Luna (vedi mappa).
(vedi
mappa).
Luna - Marte: il giorno 21, a partire dalla tarda serata, sarà possibile osservare
la Luna in congiunzione con il pianeta rosso nella costellazione dell'Ariete,
in prossimità del confine con il Toro
(vedi
mappa).
COSTELLAZIONI
Il cielo di settembre ci consente di osservare ancora buona parte di quelle costellazioni
che hanno caratterizzato la volta celeste nella parte centrale dell'estate.
Ora però gli astri che eravamo abituati a vedere ben alti in cielo intorno
alla mezzanotte, sono invece spostati verso occidente dove si accingono a tramontare.
Nelle prime ore della sera sarà possibile scorgere sull'orizzonte lo Scorpione,
seguito dal Sagittario e, più in alto, dall'Ofiuco e da Ercole.
Più a Nord - Ovest tramonta invece la brillante stella Arturo,
nella costellazione del Bootes: al suo fianco sinistro notiamo
la piccola costellazione della Corona Boreale.
Qualche ora più tardi sarà il turno del Triangolo Estivo ad avviarsi
verso l'orizzonte occidentale.
La descrizione dettagliata del Triangolo Estivo è consultabile nelle
rubriche del Cielo di Luglio e Agosto, ma ne ricordiamo ancora
una volta le componenti principali: sopra il Sagittario troviamo l'Aquila,
con la stella Altair che rappresenta il primo dei tre vertici del Triangolo.
La stella più brillante delle tre è invece Vega, nella Lira.
La figura geometrica è completata da Deneb, la coda del Cigno.
Con l'aiuto della mappa del cielo si potranno facilmente identificare
anche le costellazioni minori, disposte tra l'Aquila e il Cigno;
in particolare, sono riconoscibili la Volpetta, la Freccia e il Delfino.
Tornando alla fascia zodiacale, le costellazioni visibili verso Sud
in questo periodo sono meno spettacolari e di più difficile identificazione
rispetto a quelle osservate nei mesi precedenti.
Capricorno, Acquario e Pesci sono piuttosto estese, ma prive di stelle brillanti.
Più facile da trovare la minuscola costellazione dell'Ariete, che vedremo sorgere a Est.
Per riconoscere queste costellazioni possiamo sfruttare gli allineamenti
delle stelle più brillanti delle costellazioni che troviamo nelle vicinanze:
Acquario e Pesci ad esempio si trovano proprio sotto il grande quadrilatero
di Pegaso, il cavallo alato, che dopo il tramonto domina il cielo di Sud-Est.
Partendo da Pegaso, verso Nord-Est, troviamo la costellazione di Andromeda,
dove anche con un semplice binocolo (ma in cieli molto oscuri la si intravede
già ad occhio nudo) è possibile osservare l'omonima galassia.
Andromeda è seguita da Perseo, con una forma che ricorda una "Y" rovesciata.
Più in alto rispetto ad Andromeda e Perseo, spostandoci a Nord verso
la Stella Polare, troviamo Cassiopea, con la sua caratteristica forma a "W",
e la meno appariscente costellazione di Cefeo.
Tra Perseo e Cassiopea c'è un altro noto oggetto del profondo cielo che merita
di essere osservato: si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo".
I due ammassi contengono complessivamente circa 400 stelle e distano da noi oltre 7.000 anni luce,
separati da circa un migliaio di anni luce l'uno dall'altro.
Il "Doppio Ammasso" è un oggetto molto esteso: la visione migliore la si può avere con un binocolo,
che permette di ammirare entrambe le concentrazioni di stelle, che di norma non entrano nel
ristretto campo inquadrato da un telescopio.
Completiamo la descrizione della volta celeste con l'Orsa Maggiore, che troviamo a Nord - Ovest,
accompagnata dal Dragone, un "serpente" di stelle che si snoda tra le due Orse.
CARTE DEL CIELO