IL
CIELO DEL MESE
- MAGGIO 2001
-
SOLE
Il
giorno 14 passa dalla costellazione dell'Ariete a quella del Toro.
Nel corso del mese le giornate si allungano di circa 58 minuti per
una località alla latitudine media italiana.
1 maggio: il sole sorge alle 6.08; tramonta alle 20.11
15 maggio: il sole sorge alle 5.52; tramonta alle 20.26
31 maggio: il sole sorge alle 5.39; tramonta alle 20.40
Gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora in
più rispetto all'Ora Solare o TMEC (=Tempo Medio dell'Europa Centrale)
LUNA
Le Fasi:
-
Luna piena il
7
-
Ultimo quarto
il 15
-
Luna nuova il
23
-
Primo Quarto
il 29
OSSERVABILITA'
DEI PIANETI
Mercurio:
Intorno alla metà del mese presenta uno dei migliori periodi
divisibilità di tutto il 2001. Mercurio di norma è difficile da
osservare in quanto si trova quasi sempre molto vicino al Sole,
il cui bagliore ci impedisce di scorgere il pianeta. Nel corso della
terza settimana del mese Mercurio viene a trovarsi ad una distanza
angolare - detta "elongazione" - dalla nostra stella fino
a oltre 22°, il che rende più facile individuare il pianeta poco
dopo il tramonto, sull'orizzonte a Ovest-Nord-Ovest. Negli ultimi
giorni di maggio la distanza angolare dal Sole torna a ridursi.
Venere:
E' l'astro più brillante del mattino! Per tutto il mese sorge
circa un'ora e tre quarti prima del Sole: splenderà a Est nel chiarore
delle prime luci dell'alba. circa un'ora e mezza prima del Sole.
Il pianeta si trova nella costellazione dei Pesci.
Marte:
Anticipa rapidamente l'orario del suo sorgere, aumentando l'intervallo
di visibilità. A fine mese sorge intorno alle 22 (Ora Legale), rendendosi
osservabile per quasi tutta la notte. Anche la sua luminosità aumenta
progressivamente, rendendo inconfondibile il pianeta rosso tra le
stelle del Sagittario. L'unica limitazione all'osservazione di Marte
è legata all'altezza sull'orizzonte, che purtroppo si mantiene sempre
piuttosto bassa, non oltre una ventina di gradi.
Giove:
Con il mese di maggio possiamo salutare il pianeta gigante,
che si avvia alla congiunzione con il Sole, rendendosi invisibile
ai nostri occhi. Ancora per qualche giorno potremo vederlo basso
sull'orizzonte a Ovest, dove tramonta un paio d'ore dopo il Sole.
Dovremo attendere la seconda parte dell'Estate per rivederlo al
mattino, prima dell'alba. Il pianeta si trova ancora nella costellazione
del Toro.
Saturno:
Per tutto l'Inverno Saturno ha condiviso con Giove il suo percorso
lungo la volta celeste. Dato che il suo tramonto avviene ancora
prima di quello di Giove, dopo i primi giorni del mese diventa impossibile
scorgerlo. Si trova ancora nella costellazione del Toro.
Urano:
Lo si può individuare con anche con piccoli telescopi nel cielo
orientale, prima dell'alba. E' osservabile per un paio d'ore, prima
che le luci del crepuscolo mattutino lo nascondano alla nostra vista.
Si trova nella parte orientale della costellazione del Capricorno.
Urano è un astro molto debole, praticamente invisibile ad occhio
nudo.
Nettuno:
Non lontano da Urano, nella costellazione del Capricorno, per
la sua bassa luminosità è visibile solo con l'uso di un telescopio
di adeguata potenza. Sorgendo circa tre quarti d'ora prima di Urano,
ha un intervalllo di osservabilità leggermente più lungo rispetto
a quest'ultimo.
Plutone:
E' un astro alla portata solo dei telescopi: è visibile nella seconda
metà della notte nella costellazione dell'Ofiuco, a Nord dello Scorpione.
CONGIUNZIONI:
Luna
- Marte: nella notte del 10 maggio il pianeta rosso e il nostro
satellite si troveranno ad una distanza tra loro pari a circa 3
diametri lunari. I due astri sorgono alcune ore dopo il tramonto,
e si dovrà aspettare dopo la mezzanotte per vederli abbastanza alti
sull'orizzonte a Sud-Est, nella costellazione del Sagittario (vedi
mappa ).
Luna - Mercurio - Giove: il 24 maggio, se l'orizzonte occidentale
sarà sgombro di nubi e foschia, circa 40 minuti dopo il tramonto
si potrà individuare il pianeta Mercurio sopra una esilissima falce
di Luna (al primo giorno dopo la Luna Nuova), come mostrato dalla
relativa mappa
del cielo. In basso a destra rispetto alla Luna si trova anche
Giove, ma non sarà facile individuarlo, essendo molto basso sull'orizzonte
e vicino al Sole: sarà quindi immerso nella foschia e nel chiarore
della luce del tramonto.
COSTELLAZIONI
Alte nel cielo, in
direzione sud, le costellazioni del Leone e della Vergine, tra le
più estese dello zodiaco, dominano la volta celeste del mese di
maggio. Non sono molte le stelle brillanti in questa zona di cielo:
tra le più facili da individuare ci sono Regolo, nel Leone, e Spica,
l'unica stella di notevole luminosità della Vergine.
Sotto di essa possiamo
riconoscere le costellazioni, di dimensioni decisamente minori,
del Corvo e del Cratere. Le stelle più brillanti le troviamo più
a Nord-Est; Arturo, nel Bootes, e la stella Vega - della Lira -
che dominerà i cieli estivi.
Continua il periodo
di visibilità ottimale per l'Orsa Maggiore, che si trova praticamente
alla Zenit (*). Unico punto fisso della volta celeste - almeno in
prima approssimazione - la Stella Polare nell'Orsa Minore ci indica
la direzione del Nord. Tra le due Orse si snoda, sinuosa come un
serpente, la lunga costellazione del Dragone.
Al centro del triangolo
formato da Orsa Maggiore, Leone e Bootes, possiamo riconoscere le
piccole costellazioni dei Cani da Caccia e della Chioma di Berenice.
Una curiosità su questa costellazione: il suo mito è legato ad un
personaggio storico realmente esistito. Berenice era infatti la
moglie di Tolomeo III Euergete, re d'Egitto (III secolo a.C.), della
dinastia dei Tolomei, la cui più nota esponente, nonchè ultima discendente,
fu la famosissima Cleopatra.
Nelle prime ore della
sera, basse sull'orizzonte occidentale, c'è ancora il tempo di ammirare
alcune delle costellazioni che sono state protagoniste dei cieli
invernali, in particolare l'Auriga, i Gemelli e, un po' più in alto,
la debole costellazione del Cancro.
In tarda serata vedremo
invece sorgere in successione a Sud-Est la Bilancia, lo Scorpione,
l'Ofiuco e il Sagittario. Sopra l'Ofiuco possiamo riconoscere la
Corona Boreale e la costellazione di Ercole.
La panoramica della volta celeste si conclude a settentrione, sotto
l'Orsa Minore, con Cassiopea e Cefeo.
A Nord-Est cominciano
ad affacciarsi a notte inoltrata la già citata Lira, il Cigno e
l'Aquila, che si accingono a diventare le protagoniste del cielo
estivo.
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(*)
Lo Zenit è il punto più alto della sfera celeste, proprio sopra
la nostra testa: per la definizione geometrica è il punto di intersezione
tra la retta verticale passante dal punto di osservazione e la sfera
celeste.
CARTE DEL CIELO
Indice cielo del mese