IL CIELO
DEL MESE
- OTTOBRE 2001
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SOLE
Il giorno 31 passa dalla
costellazione della Vergine a quella della Bilancia.
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1 ottobre: il sole
sorge alle 7.09; tramonta alle 18.54
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15 ottobre: il sole
sorge alle 7.24; tramonta alle 18.31
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31 ottobre (*)
: il sole sorge alle 6.43; tramonta alle 17.07
Nel corso del mese le
giornate si accorciano di circa 1 ora e 21 minuti per una località alla
latitudine media italiana.
(*) Fino al
27 ottobre gli orari sono espressi in Ora Legale Estiva, pari ad un'ora
in più rispetto all'Ora Solare o TMEC (Tempo Medio dell'Europa Centrale).
Nella notte tra il 27 e il 28 torna in vigore l'ora solare.
LUNA
Le Fasi:
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Luna piena il 2
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Ultimo quarto il
10
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Luna nuova il 16
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Primo Quarto il 24
OSSERVABILITA' DEI
PIANETI
Mercurio: E' praticamente
invisibile per quasi tutto il mese, ma negli ultimi giorni di ottobre
la situazione cambia radicalmente. Il giorno 14 Mercurio sarà in congiunzione
inferiore con il Sole, cioè il pianeta si trova tra la Terra e la nostra
stella, la cui luce ce lo rende ovviamente invisibile. Nell'ultima decade
Mercurio se ne allontana rapidamente, e potremo godere del migliore
periodo di visibilità mattutina del pianeta, che continuerà anche per
i primi giorni di novembre. Per chi se la sentirà di affrontare le fredde
mattine autunnali, si prospetta un'opportunità da non perdere: per diversi
giorni infatti Mercurio si troverà molto vicino a Venere. Mercurio -
sempre così basso sull'orizzonte - non è un oggetto facilissimo da riconoscere
ad occhio nudo, specialmente per i neofiti: lo splendore di Venere sarà
un ottimo punto di riferimento per cercare nei pressi il pianeta più
vicino al nostro Sole.
Venere: come negli ultimi mesi, continua ad essere l'astro più
splendente del mattino, sebbene il suo intervallo di osservabilità tenda
inesorabilmente a diminuire. Lo vedremo quindi sempre più basso sull'orizzonte
a Est, dove sorge circa 2 ore prima del Sole: la sua luminosità è comunque
tale da non porre problemi per individuarlo. Come già anticipato nel
paragrafo precedente, sarà anzi utile a fine mese per riconoscere vicino
ad esso l'assai meno appariscente pianeta Mercurio. Nel corso della
prima decade completa il suo percorso nella costellazione del Leone
e - a partire dal giorno 10 - percorre circa metà di quella della Vergine.
Marte: Il pianeta rosso mantiene sostanzialmente invariate le
caratteristiche della propria visibilità. Poco dopo il tramonto del
Sole lo potremo cercare a circa 20° di altezza a Sud e seguirlo per
circa 4 ore mentre si avvia a tramontare Sud - Ovest. Quest'anno Marte
ci ha offerto un ottimo esempio di come i pianeti si muovono rispetto
alle cosiddette "stelle fisse". Lo abbiamo visto nella tarda
primavera e per quasi tutta l'estate muoversi ai confini tra l'Ofiuco
e lo Scorpione, dove la stella Antares brilla anch'essa di un inconfondibile
colore rosso. Da diverse settimane Marte ha ripreso a muoversi rapidamente
lungo la propria orbita, facendo il suo ingresso e attraversando completamente
il Sagittario, per fare il suo ingresso, il 26 ottobre, nel Capricorno.
Giove: A fine
mese, con il passaggio all'ora solare, non dovremo più attendere "le
ore piccole" per cominciare a scorgere il "gigante gassoso"
mentre sorge a Nord -Est. Se l'orizzonte sarà sgombro da ostacoli, già
prima della mezzanotte potremo individuare l'astro destinato a rimanere
il più brillante del cielo serale del prossimo Autunno. Nel corso di
ottobre Giove anticipa di circa due ore l'istante del suo sorgere: rimarrà
visibile per tutto il resto della notte, fino all'alba. Il pianeta si
trova ancora nella costellazione dei Gemelli.
Saturno: Sorge
circa due ore prima di Giove: potremo quindi seguirlo per buona parte
della notte. Ricordiamo tuttavia che quando i pianeti - appena sorti
-sono ancora molto bassi sull'orizzonte la loro osservazione è molto
disturbata dalla turbolenza atmosferica. Per chi vorrà quindi cimentarsi
nell'osservazione di Saturno, anche con un piccolo telescopio - per
ammirarne i celebri anelli - è consigliabile attendere la tarda serata,
intorno alla mezzanotte. Il pianeta nell'arco del mese percorre un brevissimo
tratto della costellazione del Toro, a Nord-Est della stella Aldebaran.
Urano: Al contrario di Marte, che abbiamo visto attraversare
diverse costellazioni, i pianeti più lontani, Urano e Nettuno, impiegano
tempi lunghissimi a percorrere la propria orbita, e il loro spostamento
rispetto alle stelle fisse è quindi quasi impercettibile. Per questo
per lunghi mesi li ritroviamo sempre nella stessa costellazione, nel
caso specifico nel Capricorno. Non si registrano quindi eventi particolari,
e l'intervallo di osservabilità del pianeta coincide per un lungo periodo
con quello della costellazione in cui sta transitando. Possiamo quindi
trovare il pianeta nella zona più orientale del Capricorno , non lontano
dal confine con l'Acquario, in direzione Sud nel corso delle prime ore
della sera. Data la sua bassa luminosità, per individuarlo è necessario
un binocolo e una cartina stellare.
Nettuno: Valgono
le considerazioni già fatte per Urano: Nettuno si trova però nella parte
più occidentale del Capricorno. L'intervallo di visibilità è quindi
inferiore, limitato alle prime ore della notte, poiché tramonta, a Ovest-Sud-Ovest,
circa un'ora prima di Urano. Per la sua bassa luminosità è visibile
solo con l'uso di un telescopio.
Plutone: Si trova
nella costellazione dell'Ofiuco, a Nord dello Scorpione. Rimane sopra
l'orizzonte solo poco più di un'ora, prima di tramontare a Sud - Ovest.
Molto basso sull'orizzonte, diventa praticamente inosservabile anche
con telescopi di adeguata potenza.
CONGIUNZIONI:
Luna - Saturno: La sera del 7 ottobre, circa 3 ore dopo il tramonto
del Sole, sarà possibile vedere il sorgere, a Est-Nord-Est, la Luna
calante molto vicina a Saturno. Con il passare delle ore i due astri
si alzeranno progressivamente sull'orizzonte, e rimarranno visibili
per il resto della notte nella costellazione del Toro: alla loro destra,
possiamo facilmente individuare la stella Aldebaran (vedi
mappa).
Luna - Giove: nella notte tra il 9 e il 10 ottobre Giove verrà
a trovarsi poco al di sotto della Luna all'ultimo quarto. I due corpi
celesti al momento della congiunzione si trovano nella costellazione
dei Gemelli: potremo vederli sorgere a Est-Nord-Est intorno alla mezzanotte
(vedi mappa).
Venere - Mercurio:
il 30 ottobre ad Est - Sud - Est, poco prima dell'alba, saranno visibili
Venere e Mercurio, i quali si troveranno a una piccolissima distanza
angolare tra loro. Anche nei successivi 10 giorni circa la loro distanza
angolare rimarrà inferiore a 1° (vedi
mappa).
COSTELLAZIONI
Solo nelle prime ore
della notte ci sarà ancora l'opportunità di osservare parte delle costellazioni
che hanno dominato il cielo estivo. Una volta spente le ultime luci
del crepuscolo serale, avremo tempo di vedere a occidente il tramonto
del Bootes con la brillante stella Arturo, subito seguito dall'Ofiuco
e da Ercole. Abbiamo a disposizione qualche ora in più per vedere ancora
una volta il "Triangolo Estivo", del quale ricordiamo i componenti:
ai vertici troviamo le stelle Altair dell'Aquila, Vega della Lira e
infine Deneb del Cigno. (si vedano le rubriche dei mesi precedenti per
le descrizioni più dettagliate delle tre costellazioni).
Lungo l'eclittica cominciano ad apparire a Est le costellazioni dello
Zodiaco che vedremo alte in cielo per i successivi mesi dell'Autunno
e dell'Inverno: in tarda serata sorgeranno prima il Toro e successivamente
i Gemelli. A Ovest poco dopo il tramonto del Sole vedremo per l'ultima
volta per quest'anno il Sagittario; a Sud - Ovest il Capricorno e l'Acquario,
privi di stelle particolarmente brillanti, non offrono punti di riferimento
particolarmente significativi.
Anche i Pesci sono poco appariscenti, ma la loro posizione, a sud del
grande quadrilatero di Pegaso, ne facilita il ritrovamento sulla volta
celeste. Ancora più a Est è facile identificare la piccola costellazione
zodiacale dell'Ariete.
Abbiamo già citato il quadrilatero di Pegaso, il cavallo alato, situato
in questa stagione ben alto nel cielo, quasi allo zenit - cioè sulla
verticale sopra le nostre teste. Tra Pegaso e la Stella Polare, quest'ultima
come sempre ferma in cielo a indicare il Nord, troviamo Cassiopea, con
la sua inconfondibile forma a "W", e Cefeo, un po' più difficile
da riconoscere, essendo privo di stelle brillanti (una mappa del cielo
sarà utile per facilitarne l'identificazione).
Dal vertice nord-est del quadrilatero di Pegaso inizia un allineamento
di 3 stelle piuttosto luminose: si tratta della costellazione di Andromeda.
Proseguendo ancora sullo stesso allineamento, sull'orizzonte di nord-orientale,
sopra la brillante stella Capella (della costellazione dell'Auriga),
possiamo riconoscere il Perseo, con una forma vagamente a "Y"
rovesciata. Tutte queste costellazioni sono legate da una notissima
leggenda della mitologia classica. Questa è la storia tramandata: Cefeo
era il re d'Etiopia, e Cassiopea era la regina, sua consorte. Da notare
che l'Etiopia del mito non va confusa con quella attuale; gli storici
collocano la leggenda nel territorio corrispondente alla moderna Tel
Aviv.
Cassiopea era una donna bellissima e terribilmente vanitosa, al punto
di vantarsi di essere perfino più affascinante delle Nereidi, le ninfe
del mare. Queste ultime, offese dalla sfrontatezza della regina, chiesero
a Poseidone, il Dio del mare, di vendicarle. Poseidone mandò allora
un mostro marino, la Balena (raffigurata in una grande costellazione,
un po' difficile da identificare, priva di stelle brillanti, situata
bassa sull'orizzonte a Sud - Est, sotto i Pesci e l'Ariete) a devastare
le coste del regno di Cefeo. Lo sventurato re chiese all'Oracolo di
Ammone cosa potesse fare per placare l'ira del Dio del mare: l'Oracolo
gli ordinò di sacrificare al mostro sua figlia, l'incolpevole Andromeda.
La povera fanciulla fu incatenata ad uno scoglio, in attesa della sua
orrenda fine tra le fauci della Balena. Ma come in tutte le storie a
lieto fine, ecco che arriva il nostro eroe, il famoso Perseo (reduce
da altre imprese: aveva appena ucciso la terribile Medusa, la Gorgone
con la chioma costituita da un intreccio di serpenti). Perseo arriva
in groppa al suo destriero, il cavallo alato Pegaso, uccide il mostro
e, liberata Andromeda, la sposò.
Parlando di queste costellazioni, non si può fare a meno di citare nuovamente
(ne avevamo fatto cenno nel "cielo di settembre") due oggetti
del cielo tra i più ammirati dagli astrofili. Si tratta di oggetti molto
facili da osservare, adatti anche a chi si avvicina per la prima volta
all'osservazione astronomica. Iniziamo nella zona di cielo tra Perseo
e Cassiopea: già visibile ad occhio nudo in cieli oscuri e senza Luna,
ma spettacolare con un semplice binocolo, si possono ammirare due concentrazioni
di stelle. Si tratta del cosiddetto "Doppio Ammasso del Perseo":
complessivamente i due ammassi sono costituiti da circa 400 stelle,
e distano da noi oltre 7.000 anni luce.
Guardiamo adesso la costellazione di Andromeda: delle 3 stelle più brillanti
che troviamo vicino a Pegaso, prendiamo a riferimento quella centrale.
Spostiamoci da lì verso Cefeo: con l'aiuto di una mappa, non sarà difficile
notare, anche con un binocolo (ma in cieli molto bui la si può intravedere
anche ad occhio nudo) una leggera nebulosità a forma di ellisse schiacciata.
E' la famosa Galassia
di Andromeda, omonima della costellazione che la ospita. Andromeda è
la galassia più vicina alla nostra Via Lattea, ma i "grandi numeri"
che la caratterizzano non mancheranno di emozionare chi per la prima
volta potrà osservarla attraverso un telescopio: anche se è la più vicina
a noi, si trova comunque all'enorme distanza di circa 2 milioni e mezzo
di anni luce (un anno luce è pari a poco meno di 10.000 miliardi di
km.), ha un diametro di 120.000 anni luce e contiene oltre 100 miliardi
di stelle!
Concludiamo il tour del cielo con l'Orsa Maggiore, che in questo periodo
troviamo bassa sull'orizzonte settentrionale. Tra le due Orse possiamo
riconoscere il Dragone.
CARTE DEL CIELO
Indice cielo del mese
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